VISIONE PROFETICA DEL 21 APRILE 2012
VENIVO POTATO ALLE FALDE DI UN GRANDE VULCANO, UNA VOCE DICEVA: TI MOSTRO IL GRANDE FLAGELLO.
DALLA BOCCA DEL VULCANO SI UDIVANO TUONI E RIMBOMBI CHE SCUOTEVANO LA TERRA, MI RITROVAI A GUARDARE VERSO IL MARE, LE ACQUE RIBOLLIVANO, E DELLE GROSSE BOLLE D’ARIA CHE PROVENIVA DALL’ABISSO ESPLODEVANO IN SUPERFICIE COME DELLE GROSSE BOLLE DI SAPONE CHE AVEVANO LA FORMA DELLA TERRA, COME UNA TESTA CHE USCIVA DALLE VISCERE, ERA UNA FACCIA BEFFARDA…ERANO TANTE BOLLE…TANTE FACCIE…SIMILI FRA LORO, CHE COME BOLLE ESPLODEVANO, E L’ARIA CHE VENIVA FUORI DA ESSE, ERA FEDITA E PUZZAVA DI ZOLFO.
MI INTERROGAVO CIRCA LA VISIONE, ED UN ROTOLO ERA IN UNA MANO, ED UNA VOCE DISSE: LA MORTE VOMITA LA MORTE.
MI RITROVAI ALLE FALDE DEL VULCANO, DALLA CUI BOCCA NON USCIVA NULLA, MA AD UN TRATTO FU COME SBUFFARE, USCI’ UN SIBILO, UN SOFFIO, ED UNA NUVOLA GIALLA SI ALZO’ VERSO IL CIELO, E QUESTA NUVOLA PRESE LA FORMA SIMILE ALLE BOLLE CHE USCIRONO DAL MARE.
ERA DI COLORE GIALLO, SEMBRAVA POLVERE DI ORO, FORMAVA UN VOLTO BEFFARDO, SI FERMO’ A MEZZ’ARIA, E LA SUA BOCCA SORRIDEVA BEFFARDA.
DALLA SUA BOCCA USCI’ UN SOFFIO, ERA GILLASTRO, ERA POLVERE DI ORO, E SOFFIAVA SULLA TERRA, SU TUTTA LA FACCIA DELLA TERRA. GLI UOMINI NON VEDEVANO LA VISIONE, MA ERA COME SE IMPAZZIVANO E MOLTI SI SUICIDAVANO E SI UCCIDEVANO A VICENDA.
MI INTERROGAVO SULLA VISIONE, ED UNA VOCE MI DISSE: LA MORTE HA SPALANCATO LA SUA BOCCA, ED I MORTI LA RIEMPIONO DI MORTI E SEPPELLISCONO I LORO MORTI, IL VITELLO E’ FRANTUMATO ED I TORI DI CROLLANO L’UNO DOPO L’ALTRO, L’ABISSO VOMITA MRTE, LE BOCCHE E LE LORO TESTE POLERE MORTALE.
L’UOMO NON VEDE CIO’ CHE TU VEDI, LA POLVERE GIALLA E’ MORTE CHE ENTRA NELLE LORO NARICI, NELLE LORO CASE, E’ L’INIZIO DEI FLAGELLI, I MORTI CERCHERANNO LA MORTE, SI PROCURERANNO LA MORTE, SI UCCIDERANNO L’UN L’ALTRO, LE STRADE SARANNO PIENE DI MORTI, ED I MORTI BRUCERANNO I LORO MORTI, E LA MORTE INVADERA’ TUTTO IL PAESE, LE LORO RICCHEZZE SI DISSOLVERANNO COME POLVERE AL VENTO, E QUELLA POLVERE SARA’ SOFFIATA AI QUATTRO CANTI DELLA TERRA, CARESTIA PESTILENZA E MORTE SARANNO IL LORO PANE QUOTIDIANO. IL TORO LANGUE NELLA GRANDE ARENA NELLA QUALE SONO STATI UCCISI I MARTIRI. VEDEVO TANTE CIMINIERE CHE FUMAVANO, ED ERANO FORNI CREMATORI CHE BRUCIAVANI I CADAVERI, ED IL LORO FUMO ERA GIALLO E PORTAVA ALTRA MORTE, UNA VOCE RIPETEVA:
BERRANNO LE POLVERI DEL VITELLO D’ORO CHE SI SONO FATTI E SARA’ UN MORTIFERO VELENO.
QUELO ROTOLO VENNE APERTO, E QUESTE PAROLE ERANO SCRITTE IN ESSO, RIPETUTE TRE VOLTE, E LE PAROLE SCRITTE PARLAVANO E RIPETEVANO LE PAROLE, ERA COME SE LE PAROLE SCRITTE VIBRASSERO E PROFERISSERO IL SUONO DELLA PAROLA, QUEL ROTOLO MI AVEVA PARLATO, E POI LO AVEVO LETTO.
FRATELLI, LASCIAMO I MORTI SEPPELLIRE I LORO MORTI….ECCO LO SPOSO VIENE…CHE HA ORECCHI ODA.
LE MIE VISCERE SONO ANCORA SCONVOLTE PER QUESTA VISIONE.
IL SIGNORE BENEDICA I SUOI ELETTI
F.LLO ELISEO
1 comment
PACE FRAT. ELISEO IL SIGNORE STA’ PARLANDO IN TUTTI I MODI DELLA SUA VENUTA E CHE STA’ PER ACCADERE QUALCOSA …ANCHE QUI A MESSINA DIO STA’ PARLANDO DELLA SUA VENUTA …DIO TI BENEDICA GRANDEMENTE E TI USI SEMPRE DI PIU’ …PREGA PER LA MIA CASA ….SPECIALMENTE PER I MIEI FIGLI…SE HAI QUALCHE MESSAGGIO DA DARMI MI PUOI CONTATTARE AL NUMERO DI TEL 3476349901…GRAZIE