Giu 01

VATICANO-PONTEFICE-TRIREGNO

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IL TRIREGNO PAPALE

Questa parola a molti non dirà nulla, ma ha un significato molto importante e descrive l’autorità del pontefice.

TRIREGNO PAPALE:

ECCL Tiara papale ornata da tre corone sovrapposte, indicanti la triplice autorità del pontefice in quanto padre di prìncipi e re, rettore dell’orbe e vicario di Cristo.

Il Papa è un re che ha una triplice autorità, viene insignito attraverso la tiara papale: padre di principi e re della terra, cioè re dei re, potente dei potenti della terra, pertanto capo dei capi, sovrano dei sovrani in quanto padre, è come se avesse generato i potenti della terra.

Rettore dell’orbe significa rettore del mondo, cioè il rettore supremo di tutta la terra, di tutte le nazioni di tutti i popoli e lingue.

Inoltre si definisce vicario di Cristo.

Vicario: 1 Chi fa le veci di un superiore assente o nella momentanea impossibilità di esercitare le proprie funzioni

2 ECCL Il vicario di Cristo, il papa, in quanto rappresentante di Cristo in terra.

Il vicario è colui che fa le veci di un superiore assente, o momentaneamente impossibilitato a svolgere le proprie funzioni.

Qualcosa non quadra, non capisco…….

Matteo 28,20

insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

Giovanni 14: 15 «Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti; 16 e io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro consolatore, perché stia con voi per sempre, 17 lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi. 18 Non vi lascerò orfani; tornerò da voi. 19 Ancora un po’, e il mondo non mi vedrà più; ma voi mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. 20 In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e voi in me e io in voi. 21 Chi ha i miei comandamenti e li osserva, quello mi ama; e chi mi ama sarà amato dal Padre mio, e io lo amerò e mi manifesterò a lui».

Gesù dichiara di non lasciare i suoi, di stare col loro attraverso lo Spirito Santo, e che non saranno orfani.

Se Gesù è in mezzo alla sua Chiesa, infatti egli ha detto: dove due o tre sono radunati nel mio nome, io sono in mezzo a loro.

Ha detto inoltre: non vi lascio orfani, sono con voi fino alla fine del mondo.

Ed inoltre tutti sappiamo che è Onnipresente.

Se Gesù ha bisogno di un vicario, vuol dire che è assente e se i figli di Dio hanno bisogno di un Santo padre sulla terra, vuol dire che sono orfani, o che Gesù è temporaneamente impossibilitato ad espletare le sue funzioni di Capo della Chiesa e pertanto ha bisogno di un vicario che possa espletare ciò che Gesù non può fare.

Mi chiedo: Cristo ha abdicato? Ha incaricato un vicario è posto Suo?

La figura papale è unica, e solo il Papa dice di essere infallibile e di essere il vicario di Cristo.

Pertanto si deduce che Cristo sia assente o temporaneamente impossibilitato ad espletare la sua mansione di Capo della Chiesa.

Efesini 1:22

Ogni cosa egli ha posta sotto i suoi piedi e lo ha dato per capo supremo alla chiesa.

Paolo afferma che Cristo Gesù è il vicario del padre celeste, il quale è stato costituito capo da Dio Padre.

Gesù afferma che egli governa ed è presente nella sua Chiesa attraverso lo Spirito Santo.

Essendo lo Spirito Santo il vicario di Cristo, ed essendo il Padre stesso che è Spirito Santo a governare la Chiesa, perché e dove contemplato che abbia costituito un altro Santo padre, è un vicario di Cristo sulla terra?

Efesini 5:23

il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della chiesa, lui, che è il Salvatore del corpo.

Colossesi 1:18

Egli è il capo del corpo, cioè della chiesa; è lui il principio, il primogenito dai morti, affinché in ogni cosa abbia il primato.

Se Cristo Gesù in ogni cosa ha il primato, ed è il capo della Chiesa, come mai qualcuno dice di avere il primato e di essere vicario di Cristo.

Questo significa che Cristo è temporaneamente assente, ed essendo assente ha delegato un vicario che lo sostituisca e questo vicario sia infallibile, ma che possa anche lasciare l’incarico ad un altro vicario pur essendo in vita.

Cristo Gesù è il re dei re e del Signore dei Signori, ma vediamo che il Papa si presenta come tale padre dei re e dei principi della terra.

Chi è sopra i re della terra?

Matteo 4: 8 Di nuovo il diavolo lo portò con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria, dicendogli: 9 «Tutte queste cose ti darò, se tu ti prostri e mi adori». 10 Allora Gesù gli disse: «Vattene, Satana, poiché sta scritto: “Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il culto“».

Luca 4: 5 Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un attimo tutti i regni del mondo e gli disse: 6 «Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni; perché essa mi è stata data, e la do a chi voglio. 7 Se dunque tu ti prostri ad adorarmi, sarà tutta tua». 8 Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Adora il Signore, il tuo Dio, e a lui solo rendi il tuo culto“».

Il diavolo afferma che attraverso la caduta di Adamo, gli è stata data autorità sui regni della terra di poterli dare a chi egli vuole, e li da a coloro che lo adorano.

Mi sembra proprio strano che Gesù abbia dato al Papa i regni della terra e principi della terra, Gesù avrà imposto al diavolo di far regnare sui potenti della terra il suo vicario?

Possiamo riassumere che il tri regno, non è altro che l’espressione assoluta del potere sulla terra.

Qualcosa non mi quadra……… Aiutatemi a capire……… Forse voi avete sapienza………

Giov. 18: 33 Pilato dunque rientrò nel pretorio; chiamò Gesù e gli disse: «Sei tu il re dei Giudei?» 34 Gesù gli rispose: «Dici questo di tuo, oppure altri te l’hanno detto di me?» 35 Pilato gli rispose: «Sono io forse Giudeo? La tua nazione e i capi dei sacerdoti ti hanno messo nelle mie mani; che cosa hai fatto?» 36 Gesù rispose: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori combatterebbero perché io non fossi dato nelle mani dei Giudei; ma ora il mio regno non è di qui». 37 Allora Pilato gli disse: «Ma dunque, sei tu re?» Gesù rispose: «Tu lo dici; sono re; io sono nato per questo, e per questo sono venuto nel mondo: per testimoniare della verità. Chiunque è dalla verità ascolta la mia voce».

GESU’ NON HA UN REGNO SULLA TERRA ED IL SUO VICARIO HA IL TRIREGNO????

Matteo 6: 31 Non siate dunque in ansia, dicendo: “Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?” 32 Perché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; ma il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. 33 Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più. 34 Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno.

Gesù dice che il suo regno non è di questo mondo, dice ai suoi di cercare il regno di Dio e poi in carica il suo vicario a governare e regnare sui regni e sui principi della terra?

Mi sembra un po’ incoerente tutto questo.

Efesini 6:12

Poichè noi non abbiamo il combattimento contro a sangue e carne; ma contro a’ principati, contro alle podestà, contro a’ rettori del mondo, e delle tenebre di questo secolo, contro agli spiriti maligni, ne’ luoghi celesti.

Paolo afferma che abbiamo un combattimento contro i principati e contro i rettori del mondo, ma probabilmente Paolo si sarà sbagliato.

Matteo 6: Un tesoro in cielo
19 «Non fatevi tesori sulla terra, dove la tignola e la ruggine consumano, e dove i ladri scassinano e rubano; 20 ma fatevi tesori in cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove i ladri non scassinano né rubano. 21 Perché dov’è il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore.

Probabilmente Gesù disse questo perché ancora era sulla terra e non aveva costituito il suo vicario, al quale ha detto di accumulare tesori nel Vaticano, di vivere fra gli agi, i lussi, proprio come ha vissuto Cristo sulla terra……

Gesù ha avuto rapporti diplomatici con i potenti della terra, Gesù ha fatto patto con imperatori, Gesù ha avuto terreni territori, sfarzosi palazzi, sontuose vesti e si è fatto portare a spalla come gli imperatori, certamente il vicario rappresenta fedelmente colui che lo ha mandato.

Matteo 11: 7 Mentre essi se ne andavano, Gesù cominciò a parlare di Giovanni alla folla: «Che cosa andaste a vedere nel deserto? Una canna agitata dal vento? 8 Ma che cosa andaste a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Quelli che portano delle vesti morbide stanno nei palazzi dei re. 9 Ma perché andaste? Per vedere un profeta? Sì, vi dico, e più che profeta. 10 Egli è colui del quale è scritto:
Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero
per preparare la tua via davanti a te
“.
11 In verità io vi dico, che fra i nati di donna non è sorto nessuno maggiore di Giovanni il battista; eppure il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. 12 Dai giorni di Giovanni il battista fino a ora, il regno dei cieli è preso a forza e i violenti se ne impadroniscono. 13 Poiché tutti i profeti e la legge hanno profetizzato fino a Giovanni.

Gesù parlando di Giovanni, dichiara che Giovanni vestiva in modo sontuoso, frequentava i palazzi dei re, e da precursore di Cristo (non vicario) andava vestito in modo sontuoso confini vestimenti, questo doveva essere l’abbigliamento di Giovanni battista.

TRONO GESTATORIO DEL PAPA

Il concordato di Worms sancisce il primato papale. Latto conclusivo dl tale conflitto avvenne soltanto nel 1122, quando Enrico V e il papa Callisto II (1119-1124) stipularono il concordato di Worms. L’imperatore rinunciava a ogni intervento nell’elezione del pontefice; l’investitura spirituale dei vescovi con il pastorale e l’anello, simboli della consa­crazione religiosa, doveva essere fatta solo dal papa, mentre l’imperatore poteva aggiungere l’investitura temporale con la spada, simbolo del potere politico, solo per i vescovi-conti. In Germania, la con­sacrazione temporale doveva precedere quella religiosa, per rafforzare il potere imperiale sui signori laici, mentre in Italia l’investitura temporale doveva essere successiva a quella ecclesiastica, per non sminuire il potere del papa. Pur trattan­dosi di un accordo di compromesso, il concordato permetteva a un papato ormai indipendente da pesanti interferenze lai­che di stabilire un primato su tutta la gerarchia ecclesiastica e di esercitare con­seguentemente il proprio potere su un territorio vastissimo.

MITRIA

Mitria in lana 100% con ricami eseguiti artigianalmente a macchina con filati pregiati.
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Una mitria, cioè solo uno dei copricapi di vescovi e cardinali, può costare più di € 1000, non immaginate i prezzi elevatissimi di tutti vestimenti sacerdotali.

Per non parlare poi dell’abbigliamento papale, credo proprio che sia lo stesso abbigliamento di Giovanni battista, o simile a quello di Gesù, il quale andava vestito in modo raffinato, con le scarpette rosse, con vestiti sontuosi, facendosi portare a spalla sulla sedia gestatoria, avendo in mano uno scettro e governando insieme ai potenti della terra, così come fa il suo vicario.

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1 ECCL Copricapo alto e rigido formato da due parti piatte in forma di pentagono allungato, con i lati superiori ricurvi e terminanti a punta, talvolta fregiato d’oro e di gemme e con fasce ricadenti sulla nuca, che i vescovi e i prelati indossano nelle funzioni liturgiche solenni e che simbolizza l’autorità e la dignità vescovile

3 ST Larga fascia di lamina metallica o di cuoio con cui i soldati greci si cingevano il ventre a scopo di difesa
‖ Largo nastro con cui si fissava al capo la tiara degli imperatori orientali.

Paolo dice: abbiate l’animo alle cose di sopra, e non a quelle della terra………

Probabilmente Paolo non aveva capito nulla, neanche Pietro.

Cristo è assente, pertanto necessita un potente della terra che faccia le sue veci.

Il Padre celeste è assente, pertanto necessita un altro Santo padre per non essere orfani.

Sono perplesso, molto perplesso…… E voli?

Mi aiutate a capire, voi savi e intendenti?

Perdonate la mia ignoranza…… Non capisco come mai molti non capiscono.

Una voce che grida nel deserto di Babilonia

Da dove deriva il nome Vaticano?

Vaticano, nell’antichità, era il nome di un colle di Roma, che si trovava sulla riva destra del Tevere, di fronte al Campo Marzio e a destra del Gianicolo. Era un luogo poco salubre e umido, dove…

Vaticano, nell’antichità, era il nome di un colle di Roma, che si trovava sulla riva destra del Tevere, di fronte al Campo Marzio e a destra del Gianicolo. Era un luogo poco salubre e umido, dove si stendevano campi incolti, adatti al pascolo. In seguito Agrippina Maggiore creò dei giardini sulle prime pendici del colle, mentre l’impratore Nerone vi fece costruire un piccolo circo privato. Lì vennero giustiziati i primi martiri cristiani (tra i quali l’apostolo Pietro, che venne anche seppellito sul posto).
Sede papale. Il colle diventò quindi un cimitero, pagano e cristiano, finché Costantino, tra il 326 e il 333, ne fece livellare la cima e vi costruì la prima basilica dedicata a san Pietro. È da poco più di mezzo secolo che il Vaticano ha la funzione di sede del papa: nel Medioevo questi risiedeva infatti nel palazzo del Laterano, e in seguito in altri palazzi romani, tra i quali anche il Quirinale, oggi dimora del Presidente della Repubblica.

 

LA CITTA’ DEL VATICANO SORGE SU UN LUOGO DOVE SONO STATI GIUSTIZIATI I PRIMI MARTIRI.

Descrizione: http://www.etimo.it/gifpic/15/733db5.png

IL MONTE DEGL INDOVINI…SPIRITI INDOVINI.

UN LUOGO MALFAMATO, DOVE SI PRODUCEVA CATTIVO VINO.

C’è chi sostiene che sotto la Basilica sia ancora sepolto lo scettro magico di Porsenna, altri parlano di passaggi segreti che porterebbero sino in Etruria. Anche lasciando da parte quanto scritto da storici come Plinio, dagli scavi affiorano ancora testimonianze pagane ed esoteriche che risalgono agli dei egizi.

“Vaticano” è nome di origine etrusca e di significato oscuro. Forse anche per questo motivo, c’è oggi chi sostiene che lo scettro di Porsenna, chiave e simbolo del potere magico religioso degli etruschi, sia nascosto in un sotterraneo del Vaticano. E’ solo una fantasia naturalmente , una tra le tante coniate sui presunti misteri del Vaticano dagli ambienti inclini all’occultismo. Le stesse fonti affermano anche che dal sottosuolo vaticano partono cunicoli che sboccano in Etruria, e aggiungono che gli scavi condotti sotto San Pietro in epoche antiche e recenti hanno fruttato ritrovamenti così sconvolgenti da costringere le massime gerarchie cattoliche al silenzio più assoluto.

Si sussurra inoltre che l’area vaticana, prima che Costantino vi edificasse la sua basilica, fosse centro di un importante culto esoterico, smantellato da decreti imperiali. Non c’è da meravigliarsi troppo. L’accostamento Vaticano-mistero è tra i più vecchi e collaudati del genere. Gli stessi antichi romani, quando parlavano del colle vaticano, non sapevano che pesci prendere e nel tentativo di spiegarne il nome, del cui senso avevano perso memoria, ricorrevano volentieri a storie misteriose. Sesto Pompeo Festo raccontava che in tempi immemorabili gli indovini etruschi davano i loro vaticini sull’altura chiamata perciò “Vaticanus” da “vates” (indovino). Agellio affermava più o meno la stessa cosa, e cioè sul colle si ergeva una volta il santuario di una divinità arcaica sconosciuta, dove ci si recava per avere vaticini. Altri autori latini supponevano l’esistenza di un tempio in cui sarebbe stato uso consacrare i neonati, che in quel luogo emettevano i loro primi vagiti. Perciò il nome “Vagitanus”, poi trasformatosi in “Vaticanus”. Plinio il Vecchio aggiungeva un tocco in più di mistero ricordando l’esistenza sul colle di un elce creduta la più antica di Roma, alla quale il popolo attribuiva poteri magici e sul cui tronco era affisso un cartello bronzeo con enigmatiche lettere etrusche. Scettro di Porsenna compreso, il folklore esoterico attribuito al sottosuolo di San Pietro incomincia qui. Ma è anche in epoca rinascimentale che i lavori di fondazione della basilica michelangiolesca e poi ancora scavi occasionali nei decenni successivi, forniscono nuova e più ricca materia agli amanti del mistero. Non appena gli operai frugarono nel terreno, tornarono alla luce sepolture, cubicoli, pitture, iscrizioni. Nel 1574, mentre si lavorava al pavimento della basilica, davanti all’altare maggiore, si apre una buca nel terreno, qualcuno si cala giù, ma quando fa per illuminare l’ambiente rimane abbagliato da un insistente luccichio. E’ così che si scopre un piccolo mausoleo, le cui pareti e la volta sono ricoperte interamente di mosaici dai colori brillanti. Sulla volta, proprio dove si è aperta la buca, si distingue la figura di Cristo che si alza in un cielo giallo su una quadriga trainata da cavalli bianchi, mentre tutt’intorno si intrecciano verdi tralci di vite. Dopo una breve esplorazione, il foro viene chiuso e i mosaici tornano nel buio per qualche secolo ancora.


Non sempre l’origine e il significato dei reperti sono cristiani. Le cronache parlano anche di un ripetuto riaffiorare dal terreno di testimonianze pagane. Tra cui alcune iscrizioni riguardanti il culto – mistero di Cibele e i Taurobolii. Niente di strano in fondo, però è quanto basta per alimentare altre fantasie, fantasie che resistono e si accrescono ancora oggi, quando ormai il sottosuolo di San Pietro ha svelato alle insistenze degli archeologi gran parte dei suoi segreti.

Se ne parla assai poco, ma una decina di metri sotto il pavimento della costruzione michelangiolesca c’è una necropoli di epoca precostantiniana. E’ tornata alla luce da circa trent’anni. Ben conservata, sapientemente restaurata, ricca di tesori d’arte e di testimonianze storiche, costituisce un po’ il vero cuore segreto della basilica vaticana. In senso cronologico, strutturale e anche religioso, poiché in questa necropoli è stato identificato il sepolcro di Pietro, “centro” di culto attorno al quale fu edificata la basilica costantiniana, poi distrutta e coperta dal tempio michelangiolesco. Alla necropoli si accede dalle grotte vaticane, li dove ci sono le tombe dei pontefici de.gli ultimi secoli. Una scaletta immette in un primo mausoleo, chiamato “degli Egizi”. Il nome è dovuto a un affresco della parete di fondo, purtroppo ormai scarsamente leggibile, che rappresenta Horus, il dio egizio dei morti. Che nella meno destra stringe l’Hankh, la croce ansata simbolo di vita. Negli arcosoli ( nicchie ad arco ) si trovano sarcofagi di marmo sulle cui superfici sono scolpite scene dionisiache. In uno degli arcosoli un’iscrizione attesta una sepoltura cristiana. E’ un caso che si ripete spesso nella necropoli: il mausoleo, costruito e usato inizialmente dai pagani, viene utilizzato in epoca più tarda per ospitare anche i defunti cristiani. Al lato del mausoleo “degli egizi” è un secondo edificio sepolcrale, il cui pezzo forte è un sarcofago di marmo di grande bellezza. Sul coperchio sono scolpiti, tra l’altro, i busti dei due coniugi che vi furono inumati, i visi in atteggiamento sereno, le dita delle mani destre piegate in un segno di morte, un’iscrizione ricorda i loro nomi: Q.M. Hermes e Marcia Trasonide.

Il particolare di un sarcofago di marmo nel mausoleo detto “degli Egizi”, perchè su una parete di fondo, ormai poco visibile, si trova un affresco che rappresenta Horus, divinità che nella mitologia romana è stata sostituita da Mercurio.

Un passaggio tra queste due prime costruzioni immette sul viottolo che faceva, e fa tuttora, da spina dorsale alla necropoli. Il tratto sinora portato alla luce dagli scavi corre pressappoco lungo l’asse centrale della basilica soprastante, da ovest a est. Ai lati e in fondo alla stradina un insieme di ventidue mausolei. A farli costruire, tra gli inizi del II e la fine del III secolo D. C., fu gente che amava circondarsi, anche dopo la morte, di cose ben fatte. Gli edifici sepolcrali mostrano eleganza e accuratezza nei particolari: pavimenti in mosaico, pitture, stucchi e ancora mosaici alle pareti, uso di marmi, fregi e ornamenti. Alcuni mausolei, quelli delle famiglie più ricche, hanno un doppio ambiente, il principale, a uso padronale, e un vestibolo d’ingresso con nicchie per urne cinerarie, riservato probabilmente agli schiavi. Gran parte della volta è andata distrutta con la costruzione della basilica costantiniana. Una delle poche eccezioni è proprio quel mausoleo dei mosaici scoperto casualmente nel 1574 e poi subito richiuso. Quasi sempre al posto delle volte si vede unicamente una piattaforma di cemento, unica nota priva di colore di un mondo austero ma non deprimente, in cui l’idea della morte sta a significare speranza e non tristezza.

Umberto Di Grazia e Andrea De Pascalis

( Articolo pubblicato su “Domenica del Corriere” del 21 febbraio 1979)

DIVINITA’ PAGANE….ETRUSCHE EGIZIE…ORUS….SARCOFAGO EGIZIO….ORUS DIO DEI MORTI…..CULTI ESOTERICI….

VATICANO…DI ORIGINE ETRUSCA E SIGNIFICA OSCURO….

STRANO, MOLTO STRANO, CHIESA CHE DICE DI AVERE IL VICARIO DI CRISTO COME CAPO..SIEDE IN UN LUOGO DEL GENERE LUOGO DI CULTI DIABOLICI E DI ABOMINEVOLI MARTIRI DI CRISTIANI???

 

IL PONTEFICE DA DOVE HA ORIGINE? CHI ERA?

Il pontefice massimo o pontifex maximus era una figura della religione romana.

La carica di pontefice massimo, anche se di carattere più che altro rappresentativo, era il massimo grado religioso al quale un romano poteva aspirare, secondo la tradizione istituita da Numa Pompilio.

Era il capo del collegio di sacerdoti, i pontefici, che presiedevano alla sorveglianza e al governo del culto religioso. Nominava le vestali, i flamini e il rex sacrorum (sacerdote al quale erano affidate le funzioni religiose compiute un tempo dai re).

Ha avuto per anni il totale controllo del diritto romano. Infatti regolava i fasti e compilava annualmente la tabula dealbata e gli annales pontificum oltre ad avere il compito di interpretare i mores e collaborava per l’emanazione della lex regia insieme al rex. Gaio Giulio Cesare fu pontefice massimo, come anche gli imperatori che regnarono dopo di lui, fino al 375, quando Graziano rinunciò alla carica, perché ritenuta incompatibile con la religione cristiana ch’egli professava.

IL PONTEFICE MASSIMO ERA LA FIGURA DEL MASSIMO SACERDOTE DELLA RELIGIONE ROMANA…E PAGANA E GLI IMPERATORI AVEVANO ANCHE LA CARICA DI PONTEFICE, CIOE’ ERANO CAPI DI STATO E PONTEFICE MASSIMO…..

MOLTO STRANO, LA STESSA COSA E’ IL PAPA, EGLI E’ CAPO DELLO STATO VATICANO E MASSIMO PONTEFICE.

 

pontefice

[pon-té-fi-ce] s.m.

  • 1 Titolo attribuito a ciascun vescovo della Chiesa cattolica || sommo p., il papa
  • 2 Nella Roma antica, membro del collegio sacerdotale che presiedeva alle varie forme del culto e custodiva il tradizionale patrimonio religioso e giuridico della città
  • 3 fig. Capo di un gruppo politico, di una scuola filosofica o artistica
  • • sec. XIII

PONTEFICE SIG, ETIMOLOGICO

Descrizione: http://www.etimo.it/gifpic/10/6ce01a.png

Descrizione: http://www.etimo.it/gifpic/10/7df3ab.png

QUESTO E’ IL VATICANO….IL PONTEFICE….E IL TRIREGNO..


 

 

 

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