coerenza s. f. 1 Coesione. 2 Stretta connessione logica, assenza di contraddizioni: la coerenza di un testo | Conformità tra idee e comportamento | Costanza. 3 (fis.) Caratteristica di fenomeni coerenti; CONTR. Incoerenza.
La persona coerente è una persona perfettamente unita a ciò che afferma, pertanto il suo comportamento è conforme alle sue idee, cioè al suo credo.
ipocrisia s. f. Simulazione di buoni sentimenti e intenzioni lodevoli allo scopo di ingannare qlcu. | (est.) Atto ipocrita; SIN. Falsità, doppiezza.
La persona ipocrita è una persona che simula i buoni sentimenti, li afferma con enfasi ma non li ha, cerca di apparire quello che non è recitando una parte che non è conforme alle sue idee.
L’ipocrita con molta facilità può mettere da parte il suo copione è far venire fuori quello che è.
Quando l’ipocrita smette di esserlo, diviene coerente con quello che veramente è, manifestando così i suoi veri sentimenti, il suo vero carattere, il suo vero modo di essere.
Se il cattivo si dimostra cattivo ed il buono si dimostra buono, sono coerenti con le loro idee, non sono degli ipocriti simulatori che vogliono apparire ciò che non sono.
La coerenza di un albero sta nel frutto che porta, se un albero è buono porta un frutto buono….
La persona coerente manifesta ciò che è, le sue idee sono dimostrate dal suo comportamento e non solo dal suo parlare ma dal modo di essere conforme a se stesso.
Purtroppo nel “cristianesimo” di oggi si nota molta incoerenza col credo che i “cristiani” professano, tutti diciamo di amare il Signore, ma non tutti ci sforziamo di osservare i Suoi Comandamenti; tutti diciamo che la Bibbia è Parola del Signore, ma non tutti la leggiamo, meditiamo e la mettiamo in pratica; tutti diciamo di essere guidati dallo Spirito Santo e spesso facciamo quello che ci pare e piace; tutti diciamo che bisogna pregare, e spesso non troviamo il tempo per farlo; tutti diciamo che Dio è il nostro Signore, nostro Padre, e spesso ci comportiamo da figli ribelli alla Sua volontà, figli che giustificano le loro disubbidienze; tutti diciamo che il principio della Sapienza è il Timore del Signore, e dichiarando di essere sapienti, consigliando gli altri non ci lasciamo consigliare dal Signore seguendo i nostri pensieri carnali…..; diciamo agli altri che il padre della menzogna è il diavolo e che non si deve mentire, e poi mentiamo; diciamo che dobbiamo amare i nostri nemici, e noi non li amiamo chiedendo su loro il castigo di Dio; diciamo che i figli di Dio debbono cercare il Regno di Dio e la Sua giustizia, e che tutte le cose terrene di cui avremo bisogno ci saranno sopraggiunte, e poi siamo ansiosi e solleciti per le cose terrene…..
Il Signore ci manda a predicare, a profetizzare, a portare agli altri la Buona Novella ed a essere coerenti con quello che predichiamo agli altri, c’è un solo modo: Viverlo e mostrarlo agli altri.
Il massimo dell’incoerenza è predicare bene e razzolare male, i figli di Dio debbono essere del continuo rivestiti di Cristo e giammai possono deporre quei vestiti e rivestirsi dei vecchi.
I figli di Dio non possono e non devono guardare indietro, accusando gli altri e scusando se stessi.
Se gli altri ci vedranno sempre gli stessi e continueremo a dire: gloria Dio, Padre mio, Alleluia, Gesù mio!… e tante altre esclamazioni atte a dimostrare la nostra presunta spiritualità, ma non vedranno la coerenza con quello che diciamo di essere e con quel che siamo e vedono, certamente saranno scandalizzati dalla nostra incoerenza e se parliamo della Parola, saremo da loro beffati e derisi e con noi anche la Parola del Signore che noi stessi beffiamo non mettendola in pratica.
Stiamo molto attenti a non chiamare ad alta voce: Signore, Signore!.. non ubbidendo alla Parola!…
Che coerenza ha un adultero che dice ad un altro adultero: non commettere adulterio?..
Esaminiamo noi stessi, smettendola di esaminare gli altri ipocritamente, forse avremo più tempo per essere coerenti con la Parola nella quale tutti diciamo di credere.
Pace del Signore
F.llo Eliseo