Galati 6:8 ( Versione Diodati )
Imperocché colui che semina alla sua carne, mieterà della carne corruzione; ma, chi semina allo Spirito, mieterà dello Spirito vita eterna.
Giacomo 3:18
Or il frutto della giustizia si semina in pace da coloro che si adoperano alla pace.
Matt. 13:31 EGLI propose loro un’altra parabola, dicendo: Il regno de’ cieli è simile ad un granel di senape, il quale un uomo prende, e lo semina nel suo campo.
Matteo 17:20
E Gesù disse loro: Per la vostra incredulità; perciocchè io vi dico in verità, che se avete di fede quant’è un granel di senape, voi direte a questo monte: Passa di qui a là, ed esso vi passerà; e niente vi sarà impossibile.
Galati 6:7 Non v’ingannate: Iddio non si può beffare; perciocchè ciò che l’uomo avrà seminato, quello ancora mieterà.
La Parola del Signore ci dice chiaramente che ciascun uomo raccoglierà il frutto di quello che ha seminato. Nessuno s’inganni pensando di raccogliere un frutto diverso dal seme che è stato seminato. Spesso l’uomo, esaminando il raccolto si lamenta della qualità del frutto e non si chiede che tipo di seme ha seminato, ed in quale terreno lo ha seminato.
Galati 5:22 Ma il frutto dello Spirito è: carità, allegrezza, pace, lentezza all’ira, benignità, bontà, fedeltà, mansuetudine, continenza.
Chi semina allo Spirito raccoglierà il frutto dello Spirito, chi semina alla sua carne raccoglierà corruzione. L’uomo per sua natura ha a disposizione molti semi carnali, i quali non sono altro che i desideri della nostra carne, sono semi contrari a quelli dello Spirito.
Galati 5:17
Poiché la carne appetisce contro allo Spirito, e lo Spirito contro alla carne; e queste cose son ripugnanti l’una all’altra; acciocché non facciate qualunque cosa volete.
La carne è la parte terrena del nostro essere, ella è carne di peccato e pertanto desidera tutte le cose che sono ripugnanti allo Spirito, quelle cose se sono seminate, crescono e producono corruzione, la corruzione produce le opere della carne.
Galati 5:19-21 Ora, manifeste son le opere della carne, che sono: adulterio, fornicazione, immondizia, dissoluzione, idolatria, avvelenamento, inimicizie, contese, gelosie, ire, risse, dissensioni, sette, invidie, omicidi, ebbrezze, ghiottonerie, e cose a queste simili, delle quali cose vi predico, come vi ho predetto, che coloro che fanno cotali cose non erederanno il regno di Dio.
Giacomo 1:14 Ma ciascuno è tentato, essendo attratto e adescato dalla propria concupiscenza.
1:15 Poi appresso, la concupiscenza, avendo concepito, partorisce il peccato; e il peccato, essendo compiuto, genera la morte.
Ogni essere umano è adescato dalla concupiscenza della carne che desidera cose carnali, se ci lasciamo adescare, la concupiscenza riceve il seme, concepisce e partorisce il peccato, che a sua volta genera la morte. Questo tipo di semina dobbiamo evitarla se non vogliamo vedere germogliare nella nostra vita le opere della carne. Se vogliamo vedere il frutto dello Spirito, dobbiamo seminare allo Spirito, e comprendere come si semina allo Spirito. Se per seminare alla carne si debbono soddisfare le concupiscenze della carne, per seminare allo Spirito si debbono soddisfare i desideri dello Spirito Santo di Dio, che prima di ogni altra cosa deve essere dentro di noi.
Atti 19:2
Avete voi ricevuto lo Spirito Santo, dopo che avete creduto? Ed essi gli dissero: Anzi non pure abbiamo udito se vi è uno Spirito Santo.
Marco 16:16 Chi avrà creduto, e sarà stato battezzato, sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato.
16:17 Or questi segni accompagneranno coloro che avranno creduto: Cacceranno i demoni nel mio nome; parleranno nuovi linguaggi;
16:18 torranno via i serpenti; ed avvegnachè abbiano bevuta alcuna cosa mortifera, quella non farà loro alcun nocimento; metteranno le mani sopra gl’infermi, ed essi staranno bene.
Per potere seminare allo Spirito è necessario che lo Spirito Santo sia dentro di noi. Non possiamo seminare un campo se non abbiamo il campo, non possiamo seminare allo Spirito se non abbiamo ricevuto lo Spirito Santo che il Signore Cristo Gesù ha promesso a quelli che hanno creduto, i quali hanno i segni che accompagnano il loro credere, segni che dimostrano la presenza dello Spirito Santo in loro. I segni testificano la presenza del Padre e del Figliuolo per mezzo dello Spirito Santo.
Giovanni 14:23
Se alcuno mi ama, osserverà la mia parola, e il Padre mio l’amerà; e noi verremo a lui, e faremo dimora presso lui.
Giovanni 15:4 Dimorate in me, ed io [dimorerò] in voi; siccome il tralcio non può portar frutto da sè stesso, se non dimora nella vite, così nè anche voi, se non dimorate in me.
15:5 Io son la vite, voi [siete] i tralci; chi dimora in me, ed io in lui, esso porta molto frutto, poiché fuor di me non potete far nulla.
15:6 Se alcuno non dimora in me, è gettato fuori, come il sermento, e si secca; poi [cotali sermenti] son raccolti, e son gettati nel fuoco, e si bruciano.
15:7 Se voi dimorate in me, e le mie parole dimorano in voi, voi domanderete ciò che vorrete, e vi sarà fatto.
15:8 In questo è glorificato il Padre mio, che voi portiate molto frutto; e [così] sarete miei discepoli.
La semina allo Spirito è dimorare nello Spirito, il nostro spirito umano è quel seme che deve essere immerso e sempre ripieno dello Spirito Santo. Se dimoriamo nello Spirito, dimoreremo in Cristo Gesù, saremo dei tralci che dimorano nella vera Vite e porteremo molto frutto, il frutto dello Spirito Santo che è la linfa vitale che è nella Vera Vite che è Cristo Gesù il Signore.
Giovanni 15:1 IO son la vera vite, e il Padre mio è il vignaiolo.
15:2 Egli toglie via ogni tralcio che in me non porta frutto; ma ogni tralcio che porta frutto egli lo rimonda, acciocché ne porti vie più.
Gesù dichiara una grande verità, alla quale molti non pongono mente, Egli dice che soltanto quelli che portano frutto sono Suoi discepoli, Suoi seguaci che potranno anche divenire Suoi apostoli.
Gli apostoli, profeti, evangelisti, pastori e dottori, sono i ministri che hanno ricevuto dal Signore il mandato, che sono stati costituiti dal Signore al ministerio dopo essere stati discepoli di Gesù.
Marco 8:34
E chiamata a sè la moltitudine, coi suoi discepoli, disse loro: Chiunque vuol venir dietro a me, rinunzi a sè stesso, e tolga la sua croce, e mi segua.
Il primo passo per essere discepolo di Cristo Gesù è rinunziare a se stesso, rinunziare alla propria carnalità, proporsi di non volere più seminare alla carne e decidere di seminare allo Spirito. Quello è un tralcio che porta frutto e che sarà del continuo rimondato dal Padre celeste affinché porti sempre più frutto dello Spirito, quei tralci debbono perseverare fino alla fine e portare frutto spirituale.
Geremia 17:7 Benedetto [sia] l’uomo che si confida nel Signore, e la cui confidanza [è] il Signore.
17:8 Egli sarà come un albero piantato presso alle acque, e [che] stende le sue radici lungo un ruscello; e quando viene l’arsura, egli non [la] sente; anzi le sue fronde verdeggiano; e nell’anno della secchezza non se [ne] affanna, e non resta di far frutto.
17:9 Il cuor [dell’uomo è] fraudolente sopra ogni [altra] cosa, ed insanabile; chi lo conoscerà?
17:10 Io, il Signore, che investigo i cuori, che provo le reni; e [ciò], per rendere a ciascuno la retribuzione secondo le sue vie, secondo il frutto de’ suoi fatti.
Il Signore farà raccogliere all’uomo il frutto di ciò che ha seminato, Egli renderà a ciascuno secondo il frutto dei suoi fatti, non saranno le apparenze ma le nostre opere che saranno retribuite dal Signore. Non basta professarci cristiani, ma bisogna portare il frutto del ravvedimento.
Matteo 3:8
Fate adunque frutti degni dal ravvedimento.
Gesù dice ( Giov. 15:2 ) : ogni tralcio che in Me non porta frutto, viene tolto dal Padre Mio….
Questo significa che si può essere in Cristo come dei parassiti che non portano frutto, essere stati battezzati in acqua, battezzati di Spirito Santo, avere i segni ma non avere il frutto.
Luca 6:43-44
Perciocchè non vi è buon albero, che faccia frutto cattivo; nè albero cattivo, che faccia buon frutto.
Perciocchè ogni albero è riconosciuto dal proprio frutto; poichè non si colgono fichi dalle spine, e non si vendemmiano uve dal pruno.
Ogni vero credente non è riconosciuto dai segni, dai doni, dai ministeri, ma è riconosciuto dal frutto dello Spirito Santo che governa la vita del credente.
Romani 8:14
Poichè, tutti coloro che son condotti per lo Spirito di Dio, sono figliuoli di Dio.
Galati 5:18
Che se siete condotti per lo Spirito, voi non siete sotto la legge.
Solo coloro che sono condotti dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio, e solo loro hanno diritto di essere eredi di Dio e coeredi di Cristo Gesù che ha loro donato vita eterna in Lui. I tralci che non portano frutto sono coloro che si nominano del Nome del Signore, si reputano salvati, ma non sono condotti dallo Spirito Santo e continuano a manifestare le opere della carne in tutte le sue espressioni carnali ed a volte diaboliche, eppur dicono: Signore, Signore!….
Molti oggi si lasciano attirare dai segni, dai prodigi, dalle potenti operazioni, e credono che questi sono le credenziali dei figli di Dio. Non è vero, le credenziali sono il frutto dello Spirito, ovviamente i segni, i doni, i prodigi, le potenti operazioni ed i ministeri sono operanti nella Chiesa di Cristo affinché ogni vero credente porti frutto alla lode e gloria del Padre Celeste.
Matt. 7:20 Voi adunque li riconoscerete da’ loro frutti.
7:21 Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno de’ cieli; ma chi fa la volontà del Padre mio, che [è] ne’ cieli.
7:22 Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiam noi profetizzato in nome tuo, e in nome tuo cacciati demoni, e fatte, in nome tuo, molte potenti operazioni?
7:23 Ma io allora protesterò loro: Io non vi conobbi giammai; dipartitevi da me, voi tutti operatori d’iniquità.
Questi sono i tralci che in Cristo Gesù non hanno portato frutto, il frutto dello Spirito.
Sono coloro che hanno seminato alla carne, sono coloro che hanno ingannato se stessi, sono coloro pensavano di avere vita eterna solo perché andavano in chiesa, pagavano le decime, cantavano, pregavano e partecipavano a tutti i riti religiosi, ma non c’erano i frutti degni del ravvedimento.
Luca 18:10 Due uomini salirono al tempio, per orare; l’uno [era] Fariseo, e l’altro pubblicano.
18:11 Il Fariseo, stando in piè, orava in disparte, in questa maniera: O Dio, io ti ringrazio che io non son come gli altri uomini: rapaci, ingiusti, adulteri; nè anche come quel pubblicano.
18:12 Io digiuno due volte la settimana, io pago la decima di tutto ciò che posseggo.
Questa è la preghiera del tralcio secco!…
Luca 18:13 Ma il pubblicano, stando da lungi, non ardiva neppure d’alzar gli occhi al cielo; anzi si batteva il petto, dicendo: O Dio, sii placato inverso me peccatore.
18:14 Io vi dico, che costui ritornò in casa sua giustificato, più tosto che quell’altro; perciocchè chiunque s’innalza sarà abbassato, e chi si abbassa sarà innalzato.
Questa è la preghiera del tralcio che in Cristo Gesù vuole portare frutto, e pertanto si ravvede del proprio peccato, chiede perdono al Signore ed è da Lui giustificato ed al ritorno del Signore sarà innalzato nella Sua gloria, perché si è abbassato ed ha riconosciuto la propria condizione.
Ognuno di noi si ciba del frutto che sta portando, se analizziamo ed esaminiamo con onestà noi stessi, potremo sapere se in noi emergono le opere della carne o il frutto dello Spirito.
La nostra coscienza lo sa, il Signore lo sa, coloro che ci stanno intorno lo sanno, chi vogliamo beffare? Non possiamo servire due padroni, dobbiamo deciderci se vogliamo vedere la gloria di Dio. Lo stato della chiesa che si nomina del Nome del Signore, ci mostra e ci dimostra il frutto della vigna del Signore. Non ricerchiamo alberi senza il frutto dello Spirito, ma cerchiamo la Vera Vite nella quale siamo stati innestati e portiamo frutto chiedendo al Vignaiolo di rimondarci ogni giorno affinché portiamo più frutto dello Spirito e meno opere della carne.
IL SIGNORE RITORNA
PACE DEL SIGNORE
f.llo Eliseo