PROFEZIA NOTTE 7-8 APRILE 2012

PROFEZIA NOTTE 7-8 APRILE 2012

IL SIGNORE MI HA SVEGLIATO, IL SIGNORE MI HA PARLATO…

SACERDOTI DI BABILONIA, TREMATE, VOI CHE VI APPOGGIATE A CESARE E CHE NON DATE A DIO LA GLORIA.

GUIAI A VOI CHE RAPITE LA VERGINE, E SPOGLIATE L’ORFANO E LA VEDOVA..

GUAI A VOI CHE COSTRUITE IN ALTO IL VOSTRO SEGGIO, IL TRONO CROLLA CON GRAN CLAMORE E NUVOLE DI POLVERE.

GUAI A VOI, VIOLENTATORI DI SPOSE E STUPRATORI DI FANCIULLI.

LE TENEBRE COPRONO LA TERRA, GLI UOMINI PRODI BARCOLLANO E SI APPOGGIANO ALLE QUERCE DI FRADICI RADICI  E DESOLATE, LA TERRA LANGUE DESOLATA.

UN GRIDO D’ANGOSCIA, COME UNA FRECCIA SCOCCA DA LEVANTE, E DA PONENTE UN TUONO GLI RISPONDE CON GRAN FRAGORE E GRIDA DI TERRORE: BABILONIA CROLLA!…

QUESTO E’ UN GIORNO, IL PRIMO SENZA LUCE, GIONO CHE E’ PARI A MEZZANOTTE, NON C’E’ PIU’ ALBA IN BABILONIA, E’ QUASI MEZZANOTTE, MA NON E’ PASQUA IN BABILONIA, MA GRIDO DI MORTE E DI GIUDIZIO PER LA SUA CASTA CHE E’ CASTA PROSTITUTA.

TU SACERDOTE CHE SEI BEN INGRASSATO, FIN DAL MATTINO DICEVI:AMMAZZO E MANGIO..MA IL TUO PASTO TI E’ TOLTO DALLE FAUCI.

TU SACERDOTE CHE SIEDI IN BABILONIA, TU PAGHERAI DEL SANGUE TUO VERSATO, CON IL TUO SANGUE O ROSSO PORPORATO, IL SANGUE DEGLI AGNELLI CHE IN TERRA HAI VERSATO, CON IL TUO GRASSO, IL GRASSO DEL MIO GREGGE CHE IN TERRA HAI BRUCIATO.

IL PATTO TUO CON CESARE, NON TI FARA’ SCAMPARE, E L’IRA MIA VIOLENTA, TI GIUNGERA’ SUL DORSO, COME LA SFERZA ALL’ASINO  RITROSO.

CONTA I TUOI GIORNO NEL PALMO DELLA MANO,  IL TEMPO E’ GIUNTO, LA SORTE E’ TRATTA…PER TE E’ PASQUA…PASSAGGIO VERSO LA MORTE E LE TENEBRE PROFONDE.

LE TARME HANNO ROSO IL LEGNO PREGIATO DEL TUO SEGGIO, IL TUO PULPITO CROLLA   SOTTO IL PESO DELLA TUA  FLACCIDA CARNE  INGRASSATA COL GRASSO DELLE MIE PECORE.

LE TUE RICCHEZZE NON TI GIOVERANNO, TUO PADRE LANGUE, LA SUA FACCIA ORRENDA E’ UNA CROSTA PURULENTA, INFETTA DA VIRUS MORTALI, E LA SUA BOCCA SI APRE SMISURATAMENTE PER DIVORARE ED INGHIOTTIRE I FIGLI SUOI..

TORNA ALLA POLVERE, TU CHE POLVERE SEI, TORNA ALLA TANA DALLA QUALE USCISTI, TORNA A TUA MADRE CHE TI PARTORI’ QUI IN TERRA, TORNA AL SUO GREMBO..

PRIMA CHE TU FOSSI TERRA, OH!…TERRA, IL TUO GIUDIZIO ERA…

LE TUE VISCERE RIBOLLONO D’UN FUOCO DIVORANTE, TU BALLI, TRABALLI E TREMI, IL TUO GIUDIZIO E’ GIUNTO, E NON POTRAI SCAMPARE, TU GRAN SACERDOTE DELLA BABILONIA..

SALE SUL TRONO, EGLI NON SA CHE PRESTO GIUNGE, LA SUA ROVINA E QUELLA DEI SUOI FIGLI, CHE COME FIUMI CORRONO VERSO IL MAR DEL GRANDE OBLIO, COME DEI CAPRI CORRONO AL MACELLO ED ESSERE SGOZZATI AI PIEDI DELL’AGNELLO.

TU NON TEMERE, TU PARLA E NON TACERE.

IL GRAN SUGELLO NON E’ PIU’ SUGELLATO, ED IL MISTERO E’ TOSTO RIVELATO.

QUEL CHE TI DICO SCRIVELO NELL’ARIA, E COL MIO SOFFIOI GIUNGE AD OGNI ORECCHIO.

LA MEZZANOTTE GIUNGE, L’ESERCITO E’ GIA’ PRONTO, IO CHE TI PARLO SON COLUI CHE TORNO E SON COLUI CHE SONO.

COSI’ DICE COLUI CHE E’

UNA PICCOLA SENTINELLA

F.LLO ELISEO