Così dice il Signore:
Le torri crollano, i potenti tremano al ruggito del leone,
i popoli tumultano, i cuori sono angosciati,
l’impero crolla sotto il peso del peccato.
Trema o terra, trema terra maledetta, ricettacolo di spiriti
immondi, il giudizio è pronto.I cavalli già galoppano sulla
tua faccia,l’uomo sarà seppellito dalle torri che ha costruito.
Tremate popoli, fate cordoglio, cingetevi di sacco e piangete,
Babilonia crolla, i suoi splendidi palazzi sono distrutti e
saccheggiati dal distruttore, la mezzanotte è giunta, i primogeniti
muoiono, e il mio flagello, dice il Signore, è su di loro.
Il Signore della tribù di Giuda dice: non tardo, vengo,
preparatevi o popoli ad incontrare il Re, il regno è mio
la gloria è mia il giudizio è mio.
Tutti i potenti della terra sono impotenti, sono smarriti,
desolati e confusi,le fortezze crollano, le mura cadono, Gerico
è desolata, parlano di pace ed ecco la guerra, i fiumi straripano e
devastano il raccolto, manca la pioggia e la carestia ha messo la sua
mano alla falce e miete vite umane.
La terra apre la sua gola ed inghiotte la sua polvere.
Dal levante si ode un grido, dal ponente risponde l’angoscia,
il settentrione ed il meridione non hanno fiato per gridare.
Tutto crolla, le loro spelonche di ladroni non hanno denari e le
loro carte non valgono nulla. Il ricco ha perso tutto e si dispera,
il povero non ha perso nulla e spera.
Trema terra e cielo, barcolla ubriaca del sangue degli uomini,
il ventre della terra è pregno dei suoi figli, avido come una belva,
li ha partoriti e li divora. Si ode il vagito dei lattanti e lo stridore
di denti degli uomini che fuggono, cercano una spelonca per nascondersi
dall’ira dell’Agnello che ruggisce come il leone.
La borsa è forata, sfugge di mano, crolla, cade a terra, come le torri.
E la terra inghiotte le ricchezze che aveva vomitato.
Esodo di popoli, tumulto di nazioni, guerre, morte, fame, flagelli
e dolori, sono l’inizio delle doglie, del travaglio della grande
meretrice.Guai a lei ed a tutti i suoi amanti, a coloro che hanno fornicato
con le sue ricchezze, che hanno bevuto alla sua stessa coppa, che si sono
inebriati del suo sangue di peccato.
Suono la tromba e sveglio la mia sposa, la mia sposa dormiente che dorme
nei bordelli di Babilonia.
E’ mezzanotte, tante fiammelle si accendono,
esci popolo mio, cammina nella luce, ecco lo sposo viene.
Babilonia è nelle tenebre, nelle tenebre più fitte,
barcollano nel buoi, il sangue è sparso nelle vie di Babilonia,
donne gridano per le doglie del parto e partoriscono morti.
Gli uomini hanno il terrore sul volto, tutto è crollato,
la grande torre non è giunta al cielo, ma è crollata sugli edificatori.
Le stelle si spengono e cadono su coloro che le hanno accese con fuoco
e zolfo, le case dei mercanti crollano l’una sull’altra, i mercanti perdono
le loro mercanzie e le loro ricchezze saranno come il letame,
da non rendere fertile la terra.
gli abitanti hanno lasciato la loro casa e si sono incamminati
verso l’abisso, così dice il Signore, il Re dei Re, il tuo Dio:
Non Temere, non angosciarti, la mia mano ti protegge,
ed il mio manto ti copre, svegliati, esci da Babilonia,
seguimi e le mie piaghe non ti cadranno addosso, il mio nome
è sulle labbra di molti e nel cuore di pochi eletti,
solo gli eletti potranno sentire il suono della tromba
ed usciranno da Babilonia.
Il tempo è breve, gli eventi avanzano, non odi tu lo scalpitio
dei cavalli?
I giudizi di Dio galoppano già sulla faccia della terra.
Non odi il nitrito dei cavalli e le grida dei cavalieri?
Sposa mia preparati, le nozze sono pronte, l’ora è l’ultima,
i tempi finiscono, la fine del tempo è vicina, il sole sorge
solo per te popolo mio.
Non cercarmi in Babilonia, ma nel tuo cuore.
così dice il Signore.
Eliseo Bonanno
3 comments
di quale profezia si parla? e chi l’ha scritta….
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In fondo c’è il nome al quale è stata data dal signore questa profezia. Ol Signore parla anche adesso. Dio ti benedica cara Angelina. Pace a te ed alla tua casa.
benedica sempre anche te caro Eliseo…