POSSEDUTI DALL’ODIO E LIBERATI DAL PERDONO
Molte persone si trovano nella sofferenza, sono posseduti da sentimenti devastanti, tormentati giorno e notte, non hanno pace, sono sempre turbati irascibili, hanno attacchi di panico, e molte ansietà e paure.
Molti soffrono di esaurimento nervoso, di crisi depressive, e giungono a far uso di psicofarmaci.
Molti cercano di risolvere il problema cercando maghi, santi, santoni e santini, vanno in pellegrinaggio a destra e a sinistra, cercano i grandi e famosi predicatori, e pensano che potrebbero risolvere il problema.
Molti dicono: mi trovo in questa condizione per colpa di questo, di quello o di quell’altro, mi hanno fatto del male, non mi hanno compreso, mi hanno maltrattato, ho subito violenze nella mia fanciullezza, è colpa di mio marito, è colpa di mia moglie, è colpa del pastore che non si prende cura del mio problema………
L’uomo tende a focalizzare negli altri la causa del proprio malessere, e non si ferma mai a guardare dentro se stesso, e comprendere che se c’è un malessere, e questo malessere ci fa soffrire, evidentemente è dentro di noi.
Con molta probabilità altri hanno sbagliato nei nostri confronti, abbiamo subito umiliazioni e soprusi, siamo stati maltrattati, siamo stati abusati, ed abbiamo subito delle violenze fisiche o psichiche. Questo significa che abbiamo ricevuto delle ferite, delle offese, pertanto è necessario curare la ferita.
Se c’è stato un incidente stradale, e che una persona è rimasta ferita, cosa faremo? Saremo lì a parlare di colui che ha provocato l’incidente, cercheremo subito di processarlo e di portarlo in galera?
Credo che la prima cosa che faremo e quella di curare la persona ferita, ma se quella persona dicesse: prima di curarmi cercare colui che ha provocato l’incidente, e cominciasse ad infierire verso il responsabile dell’incidente, e non volesse essere trasportato all’ospedale, certamente pur avendo ragione morirebbe per dissanguamento.
A volte riceviamo delle ferite devastanti, e non ci rendiamo conto che il problema il nostro, che la sofferenza è nostra, e magari la persona che ci ha provocato la ferita la vediamo non sofferente come noi, siamo stati feriti, e noi stessi nutrendo sentimenti di odio e di rancore verso gli altri, non facciamo altro che mettere del continuo il dito nella ferita, soffriamo sempre di più, e la ferita non si rimargina. Diventa un giro vizioso, causa-effetto-causa-effetto, il cane si rincorre la coda, si stanca, ma non la smette di girare intorno, ci vuole qualcuno che lo faccia fermare.
Se hai risentimenti verso qualcuno, se oggi qualcuno, tu stai mettendo il dito dentro la piaga che è nel tuo cuore, soltanto tu sei responsabile di questa sofferenza, soltanto tu impedisci che la ferita si rimargini. Esce di casa, magari dissente tranquillo, basta incontrare una persona, basta un pensiero, insomma basta poco per mettere il dito sulla ferita.
Esiste una soluzione per questo problema molto diffuso? Se esiste quale è la cura?
La cura è un medicinale molto potente, e senza effetti collaterali, questa medicina la prescrive il dottore dei dottori, il Signore dei Signori, Cristo Gesù. Non si trova nelle varie farmacie, non è prodotta dalle varie case farmaceutiche, non la trovi nelle comunità o nelle denominazioni, ma puoi trovarla nella tua stessa casa, nel tuo cuore.
Si chiama: perdono……… Per-dono, e gratis, per noi è gratis, e guarisce la ferita del cuore.
Questa medicina è stata “prodotta e distribuita” nella farmacia del dottor Cristo Gesù.
È costata molto cara, la pagata col suo sangue, e gli la dona gratuitamente a tutti coloro che sono disposti a distribuirla ad altri.
Chi non vuole perdonare, non riceverà il perdono.
Il nostro padre celeste rimetterà i nostri debiti, solo ad una condizione, cioè che noi perdoniamo gli altri.
Solo allora riceveremo il balsamo per curare la ferita del nostro cuore, solo allora diremo: Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno…… Ed in quel momento il nostro cuore riceverà la stessa misura di balsamo che siamo disposti a dare gli altri: cioè il perdono.
Chi non perdona non è perdonato da Dio, e pertanto non ha pace, parla sempre male di coloro che reputa nemici, e vinto e distrutto dal male che cova dentro il suo cuore, si trova ancora sotto la condanna di Dio, perché condanna i propri nemici.
Un tale non ha pace, molti vanno e vengono dalle comunità, dicono pace pace, ma nei loro cuori ci sono oggi risentimenti, non pregano per i loro nemici, non li hanno perdonati con tutto il cuore, e pertanto pur dicendo pace pace, pace non hanno.
Chi si trova in questa condizione, non ama né Dio, né se stesso, e neanche il prossimo.
Ma fratello: io mi sono convertito da cinque anni…… Da 10 anni…… Da 20 anni…… Che dici?
Dico che non sei neanche convertito, che non ha ancora conosciuto l’amore di Dio, che non ai ancora ricevuto il perdono, e pertanto se i vinto dal male e non ai pace.
Amore e odio non possono coesistere, così come non può coesistere la luce e le tenebre insieme, così come non si possono servire due padroni.
Amare e perdonare i propri nemici, non significa dover camminare insieme a loro a braccetto, ma significa pregare per loro, e non imputare loro l’offesa dei che hanno fatto, insomma difendere i nostri nemici e dire al sommo giudice: non chiedo la loro condanna.
Solo allora interverrà il nostro avvocato difensore Cristo Gesù, il quale dirà: Padre, perdonalo perché non chiede la condanna dei suoi nemici……
A volte vogliamo chiedere clemenza Dio, e non siamo clementi verso gli altri, il Signore come metro usa quello che usiamo noi verso gli altri.
Con la stessa misura che misuriamo saremo misurati.
Se siamo misericordiosi riceveremo misericordia.
Se perdoniamo, riceveremo il perdono.
Quanta pace avremo nei nostri cuori se riusciamo a perdonare i nostri nemici con tutto il cuore.
L’odio, il risentimento di rancore, ed ogni sentimento negativo, non sono altro che tenebre, pertanto fin quando ci sono le tenebre non entrerà alla luce. Quando noi cominciamo a pregare per i nostri nemici, e la smettiamo di pregare di digiunare per essere liberati dalle nostre angosce, e cominciamo a digiunare e pregare affinché il Signore perdoni i nostri nemici perché li abbiamo perdonati, solo allora le tenebre fuggiranno ed avremo vera pace e gioia.
Questa è la gioia di coloro che danno il perdono, ed è la gioia di coloro che ricevono il perdono.
Bisogna darlo con la mano, e riceverlo con l’altra, se non si dà non si riceve, e se non si riceve è perché non si è disposti a darlo.
Smettila di lamentarti per le offese ricevute, esamina quelle che hai fatto, e perdona rimettendo i debiti dei tuoi debitori, solo allora il Signore rimetterà i tuoi.
A volte diciamo: non riesco a perdonare……… Il Signore ci dice: neanche io.
Certamente quando si comincia a pregare per i propri nemici, le prime volte si prega denti stretti, ma più lo facciamo, e più il Signore ammorbidisce il nostro cuore, e solo allora avremo vinto il male col bene, e realizzeremo la vera gioia e la pace del Signore nostro Cristo Gesù benedetto in eterno.
Se siete d’accordo solo in teoria, avete perso tempo a leggere questo scritto.
Pace del Signore
7 comments
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caro fratello , hoggi leggendo questo meraviglioso messaggio, sono stata benedetta e tutto vero , delle volte sempra che abbiamo perdonato, ma poi appena parliamo con qualcuno, ci lamentiamo perchè la persona che a ricevuto del bene, non non considera quello che le persone fanno per loro, nianche un grazie , ed e vero che non si ha voglia di pregare per l’oro, abbiamo sempre da imparare , e rigordere le parole di Gesù , perdonate e serete perdonate, grazie caro fratello per come lo Spirito Santo ti guida, Dio bendica la tua vita, un forte abbraccio, giuseppina ….
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PACE A TE CARA SORELLA….IL SIGNORE ABBONDI I NOSTRI CUORI DEL SUO AMORE, AFFINCHE’ POSSIAMO DARLO ANCHE A COLORO CHE NON NE HANNO.
UN CARO ABBRACCIO IN CRISTO
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GOD BLESS YOU ALONG WITH YOUR FAMILY.
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Grazie Eliseo ti seguo sempre con attenzione,per me sei molto di aiuto e di edificazione.la pace dei signore Gesù sia con noi e perdona i miei peccati.Dio ti benedica
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Pace caro fratello, il Signore ti benedica