Galati 6:1-10 Fratelli, quand’anche uno sia stato colto in qualche fallo, voi, che siete spirituali, rialzatelo con spirito di mansuetudine. E bada bene a te stesso, che talora anche tu non sii tentato.
Portate i pesi gli uni degli altri, e così adempirete la legge di Cristo.
Poiché se alcuno si stima esser qualcosa pur non essendo nulla, egli inganna se stesso.
Ciascuno esamini invece l’opera propria; e allora avrà motivo di gloriarsi rispetto a se stesso soltanto, e non rispetto ad altri.
Poiché ciascuno porterà il suo proprio carico.
Colui che viene ammaestrato nella Parola faccia parte di tutti i suoi beni a chi l’ammaestra.
Non v’ingannate; non si può beffarsi di Dio; poiché quello che l’uomo avrà seminato, quello pure mieterà. Perché chi semina per la propria carne, mieterà dalla carne corruzione; ma chi semina per lo Spirito, mieterà dallo Spirito vita eterna.
E non ci scoraggiamo nel far il bene; perché, se non ci stanchiamo, mieteremo a suo tempo.
Così dunque, secondo che ne abbiamo l’opportunità, facciamo del bene a tutti; ma specialmente a quei della famiglia dei credenti.
Matteo 11:28-30 Venite a me, voi tutti che siete travagliati ed aggravati, e io vi darò riposo.
Prendete su voi il mio giogo ed imparate da me, perch’io son mansueto ed umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero.
Salmo 38:1-4 O Eterno, non mi correggere nella tua ira, e non castigarmi nel tuo cruccio!
Poiché le tue saette si sono confitte in me, e la tua mano m’è calata addosso.
Non v’è nulla d’intatto nella mia carne a cagion della tua ira; non v’è requie per le mie ossa a cagion del mio peccato.
Poiché le mie iniquità sorpassano il mio capo; son come un grave carico, troppo pesante per me.
Luca 11:46 Ed egli disse: Guai anche a voi, dottori della legge, perché caricate le genti di pesi difficili a portare e voi non toccate quei pesi neppur con un dito!
Luca 21:34 Badate a voi stessi, che talora i vostri cuori non siano aggravati da crapula, da ubriachezza e dalle ansiose sollecitudini di questa vita, e che quel giorno non vi venga addosso all’improvviso come un laccio.
II Corinzi 1:8 Poiché, fratelli, non vogliamo che ignoriate, circa l’afflizione che ci colse in Asia, che siamo stati oltremodo aggravati, al di là delle nostre forze, tanto che stavamo in gran dubbio anche della vita.
Possiamo trovarci aggravati sotto un carico, cioè possiamo trovarci a portare un peso che a volte può sembrare al di là delle nostre forze.
Salmi 42:5 Perché t’abbatti anima mia? perché ti commuovi in me? Spera in Dio, perch’io lo celebrerò ancora; egli è la mia salvezza e il mio Dio.
Dovremo cercare di sapere il motivo per il quale ci possiamo sentire aggravati ed a volte con l’anima nostra abbattuta, come abbiamo letto i motivi possono essere vari, è necessario individuare la causa del nostro abbattimento.
Il salmista era abbattuto perché si trovava in cattività e non poteva celebrare il Signore nel Suo Tempio, si sentiva lontano dalla presenza del Signore che si manifestava nel Tempio e dove il popolo Gli offriva il culto e Lo celebrava.
Certamente questo non può essere il caso nostro, il Signore non abita in tempi fatti da mano d’uomo, noi stessi siamo il tempio di Dio, e pertanto nulla e nessuno può impedirci di adorarlo.
Non dobbiamo fare lunghi pellegrinaggi, lo possiamo celebrare anche si ci troviamo in prigione.
Paolo e Sila lodavano e benedivano il Signore, nonostante erano stati frustati ed incarcerati.
Esiste una prigione nella quale i prigionieri non riescono a celebrare Dio e nella quale molti sono ridotti i schiavitù dal peccato che non vogliono ancora lasciare.
Cadere in qualche fallo non significa essere schiavi del peccato, ma avere un momento di debolezza spirituale, trovarsi in una prova particolarmente pesante e cadere sotto il peso della prova.
Tutta la fratellanza, specie quella più spirituale, deve rialzarlo con spirito di mansuetudine.
Coloro che si accingono a rialzarlo, devono rendersi conto che debbono badare a loro stessi, che talora anche loro non siano tentati e cerchino di rialzare colui che è stato colto in qualche fallo con spirito di giudizio e di condanna, aggravando così ancora di più che è caduto.
La spirito di mansuetudine la possiedono i mansueti, solo loro sono disposti a sollevare il peso che aggrava chi è caduto, loro sono disposti a comprendere e non giudicare, anche perché sanno che anche loro potrebbero cadere involontariamente e trovarsi nella condizione del fratello caduto.
Salmi 145:14 L’Eterno sostiene tutti quelli che cadono e rialza tutti quelli che son depressi.
Certamente non si rialza un depresso giudicandolo, si rialza sostenendolo e comprendendolo, manifestando così la propria solidarietà essendo disposti a portare il peso del fratello.
I credenti debbono portare i pesi gli uni degli altri e adempiere così la legge di Cristo Gesù.
Dobbiamo esaminare più le nostre debolezze che quelle degli altri, non ci dobbiamo confrontare con gli altri e gloriarci rispetto agli altri, vedendo gli altri deboli e noi forti.
Voi che siete spirituali, comportatevi da tali e rialzatelo con spirito di mansuetudine, anche perché potreste trovarvi in simili situazioni anche voi.
Gesù ci invita ad andare a Lui, che è mansueto ed umile di cuore, Egli è il Mansueto e ci ha rialzato con Spirito di mansuetudine, ci invita a prendere il Suo giogo che è dolce e leggero, solo allora troveremo riposo alle anime nostre. Prima d’allora possiamo dire e fare quel che vorremo, ma l’anima nostra non avrà il riposo di Cristo e non potremo alzare nessuno con spirito di mansuetudine, ne si adempirà in noi la legge di Cristo Gesù.
Certamente chi è caduto, non può sollevare un altro caduto se non prima si rialza.
A volte non ci rendiamo conto o non vogliamo renderci conto che siamo caduti e vogliamo apparire tanto spirituali da giudicare e abbandonare il fratello proprio nel momento del bisogno.
Chi si allontana da colui che è caduto non potrà mai aiutarlo a rialzarsi, Gesù si è avvicinato a noi.
Il Buon Samaritano si è avvicinato a colui che era stato derubato e ferito, lo ha rialzato con delicatezza, gli ha curato le ferite, se ne è fatto carico del suo problema.
Giudicare gli altri è molto più facile di giudicare se stessi, guardare il fuscello nell’occhio del fratello è molto più facile che guardare la trave che può essere nell’occhio spirituale nostro.
Matteo 7:1-5 Non giudicate acciocché non siate giudicati; perché col giudizio col quale giudicate, sarete giudicati; e con la misura onde misurate, sarà misurato a voi.
E perché guardi tu il bruscolo che è nell’occhio del tuo fratello, mentre non scorgi la trave che è nell’occhio tuo? Ovvero, come potrai tu dire al tuo fratello: Lascia ch’io ti tragga dall’occhio il bruscolo, mentre ecco la trave è nell’occhio tuo? Ipocrita, trai prima dall’occhio tuo la trave, e allora ci vedrai bene per trarre il bruscolo dall’occhio del tuo fratello.
La dottrina di Cristo è secondo pietà, lo è anche la nostra dottrina?
Pace del Signore
F.llo Eliseo