Feb 13

L’UNZIONE DEGLI INFERMI

L’UNZIONE DEGLI INFERMI

Marco 6:12-13 E partiti, predicavano che la gente si ravvedesse; cacciavano molti demonî, ungevano d’olio molti infermi e li guarivano.

Giacomo 5:14-16 C’è qualcuno fra voi infermo? Chiami gli anziani della chiesa, e preghino essi su lui, ungendolo d’olio nel nome del Signore; e la preghiera della fede salverà il malato, e il Signore lo ristabilirà; e s’egli ha commesso dei peccati, gli saranno rimessi.
Confessate dunque i falli gli uni agli altri, e pregate gli uni per gli altri onde siate guariti; molto può la supplicazione del giusto, fatta con efficacia.

La Parola del Signore ci dice che i discepoli predicavano che la gente si ravvedesse; cacciavano molti demoni, ungevano d’olio molti infermi e li guarivano.
Ovviamente non si trattava della estrema unzione premorte ma dell’unzione pre-guarigione, la Bibbia non parla di una unzione premorte o postmorte ma di una unzione che porta guarigione nel corpo. Questa guarigione miracolosa deve essere preceduta dal ravvedimento, dal pentimento e dalla confessione dei propri falli; anche questa confessione è diversa da come viene praticata da molti, bisogna confessare i propri peccati a Dio per ottenere il Suo perdono ed anche gli uni verso gli altri affinchè ci perdoniamo a vicenda e preghiamo gli uni per gli altri onde siamo guariti.
Possiamo presentarci dinanzi a Dio, solo dopo aver riconosciuto i nostri falli ed esserci anche umiliati dinanzi a coloro verso i quali abbiamo peccato.
La guarigione non è soltanto fisica, è anche spirituale: il perdono dei peccati.
Il perdono dei peccati ci apre la Porta del Regno dei cieli e ci da vita Eterna, la guarigione fisica ci può dare solo vita terrena, una vita temporanea che prima o dopo tutti dovremo lasciare.
Il Signore non vuole guarire solo il nostro corpo, ma vuole guarire anche l’anima nostra che è ammalata gravemente dal male del peccato.
Quando c’è un’infermità l’essere umano ha un campanello d’allarme: il dolore e tutti i disturbi che la malattia provoca. Immediatamente scatta l’impellente bisogno di guarire, si cerca una soluzione che possa togliere quel male, l’infermo non ha dubbi: sta male.
Esiste un altro male, ben più grave del male del corpo: il male del peccato. Questo male porta anche alla morte, alla morte eterna, è il male dello spirito umano che è schiavo del peccato e che spesso può essere la causa di tanti mali del corpo; un male che si annida nella mente dell’uomo e lo condiziona nella vita terrena propinando a volte pensieri autodistruttivi e facendo incancrenire l’anima togliendole la gioia di vivere, di accettare se stessi e gli altri.

Matteo 5:29-30 Ora, se l’occhio tuo destro ti fa cadere in peccato, cavalo e gettalo via da te; poiché val meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, e non sia gettato l’intero tuo corpo nella geenna.
E se la tua man destra ti fa cadere in peccato, mozzala e gettala via da te; poiché val meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, e non vada l’intero tuo corpo nella geenna.

Gesù stesso estremizza questo concetto per farci comprendere quanto sia importante essere guariti dalla cancrena del peccato, anche a costo che uno dei membri del nostro corpo perisca.
Questa gloriosa guarigione si realizza quando l’unzione dello Spirito Santo, unge il nostro spirito umano e rende il nostro spirito partecipe della vita Eterna.
La nostra vita terrena rispetto la vita Eterna, è meno di una goccia d’acqua rispetto l’oceano; eppure l’uomo spende a volte tutte le sue risorse fisiche ed intellettive solo per una goccia d’acqua che prima o dopo svanirà come la rugiada dei campi. L’uomo dovrebbe cercare di immergersi nell’oceano infinito dell’Amore di Dio, senza ignorare la goccia d’acqua della vita terrena.
Quante ansietà, quante paure attanagliano il cuore dell’uomo al sorgere di una malattia fisica; quanta non curanza ed indifferenza verso le infermità spirituali.
Si cerca l’unzione del corpo ammalato e non l’unzione dello spirito umano ammalato dal peccato, si vorrebbe guarire nel corpo, ma non si è disposti a cambiare nello spirito a mutare tenore di vita spirituale; si è pronti ad osservare le ricette e le prescrizioni dei medici, ma non si è disposti di leggere la ricetta e le prescrizioni che sono nella Bibbia e che sono la Parola di Colui che ha creato il corpo, l’anima e lo spirito dell’uomo.

Marco 8:36 E che giova egli all’uomo se guadagna tutto il mondo e perde l’anima sua?

Il Signore pone questa domanda all’uomo, ciascuno di noi dovremo dare una risposta e renderci conto se vogliamo guadagnare tutto il mondo o salvare l’anima nostra e ricevere anche guarigione.
Molti uomini, a volte spendono tutta la propria vita affettiva ed intellettiva per raggiungere dei traguardi, traguardi terreni che li rendono sempre più orgogliosi. Credono che si sono “fatti” da soli, non riconoscono Dio nella loro vita e neanche gli altri, ma loro stessi si reputano artefici della loro vita. La creatura non riconosce il Creatore come Colui che gli ha dato la vita terrena, pertanto non ha nessuna riconoscenza e addirittura a volte lo accusa quando le cose non vanno secondo le proprie aspettative. Questo è l’uomo che non cerca Dio e che si reputa credente di un Dio che non conosce e che spesso oltraggia disubbidendo alla Sua Parola.

Luca 12:16-20 E disse loro questa parabola: La campagna d’un certo uomo ricco fruttò copiosamente; ed egli ragionava così fra se medesimo: Che farò, poiché non ho dove riporre i miei raccolti? E disse: Questo farò: demolirò i miei granai e ne fabbricherò dei più vasti, e vi raccoglierò tutto il mio grano e i miei beni, e dirò all’anima mia: Anima, tu hai molti beni riposti per molti anni; riposati, mangia, bevi, godi.
Ma Dio gli disse: Stolto, questa notte stessa l’anima tua ti sarà ridomandata; e quel che hai preparato, di chi sarà?

Spesso molte situazioni ed anche infermità, sono la conseguenza di una vita spesa lontano da Dio, una vita spesa nelle vanità del peccato che lascia delle dolorose tracce.
L’uomo a volte vorrebbe guarire dalle conseguenze del peccato, senza lasciare il peccato.
Molti non sanno che il peccato è la trasgressione della Parola di Dio, dovremo chiederci: come possiamo evitare il peccato se non conosciamo la Parola di Dio?
Certamente ogni uomo ha una coscienza, la quale può essere facilmente ingannata e tacitata ed indurre l’uomo a dire che il fine giustifica i mezzi, così dicendo l’uomo si fa dio di se stesso ed egli decide autonomamente ciò che ritiene giusto fare.
Quando arriva un’infermità e l’uomo non riesce a risolverla con i propri mezzi, è disposto ad andare da qualunque medico ed a spendere tutti i suoi beni in cambio della vita terrena che prima o dopo dovrà lasciare, è disposto a girare maghi e guaritori d’ogni genere, al Signore forse ci arriva come ultima spiaggia, portato dalla grande tempesta degli eventi.
Il medico, il mago, e lo stregone di turno non parlano al malato di pentimento, di cambiare la propria vita, di fare pace con Dio, non li ungono d’olio nel Nome di Gesù. Ognuno cerca di proporre il proprio medicamento che forse a volte può curare il corpo ma non può giammai curare lo spirito che spesso è la porta d’ingresso ( insieme all’anima) di molti mali.
Il Signore comincia la Sua cura dallo spirito umano e dall’anima e passa anche a guarire il corpo.
A cosa serve prendere medicine se non si individua e si rimuove la causa?
L’essere umano divenne mortale a conseguenza del peccato, col perdono dei peccati il Signore ci ha donato la vita eterna e ci ha promesso un corpo incorruttibile al Suo ritorno.
Desideriamo veramente essere unti dal Signore, lasciamo il peccato ed umiliamoci dinanzi a Lui.
Pace del Signore
F.llo Eliseo

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