Eresia Dottrina religiosa contraria . Il termine “eresia” in origine indicava una convinzione maturata individualmente (dal greco iresis, “scelta personale”), ma già negli Atti degli Apostoli e nelle lettere di san Paolo indica un atteggiamento sattario. Negli inscritti cristiani posteriori le parola sono utilizzata nell’accezione negativa di “opinione sostenuta contro l’insegnamento della Chiesa”. Con il riconoscimento ufficiale del cristianesimo nell’impero romano, l’eresia divenne un crimine contro lo stato, punibile dalla legge secolare. Anche nel vasto mondo della Riforma, nel quale sono nati e si sono definiti i principi di interpretazione personale delle Scritture e di rifiuto dell’autorità ecclesiastica nel complesso della materia di fede, si mantiene, nel riferimento alla Bibbia, il criterio di una distinzione tra eresia e ortodossia (retta fede).
Giovanni 7:16 -17E Gesù rispose loro e disse: La mia dottrina non è mia, ma di Colui che mi ha mandato. Se uno vuol fare la volontà di lui, conoscerà se questa dottrina è da Dio o se io parlo di mio
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Gesù non è venuto a portarci una dottrina sua, personale, fatta di dogmi e di opinioni di Gesù Uomo, Egli ci ha portato la dottrina di Colui che lo ha mandato, cioè Dio Padre Onnipotente. Egli dichiara che coloro che vogliono fare la volontà del Padre, conosceranno se la dottrina che aveva portato Gesù, era una Sua dottrina personale o se la Sua dottrina procede da Dio. Il vero eretico non è colui che dissente da un dogma ( opinione ) di una Chiesa o di una religione, il vero eretico è colui che ha una convinzione individuale che dissente dalla dottrina che è da Dio. Infatti Gesù non parla delle dottrine di Dio, ma della dottrina di Dio.
Giovanni 18:19-21 Il sommo sacerdote dunque interrogò Gesù intorno ai suoi discepoli e alla sua dottrina. Gesù gli rispose: Io ho parlato apertamente al mondo; ho sempre insegnato nelle sinagoghe e nel tempio, dove tutti i Giudei si radunano; e non ho detto nulla in segreto. Perché m’interroghi? Domanda a quelli che m’hanno udito, quel che ho detto loro; ecco, essi sanno le cose che ho detto.
I sacerdoti, compreso il sommo sacerdote, i religiosi non conoscevano la dottrina di Gesù, coloro che da Gesù erano stati ammaestrati la conoscevano perché volevano fare la volontà del Padre.
Atti 5:27-29 E avendoli menati, li presentarono al Sinedrio; e il sommo sacerdote li interrogò, dicendo: Noi vi abbiamo del tutto vietato di insegnare in cotesto nome; ed ecco, avete riempita Gerusalemme della vostra dottrina, e volete trarci addosso il sangue di cotesto uomo. Ma Pietro e gli altri apostoli, rispondendo, dissero: Bisogna ubbidire a Dio anziché agli uomini.
Per i religiosi del tempo gli apostoli erano degli eretici, loro avevano una dottrina diversa da quella che avevano i sacerdoti, Pietro afferma che bisogna ubbidire a Dio anziché agli uomini. Bisogna volere fare la volontà di Dio per potere conoscere la Sua dottrina, a Lui ubbidire e non agli uomini che rigettano la vera dottrina di Cristo, lo fanno con le loro opinioni.
1 Timoteo 6:3-5 Se qualcuno insegna una dottrina diversa e non s’attiene alle sane parole del Signor nostro Gesù Cristo e alla dottrina che è secondo pietà, esso è gonfio e non sa nulla; ma langue intorno a questioni e dispute di parole, dalle quali nascono invidia, contenzione, maldicenza, cattivi sospetti, acerbe discussioni d’uomini corrotti di mente e privati della verità, i quali stimano la pietà esser fonte di guadagno.
Oggi ci sono molte dottrine nel ” cristianesimo” , significa che ci sono molte eresie e molti eretici. II Giovanni 1:9 Chi passa oltre e non dimora nella dottrina di Cristo, non ha Iddio. Chi dimora nella dottrina ha il Padre e il Figliuolo.
Come è possibile che tutti diciamo di avere il Padre ed il Figliuolo ed abbiamo dottrine diverse?
2 Timoteo 4:1-4 Io te ne scongiuro nel cospetto di Dio e di Cristo Gesù che ha da giudicare i vivi e i morti, e per la sua apparizione e per il suo regno: Predica la Parola, insisti a tempo e fuor di tempo, riprendi, sgrida, esorta con grande pazienza e sempre istruendo. Perché verrà il tempo che non sopporteranno la sana dottrina; ma per prurito d’udire si accumuleranno dottori secondo le loro proprie voglie e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole.
I dottori secondo le loro voglie, avranno i loro dogmi, le loro opinioni prese dalla filosofia e dalla sapienza umana ( pazzia al cospetto di Dio ) e non sopporteranno la sana dottrina ma proporranno le loro, molte dottrine generano molti eretici che si volgono alle favole e non alla dottrina di Cristo. Il cristianesimo dell’era apostolica aveva una sola dottrina, un unico credo che era conforme alla volontà di Dio e non a quella degli uomini religiosi che fecero crocifiggere il Nostro Signore. Quale spirito conduceva quegli uomini religiosi che volevano difendere la loro ortodossia e le loro tradizioni?
Era lo Spirito Santo che guidava i sadducei ed i farisei a contestare la dottrina di Cristo? Gesù non ha insegnato ai suoi discepoli di odiare i loro nemici, di torturarli ed ucciderli se dissentono dalla loro dottrina, di perseguitarli e flagellarli, di organizzare delle crociate.
Marco 6:11 Se in qualche luogo non vi ricevono né v’ascoltano, andandovene di là, scotetevi la polvere di sotto ai piedi; e ciò serva loro di testimonianza.
In tutta la Parola del Signore non troviamo nessuno degli apostoli che abbia perseguitato qualcuno, ma vediamo che su qualcuno è caduto il giudizio di Dio e non sono stati gli apostoli ad eseguirlo. Invece era diverso il comportamento di coloro che non ricevevano la dottrina del Signore.
Il termine “inquisizione” deriva dal verbo latino inquirere, che significa “investigare”, “indagare”. Infatti il tribunale dell’Inquisizione conduceva le indagini volte ad accertare l’eresia e, scopertala, aveva il compito di tentare con tutti i mezzi (compresa la tortura) di convincere l’indagato ad abiurare, cioè a ritrattare. Quando non era in grado di ottenere l’abiura, dichiarava la propria incapacità e rimetteva l’indagato a un tribunale civile (come nel caso di Giordano Bruno). La tortura è un metodo di coercizione fisica o psicologica, talvolta inflitta con il fine di punire o di estorcere delle informazioni o delle confessioni; molte volte accompagnata dall’uso di strumenti particolari atti ad infliggere punizioni corporali. In ambito di diritto penale preclassico non si considera una punizione ma un mezzo di prova Essa comprende: ” in senso proprio, la torsione delle membra, con riferimento al barbaro tormento corporale che si infliggeva anticamente all’imputato, perché confessasse il delitto e rivelasse il nome dei complici, e anche, ma più raramente, ai testimoni per farli parlare; ” per estensione, ogni forma di costrizione fisica o morale ai danni di qualcuno per estorcergli qualche cosa o per pura crudeltà. Le premesse dell’Inquisizione ________________________________________ La Chiesa, fin dalle origini, si è prefissata l’obiettivo della definizione e della difesa dell’ortodossia, indicando pertanto alla comunità dei fedeli quali posizioni dottrinarie siano ortodosse e quali no, eventualmente allontanando chi continua a sostenere posizioni eterodosse (anche con la scomunica). A un certo punto della storia è subentrata una modalità diversa di difesa della fede, che è quella definita col termine specifico di Inquisizione.
L’impero cristiano Già l’imperatore Costantino era intervenuto negli affari della Chiesa esiliando con un proprio decreto i vescovi dichiarati eretici dal Concilio di Nicea. Questa situazione ebbe un ulteriore sviluppo nel 380 quando l’imperatore Teodosio, con l’editto di Tessalonica, trasformò l’impero romano in uno stato confessionale, prevedendo pene per chi non professava la religione degli apostoli. Negli anni immediatamente successivi altri editti imperiali aumentarono le pene a carico degli eretici, fino ad arrivare alla pena di morte.
Tuttavia, se l’impero interveniva con proprie leggi punendo il dissenso, la posizione della Chiesa rimaneva quella paolina. Quando, nel 415, il vescovo spagnolo Priscilliano fu processato per eresia e ucciso su ordine dell’imperatore Massimiano, un coro di proteste si levò in tutto l’impero (Ambrogio, Agostino, Giovanni Crisostomo) e Massimiano fu costretto ad abdicare. Nel 1231 papa Gregorio IX, con la bolla Excommunicamus, affidò il compito dell’Inquisizione a dei giudici nominati e inviati da lui stesso che avevano, tra l’altro, il potere di deporre il vescovo qualora riscontrassero inefficienze nel suo operato. Il ruolo di giudice inquisitore così sottratto ai vescovi fu affidato, in un primo momento, a monaci cistercensi e poi a frati domenicani e francescani. Rivestì, ad ogni modo, un ruolo primario l’intervento imperiale (soprattutto con Federico II): l’eresia fu considerata reato di lesa maestà, in quanto sulla religione cattolica si fondava l’impero. La predominante scelta a favore dell’Ordine dei domenicani, da poco fondato dallo spagnolo Domenico di Guzmán, era dovuta sia alla loro preparazione teologica (domenicano fu, ad es., Tommaso d’Aquino, il maggiore esponente della filosofia medievale), sia perché l’ordine domenicano da subito aveva avuto una dimensione europea; i frati domenicani, inoltre, a differenza dei vecchi ordini monastici, agivano soprattutto nelle città, dove i predicatori eretici svolgevano la loro opera. La bolla Ad extirpanda, emessa il 15 maggio 1252 ad opera di papa Innocenzo IV, diede per la prima volta all’inquisitore la possibilità di avvalersi di un vero e proprio corpo di polizia e con la sua promulgazione lasciò all’inquisitore libera competenza e territorialità, nonché la scelta degli strumenti a disposizione per estorcere la confessione eretica, fra cui la tortura. Galileo Galilei (Pisa, 15 febbraio 1564 – Arcetri, 8 gennaio 1642) è stato un fisico, filosofo, astronomo e matematico italiano, uno dei più grandi scienziati dell’epoca moderna. Il suo nome è associato ad importanti contributi in dinamica (principio di inerzia, legge della caduta dei gravi) ed in astronomia (con la scoperta della rotazione della Terra, delle macchie solari, delle montagne della Luna, dei satelliti di Giove, le fasi di Venere, le stelle che compongono la Via Lattea) ed all’introduzione del metodo scientifico (detto spesso metodo galileiano).
Accusato di voler sovvertire la filosofia naturale aristotelica e le Sacre Scritture, Galileo venne condannato come eretico dalla Chiesa cattolica e costretto, il 22 giugno 1633, all’abiura delle sue concezioni astronomiche. Possiamo affermare che il “cristianesimo” del tempo presente ha le sue radici anche nella filosofia, al tempo di Galileo Galilei, si rifaceva al pensiero Aristotelico che fu discepolo di Platone, il quale asseriva che la terra è ferma e che tutto ruota intorno ad essa. Questo concetto del filosofo-scenziato Aristotele viene a trovarsi in conflitto con quanto aveva scoperto Galileo, pertanto Galileo viene inquisito e condannato come eretico dalla chiesa cattolica. Per salvare la vita, viene costretto ad abiurare alle sue scoperte astronomiche
. Riguardo il caso Galileo, chi erano gli eretici o l’eretico? Innocenzo VI° che aveva dato agli inquisitori anche la possibilità di torturare era un eretico? Era infallibile, come avevano dichiarato di esserlo i suoi predecessori? Lo erano i loro dogmi?
Papa Giovanni Paolo II (che in un discorso dell’8 marzo 2000 ha chiesto perdono a nome della chiesa per i peccati dei suoi appartenenti anche riguardo all’Inquisizione) ne ha ridefinito i compiti – promuovere e tutelare la dottrina della fede e dei costumi cattolici – ponendovi a capo nel 1981 Joseph Alois Ratzinger, l’attuale papa Benedetto XVI.
Se Innocenzo IV° fosse stato infallibile, avrebbe comandato ed approvato l’ Inquisizione? Possono essere questi uomini consegnatari della dottrina di Cristo? Certamente l’attuale papa è successore di tutti i papi che lo hanno preceduto e che sono stati eletti da cardinali che i papi hanno eletti, al vertice di ogni elezione c’è Dio? Questi uomini hanno avuto le loro opinioni e spesso l’uno ha smentito l’altro, da loro sono venuti i dogmi e le dottrine che col passar dei secoli si sono aggiunte o modificate anche nel protestantesimo, certe dottrine per alcuni sono dei dogmi da doverle accettare ciecamente.
Se qualcuno si permette di esaminarle alla luce della Parola del Signore, viene definito eretico e condannato al fuoco dei vari inquisitori religiosi che vogliono farlo tacere. Chi non reputa il papa ed il papato infallibile, prenda in considerazione il fatto che alcuni dei suoi dogmi che sono usciti dalle viscere della filosofia e da religiosi da essa scaturiti, possono essere delle opinioni di uomini sedotti nella loro mente, i quali hanno introdotto nel cristianesimo delle eresie di perdizione ed hanno così sedotto coloro che non hanno chiesto a Dio la Sapienza. L’eretico è colui che è contro la dottrina di Cristo Gesù, non è colui che è contro la dottrina di una chiesa e della sua casta di religiosi-filosofi che attraverso i loro dogmi (opinioni ) hanno elaborato le loro dottrine che a volte si trovano in netto contrasto con la dottrina di Cristo. Quello che l’occhio di Galileo aveva visto era per lui una realtà inconfutabile, era una realtà scientifica che non era in contrasto con la dottrina di Dio, ma era in contrasto con la dottrina di Aristotele il discepolo di Platone; chi stava sostenendo delle eresie? In astronomia, Aristotele concepì un universo finito di forma sferica, con la Terra posta in un centro, questo concetto era in netto contrasto con quello che Galileo Galilei aveva scoperto e provato; i religiosi avevano abbracciato il dogma di Aristotele e pertanto erano loro degli eretici.
I cosiddetti “dottori della chiesa” hanno ricevuto il loro “dottorato”, non perché sono stati da Dio costituiti dottori, come lo fu l’apostolo Paolo, ma perché erano stati ai piedi dei vari filosofi.
I Timoteo 2:7 E per attestare il quale io fui costituito banditore ed apostolo (io dico il vero, non mentisco), dottore dei Gentili in fede e in verità.
II Timoteo 1:11 In vista del quale io sono stato costituito banditore ed apostolo e dottore.
Galati 1:15-16 Ma quando Iddio, che m’aveva appartato fin dal seno di mia madre e m’ha chiamato mediante la sua grazia, si compiacque di rivelare in me il suo Figliuolo perch’io lo annunziassi fra i Gentili, io non mi consigliai con carne e sangue.
Paolo era stato costituito dottore dal Signore, egli aveva ricevuto la rivelazione di Cristo Gesù, egli non aveva bisogno di attingere alla sapienza umana, non chiese consiglio neanche agli altri apostoli. Gesù non manda e giammai manderà i dottori da Lui costituiti ad attingere alla filosofia.
Il neoplatonismo Nei primi secoli dell’età cristiana si assistette non solo a un fecondo incontro tra la filosofia greca, l’ebraismo e il cristianesimo, ma anche a una prosecuzione delle tradizioni filosofiche dei secoli precedenti, spesso però profondamente trasformate, come avvenne ad esempio con le scuole neopitagoriche e scettiche. L’ultima grande filosofia pagana fu il neoplatonismo, che ebbe in Plotino il massimo esponente nel III secolo d.C.
I cosiddetti padri e dottori della chiesa hanno attinto le loro dottrine dalla grande filosofia pagana, infatti le loro dottrine erano ispirate al neoplatonismo, che Plotinio ne fu il massimo esponente.
L’odierno cristianesimo ha nella filosofia pagane le sue radici, certamente la filosofia non è la fonte alla quale debbono attingere i dottori costituiti dal Signore Cristo Gesù.
Giobbe 28:28 E disse all’uomo: “Ecco: temere il Signore: questa è la Sapienza, e fuggire il male è l’Intelligenza”.”
Salmi 111:10 Il timor dell’Eterno è il principio della sapienza; buon senno hanno tutti quelli che mettono in pratica la sua legge. La sua lode dimora in perpetuo.
Proverbi 2:6 Poiché l’Eterno dà la sapienza; dalla sua bocca procedono la scienza e l’intelligenza.
I Corinzi 1:22 Poiché i Giudei chiedono de’ miracoli, e i Greci cercano sapienza;
I Corinzi 3:19 Perché la sapienza di questo mondo è pazzia presso Dio. Infatti è scritto: Egli prende i savi nella loro astuzia;
Giacomo 1:5 Che se alcuno di voi manca di sapienza, la chiegga a Dio che dona a tutti liberalmente senza rinfacciare, e gli sarà donata.
filosofia s. f. 1 Ramo del sapere che, in ogni epoca storica, studia i fondamenti della realtà, i modi della conoscenza, i problemi e i valori connessi all’agire umano | Filosofia dell’arte, estetica | Filosofia della scienza, epistemologia. 2 Opera, sistema, indirizzo di un filosofo: la filosofia di Aristotele. 3 (est.) Concezione, orientamento alla base di un’attività: la filosofia produttiva di un’azienda | (fig.) Serenità d’animo: accetta tutto con -f. ETIMOLOGIA: dal lat. philosophia, a sua volta dal greco philosophía, comp. di phílos ‘amico’ e sophía ‘saggezza’.
Certamente la filosofia è sapienza di questo mondo, i Greci cercavano sapienza, quale sapienza? Avevano timore del Signore? era sapienza che la ricevevano dal Signore? mettevano in pratica i comandamenti del Signore? quale stile di vita conducevano i filosofi? I filosofi erano cristiani?
Atti 17:16-34 Or mentre Paolo li aspettava in Atene, lo spirito gli s’inacerbiva dentro a veder la città piena d’idoli. Egli dunque ragionava nella sinagoga coi Giudei e con le persone pie; e sulla piazza, ogni giorno, con quelli che vi si trovavano. E anche certi filosofi epicurei e stoici conferivano con lui. E alcuni dicevano: Che vuol dire questo cianciatore? E altri: Egli pare essere un predicatore di divinità straniere; perché annunziava Gesù e la risurrezione. E presolo con sé, lo condussero su nell’Areopàgo, dicendo: Potremmo noi sapere qual sia questa nuova dottrina che tu proponi? Poiché tu ci rechi agli orecchi delle cose strane. Noi vorremmo dunque sapere che cosa vogliano dire queste cose.
Or tutti gli Ateniesi e i forestieri che dimoravano quivi, non passavano il tempo in altro modo che a dire o ad ascoltare quel che c’era di più nuovo. E Paolo, stando in piè in mezzo all’Areopàgo, disse: Ateniesi, io veggo che siete in ogni cosa quasi troppo religiosi. Poiché, passando, e considerando gli oggetti del vostro culto, ho trovato anche un altare sul quale era scritto: Al dio sconosciuto.
Ciò dunque che voi adorate senza conoscerlo, io ve l’annunzio. L’Iddio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra non abita in templi fatti d’opera di mano; e non è servito da mani d’uomini; come se avesse bisogno di alcuna cosa; Egli, che dà a tutti la vita, il fiato ed ogni cosa. Egli ha tratto da un solo tutte le nazioni degli uomini perché abitino su tutta la faccia della terra, avendo determinato le epoche loro assegnate, e i confini della loro abitazione, affinché cerchino Dio, se mai giungano a trovarlo, come a tastoni, benché Egli non sia lungi da ciascun di noi. Difatti, in lui viviamo, ci moviamo, e siamo, come anche alcuni de’ vostri poeti han detto: “Poiché siamo anche sua progenie”
. Essendo dunque progenie di Dio, non dobbiamo credere che la Divinità sia simile ad oro, ad argento, o a pietra scolpiti dall’arte e dall’immaginazione umana. Iddio dunque, passando sopra ai tempi dell’ignoranza, fa ora annunziare agli uomini che tutti, per ogni dove, abbiano a ravvedersi, perché ha fissato un giorno, nel quale giudicherà il mondo con giustizia, per mezzo dell’uomo ch’Egli ha stabilito; del che ha fatto fede a tutti, avendolo risuscitato dai morti. Quando udiron mentovar la risurrezione de’ morti, alcuni se ne facevano beffe; ed altri dicevano: Su questo noi ti sentiremo un’altra volta. Così Paolo uscì dal mezzo di loro. Ma alcuni si unirono a lui e credettero; fra i quali anche Dionisio l’Areopagita, una donna chiamata Damaris, e altri con loro.
L’Areòpago era non solo una collina, ma anche il tribunale per gli omicidi dolosi istituito da Dracone intorno al 624 a.C, che sorgeva proprio su di essa. Con questo nuovo tribunale la pena per l’omicida non era più decisa dalla famiglia dell’ucciso, ma dal tribunale che ne decideva le modalità (si trattava comunque della pena di morte) e l’assassino veniva consegnato alla famiglia, che non aveva più carta bianca ma aveva il dovere di uccidere l’assassino nel modo che gli veniva comunicato dall’Areòpago.
Etimologicamente Areòpago deriva da Ares, Dio della Guerra greco e i motivi del nome sono due: Secondo la leggenda il dio sarebbe stato accusato di omicidio da Poseidone, Dio del Mare greco, e Ares sarebbe stato giudicato da dodici Dei riuniti per fare da tribunale, proprio su quella collina; Storicamente sulla collina sorgeva un tempio dedicato ad Ares. Paolo parla agli aeropagiti, per annunciare loro la morte e la resurrezione di Cristo, prendendo occasione dal simulacro ivi dedicato al ” Dio ignoto”, identificato da Paolo con Gesù Nazareno, detto il Cristo, morto e risorto.
Ma gli areopagiti, filosofi scettici, lo licenziarono dicendogli ” Ti ascolteremo domani”.
Il dottore Paolo non ha attinto eresie dai dogmi dei filosofi, egli ha attinto alla Sapienza di Dio e non ha immesso nel cristianesimo nessuna sapienza umana che è pazzia al cospetto di Dio.
Se vogliamo conoscere bene l’albero, esaminiamo bene le sue radici e sapremo se sono in Cristo.
Certamente chi attinge alla fonte che è Cristo Gesù il Signore, scavalca l’umana sapienza e la dottrina filosofica degli uomini e va alla dottrina degli apostoli che era fondata su Cristo Gesù il Signore e non può credere ai concetti filosofici ed ai concili ecumenici presieduti da un imperatore Romano, e che hanno consegnato la chiesa nelle mani del paganesimo.
Pace del SignoreUNA VOCE FUORI DAL CORO….UN “ERETICO”CHE NON SEGUE GLI ERETICI DI BABILONIA E L’ERETICA