Feb 17

LE OPERE DELLA CARNE

LE OPERE DELLA CARNE

Galati 5:15-21 Ma se vi mordete e divorate gli uni gli altri, guardate di non esser consumati gli uni dagli altri.
Or io dico: Camminate per lo Spirito e non adempirete i desiderî della carne.
Perché la carne ha desiderî contrari allo Spirito, e lo Spirito ha desiderî contrari alla carne; sono cose opposte fra loro; in guisa che non potete fare quel che vorreste.
Ma se siete condotti dallo Spirito, voi non siete sotto la legge.
Or le opere della carne sono manifeste, e sono: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, sètte, invidie, ubriachezze, gozzoviglie, e altre simili cose; circa le quali vi prevengo, come anche v’ho già prevenuti, che quelli che fanno tali cose non erederanno il regno di Dio.

capire se stiamo camminando nello Spirito.
Paolo dice: ma se vi mordete e divorate, guardate di non essere consumati gli uni dagli altri.
Queste parole sembrano descrivere belfe feroci che si mordono e si divorano a vicenda in una cruenta lotta, ovviamente in queste violente lotte tutti ne escono feriti.
Molte anime si sentono ferite, logorate e consumate da questi continui scontri, ma continuano a mordere e divorare coloro che reputano avversari.
Si lamentano della loro condizione, sono stanchi ed avviliti, sanguinanti e doloranti, ma non sono disposti a smettere di mordere e divorare, vogliono rimanere nell’arena a sbranarsi a vicenda.
Questa sorta di faida senza fine li porta alla loro distruzione, e ferisce anche coloro che assistono a questo spettacolo cruento e vergognoso al quale debbono assistere loro malgrado.
Spesso nelle arene, poteva morire dissanguato anche colui che era vincitore; dove ci sono delle anime che si mordono e si divorano a vicenda, non ci sono vincitori e vinti, sono tutti perdenti.
Paolo ci spiega il segreto per uscire fuori da questa arena infernale: camminare per lo Spirito Santo.
Quando camminiamo per lo Spirito, automaticamente non adempiremo i desideri della carne, non esiste altro modo per uscire dall’arena del combattimento carnale, non illudiamoci di potere uscire dall’arena senza camminare per lo Spirito, non è possibile portare i frutto dello Spirito rimanendo dentro l’arena e combattendo, mordendo e divorando come delle belve feroci.
Certamente se chiediamo al Signore di aiutarci a camminare per lo Spirito, il Signore ci aiuterà ad uscire dall’arena e presto potremo assaporare il frutto dello Spirito Santo nella nostra vita.
Se invece giustifichiamo il nostro combattimento carnale ed accusiamo del continuo il nostro avversario carnale, non lo sappiamo perdonare, non lo amiamo, noi siamo vinti dal male perché non lottiamo il male col bene, pertanto continueremo ad essere delle belve che combattono nell’arena della carnalità umana ed anche diabolica, le belve ferite sono particolarmente aggressive.

Romani 12:17-21 Non rendete ad alcuno male per male. Applicatevi alle cose che sono oneste, nel cospetto di tutti gli uomini.
Se è possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini.
Non fate le vostre vendette, cari miei, ma cedete il posto all’ira di Dio; poiché sta scritto: A me la vendetta; io darò la retribuzione, dice il Signore.
Anzi, se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere; poiché, facendo così, tu raunerai dei carboni accesi sul suo capo.
Non esser vinto dal male, ma vinci il male col bene.

Dobbiamo deciderci, vogliamo essere vinti dal male, oppure vincere il male col bene?
Se è possibile, per quanto dipende da noi, vogliamo vivere in pace con tutti gli uomini?
L’accusa, il rancore, il risentimento, l’odio verso qualcuno è dimostrazione di voler vivere in pace?
Se ci presentiamo agli altri come avversari, siamo i primi a scendere nell’arena e sfidare gli altri.
La nostra carne ha desideri contrari allo Spirito, lo Spirito ha desideri contrari alla nostra carne, dentro ciascuno di noi c’è una belva feroce che è la nostra carne, e una colomba pura e pacifica che è lo Spirito Santo, i loro desideri sono decisamente opposti e pertanto coloro che camminano e seguono la colomba, si librano sulle ali dello Spirito Santo che certamente non è nell’arena.
Chi è condotto dallo Spirito Santo è uscito dall’arena, e non può fare le opere della carne, si trova sotto la grazia e gioisce delle benedizioni del Signore, vive in pace nella pace del Signore.
Paolo fa un elenco delle opere più appariscenti dalla carnalità dell’essere umano:

fornicare v. intr. (io fornico , tu fornichi ; aus. avere ) Avere rapporti sessuali al di fuori del matrimonio.

impurità s. f. 1 Condizione di ciò che è impuro. 2 Ciò che rende impuro qlco.: liberare un liquido dalle -i. 3 (fig.) Mancanza di purezza morale: impurità di costumi

.
dissolutezza s. f. 1 Caratteristica di dissoluto; SIN. Licenziosità, scostumatezza. 2 Azione o abitudine dissoluta.

idolatria s. f. 1 Culto fondato sull’adorazione degli idoli. 2 (fig.) Ammirazione eccessiva.

stregoneria s. f. 1 Pratica magica che si avvale di forze occulte a fini malefici, in antitesi alla religione riconosciuta. 2 Incantesimo di strega o di stregone: fare una -s; SIN. Magia.

inimicizia s. f. Sentimento di avversione e di ostilità verso qlcu.; CONTR. Amicizia.

discordia s. f. 1 Mancanza di concordia, armonia, accordo e sim.: discordia tra i cittadini; entrare in discordia con qlcu. (fig.) motivo di rivalità, contesa e sim.; SIN. Dissidio; CONTR. Concordia.

gelosia s. f. 1 Stato d’animo proprio di chi dubita dell’amore e della fedeltà della persona amata, o teme che essa ami altra persona. 2 Invidia, rivalità: gelosia di mestiere.

ira s. f. 1 Moto dell’animo, improvviso e violento, che si rivolge contro qlco. o qlcu. | Infiammarsi, accendersi, avvampare, ardere d’ira, essere oltremodo irato; SIN. Collera | consistente nello smodato desiderio di vendetta.

contesa s. f. Contrasto, controversia, polemica; SIN. Disputa, lite.

divisione s.f. Disaccordo, disunione: divisione degli animi.

setta s. f. 1 Gruppo di persone che professano una particolare dottrina politica, filosofica, religiosa e sim. in contrasto con quella riconosciuta o professata dai più. 2 Società segreta.

invidia s. f. 1 Sentimento di rancore e di astio per la felicità o le qualità altrui | Portare invidia a qlcu., sentire invidia per qlcu., invidiarlo.

ubriachezza o (pop., tosc.) briachezza, ubriachezza s. f. 1 Stato o condizione di chi è ubriaco. 2 Vizio di chi abusa sistematicamente delle bevande alcoliche.

gozzoviglia (o -zz-) s. f. Baldoria di persone che bevono e mangiano smodatamente e chiassosamente; SIN. Baccanale, bagordo.

Questo è il significato delle opere della carne, tutto questo si trova nell’arena dove combatte l’uomo carnale, dove si provocano ferite e si subiscono ferite, dove si combatte contro carne e sangue con armi carnali e diaboliche, dove le belve umane si mordono e si divorano a vicenda.
Se ci presentiamo da belve, certamente gli altri si allontaneranno da noi, o anche loro usciranno i loro artigli per difendersi e per offenderci.
Esaminiamo onestamente la nostra vita spirituale, non possiamo essere contemporaneamente belva e colomba, non possiamo lasciare operare la nostra carne e camminare per lo Spirito Santo.
Interroghiamoci: cosa vede il Signore in me, cosa vedo io in me, cosa vedono gli altri in me?
Il frutto dello Spirito Santo o le opere della carne?
Certamente il Signore lo sa, lo sappiamo anche noi, e lo sanno anche coloro che ci stanno vicino.

Pace del Signore
F.llo Eliseo

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1 comment

    • luigi marchitelli on 26 Giugno 2013 at 12:51

    Non rattristiamo lo Spirito Santo compiendo amarezza,cruccio e ira e contese.Affidamoci a Gesù con il suo amore ci proteggerà.

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