Feb 17

Le epistole Paoline

L’apostolo Paolo ha scritto lettere che portano la sua ” firma “, e la lettera agli Ebrei che porta l’impronta e lo stile se non è autografa. Nove epistole sono indirizzate alle chiese, una agli Ebrei, e quattro a servi Timoteo, Tito e Filemone.
Se Paolo scrisse tutte queste lettere, evidentemente fu ispirato dallo Spirito Santo per Chiesa di Cristo. Una Chiesa che doveva essere allattata e cibata del cibo sostanzioso e genuino che è la Parola di Dio. Sia Paolo che tutti gli altri ministri costituiti dal Signore, avevano il loro deposito pieno di VERO CIBO. Quel deposito era giornalmente rifornito di PANE QUOTIDIANO che è La Parola di Dio rivelata. I ministri costituiti dal Signore sanno discernere il cibo buono, fresco e genuino, da quello avariato, stantio e sofisticato. Il Signore aveva preparato Paolo per un apostolato particolare. Lo aveva costituito APOSTOLO E DOTTORE.
II Timoteo 1:11
A che io sono stato posto banditore, ed apostolo, e dottor dei Gentili.
Paolo esercita il dottorato in prevalenza fra i gentili, scrive anche la lettera agli Ebrei, ma non la firma per non ” invadere” il campo che è stato affidato all’apostolo della circoncisione.
Galati 2: 7
Anzi, in contrario, avendo veduto che m’era stato commesso l’evangelo dell’ circoncisione, come a Pietro quel della circoncisione

II Pietro 3:15
E reputate per salute la pazienza del Signore nostro; siccome ancora il nostro caro fratello Paolo, secondo la sapienza che gli è stata data, vi ha scritto.

I Pt. 1:1 PIETRO, apostolo di Gesù Cristo, a quelli della dispersione di Ponto, di Galazia, di Cappadocia, d’Asia, e di Bitinia; che abitano in quei luoghi come forestieri.

Anche Pietro per non “invadere” il campo che era stato affidato all’apostolo dell’incirconcisione, indirizza la sua prima epistola a quelli della dispersione, cioè agli Ebrei convertiti che abitano fra i gentili come stranieri e pellegrini.

Le epistole di Paolo mirano a mettere ordine nelle Chiese ed ammaestrare ed esortare dei giovani servitori come Timoteo e Tito che erano discepoli di Paolo e ministri di Cristo. Il cuore di Paolo palpitava in sintonia al sentimento che Cristo ha per la Sua Sposa. Paolo ministrava quello che aveva ricevuto dal Signore, il suo evangelo veniva dal cielo perché Colui che l’aveva costituito banditore, apostolo e dottore, siede in gloria nei cieli altissimi. Sia l’evangelo che predicava Paolo e quello che predicava Pietro, proveniva dalla stessa fonte e pertanto la dottrina era la stessa.
La stessa FONTE D’ACQUAVIVA non può dare acque diverse, pertanto quando Paolo viene a conoscenza che nelle Chiese si sono insediati dei ministri di satana travestiti da angeli di luce, che nelle chiese ci sono partiti, divisioni, peccato, falsa dottrina ed ogni sorta di disordini e di scandali, Paolo non tace, prende ” carta e penna ” e scrive delle epistole incisive come il ” bisturi “. Il Dottore Paolo fa la diagnosi dei mali della chiesa e prescrive le cure necessarie ad evitare che ci siano nella chiesa molti infermi e dormienti nella carne e nello spirito. Il cristianesimo d’oggi ha molti “dotti” e “dottori” che scrivono i loro “trattati di letteratura cristiana”, così sono chiamati gli innumerevoli libri che riempiono le librerie “evangeliche” e “Paoline”, che di Paolo hanno ben poco.
Paolo, imitatore di Cristo, scrive anche lui a sette chiese: ROMANI, CORINTI, GALATI, EFESINI, FILIPPESI, COLOSSESI, TESSALONICESI.

Apoc. 1:11 Io son l’Alfa, e l’Omega; il primo, e l’ultimo; e: Ciò che tu vedi scrivilo in un libro, e mandalo alle sette chiese, che [sono] in Asia: ad Efeso, ed a Smirna, ed a Pergamo, ed a Tiatiri, ed a Sardi, ed a Filadelfia, ed a Laodicea.

L’apostolo Giovanni scrisse e mandò sette lettere alle sette chiese dell’Asia, lettere che furono dettate dal Signore Nostro Cristo Gesù , lettere che contenevano rimproveri, esortazioni, incoraggiamenti, e per l’angelo della chiesa di Filadelfia ( amore fraterno ) e per la chiesa approvazione ed elogi.
Anche Paolo fa la stessa cosa, egli è imitatore di Cristo ed è guidato dallo Spirito Santo, pertanto anche lui scrive. Il Signore indirizza le sue lettere agli angeli delle chiese, e conclude ogni lettera dicendo: chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese.
Paolo invece indirizza le sue lettere direttamente alle chiese: ai santi di Roma, di Corinto, della Galazia, di Efeso, di Filippi, di Colosse, di Tessalonica. La lettera indirizzata ai Filippesi è anche indirizzata ai vescovi ed ai diaconi, questo ci fa comprendere che i ministri della chiesa di Filippi erano in buoni rapporti con l’apostolo. Questa chiesa la possiamo paragonare alla chiesa di Filadelfia, infatti anche questa riceve incoraggiamenti, ammaestramento ed approvazione. I Filippesi avevano collaborato e sostenuto anche finanziariamente l’apostolato di Paolo, lo avevano fatto anche quando Paolo si trovava a Tessalonica. L’Amore di Dio e l’amore fraterno era manifesto nella chiesa di Filippi, e certamente anche nei ministri che la nutrivano nell’Amore di Dio. Paolo non si esprime allo stesso modo con la chiesa di Corinto o con i Galati che vengono definiti “INSENSATI”.
GALATI
3:3 Siete voi così insensati, che, avendo cominciato per lo Spirito, vogliate finire ora per la carne?
5:15 Che se voi vi mordete, e divorate gli uni gli altri, guardate che non siate consumati gli uni dagli altri.
5:16 OR io dico: Camminate secondo lo Spirito, e non adempiete la concupiscenza della carne.
5:17 Poiché la carne appetisce contro allo Spirito, e lo Spirito contro alla carne; e queste cose son ripugnanti l’una all’altra; acciocchè non facciate qualunque cosa volete.
5:18 Che se siete condotti per lo Spirito, voi non siete sotto la legge.
5:19 Ora, manifeste son le opere della carne, che sono: adulterio, fornicazione, immondizia, dissoluzione,
5:20 idolatria, avvelenamento, inimicizie, contese, gelosie, ire, risse, dissensioni,
5:21 sette, invidie, omicidi, ebbrezze, ghiottonerie, e cose a queste somiglianti; delle quali cose vi predico, come ancora già ho predetto, che coloro che fanno cotali cose non erederanno il regno di Dio.
5:22 Ma il frutto dello Spirito è: carità, allegrezza, pace, lentezza all’ira, benignità, bontà, fedeltà, mansuetudine, continenza.
5:23 Contro a cotali cose non vi è legge.
5:24 Or coloro che [son] di Cristo hanno crocifissa la carne con gli affetti, e con le concupiscenze.
5:25 Se noi viviamo per lo Spirito, camminiamo altresì per lo Spirito.
5:26 Non siamo vanagloriosi, provocandoci gli uni gli altri, invidiandoci gli uni gli altri.

La chiesa pentecostale di oggi, assomiglia alla chiesa di Laodicea ed anche alla chiesa della Galazia.
Una chiesa che ha cominciato per lo Spirito e che ora cammina per la lettera e per la carne. Una chiesa che è condotta dallo Spirito è una chiesa dove lo Spirito si manifesta, è una chiesa che si ciba del frutto dell’Albero della Vita e pertanto abbonda del frutto dello Spirito. La chiesa pentecostale ha cominciato per lo Spirito il giorno della pentecoste, ma oggi quanta Pentecoste è rimasta?
Assomiglia alla chiesa di Corinto? Certamente non assomiglia alla chiesa di Filippi e neppure a quella di Filadelfia. Dove sono gli imitatori di Paolo? Dove sono gli apostoli ed i dottori come Paolo, capaci di scrivere alle chiese e dichiarare l’oscuro male che sta devastando le chiese che si nominano del nome del Signore? Oppure oggi la chiesa sta camminando per lo Spirito e portando i frutti dello Spirito, e sta seguendo gli insegnamenti dell’apostolo Paolo ed i comandamenti del Signore che debbono essere osservati in tutte le chiese di Dio?
1 COR.
14:36 La parola di Dio è ella proceduta da voi? ovvero è ella pervenuta a voi soli?
14:37 Se alcuno si stima esser profeta, o spirituale, riconosca che le cose che io vi scrivo son comandamenti del Signore.
14:38 E se alcuno è ignorante, sialo.
14:39 Così dunque, fratelli miei, appetite, come a gara, il profetizzare, e non divietate il parlar linguaggi.
14:40 Facciasi ogni cosa onestamente, e per ordine.

Leggiamo attentamente le epistole di Paolo ( e non solo ), leggiamo 1 Cor. Cap. 11, 12, 13, 14, e poi chiediamoci quanti profeti, o spirituali li osservano come comandamenti del Signore. Leggiamo Efesini Cap. 4, 5, 6. leggiamo Romani Cap. 12, 13. leggiamo Colossesi Cap. 3. I comandamenti che il Signore ci ha dato attraverso il ministerio dell’apostolo Paolo e le lettere (non la lettera) che ha scritto alle sette chiese, e le lettere che il Signore ha inviato alle sette chiese dell’Asia, non sono altro che ammaestramento, esortazione, riprensione, correzione e statuti inamovibili per LA CHIESA DI CRISTO DI TUTTI I TEMPI. Nel nuovo Testamento troviamo quattordici lettere scritte alle chiese, dovremo capire che siamo dei grandi ipocriti, se riconosciamo Paolo come servo di Dio, se diciamo che tutta la Bibbia è Parola di Dio, se nelle chiese che si definiscono “cristiane” vengono lette e predicate le lettere di Paolo, e poi quei COMANDAMENTI DEL SIGNORE non si mettono in pratica.
Paolo nelle sue lettere parlava non della forma del cristianesimo, ma della sostanza.

I Corinzi 2:5
Acciocchè la vostra fede non sia in sapienza d’uomini, ma in potenza di Dio.
I Corinzi 4:19
Ma tosto verrò a voi, se piace al Signore; e conoscerò, non il parlar di coloro che si son gonfiati, ma la potenza.
I Corinzi 4:20
Perciocchè il regno di Dio non [consiste] in parlare, ma in potenza.
Efesini 3:7
Del quale io sono stato fatto ministro, secondo il dono della grazia di Dio, che mi è stata data, secondo la virtù della sua potenza.
Colossesi 1:29
A che ancora io fatico, combattendo secondo la virtù d’esso, la quale opera in me con potenza.
II Timoteo 3:5
3:5 aventi le forme della pietà, ma avendone rinnegata la potenza.

Per molti la potenza di Dio è sbattere a terra, rompere i mattoni a testate, le guarigioni, i segni, i prodigi.
2 Tess. 2:3 Niuno v’inganni per alcuna maniera; perciocchè [quel giorno non verrà], che prima non sia venuta l’apostasia, e non sia manifestato l’uomo del peccato, il figliul della perdizione.
2:4 L’avversario, che s’innalza sopra chiunque è chiamato dio, o divinità; talché siede nel tempio di Dio, come Dio; mostrando sè stesso, [e dicendo], ch’egli è Dio.
2:5 Non vi ricordate voi che, essendo ancora fra voi, io vi diceva queste cose?
2:6 Ed ora voi sapete ciò che [lo] ritiene, acciocchè egli sia manifestato al suo tempo.
2:7 Perciocché già fin da ora opera il misterio dell’iniquità; soltanto colui che lo ritiene al presente dev’esser tolto di mezzo.
2:8 Ed allora sarà manifestato quell’empio, il quale il Signore distruggerà per lo spirito della sua bocca, e ridurrà al niente per l’apparizion del suo avvenimento.
2:9 Del quale [empio] l’avvenimento sarà, secondo l’operazione di Satana, con ogni potenza, e prodigi, e miracoli di menzogna;
2:10 e con ogni inganno d’iniquità, in coloro che periscono, perciocchè non hanno dato luogo all’amor della verità, per esser salvati.
2:11 E però Iddio manderà loro efficacia d’errore, affin che credano alla menzogna;
2:12 acciocchè sieno giudicati tutti coloro che non hanno creduto alla verità, ma si non compiaciuti nell’iniquità.
2:13 Ma noi siamo obbligati di render del continuo grazie di voi a Dio, fratelli amati dal Signore, di ciò che Iddio vi ha eletti dal principio a salute, in santificazione di Spirito, e fede alla verità.
2:14 A che egli vi ha chiamati per il nostro evangelo, all’acquisto della gloria del Signor nostro Gesù Cristo.
2:15 Perciò, fratelli, state saldi, e ritenete gl’insegnamenti che avete imparati per parola, o per epistola nostra.

La chiesa di oggi sta ritenendo gli insegnamenti di Paolo, nonché i comandamenti del Signore?
A cosa serve ingannare se stessi ? RITORNIAMO AL PRIMIERO AMORE e portiamo il frutto dello SPIRITO SANTO e non le opere della carne.
Perdonate il mio ardire, se è mio.
Se è Parola di Dio ubbidiamo a tutta la Sua Parola.
Pace del Signore Gesù
F.llo Eliseo

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