1° Timoteo 1:1 Paolo, apostolo di Cristo Gesù per comandamento di Dio nostro Salvatore e di Cristo Gesù nostra speranza.
Paolo si presenta come apostolo di Cristo Gesù, egli dichiara di avere ricevuto il mandato da Gesù per comandamento di Dio nostro Salvatore.
Paolo certamente diceva il vero, egli aveva avuto un incontro col Signore Cristo Gesù.
Atti 9:3-6 E mentre era in cammino, avvenne che, avvicinandosi a Damasco, di subito una luce dal cielo gli sfolgorò d’intorno.
Ed essendo caduto in terra, udì una voce che gli diceva: Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?
Ed egli disse: Chi sei, Signore? E il Signore: Io son Gesù che tu perseguiti. [Ti è duro ricalcitrar contro gli stimoli.
Ed egli, tutto tremante e spaventato, disse: Signore, che vuoi tu ch’io faccia? Ed il Signore gli disse:] lèvati, entra nella città, e ti sarà detto ciò che devi fare.
9:15-16 Ma il Signore gli disse: Va’, perché egli è uno strumento che ho eletto per portare il mio nome davanti ai Gentili, ed ai re, ed ai figliuoli d’Israele; poiché io gli mostrerò quante cose debba patire per il mio nome.
Ogni ministro mandato dal Signore è uno strumento eletto per un’opera stabilita da Cristo Gesù.
Oggi, con molta facilità diciamo tutti di avere ricevuto un mandato, di essere stati eletti per fare un’opera nel Nome del Signore, di essere Suoi ministri incaricati a governare il popolo di Dio.
Essere ministri di Cristo non significa essere al vertice di grandi comunità, o essere chiamati apostoli, profeti, evangelisti, pastori e dottori; essere ministri di Cristo significa essere stati costituiti da Cristo Gesù per comandamento di Dio nostro Salvatore e non degli uomini.
Efesini 4:11-16 Ed è lui che ha dato gli uni, come apostoli; gli altri, come profeti; gli altri, come evangelisti; gli altri, come pastori e dottori, per il perfezionamento dei santi, per l’opera del ministerio, per la edificazione del corpo di Cristo, finché tutti siamo arrivati all’unità della fede e della piena conoscenza del Figliuol di Dio, allo stato d’uomini fatti, all’altezza della statura perfetta di Cristo; affinché non siamo più dei bambini, sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina, per la frode degli uomini, per l’astuzia loro nelle arti seduttrici dell’errore, ma che, seguitando verità in carità, noi cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo.
Da lui tutto il corpo ben collegato e ben connesso mediante l’aiuto fornito da tutte le giunture, trae il proprio sviluppo nella misura del vigore d’ogni singola parte, per edificar se stesso nell’amore.
I ministeri hanno uno scopo ben preciso: 1° il perfezionamento dei santi, 2° l’opera del ministerio, 3° per l’edificazione del corpo di Cristo.
I ministri costituiti dal Signore Cristo Gesù hanno delle mansioni ben precise da svolgere, e ogni ministro deve comprendere cosa significa la parola ministro.
La parola ministro deriva: dal lat. minister ‘servitore’, composto di minus ‘meno’ e ter che indica opposizione tra due.
Chi ha ricevuto un ministerio, un mandato, è servitore di Dio e servitore del popolo di Dio.
Il ministro deve perfezionare i santi, e collaborare col Padrone di casa all’edificazione della Chiesa.
Il ministro è un servitore che deve perfezionare i santi e deve unire le membra del Corpo di Cristo.
L’opera del ministerio è quella di unire i credenti nella fede e nella piena conoscenza di Cristo; affinché non siamo più bambini, sballottati e portati a destra e sinistra da ogni vento di dottrina.
I ministri sono stati costituiti per unire la chiesa, il Signore li ha costituiti per far crescere nell’Amore il popolo di Dio, per edificare, cioè per mettere insieme le singole pietre viventi che sono le singole anime, le membra nell’unità formano un corpo, il Corpo di Cristo.
Purtroppo molti “ministri” fanno tutte altre cose che edificare le membra del corpo di Cristo, sono impegnati ad edificare grandi cattedrali, luoghi di culto dove ci sono membra del corpo di Cristo, che non formano il corpo di Cristo perché non sono edificate.
Certamente un cumulo di membra sparse non è un corpo, un corpo è formato da membra unite.
membro s. m. (pl. membra , f. con valore collettivo ; pl. membri , m. negli altri casi ) 1 spec. al pl. Arto: membra superiori, inferiori. 2 (est.) Ogni componente di una collettività: i membri del parlamento. 3 (est.) Ogni elemento costitutivo di un tutto: le varie membra di un corpo
smembrare v. tr. (io smembro ) 1 (raro) Tagliare a pezzi un corpo. 2 (fig.) Frazionare un complesso organico in più parti.
Le membra di un corpo, se sono unite formano un corpo vivente; se sono separate sono tante membra morte che non formano un corpo morto perché sono state smembrate.
L’opera del ministerio, non è altro che assembrare le varie membra e formare il Corpo di Cristo.
Le membra unite formano un corpo, un cumulo di membra non assembrate vanno in putrefazione e tutti ne sentono il fetore.
1° Corinti 12:7-31 Or a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per l’utile comune.
Infatti, a uno è data mediante lo Spirito parola di sapienza; a un altro, parola di conoscenza, secondo il medesimo Spirito; a un altro, fede, mediante il medesimo Spirito; a un altro, doni di guarigioni, per mezzo del medesimo Spirito; a un altro, potenza d’operar miracoli; a un altro, profezia; a un altro, il discernimento degli spiriti; a un altro, diversità di lingue, e ad un altro, la interpretazione delle lingue; ma tutte queste cose le opera quell’uno e medesimo Spirito, distribuendo i suoi doni a ciascuno in particolare come Egli vuole.
Poiché, siccome il corpo è uno ed ha molte membra, e tutte le membra del corpo, benché siano molte, formano un unico corpo, così ancora è di Cristo.
Infatti noi tutti abbiam ricevuto il battesimo di un unico Spirito per formare un unico corpo, e Giudei e Greci, e schiavi e liberi; e tutti siamo stati abbeverati di un unico Spirito.
E infatti il corpo non si compone di un membro solo, ma di molte membra.
Se il piè dicesse: Siccome io non sono mano, non son del corpo, non per questo non sarebbe del corpo.
E se l’orecchio dicesse: Siccome io non son occhio, non son del corpo, non per questo non sarebbe del corpo.
Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l’udito? Se tutto fosse udito, dove sarebbe l’odorato?
Ma ora Iddio ha collocato ciascun membro nel corpo, come ha voluto.
E se tutte le membra fossero un unico membro, dove sarebbe il corpo?
Ma ora ci son molte membra, ma c’è un unico corpo; e l’occhio non può dire alla mano: Io non ho bisogno di te; né il capo può dire ai piedi: Non ho bisogno di voi.
Al contrario, le membra del corpo che paiono essere più deboli, sono invece necessarie; e quelle parti del corpo che noi stimiamo esser le meno onorevoli, noi le circondiamo di maggior onore; e le parti nostre meno decorose son fatte segno di maggior decoro, mentre le parti nostre decorose non ne hanno bisogno; ma Dio ha costrutto il corpo in modo da dare maggior onore alla parte che ne mancava, affinché non ci fosse divisione nel corpo, ma le membra avessero la medesima cura le une per le altre.
E se un membro soffre, tutte le membra soffrono con lui; e se un membro è onorato, tutte le membra ne gioiscono con lui.
Or voi siete il corpo di Cristo, e membra d’esso, ciascuno per parte sua.
E Dio ha costituito nella Chiesa primieramente degli apostoli; in secondo luogo dei profeti; in terzo luogo de’ dottori; poi, i miracoli; poi i doni di guarigione, le assistenze, i doni di governo, la diversità delle lingue.
Tutti sono eglino apostoli? Son forse tutti profeti? Son forse tutti dottori? Fan tutti de’ miracoli?
Tutti hanno eglino i doni delle guarigioni? Parlan tutti in altre lingue? Interpretano tutti?
Ma desiderate ardentemente i doni maggiori. E ora vi mostrerò una via, che è la via per eccellenza.
La chiesa di Corinto era una chiesa divisa, un corpo diviso che diceva: io sono di Paolo, io sono di Cefa, io sono d’Apollo, qualcuno diceva: io sono di Cristo.
Era un corpo smembrato da coloro che nella seconda epistola, Paolo definisce falsi apostoli.
Il corpo di oggi non è tanto diverso dalla condizione dei santi di Corinto, la condizione dei santi in Messina ed in ogni parte del mondo nel XXI° secolo, non è diversa da quella di Corinto.
1° Corinti 1:10-13 Ora, fratelli, io v’esorto, per il nome del nostro Signor Gesù Cristo, ad aver tutti un medesimo parlare, e a non aver divisioni fra voi, ma a stare perfettamente uniti in una medesima mente e in un medesimo sentire.
Perché, fratelli miei, m’è stato riferito intorno a voi da quei di casa Cloe, che vi son fra voi delle contese.
Voglio dire che ciascun di voi dice: Io son di Paolo; e io d’Apollo; e io di Cefa; e io di Cristo.
Cristo è egli diviso? Paolo è egli stato crocifisso per voi? O siete voi stati battezzati nel nome di Paolo?
Le chiese che si reputano “cristiane” sono divise fra loro in tante denominazioni, tante congregazioni, tante assemblee più o meno numerose che gridano: siamo il Corpo di Cristo.
Sono divise fra loro, sono divisi coloro che le presiedono, sono divisi i membri della stessa assemblea, sono diverse le loro dottrine, ed anche fra coloro che dicono di avere la stessa dottrina non c’è unità, ma a volte la cercano con coloro che dicono di reputare eretici.
Dovremo chiederci: Cristo è egli diviso? Possono essere divisi fra loro i ministri da Lui costituiti?
Certamente un vero ministro di Cristo, non può essere diviso da altri ministri di Cristo e tanto meno dividere le membra del Corpo di Cristo, a cominciare dalla sua assemblea che chiama Chiesa.
La matematica del Signore è addizioni e moltiplicazioni; quella dell’uomo sottrazioni e divisioni.
Le sottrazioni e le divisioni portano allo smembramento del corpo di Cristo, e pertanto le membra non sono unite per formare la vera Chiesa di Cristo.
Se l’opera di un muratore è quella di mettere insieme delle pietre, modellarle ed incastrarle l’una sull’altra per farne con esse una casa; se questo che dice di essere muratore non mette insieme le pietre per edificare la casa, pretende uno stipendio senza espletare l’opera per la quale dice di essere stato incaricato dal Padrone della casa, cosa dirà il Padrone della casa?
Esistono anche degli edificatori che non guardano il progetto (La Parola) e vogliono edificare quello che scaturisce dai loro progetti, si sostituiscono al Padrone di casa e signoreggiano le anime.
Molti “edificatori” dicono: sei stato battezzato in questa comunità, pertanto qui sei nato e qui devi morire, non radunarti con altre membra del corpo, pertanto lo fanno morire.
Se un membro del corpo di Cristo soffre, tutti i ministri e tutte le altre membra devono soffrire con lui, questo può avvenire solo se le altre membra sono unite insieme a quel membro nel corpo.
I figli di Dio non portano sulle spalle l’etichetta di una comunità, ma amano e si uniscono a tutte le membra del glorioso Corpo di Cristo, Corpo che è formato dall’unita delle sue membra.
Esaminiamo insieme l’opera del ministerio di coloro che si dichiarano apostoli di Cristo.
Pace del Signore
F.llo Eliseo