Giovanni 4:13-15 Gesù rispose e le disse: Chiunque beve di quest’acqua avrà sete di nuovo; ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; anzi, l’acqua che io gli darò, diventerà in lui una fonte d’acqua che scaturisce in vita eterna.
La donna gli disse: Signore, dammi di cotest’acqua, affinché io non abbia più sete, e non venga più sin qua ad attingere.
Giacomo 3:11-13 Fratelli miei, non dev’essere così. La fonte getta essa dalla medesima apertura il dolce e l’amaro?
Può, fratelli miei, un fico fare ulive, o una vite fichi? Neppure può una fonte salata dare acqua dolce.
Chi è savio e intelligente fra voi? Mostri con la buona condotta le sue opere in mansuetudine di sapienza.
Gesù parla alla donna Samaritana di due tipi di acqua, un tipo è quella che tutti gli uomini conoscono e bevono, e un altro tipo che può dare solo Gesù e coloro che ricevono l’Acqua che dà Gesù hanno in loro una fonte d’acqua che scaturisce a vita eterna.
Quella fonte non potrà giammai dare acqua diversa da quella che sgorga da Gesù.
Salmi 36:9 Poiché in te è la fonte della vita, e per la tua luce noi vediamo la luce.
La fonte della vita è nel Signore, chi ha il Signore nel proprio cuore ha la Fonte della Vita in lui.
Pertanto coloro che bevono l’Acqua che scaturisce da quella Fonte, hanno in loro l’acqua della Vita.
Matteo 10:42 E chi avrà dato da bere soltanto un bicchier d’acqua fresca ad uno di questi piccoli, perché è un mio discepolo, io vi dico in verità che non perderà punto il suo premio.
Matteo 25:34-46 Allora il Re dirà a quelli della sua destra: Venite, voi, i benedetti del Padre mio; eredate il regno che v’è stato preparato sin dalla fondazione del mondo.
Perché ebbi fame, e mi deste da mangiare; ebbi sete, e mi deste da bere; fui forestiero, e m’accoglieste; fui ignudo, e mi rivestiste; fui infermo, e mi visitaste; fui in prigione, e veniste a trovarmi.
Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai t’abbiam veduto aver fame e t’abbiam dato da mangiare? o aver sete e t’abbiam dato da bere?
Quando mai t’abbiam veduto forestiero e t’abbiamo accolto? o ignudo e t’abbiam rivestito?
Quando mai t’abbiam veduto infermo o in prigione e siam venuti a trovarti?
E il Re, rispondendo, dirà loro: In verità vi dico che in quanto l’avete fatto ad uno di questi miei minimi fratelli, l’avete fatto a me.
Allora dirà anche a coloro della sinistra: Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato pel diavolo e per i suoi angeli!
Perché ebbi fame e non mi deste da mangiare; ebbi sete e non mi deste da bere; fui forestiero e non m’accoglieste; ignudo, e non mi rivestiste; infermo ed in prigione, e non mi visitaste.
Allora anche questi gli risponderanno, dicendo: Signore, quando t’abbiam veduto aver fame, o sete, o esser forestiero, o ignudo, o infermo, o in prigione, e non t’abbiamo assistito?
Allora risponderà loro, dicendo: In verità vi dico che in quanto non l’avete fatto ad uno di questi minimi, non l’avete fatto neppure a me.
E questi se ne andranno a punizione eterna; ma i giusti a vita eterna.
Coloro che hanno ricevuto Cristo hanno la Fonte in loro e certamente danno mangiare e da bere ad altri, così facendo si prendono cura dei minimi fratelli del Signore che formano il Corpo di Cristo.
Giovanni 6:35 Gesù disse loro: Io son il pan della vita; chi viene a me non avrà fame, e chi crede in me non avrà mai sete.
Giovanni 7:37 Or nell’ultimo giorno, il gran giorno della festa, Gesù, stando in piè, esclamò: Se alcuno ha sete, venga a me e beva.
La presenza di Gesù nel cuore dei Suoi Ministri e di tutti i figli di Dio è quella fonte che sfama e disseta coloro che hanno fame e sete del Pane e dell’Acqua della Vita, nei quali è il cibo e la vera bevanda che è nel Corpo di Cristo, cioè in coloro che formano la Chiesa di Cristo, la Sua Sposa.
Coloro che non danno Pane, non hanno Pane neanche per loro stessi; coloro che non danno Acqua, non hanno Acqua per loro stessi, ogni essere umano si ciba e si disseta di quello che ha e non di quello che presume di avere o che vorrebbe avere.
Apocalisse 21:6 Poi mi disse: È compiuto. Io son l’Alfa e l’Omega, il principio e la fine. A chi ha sete io darò gratuitamente della fonte dell’acqua della vita.
Apocalisse 22:17 E lo Spirito e la sposa dicono: Vieni. E chi ode dica: Vieni. E chi ha sete venga: chi vuole, prenda in dono dell’acqua della vita.
Giovanni 19:28-30 Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era già compiuta, affinché la Scrittura fosse adempiuta, disse: Ho sete.
V’era quivi un vaso pieno d’aceto; i soldati dunque, posta in cima a un ramo d’issopo una spugna piena d’aceto, gliel’accostarono alla bocca.
E quando Gesù ebbe preso l’aceto, disse: È compiuto! E chinato il capo, rese lo spirito.
Tutto è compiuto col sacrificio di Cristo Gesù, Egli disse: Ho sete.
Nessuno Gli diede acqua, il Suo ultimo boccone fu l’aceto; invece coloro che hanno sete e vanno a Lui, Egli da in dono dell’acqua della vita, Egli bevve l’aceto della morte per darci vita Eterna.
Il corpo di Cristo che era sulla croce, cercava da bere, aveva sete e gridava: ho sete!..
Matteo 5:6 Beati quelli che sono affamati ed assetati della giustizia, perché essi saranno saziati.
Galati 2:20 Sono stato crocifisso con Cristo, e non son più io che vivo, ma è Cristo che vive in me; e la vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figliuol di Dio il quale m’ha amato, e ha dato se stesso per me.
Paolo dichiara di essere stato crocifisso con Cristo, egli da crocifisso gridava, e cercava del continuo l’Acqua della Vita che il Signore con la Sua presenza aveva messo in lui chiamandolo al ministerio come apostolo e dottore, egli non aveva più sete delle acque del mondo.
Galati 6:14 Ma quanto a me, non sia mai ch’io mi glorî d’altro che della croce del Signor nostro Gesù Cristo, mediante la quale il mondo, per me, è stato crocifisso, e io sono stato crocifisso per il mondo.
Marco 14:12-15 E il primo giorno degli azzimi, quando si sacrificava la pasqua, i suoi discepoli gli dissero: Dove vuoi che andiamo ad apparecchiarti da mangiar la pasqua?
Ed egli mandò due dei suoi discepoli, e disse loro: Andate nella città, e vi verrà incontro un uomo che porterà una brocca d’acqua; seguitelo, e dove sarà entrato, dite al padron di casa: Il Maestro dice: Dov’è la mia stanza da mangiarvi la pasqua coi miei discepoli?
Ed egli vi mostrerà di sopra una gran sala ammobiliata e pronta; quivi apparecchiate per noi.
I discepoli di Gesù non facevano nulla di propria iniziativa, si doveva celebrare la pasqua e loro chiesero: Dove vuoi che andiamo ad apparecchiarti da mangiar la pasqua?
Loro non sapevano quale era il luogo scelto da Gesù, non sapevano che in quel luogo il Signore avrebbe loro lavato i piedi e non sapevano che avrebbe anche celebrato la Santa Cena e sancito così il nuovo Patto attraverso il Suo Sangue Prezioso.
Il Maestro non da loro un indirizzo ben preciso, il nome e cognome del padrone di quella casa, ma ordina loro di andare in Gerusalemme, non li manda al Tempio, né da Nicodemo, né da qualche persona religiosa o ricca e facoltosa, ma dice loro che Qualcuno deve guidarli nella casa dove Gesù mangerà la pasqua con i Suoi discepoli, non saranno loro a cercare la casa ma saranno condotti.
Quei due discepoli dovevano riconoscere un uomo che sarebbe loro venuto incontro, quell’Uomo aveva un segno particolare: portava una brocca d’acqua.
Dovevano seguire Lui, Colui che veniva loro incontro, non altri uomini che portavano delle brocche e non venivano loro incontro, quell’Uomo stava portando quell’Acqua in una casa e quella casa aveva una stanza che aveva una stanza apparecchiata e pronta a ricevere Gesù e i Suoi discepoli.
In quella casa certamente non mancava l’Acqua, era necessaria l’acqua per la lavanda dei piedi, l’acqua da bere, l’acqua per nettare le mani, l’acqua da trasformare in vino.
La casa e la stanza dove il Signore avrebbe mangiato la pasqua con i Suoi, sarebbe stata un luogo dove non poteva mancare l’Acqua Viva e dove c’era un uomo che portava una brocca d’acqua e dove il padrone di quella casa era disposto a ricevere non solo Gesù ma anche i Suoi discepoli, una casa con una gran sala ammobiliata e pronta, in quel luogo i Suoi discepoli dovevano apparecchiare.
Erano i discepoli che dovevano apparecchiare affinché in quel luogo si potesse mangiare la pasqua.
Il padrone di quella casa è colui che ha preparata la stanza del suo cuore a ricevere non solo il Signore Gesù, ma anche tutti coloro che sono Suoi discepoli, egli è pronto a ricevere tutti coloro che vengono nel nome del Signore, la stanza del suo cuore è una grande sala arredata e pronta ad accogliere tutti coloro che sono condotti dallo Spirito Santo e che hanno bevuto l’Acqua della brocca e che amano l’opera del Signore e mettono a Sua disposizione la loro vita.
Ovviamente la sala del luogo di culto che è formata dalle tante stanze dei nostri cuori, non può essere diversa dalla casa dove il Signore ne è il Padrone.
Per sapere in quale luogo il Signore celebra la Santa Cena con i Suoi, è necessario vedere dei servi di Dio che ci vengono incontro e che portano dell’Acqua nelle loro brocche, nei loro vasi di terra.
I servi di Dio, e tutti i figli di Dio dobbiamo essere dei vasi ad onore nei quali c’è l’Acqua della Vita Eterna e dove altri possono bere e divenire delle fonti che scaturiscono Vita Eterna.
I figli di Dio non possono essere sordi al grido di coloro che gridano: ho fame, ho sete!…
La Santa Cena è sinonimo di comunione col Signore e comunione fraterna, la lavanda dei piedi di umiliazione dinanzi al Signore e dinanzi ai fratelli del Signore e nostri in Cristo.
In quella stanza apparecchiata dai ministri del Signore, ci conduce l’Uomo con la brocca piena d’Acqua affinché siamo cibati e dissetati, affinché ci ricordiamo del Patto nel Sangue di Gesù.
Seguiamo l’Uomo con la brocca, certamente ci condurrà in una delle assemblee dei santi dove due o tre sono radunati nel Nome del Signore, e certamente in mezzo quelle stanze troveremo il Signore.
Se non troviamo i verdeggianti pascoli e le acque chete, certamente non ci ha condotti in quell’ovile il Buon Pastore della anime nostre e pertanto non speriamo di trovare l’Acqua da coloro che non hanno dentro di loro la Fonte d’Acqua Viva che dovrebbe uscire dal seno di coloro che hanno Gesù.
La Chiesa di Cristo è il Corpo di Cristo e pertanto nella Chiesa ci deve essere La Fonte a Vita Eterna, questa fonte deve essere nell’angelo della Chiesa, in tutti i ministri di Dio, in te in me ed in tutti coloro che dichiarano di essere rinati d’Acqua e di Spirito.
Genesi 1:1-7 Nel principio Iddio creò i cieli e la terra.
E la terra era informe e vuota, e le tenebre coprivano la faccia dell’abisso, e lo spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque. E Dio disse: “Sia la luce!” E la luce fu.
E Dio vide che la luce era buona; e Dio separò la luce dalle tenebre.
E Dio chiamò la luce “giorno”, e le tenebre “notte”. Così fu sera, poi fu mattina: e fu il primo giorno.
Poi Dio disse: “Ci sia una distesa tra le acque, che separi le acque dalle acque”.
E Dio fece la distesa e separò le acque ch’erano sotto la distesa, dalle acque ch’erano sopra la distesa. E così fu.
Lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque di sopra, le acque di sotto erano coperte dalle tenebre che coprivano la faccia dell’abisso.
Anche noi dobbiamo separare le Acque di sopra e riconoscere dove aleggia lo Spirito di Dio e la Sua Luce, e separarle dalle acque di sotto dove signoreggia lo spirito umano ed anche gli spiriti immondi delle tenebre del presente secolo.
Una sola Fonte di Acqua della Vita Eterna, proviene dall’Alto e ci porta le Acque di sopra.
Molte sono le fonti di acqua che provengono dalle acque di sottoterra, e ci vogliono dare a bere delle acque tossiche che portano morte spirituale ed anche fisica.
Giovanni 7:37-39 Or nell’ultimo giorno, il gran giorno della festa, Gesù, stando in piè, esclamò: Se alcuno ha sete, venga a me e beva.
Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d’acqua viva sgorgheranno dal suo seno.
Or disse questo dello Spirito, che dovevano ricevere quelli che crederebbero in lui; poiché lo Spirito non era ancora stato dato, perché Gesù non era ancora glorificato.
I fiumi d’Acqua Viva sgorgano dalla Fonte che il Signore mette nel seno di coloro che credono in Lui, quella Fonte è lo Spirito Santo.
Salmi 68:26 Benedite Iddio nelle raunanze, benedite il Signore, voi che siete della fonte d’Israele!
Proverbi 10:11 La bocca del giusto è una fonte di vita, ma la bocca degli empi nasconde violenza.
Gioele 3:18 E in quel giorno avverrà che i monti stilleranno mosto, il latte scorrerà dai colli, e l’acqua fluirà da tutti i rivi di Giuda; e dalla casa dell’Eterno sgorgherà una fonte, che irrigherà la valle di Sittim.
Zaccaria 13:1 In quel giorno vi sarà una fonte aperta per la casa di Davide e per gli abitanti di Gerusalemme, per il peccato e per l’impurità.
Geremia 2:13 Poiché il mio popolo ha commesso due mali: ha abbandonato me, la sorgente d’acqua viva, e s’è scavato delle cisterne, delle cisterne screpolate, che non tengono l’acqua.
Geremia 14:3 I nobili fra loro mandano i piccoli a cercar dell’acqua; e questi vanno alle cisterne, non trovano acqua, e tornano coi loro vasi vuoti; sono pieni di vergogna, di confusione, e si coprono il capo.
Geremia 17:13 Speranza d’Israele, o Eterno, tutti quelli che t’abbandonano saranno confusi; quelli che s’allontanano da te saranno iscritti sulla polvere, perché hanno abbandonato l’Eterno, la sorgente delle acque vive.
Il Signore è la sorgente delle acque vive, chi abbandona questa Sorgente commette un male, chi si scava delle cisterne screpolate commette un male perché in quelle cisterne non troverà l’Acqua.
Abbandonare la Sorgente di Acqua Viva, significa non essere condotti dallo Spirito Santo; scavarsi delle cisterne screpolate vuol dire confidarsi nell’uomo, nella sapienza umana che è pazzia perché consce solo le cose dell’uomo e non quelle di Dio che le conosce solo lo Spirito Santo di Dio.
Geremia 17:5-8 Così parla l’Eterno: Maledetto l’uomo che confida nell’uomo e fa della carne il suo braccio, e il cui cuore si ritrae dall’Eterno!
Egli è come un tamerice nella pianura sterile; e quando giunge il bene, ei non lo vede; dimora in luoghi aridi, nel deserto, in terra salata, senza abitanti.
Benedetto l’uomo che confida nell’Eterno, e la cui fiducia è l’Eterno!
Egli è come un albero piantato presso all’acque, che distende le sue radici lungo il fiume; non s’accorge quando vien la caldura, e il suo fogliame rimane verde; nell’anno della siccità non è in affanno, e non cessa di portar frutto.
Apocalisse 22:1-4 Poi mi mostrò il fiume dell’acqua della vita, limpido come cristallo, che procedeva dal trono di Dio e dell’Agnello.
In mezzo alla piazza della città e d’ambo i lati del fiume stava l’albero della vita che dà dodici raccolti, e porta il suo frutto ogni mese; e le foglie dell’albero sono per la guarigione delle nazioni.
E non ci sarà più alcuna cosa maledetta; e in essa sarà il trono di Dio e dell’Agnello; i suoi servitori gli serviranno ed essi vedranno la sua faccia e avranno in fronte il suo nome.
Apoc. 8:10-11 Poi sonò il terzo angelo, e cadde dal cielo una grande stella, ardente come una torcia; e cadde sulla terza parte dei fiumi e sulle fonti delle acque.
Il nome della stella è Assenzio; e la terza parte delle acque divenne assenzio; e molti uomini morirono a cagione di quelle acque, perché eran divenute amare.( velenose)
Molti uomini ebbero vita Eterna a cagione del fiume dell’acqua della vita, e molti uomini morirono a cagione dei fiumi e delle fonti che erano state avvelenate da quella stella caduta che è il dragone.
Apoc. 12:9-18 E il gran dragone, il serpente antico, che è chiamato Diavolo e Satana, il seduttore di tutto il mondo, fu gettato giù; fu gettato sulla terra, e con lui furon gettati gli angeli suoi.
Ed io udii una gran voce nel cielo che diceva: Ora è venuta la salvezza e la potenza ed il regno dell’Iddio nostro, e la potestà del suo Cristo, perché è stato gettato giù l’accusatore dei nostri fratelli, che li accusava dinanzi all’Iddio nostro, giorno e notte.
Ma essi l’hanno vinto a cagion del sangue dell’Agnello e a cagion della parola della loro testimonianza; e non hanno amata la loro vita, anzi l’hanno esposta alla morte.
Perciò rallegratevi, o cieli, e voi che abitate in essi. Guai a voi, o terra, o mare! Perché il diavolo è disceso a voi con gran furore, sapendo di non aver che breve tempo.
E quando il dragone si vide gettato sulla terra, perseguitò la donna che avea partorito il figliuolo maschio.
Ma alla donna furon date le due ali della grande aquila affinché se ne volasse nel deserto, nel suo luogo, dove è nutrita un tempo, dei tempi e la metà d’un tempo, lungi dalla presenza del serpente.
E il serpente gettò dalla sua bocca, dietro alla donna, dell’acqua a guisa di fiume, per farla portar via dalla fiumana.
Ma la terra soccorse la donna; e la terra aprì la sua bocca e inghiottì il fiume che il dragone avea gettato fuori dalla propria bocca.
E il dragone si adirò contro la donna e andò a far guerra col rimanente della progenie d’essa, che serba i comandamenti di Dio e ritiene la testimonianza di Gesù.
E si fermò sulla riva del mare.
La donna è Israele e la tribù di Giuda, la progenie d’essa è Cristo Gesù e la donna che è la Chiesa, la Sposa di Cristo; Gesù è venuto in un vaso di terra e proprio Lui ha soccorso la donna, su di Lui è arrivata la fiumana, Egli ha inghiottito quel fiume affinché in Suo popolo non fosse distrutto.
Egli ha messo dentro i figli di Dio, i Suoi fratelli, una fonte saliente a vita Eterna, pertanto noi non abbiamo più sete dell’acqua del mondo se ci dissetiamo e siamo condotti dallo Spirito Santo.
La Fonte è nel cielo, ma coloro che sono dei canali collegati a quella Fonte, hanno quella Fonte nei loro cuori e da quelle fonti sgorga Acqua della Vita Eterna che adacqua altri cuori.
In una città ci può essere un unico acquedotto, il quale riceve l’acqua da un’unica sorgente ed è alimentato attraverso un’unica grande condotta; l’acquedotto deve distribuire quell’acqua e farla giungere in ogni casa, per distribuirla non basta un unico tubo, ma è necessaria una rete di distribuzione ben collegata all’acquedotto.
Tutta l’acqua che raggiunge le case proviene dall’acquedotto, ma se andiamo ad analizzare l’acqua, non la troveremo certamente perfettamente pura da come sgorga dalla sorgente.
Le varie condutture ed i conduttori hanno inquinato l’acqua del fiume, le pecore l’hanno bevuta.
Ezechiele 34:15-22 Io stesso pascerò le mie pecore, e io stesso le farò riposare, dice il Signore,l’Eterno.
Io cercherò la perduta, ricondurrò la smarrita, fascerò la ferita, fortificherò la malata, ma distruggerò la grassa e la forte: io le pascerò con giustizia.
E quant’è a voi, o pecore mie, così dice il Signore, l’Eterno: Ecco, io giudicherò fra pecora e pecora, fra montoni e capri.
Vi par egli troppo poco il pascolar in questo buon pascolo, che abbiate a pestare co’ piedi ciò che rimane del vostro pascolo? il bere le acque più chiare, che abbiate a intorbidare co’ piedi quel che ne resta?
E le mie pecore hanno per pascolo quello che i vostri piedi han calpestato; e devono bere, ciò che i vostri piedi hanno intorbidato!
Perciò, così dice loro il Signore, l’Eterno: Eccomi, io stesso giudicherò fra la pecora grassa e la pecora magra.
Siccome voi avete spinto col fianco e con la spalla e avete cozzato con le corna tutte le pecore deboli finché non le avete disperse e cacciate fuori,
io salverò le mie pecore, ed esse non saranno più abbandonate alla rapina; e giudicherò fra pecora e pecora.
Molte condutture dicono di essere collegate a Cristo Gesù, tutto il cristianesimo lo dichiara, Gesù il Grande Conduttore ha portato la Fonte in mezzo agli uomini, gli apostoli ed i centoventi nell’alto solaio sono stati i primi ad avere quella Fonte nei loro cuori, portavano tutti la stessa Acqua, poteva variare la grandezza della conduttura ma l’Acqua era sempre la stessa, una sola dottrina e l’amore di Dio nei loro cuori ed erano ripieni di Spirito Santo avendo i segni che accompagnano i credenti.
Quanto alla chiesa fondata sul fondamento degli apostoli, nessuno dubita che fosse veramente la Chiesa cristiana, essendo fondata su Cristo Gesù che è la fonte dalla quale gli apostoli certamente attingevano e l’avevano dentro di loro e scaturiva a vita Eterna; quanto a quelli di oggi?
I conduttori e le condutture ed i vari canali si sono moltiplicate in un modo impressionante, il primo grande “Acquedotto” genuino è stato il cristianesimo al tempo degli apostoli, i quali esaminavano del continuo le acque che i canali distribuivano; il secondo grande “acquedotto” è stato il cattolicesimo della chiesa Romana che dicendo di essere collegato a quello apostolico, cominciava a distribuire le sue acque avvelenate dalla filosofia, dal paganesimo e dalla teologia dei cosiddetti padri della chiesa e da tutte le loro scuole di pensiero filosofico, il quale era collegato alle varie scuole filosofiche (specie quelle elleniche), il Papa e tutto il clero arrivarono a vietare la Parola del Signore e cercarono di mantenere nell’ignoranza tutto il popolo, facendo i riti in latino anche quando il popolo non parlava più il latino; tutti dovevano bere quell’acqua e nessuno poteva analizzarla, chi si permetteva di contestare qualcosa veniva scomunicato e rischiava anche il rogo come eretico, l’Inquisizione terrorizzava i dissidenti, questo non era il cristianesimo di Cristo.
Erano pochissimi quelli che cercavano e trovavano qualche altra fonte, lo facevano di nascosto e tenendo sempre qualche tubo di collegamento con l’acquedotto ufficiale.
Nel XV° secolo dall’acquedotto ufficiale della chiesa Romana, viene fuori l’acquedotto del protestantesimo, il quale cerca di ricollegarsi a quello apostolico ma riconoscendo molte eresie coniate dai cosiddetti padri della chiesa che si erano ispirati a molti filosofi.
Il nuovo acquedotto rimane collegato al vecchio da tanti tubi e tubicini, ne viene fuori certamente un acqua migliore, più genuina ma non genuina come quella degli apostoli.
Il protestantesimo di oggi ha le sue radici anche nei dogmi sanciti dalla chiesa Romana, pertanto riconosce dei padri della chiesa che sono stati dei filosofi e pertanto non hanno attinto tutte le loro dottrine da quelle apostoliche ma anche loro hanno attinto all’acquedotto della filosofia.
Dal grande acquedotto del protestantesimo, sono sorti una miriade di pozzi, di serbatoi che sono ripieni ognuno della propria acqua, della propria scuola biblica, del proprio profeta di turno che porta la sua acqua e la da a bere ai propri seguaci.
Se andiamo al Supermercato del cristianesimo protestante di oggi, troviamo un’infinità di scaffali pieni di acque di ogni tipo, ognuna ha la propria etichetta, le propria denominazione, ma tutte si fregiano del Nome di Cristo che a loro dire è la loro fonte di vita eterna.
Se così fosse tutti gli “imbottigliatori” dovrebbero essere insieme alla stessa fonte, e tutta l’acqua dovrebbe avere le stesse caratteristiche, lo stesso gusto, lo stesso sale.
Se riempiamo dieci bottiglie ad un’unica fonte, e facciamo esaminare quell’acqua, certamente se le bottiglie erano ben pulite troveremo la stessa acqua anche se mettessimo delle etichette diverse.
Il problema è che tutti mettono l’etichetta del cristianesimo ma il contenuto è diverso, questo significa che l’acqua è stata inquinata dalle condutture o che le condutture ed i conduttori non sono collegati alla stessa fonte; esiste la Fonte dello Spirito Santo e purtroppo quella dello spirito umano ed anche quella degli spiriti immondi alle quali molti uomini possono attingere e riempire i loro acquedotti ed avvelenare così molte anime disavvedute.
Per la nostra salute fisica, per quella dei neonati si danno delle acque adatte, si guarda la percentuale di calcio, di sodio, di nitrati ecc.. ecc…si spendono tanti soldi per avere assicurata dell’acqua potabile, molti paesi che non hanno acqua potabile per dissetarsi, bevono delle acque malsane che provocano gravi malattie che possono portare anche alla morte.
Certamente non possiamo portarci un laboratorio e controllare tutte le acque che beviamo, ma se avessimo nelle nostre case una fonte di acqua pura e sicura, certamente nessuno ci vedrà uscire dal Supermercato col carrello pieno di acqua minerale per dissetarci.
Chi ha ricevuto lo Spirito Santo ha la Fonte dentro di se, ed anche un “laboratorio” che ci permette di provare gli spirito e pertanto riconoscere lo Spirito Santo dallo spirito umano e dagli spiriti immondi che purtroppo cercano di sedurre anche il popolo di Dio.
Coloro che hanno gustato l’Acqua della Fonte della Vita Eterna e che nel loro seno hanno quella gloriosa Fonte, non sono alla ricerca di altre acque ma di coloro che hanno la stessa Fonte, per con-versare insieme l’Acqua della loro Fonte e far fluire ciò che sgorga dai loro seni, e raggiungere anche coloro che ancora non hanno assaporato quell’Acqua viva e saliente a Vita Eterna.
Fratelli cari, almeno per una volta cerchiamo di andare alla Fonte, affinché quella Fonte sia in ciascuno di noi, esaminiamo ogni cosa, investighiamo le Scritture e depuriamo le acque inquinate dalla sapienza e filosofia umana, separiamo la acque di sopra e dissetiamoci con quelle.
Quelle di sopra sgorgano dal seno di Gesù, quelle di sotto dal senno degli uomini.
Colleghiamoci allo stesso Acquedotto degli Apostoli e non a quello di coloro che dicono di essere apostoli e ministri di Cristo Gesù e non lo sono perché non troviamo l’Acqua della Fonte, ma troviamo delle cisterne screpolate che non hanno nessuna acqua che possa dissetare il nostro spirito.
Molti hanno paura del deserto, non sanno che nel deserto scaturiranno delle fonti di Acqua Viva.
Cerchiamo l’Acqua e la Sua Sorgente, a quella Sorgente troveremo i veri ministri di Dio, rimaniamo a quella Fonte e non cercheremo più le moltitudini di cisterne che sono in molti luoghi di culto che non è secondo la Parola del Signore.
Pace del Signore
F.llo Eliseo