LA NUOVA NASCITA
Giov. 3:7 Gesù dichiara a Nicodemo, al dottore d’Israele che bisogna nascere di nuovo. E’ una metamorfosi necessaria per potere entrare nel Regno dei cieli. La prima nascita ci ha introdotti nelle tenebre di questo mondo e siamo stati allattati alle mammelle di “madre terra” ed allettati dai suoi seduttori; la nuova nascita ci introduce nella luce del Regno dei cieli, per essere allattati col puro latte e col cibo solido della Parola del nostro Padre celeste, il quale ci ha partoriti alla croce attraverso il seno lacerato del Suo Figliolo Cristo Gesù, dal quale uscì acqua e sangue.
Adamo “partorì” la sua moglie Eva, con un parto indolore, in totale “anestesia”, invece il Nostro Sposo Cristo Gesù ci ha rigenerati con atroci dolori, e per “partorirci” ha dato la Sua vita, Egli è morto affinché noi vivessimo una nuova vita in Lui. Siamo rinati portando così in noi il “DNA” del Nostro Padre celeste, questa rinascita d’acqua e di Spirito è la rinascita nella Parola di Dio e nella potenza del Sangue di Cristo che ci ha riscattati dalla schiavitù del peccato e dalla morte e ci ha resi liberi di tornare al Padre e ricevere così la corona della vita eterna in Cristo Gesù nostro Signore.
Come l’uomo non ha deciso quando, dove, come e da chi nascere su questa terra, così l’uomo non è artefice della nuova nascita, ma tutti i figli di Dio debbono rinascere per tornare al Padre celeste.
Giov.
3:3 Gesù rispose, e gli disse: In verità, in verità, io ti dico, che se alcuno non è nato di nuovo, non puòvedere il regno di Dio.
3:4 Nicodemo gli disse: Come può un uomo, essendo vecchio, nascere? può egli entrare una seconda volta nel seno di sua madre, e nascere?
3:5 Gesù rispose: In verità, in verità, io ti dico, che se alcuno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio.
3:6 Ciò che è nato dalla carne è carne; ma ciò che è nato dallo Spirito è spirito.3:7 Non meravigliarti ch’io ti ho detto che vi conviene nascer di nuovo.
3:8 Il vento soffia ove egli vuole, e tu odi il suo suono, ma non sai onde egli viene, nè ove egli va; così è chiunque è nato dello Spirito.
3:9 Nicodemo rispose, e gli disse: Come possono farsi queste cose?
3:10 Gesù rispose, e gli disse: Tu sei il dottore d’Israele, e non sai queste cose?
3:11 In verità, in verità, io ti dico, che noi parliamo ciò che sappiamo, e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non ricevete la nostra testimonianza.
3:12 Se io vi ho dette le cose terrene, e non credete, come crederete, se io vi dico le cose celesti?
3:13 Or niuno è salito in cielo, se non colui ch’è disceso dal cielo, [cioè] il Figliuol dell’uomo, ch’è nel cielo.
Gesù descrive a Nicodemo il cammino di coloro che sono nati dello Spirito, sono coloro che sono stati coperti dallo Spirito Santo che ha fecondato lo spirito umano dando così vita ad una nuova creatura condotta dal Soffio di Dio. Una creatura non nata dalla carne ma nata DALLO SPIRITO.
Dio è Spirito e pertanto i Suoi figli sono nati dallo Spirito Santo di Dio. Hanno avuta una prima nascita dalla carne e una RINASCITA DALLO SPIRITO SANTO che li ha resi atti a poter entrare nel Regno del Padre loro, avendo così ricevuto lo Spirito di adozione per poter tornare al Padre loro, così come tornò il figliul prodigo che tornò alla casa del padre dalla quale era partito.
I Giovanni 5:6 Questi è quel che è venuto con acqua, e sangue, [cioè] Gesù Cristo; non con acqua solamente, ma con sangue, e con acqua; e lo Spirito è quel che [ne] rende testimonianza; poiché lo Spirito è la verità.
Giovanni 4:14 ma, chi berrà dell’acqua ch’io gli darò, non avrà giammai in eterno sete; anzi, l’acqua ch’io gli darò diverrà in lui una fonte d’acqua saliente in vita eterna.
Giovanni 7:38 Chi crede in me, siccome ha detto la scrittura, dal suo seno coleranno fiumi d’acqua viva.
Efes. 5:25-26 Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, affin di santificarla, dopo averla purificata col lavacro dell’acqua mediante LA PAROLA.
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Il battesimo simboleggia il morire con Cristo, l’immersione simboleggia la morte al peccato. L’emersione simboleggia la nuova nascita della nuova creatura che ha fatto richiesta di buona coscienza a Dio. Purificazione e santificazione sono due cose diverse ma legate insieme.
Purificare significa rendere pura una cosa impura, togliere le impurità lavandola con acqua o purificandola col fuoco, lasciando così la parte più nobile e pura e togliendo tutte le scorie che l’avevano resa impura. Per fare questo è necessario usare qualche sistema per togliere le impurità.
Immergendo l’oggetto nell’acqua possiamo cominciare a purificarlo esteriormente, se immergiamo un vaso nell’acqua e l’acqua non entra dentro il vaso, possiamo lavare solo l’esterno ma non possiamo dire d’averlo purificato, ciò può avvenire solo quando viene nettato anche il di dentro del vaso. Il lavacro dell’acqua è mediante la Parola di Dio. Essere immersi nella Parola e nascere nettati dal lavacro dell’acqua che è mediante la parola di Dio è NASCERE D’ACQUA. Ogni neonato che viene fuori dalle viscere materne è sporco di sangue e deve essere lavato, così tutti coloro che sono nati da carne e sangue (che è il simbolo del peccato) non possono entrare nel Regno dei cieli se non sono stati lavati dal sangue di Cristo Gesù e dall’acqua che è uscita dal Suo seno, cioè la Parola di Dio. Dopo questo lavacro a purificazione è necessaria la santificazione, cioè la separazione dal mondo e dalle sue contaminazioni che renderebbero impuro il vaso ad onore.
I Pietro 1:2 eletti, secondo la preordinazione di Dio Padre, in santificazione di Spirito, ad ubbidienza, e ad esser cospersi col sangue di Gesù Cristo; grazia e pace vi sia moltiplicata.
I Tessalonicesi 4:7 Poiché Iddio non ci ha chiamati ad immondizia, ma a santificazione.
II Corinzi 7:1 Avendo adunque queste promesse, cari miei, purghiamoci d’ogni contaminazione di carne, e di spirito, compiendo la [nostra] santificazione nel timor di Dio.
I Tessalonicesi 4:4 [e] che ciascun di voi sappia possedere il suo vaso in santificazione, ed onore;
Ebrei 12:14 Procacciate pace con tutti, e la santificazione senza la quale niuno vedrà il Signore.
Romani 6:22 Ma ora, essendo stati francati dal peccato, e fatti servi a Dio, voi avete il vostro frutto a santificazione, ed alla fine vita eterna.
Oggi con molta facilità si dichiara la propria nuova nascita, e si ordina a Dio di scrivere il proprio nome o quello di altri nel Libro della Vita dell’Agnello. Questo Libro non è altro che “l’anagrafe” della Gerusalemme celeste dove fin dalla fondazione del mondo, sono scritti tutti i nomi dei figli di Dio ed il primo nome è del Primogenito ed Unigenito Figlio di Dio che è l’Agnello di Dio.
Tutto ciò oggi sembra molto facile, basta frequentare qualche gruppo religioso che si proclama cristiano, essere disposto a sottostare e ubbidire ciecamente alle regole e alla dottrina più o meno conforme alla Parola che viene predicata e praticata a volte con incoerenza, essere battezzati in acqua, pagare decime ed offerte, essere assidui alle riunioni e congressi ed a tutto ciò che viene organizzato dai capi carismatici, basta tutto questo per dichiarare la nuova nascita. Basta essersi emozionati, aver pianto ed aver migliorato l’etica sociale, non bestemmiare più, non dire parolacce…ecc.. Tutto questo sembra aver consegnato il passaporto per il cielo, se poi si riesce ad occupare un posto di rilievo in seno all’organizzazione, divenire ministri di culto con l’autorizzazione ministeriale, membri della corale, precettori alle scuole domenicali, o facenti parte del direttivo come presidente, vice presidente, segretario, direttore di giornale ecc…ecc…questo sembra a molti l’apice della carriera del “cristiano” di oggi e un biglietto in tribuna nel Regno dei cieli. E’ QUESTA LA NUOVA NASCITA DI CUI PARLA GESU’?
La Bibbia attesta che tutti hanno peccato e pertanto sono privi della gloria di Dio, tutti gli uomini della terra sono sotto il peso del peccato, molti cercano di rappacificare la loro coscienza giustificando se stessi. La religione senza una vera nuova nascita d’acqua e di Spirito, non fa altro che fornire a molti l’anestetico della coscienza. Questo anestetico produce un torpore ed una sonnolenza spirituale, è una sorta di droga dello spirito che crea dipendenza dalle piccole e grandi organizzazioni che usano piccoli e grandi spacciatori della “nuova nascita” che formano così l’esercito dei nati di nuovo del XXI° Secolo. In natura esistono molti tipi di droghe che provocano
diverse sensazioni, ma tutte provocano col tempo un legame, una dipendenza più o meno forte con quella sostanza. Chi è nato di nuovo è guidato dallo Spirito Santo, è come il vento, non pianifica la sua vita perché è condotto dal Soffio di Dio ed ha l’animo alle cose del cielo, pur essendo ancora sulla terra a svolgere le proprie attività secolari, per fede è seduto nei luoghi celesti.
La Bibbia ci spiega chiaramente che la nuova nascita non è altro che la conseguenza naturale dell’elezione di Dio. I nomi degli eletti sono i nomi di coloro che il Padre celeste ha donato al Suo Figliolo Cristo Gesù, erano del Padre e di quelli che erano del Padre non se ne è perso neanche uno, tranne il figliuolo di perdizione che non era figlio di Dio (Giov. 17).
Da un esame esteriore, Giuda poteva sembrare “un nato di nuovo”, anche lui seguitava il Maestro, cacciava i demoni, guariva gli ammalati, predicava il Regno dei cieli, sembrava avere il passaporto in regola per entrare nel Regno di Dio, contrariamente al ladrone pentito che non era religioso.
Giuda frequentava la “chiesa”, amministrava le OFFERTE (non le decime), fra i dodici era quello che teneva la borsa. Questo poteva farlo apparire più onesto, più degno di fiducia, più idoneo ad amministrare. Fra i dodici la Scrittura non ci mostra che Giuda fu mai rimproverato dal Maestro, sembrava una persona saggia. Giov. 12:6 Giuda era un ladro e rubava, era figlio di perdizione.
Certamente gli undici non sospettavano di Giuda al quale il Maestro aveva dato un incarico maggiore, lui amministrava i beni terreni era il cassiere e ragioniere della prima chiesa. Naturalmente nessuno controllava il suo operato, tranne Gesù che lo conosceva bene. Giuda doveva essere svergognato a suo tempo, si doveva adempiere il disegno di Dio, Giuda ne faceva parte.
Luca 22: 1-6 nessuno degli undici avrebbe mai ardito di andare a ragionare con i principali sacerdoti, Giuda si presenta come la persona più adatta a ragionare con i sacerdoti e con i capitani.
Erano il potere d’allora, potere religioso, sottomesso ai romani per poter mantenere i loro privilegi, per essere ministri di culto autorizzati dal potere romano. Anche loro avevano il “tesserino”, un decreto ministeriale del governo romano e del governatore romano li autorizzava ad officiare nel Tempio. Giuda non aveva questi privilegi, il Maestro non era stato diplomatico col potere religioso ed aveva minacciato coloro che sedevano sulla cattedra di Mosè dicendo: guai a voi!….aveva messo a soqquadro i banchi dei venditori nel Tempio. Quale futuro terreno si prospettava per Giuda?
Mettendosi dalla parte dei religiosi, Giuda poteva avere un futuro più tranquillo economicamente, egli poteva trafficare con coloro che avevano trasformato la casa del Signore in una spelonca di ladroni, Giuda era un ladro e pertanto come gli altri ladroni trafficavano con i religiosi, poteva essere una buona occasione per guadagnare la loro simpatia e i trenta denari, il prezzo che reputò valere la Parola di Dio. Anche oggi molti scendono a compromessi per un vile guadagno. Gesù li definisce: sepolcri imbiancati. Questi sono i venditori di olio di cui parla Gesù nella parabola delle dieci vergini (chiese), distribuiscono a piene mani nuove nascite e salvezza, in cambio di decime ed offerte e sovvenzioni dello Stato. Tutti stanno correndo per l’8 per mille, e non si sta correndo il palio della superna vocazione che debbono correre tutti i nati di nuovo.
Giov. 13:21 Gesù svela il tradimento di Giuda, ma nessuno aveva ancora compreso, anzi pensano che Giuda serve il Maestro e che stava lasciando la mensa per le cose che edificano la chiesa e per i bisogni dei poveri, cose che a Giuda non interessano, a lui interessa che la borsa sia piena per poter rubare di più, egli è attaccato a mammona e lo serve ma vuole dimostrare di servire Dio. Egli partecipò all’ultima cena, si prese il boccone ed il diavolo entrò in lui.
Purtroppo anche oggi non si fa stima della sacralità della santa cena, molti partecipano, si dichiarano convertiti, ministri di Dio, nati di nuovo, ed insieme ai religiosi fanno morire la Parola di Dio per far vivere la loro, quella di Barabba, quella di un ladrone. La crocifiggono per i loro interessi, ciò avviene nelle loro università dove manca la Parola rivelata ma non manca il lievito dei farisei del quale il Signore ci ha detto di stare molto attenti. Con quel lievito si stanno sfornando molte dottrine, molti tipi di pane, diverso nella forma e nella sostanza. Molti stanno cercando di mischiare le loro farine per essere più forti e rappresentativi numericamente, per poter così allattare alle mammelle della madre che li ha partoriti e non curandosi della nuova nascita.
Per rinascere bisogna prima andare alla croce di CRISTO, ESSERE CON Lui crocifissi e poi rinascere una nuova creatura. Questo lo realizzò il buon ladrone, egli morì sulla croce e non rubò più, divenne una nuova creatura atta al Regno di Dio. Non frequentò sinagoghe, chiese, non pagò decime ne offerte, non fu scritto nel registro di chiesa ma era scritto nel Libro della Vita
dell’Agnello. Gli mancava la forma del cristianesimo ma aveva la sostanza: era nato di nuovo, lo dichiara Gesù e non un uomo venditore d’olio.
Nascere di nuovo non significa essere come Nicodemo ma come Paolo, che non era più Saulo da Tarso ma l’apostolo Paolo l’imitatore di Cristo che non si vergognava dell’evangelo come si vergognava Nicodemo che aveva paura del giudizio degli uomini e non voleva perdere i privilegi che avevano i religiosi d’allora ( e di oggi ). Nicodemo e Giuseppe d’Arimatea, sono stati gli imbalsamatori del corpo di Cristo e lo hanno seppellito nel loro sepolcro nuovo, bello, imbiancato, il sepolcro dei ricchi religiosi, ma il corpo di Cristo non rimase a lungo in quel sepolcro. Purtroppo anche oggi parte del corpo di Cristo è morto spiritualmente e si trova dentro molti luoghi dove manca la manifestazione della testimonianza di Gesù che è lo Spirito della Profezia (Apoc. 19 :10).
Al tempo di Nicodemo e di Giuseppe d’Arimatea, c’erano anche degli uomini che non erano autorizzati dai religiosi, non erano al servizio degli uomini ma al servizio di Dio, uomini che non avevano grande cultura terrena, che non erano stati ai piedi di Gamaliele, che non avevano fatto studi biblici, che non erano dottori (come lo era Nicodemo). Erano uomini costituiti da Cristo Suoi ministri, loro avevano ricevuto il decreto ministeriale dal PRIMO MINISTRO, avevano il mandato per poter dire: giudicate voi, se al cospetto di Dio è giusto ubbidire a voi, anzi che a Dio……
Loro avevano ben compreso chi era Giuda, chi erano quelli che formavano il Sinedrio, erano coloro che avevano voluto la morte della Parola e che volevano impedire che si parlasse e si insegnasse nel Nome di Gesù. Pietro, Giovanni e gli altri erano nati di nuovo e pertanto non volevano morire nello spirito ubbidendo agli uomini. Nascere di nuovo significa conoscere la Verità ed essere liberi da tutte le droghe, potere esaminare ogni cosa senza timore degli “spacciatori” ma col timore di Dio.
Dobbiamo morire, rinascere, e crescere in Cristo Gesù Nostro Signore e Salvatore. Tutto il resto è droga, è suggestione, emozione, esaltazione, religiosità sterile, lettera morta distribuita nei “sepolcri” dai vari Nicodemo e Giuseppe d’Arimatea dai quali il Signore è andato via.
Gesù ci ha detto che Egli è vero cibo e vera bevanda, il Suo corpo è vero cibo e vera bevanda, queste caratteristiche deve avere la vera chiesa di Cristo, la chiesa dei NATI DI NUOVO che è la chiesa dei PRIMOGENITI. CI CONVIENE NASCERE DI NUOVO?….OPPURE VOGLIAMO ASCOLTARE L’AMMAESTRAMENTO DEL DOTT. NICODEMO?
La dottrina umana è droga, molti sono tossicodipendenti e molti muoiono per “over dose”. La chiesa di Corinto era in queste condizioni, Paolo dice: Esaminate voi stessi!…lo stiamo facendo?..
Facciamolo allo specchio della Parola del Signore ed alla Sua meravigliosa Luce, chiedendoGli di aprire i nostri occhi sulla nostra nuova nascita affinché possiamo entrare nel Regno di Dio ed uscire da quello degli uomini, nel quale vogliamo regnare anche noi se non siamo ancora rinati d’acqua e di Spirito. Il Signore ritorna e proprio Lui disse: NON MERAVIGLIARTI CH’IO TI HO DETTO CHE VI CONVIENE NASCERE DI NUOVO. Deve essere un parto naturale, fatto nella Casa del Signore, Egli è il Dottore che opera attraverso lo Spirito Santo che ci ha fecondati per portare frutto, molto frutto. Se siamo travagliati, ricoveriamoci nella Casa di Cura del Signore e partoriamo la nuova creatura ad immagine e somiglianza del Padre Celeste e del Suo Figliolo Cristo Gesù benedetto in Eterno. Amen
Pace del Signore
F.llo Eliseo