Mar 20

LA DONNA E I NOMI DI BESTEMMIA

LA DONNA E I NOMI DI BESTEMMIA

Apocalisse 17

1 ED uno de’ sette angeli, che aveano le sette coppe, venne, e parlò meco, dicendo: Vieni, io ti mostrerò la condannazione della gran meretrice, che siede sopra molte acque; 2 con la quale hanno fornicato i re della terra; e del vino della cui fornicazione sono stati inebbriati gli abitanti della terra. 3 Ed egli mi trasportò in ispirito in un deserto; ed io vidi una donna, che sedeva sopra una bestia di color di scarlatto, piena di nomi di bestemmia, ed avea sette teste, e dieci corna. 4 E quella donna, ch’era vestita di porpora, e di scarlatto, adorna d’oro, e di pietre preziose, e di perle, avea una coppa d’oro in mano, piena d’abbominazioni, e delle immondizie della sua fornicazione. 5 E in su la sua fronte era scritto un nome: Mistero, Babilonia la grande, la madre delle fornicazioni, e delle abbominazioni della terra.

Ogni nome corrisponde ad una persona, organizzazione o cosa.

Il nome serve per distinguere una persona dall’altra, una cosa dall’altra, un’organizzazione dall’altra, una nazione all’altra………

Il nome identifica una persona, che è diversa da un’altra.

Più sono i nomi più sono le persone che rappresentano.

I nomi di bestemmia, non sono altro che nomi che offendono ed oltraggiano Dio.

Questa donna vestita di porpora, che siede sul dragone di colore scarlatto, e piena di nomi di bestemmia, questo significa che questa donna ha vari nomi che oltraggiano Dio.

Questa grande meretrice ha molti nomi di bestemmia, nomi che si identificano con questa donna.

Infatti possiamo notare che questa donna si presenta come un’unica organizzazione con un regno, un re, uno Stato, ma al suo interno ci sono molti nomi e molti ordini religiosi che fanno capo ad altri nomi…… Gesuiti, domenicani, benedettini, salesiani, francescani e tanti altri ordini è sotto ordini religiosi che portano una moltitudine di nomi.

Questa donna ha partorito il protestantesimo, le figlie di questa donna hanno molti nomi e denominazioni di bestemmia……… Valdesi, battisti, anglicani, trinitari, unitari, pentecostali, avventisti, assemblee di Dio, Chiesa apostolica, metodisti, testimoni di Geova, mormoni….……

Tutti questi nomi di bestemmia ruotano intorno a quella grande meretrice e alle sue figlie che formano il cosiddetto cristianesimo del presente secolo.

L’ecumenismo non fa altro che cercare di mettere insieme tutti questi nomi di bestemmia, ed unirli ad altri nomi di altre religioni che non si professano cristiane ma dichiaratamente politeiste.

Questa è la grande statua di Babilonia, è l’immagine della bestia salita dalla terra che l’immagine della bestia salita dal mare.

Questa bestia e piena di nomi di bestemmia, e l’anticristo sarà il capo visibile di questa bestia invisibile piena di nomi di bestemmia.

Apocalisse 13:4

E adorarono il dragone, che avea data la podestà alla bestia; adorarono ancora la bestia, dicendo: Chi è simile alla bestia, e chi può guerreggiare con lei?

Chi può guerreggiare con questa bestia?

Questa bestia siede su molte acque…… Sono moltitudine di popoli e lingue, infatti tutti i potenti della terra stanno adorando la grande meretrice e le sue figlie.

Chi si identifica con i nomi di bestemmia, si identifica con quella donna che ha sedotto con le sue malie gli abitanti della terra, si trova a fornicare con lei portando uno dei suoi molteplici nomi di bestemmia.

Molti cristiani si identificano e sponsorizzano il nome della propria organizzazione religiosa, dichiarano di essere e di appartenere a questa o quella denominazione, e si fregiano di uno dei tanti nomi di bestemmia che stanno oltraggiando il nome glorioso di Cristo Gesù.

Molti portano vestiti, abiti sacerdotali, paramenti diversi che li identificano con questo o con quell’altro ordine religioso.

Molti hanno dottrine e i riti diversi, capi religiosi diversi, nomi di bestemmia diversi.

La religione mondiale, sarà una religione formata da una moltitudine di nomi di bestemmia, e sarà rappresentata dalla grande meretrice nella quale saranno racchiuse tutte le religioni e le dottrine di demoni.

Sarà un cocktail di dottrine blasfeme ed abominevoli al cospetto di Dio che ha lasciato sulla terra un solo nome glorioso: Cristo Gesù il Signore, il Re dei re, il Signore dei signori.

Ogni nome che sostituisce o affianca il nome del Signore Cristo Gesù è un nome di bestemmia ed è in abominio al cospetto di Dio.

Cosa direbbe un padre se i figli rinnegano il proprio cognome e lo sostituiscono con altri?

È tempo di prendere coscienza, è tempo di risveglio, è tempo di non continuare a dormire insieme alle cinque vergini stolte.

Ecco lo Sposo viene, usciamogli incontro e portiamo soltanto il suo nome glorioso e non uno dei tanti nomi di bestemmia.

Chi ha orecchio da udire oda ciò che lo Spirito Santo dice.

Una voce che grida fuori da Babilonia

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2 comments

    • Pesce Alfonso on 26 Marzo 2013 at 18:53

    Spero che questo commento da me indicato , sia utile…
    Isaia capitolo 44:
    1 Ed ora ascolta, o Giacobbe, mio servo, o Israele, che io ho scelto! 2 Così parla l’Eterno che t’ha fatto, che t’ha formato fin dal seno materno, Colui che ti soccorre: Non temere, o Giacobbe mio servo, o Jeshurum ch’io ho scelto! 3 Poiché io spanderò delle acque sul suolo assetato, e dei ruscelli sulla terra arida; spanderò il mio spirito sulla tua progenie, e la mia benedizione sui tuoi rampolli; 4 ed essi germoglieranno come in mezzo all’erba, come salici in riva a correnti d’acque. 5 L’uno dirà: ‘Io sono dell’Eterno’; l’altro si chiamerà Giacobbe, e un altro scriverà sulla sua mano: ‘Dell’Eterno’, e si onorerà di portare il nome d’Israele.
    6 Così parla l’Eterno, re d’Israele e suo redentore, l’Eterno degli eserciti: Io sono il primo e sono l’ultimo, e fuori di me non v’è Dio. 7 Chi, come me, proclama l’avvenire fin da quando fondai questo popolo antico? Ch’ei lo dichiari e me lo provi! Lo annunzino essi l’avvenire, e quel che avverrà! 8 Non vi spaventate, non temete! Non te l’ho io annunziato e dichiarato da tempo? Voi me ne siete testimoni. V’ha egli un Dio fuori di me? Non v’è altra Ròcca; io non ne conosco alcuna.
    9 Quelli che fabbricano immagini scolpite son tutti vanità; i loro idoli più cari non giovano a nulla; i loro propri testimoni non vedono, non capiscono nulla, perch’essi siano coperti d’onta. 10 Chi è che fabbrica un dio o fonde un’immagine perché non gli serva a nulla? 11 Ecco, tutti quelli che vi lavorano saranno confusi, e gli artefici stessi non sono che uomini! Si radunino tutti, si presentino!… Saranno spaventati e coperti d’onta tutt’insieme.
    12 Il fabbro lima il ferro, lo mette nel fuoco, forma l’idolo a colpi di martello, e lo lavora con braccio vigoroso; soffre perfino la fame, e la forza gli vien meno; non beve acqua, e si spossa. 13 Il falegname stende la sua corda, disegna l’idolo con la matita, lo lavora con lo scalpello, lo misura col compasso, e ne fa una figura umana, una bella forma d’uomo, perché abiti una casa. 14 Si tagliano de’ cedri, si prendono degli elci, delle querce, si fa la scelta fra gli alberi della foresta, si piantano de’ pini che la pioggia fa crescere. 15 Poi tutto questo serve all’uomo per far del fuoco, ed ei ne prende per riscaldarsi, ne accende anche il forno per cuocere il pane; e ne fa pure un dio e l’adora, ne scolpisce un’immagine, dinanzi alla quale si prostra. 16 Ne brucia la metà nel fuoco, con l’altra metà allestisce la carne, ne cuoce l’arrosto, e si sazia. Ed anche si scalda e dice: ‘Ah! mi riscaldo, godo di veder questa fiamma!’ 17 E con l’avanzo si fa un dio, il suo idolo, gli si prostra davanti, l’adora, lo prega e gli dice: ‘Salvami, poiché tu sei il mio dio!’
    18 Non sanno nulla, non capiscono nulla; hanno impiastrato loro gli occhi perché non veggano, e il cuore perché non comprendano. 19 Nessuno rientra in se stesso, ed ha conoscimento e intelletto per dire: ‘Ne ho bruciata la metà nel fuoco, sui suoi carboni ho fatto cuocere il pane, v’ho arrostito la carne che ho mangiata, e farò col resto un’abominazione? e mi prostrerò davanti ad un pezzo di legno?’ 20 Un tal uomo si pasce di cenere, il suo cuore sedotto lo travia, sì ch’ei non può liberare l’anima sua e dire: ‘Questo che tengo nella mia destra non è una menzogna?’
    21 Ricordati di queste cose, o Giacobbe, o Israele, perché tu sei mio servo, io t’ho formato, tu sei il mio servo, o Israele, tu non sarai da me dimenticato. 22 Io ho fatto sparire le tue trasgressioni come una densa nube, e i tuoi peccati, come una nuvola; torna a me, perché io t’ho riscattato. 23 Cantate, o cieli, poiché l’Eterno ha operato! Giubilate, o profondità della terra! Date in grida di gioia, o montagne, o foreste con tutti gli alberi vostri! Poiché l’Eterno ha riscattato Giacobbe, e manifesta la sua gloria in Israele!
    24 Così parla l’Eterno, il tuo redentore, Colui che t’ha formato fin dal seno materno: Io sono l’Eterno, che ha fatto tutte le cose; io solo ho spiegato i cieli, ho distesa la terra, senza che vi fosse alcuno meco; 25 io rendo vani i presagi degl’impostori, e rendo insensati gl’indovini; io faccio indietreggiare i savi, e muto la loro scienza in follia; 26 io confermo la parola del mio servo, e mando ad effetto le predizioni de’ miei messaggeri; io dico di Gerusalemme: ‘Essa sarà abitata!’ e delle città di Giuda: ‘Saranno riedificate’ ed io ne rialzerò le rovine; 27 io dico all’abisso: ‘Fatti asciutto, io prosciugherò i tuoi fiumi!’ 28 io dico di Ciro: ‘Egli è il mio pastore; egli adempirà tutta la mia volontà, dicendo a Gerusalemme: ‘Sarai ricostruita!’ e al tempio: ‘Sarai fondato!’

    Domanda :
    Ora mi chiedo: l’altro giorno avevo sentito di leggere questo capitolo, a questo punto, chi è Israele, e chi è Gerusalemme? Bisogna prenderlo alla lettera nel senso che Israele è il popolo di Dio, di allora, oppure Israele può essere il popolo di Dio inteso come tutti noi, una promessa valida per ciascuno di noi anche oggi, al tempo presente? Il” SARAI RESTAURATO DALLE FONDAMENTA” si riferisce alla resurrezione di Gesù in quanto è citato anche nel Vangelo” il tempio del Suo Corpo”, oppure può essere preso in considerazione come promessa personale?

    Cari , la Parola di Dio è di larga distesa ed è da intendere sia in senso letterale (Israele come popolo) sia in senso profetico (Israele come singolo Cristiano nato di nuovo).
    Giacobbe è figura del cristiano, non ancora nato di nuovo, ma nella sua vecchia natura dato che Giacobbe ed Israele sono la stessa persona. Giacobbe significa : “soppiantatore” , ed è l’uomo che, dopo che ebbe lottato con Dio e che, come conseguenza morì a se stesso, il Signore gli cambiò nome: da soppiantatore a Principe del Signore, Israele, appunto.
    In lui, si riassume la storia di tutti coloro che fanno (o faranno) parte della Chiesa di Cristo.
    Gerusalemme è, sia la città, che figura della chiesa .

    C’è da dire che , per chi è in Cristo, TUTTE le promesse della Scrittura, sono “SI, ed AMEN” e ci appartengono se le facciamo nostra per fede.

    Il “sarai restaurato” non si riferisce a Cristo, in quanto Lui, mai ha avuto bisogno di esserlo, non essendo stato mai in “rovina” , come si legge nel verso 26, ma può riferirsi ad ognuno di noi, soprattutto se si è “sentito” di DOVER leggere quel passo, tanto più se abbiamo domandato , prima, al Signore, qualcosa di, e per noi.

    “Ed ora ascolta, o Giacobbe, mio servo, o Israele, che io ho scelto! 2 Così parla l’Eterno che t’ha fatto, che t’ha formato fin dal seno materno, Colui che ti soccorre: Non temere, o Giacobbe mio servo, o Jeshurum ch’io ho scelto! ”

    In queste parole del Signore , che, oltre che essere rivolte a Israele secondo la carne, sono rivolte anche ad Israele secondo lo spirito (coloro che sono la Chiesa) , il Signore stesso mette in rilievo che è LUI che sceglie noi. Questo conferma le parole di Gesù : “Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi” (Giov.15:16) e questo perchè : “Nessuno può venire a me se non lo attira il Padre” (Giov.6:44).
    Gli eletti , sono attratti dal Padre a Gesù, e sono destinati , a seconda che si lasciano lavorare da Lui, a lasciare l’uomo “vecchio” (Giacobbe) ed a diventare Israele, l’uomo “nuovo” (Principe del Signore).

    A questi, Dio dice “Non temere”!

    “Io spanderò delle acque sul suolo assetato, e dei ruscelli sulla terra arida; spanderò il mio spirito sulla tua progenie, e la mia benedizione sui tuoi rampolli; 4 ed essi germoglieranno come in mezzo all’erba, come salici in riva a correnti d’acque. 5 L’uno dirà: ‘Io sono dell’Eterno’; l’altro si chiamerà Giacobbe, e un altro scriverà sulla sua mano: Dell’Eterno , e si onorerà di portare il nome d’Israele”

    Il Signore , in questi versi, profetizza già, ad Israele carnale, che Lui, spanderà il Suo Spirito su coloro che saranno “Israele spirituale”, cioè, sui “principi del Signore”.
    Da notare questo particolare importante :
    ” L’uno dirà: ‘Io sono dell’Eterno” …”e un altro scriverà sulla sua mano: ‘Dell’ Eterno, e si onorerà di portare il nome d’Israele”.
    Di “Israele” , il principe del Signore , è detto che è dell’Eterno; mentre di colui che “si chiamerà Giacobbe” (il vecchio uomo, colui che ancora non è diventato principe del Signore, nuova creatura), non è detto .
    Questo dovrebbe far capire l’importanza che ha il “rinunciare a se stesso” e gli sforzi che noi dovremmo fare per far morire il vecchio uomo, anzichè continuare a comportarci come tutti gli uomini.
    Su coloro che diverranno “Israele” , che si impegneranno per diventarlo, Dio ha pronto il Suo Spirito, lo Spirito Santo.

    ” Così parla l’Eterno, re d’Israele e suo redentore, l’Eterno degli eserciti: Io sono il primo e sono l’ultimo, e fuori di me non v’è Dio. 7 Chi, come me, proclama l’avvenire fin da quando fondai questo popolo antico? Ch’ei lo dichiari e me lo provi! Lo annunzino essi l’avvenire, e quel che avverrà! 8 Non vi spaventate, non temete! Non te l’ho io annunziato e dichiarato da tempo? Voi me ne siete testimoni. V’ha egli un Dio fuori di me? Non v’è altra Ròcca; io non ne conosco alcuna.”

    In questi versi il Signore mette in risalto, quasi a preparare il contrasto con i versi che seguiranno, che Lui , per chi è Israele, è l’UNICO. l’UNICO a cui rivolgersi, l’UNICA Rocca a cui il Cristiano (se Cristiano) deve “agguantarsi” per trovare speranza e rifugio e protezione ed esaudimento.

    I versi che seguono, infatti, mettono il dito in una piaga di una grossa fascia del cristianesimo, che oltre a Dio, si prostrano a idoli , dicendo poi che loro non lo fanno . Questa è Parola del Signore , e non ci sono scuse. Leggiamo :

    “Quelli che fabbricano immagini scolpite son tutti vanità; i loro idoli più cari non giovano a nulla; i loro propri testimoni non vedono, non capiscono nulla, perchè essi siano coperti d’onta. 10 Chi è che fabbrica un dio o fonde un’immagine perché non gli serva a nulla? 11 Ecco, tutti quelli che vi lavorano saranno confusi, e gli artefici stessi non sono che uomini! Si radunino tutti, si presentino!… Saranno spaventati e coperti d’onta tutt’insieme.
    12 Il fabbro lima il ferro, lo mette nel fuoco, forma l’idolo a colpi di martello, e lo lavora con braccio vigoroso; soffre perfino la fame, e la forza gli vien meno; non beve acqua, e si spossa. 13 Il falegname stende la sua corda, disegna l’idolo con la matita, lo lavora con lo scalpello, lo misura col compasso, e ne fa una figura umana, una bella forma d’uomo, perché abiti una casa. 14 Si tagliano de’ cedri, si prendono degli elci, delle querce, si fa la scelta fra gli alberi della foresta, si piantano de’ pini che la pioggia fa crescere. 15 Poi tutto questo serve all’uomo per far del fuoco, ed ei ne prende per riscaldarsi, ne accende anche il forno per cuocere il pane; e ne fa pure un dio e l’adora, ne scolpisce un’immagine, dinanzi alla quale si prostra. 16 Ne brucia la metà nel fuoco, con l’altra metà allestisce la carne, ne cuoce l’arrosto, e si sazia. Ed anche si scalda e dice: ‘Ah! mi riscaldo, godo di veder questa fiamma!’ 17 E con l’avanzo si fa un dio, il suo idolo, gli si prostra davanti, l’adora, lo prega e gli dice: ‘Salvami, poiché tu sei il mio dio!’
    18 Non sanno nulla, non capiscono nulla; hanno impiastrato loro gli occhi perché non veggano, e il cuore perché non comprendano. 19 Nessuno rientra in se stesso, ed ha conoscimento e intelletto per dire: ‘Ne ho bruciata la metà nel fuoco, sui suoi carboni ho fatto cuocere il pane, v’ho arrostito la carne che ho mangiata, e farò col resto un’abominazione? e mi prostrerò davanti ad un pezzo di legno?’ 20 Un tal uomo si pasce di cenere, il suo cuore sedotto lo travia, sì ch’ei non può liberare l’anima sua e dire: ‘Questo che tengo nella mia destra non è una menzogna?”

    Penso che i versi sopra, si commentino da soli, e non ci sia bisogno di dire niente, anche se chi fa tali cose davanti a “pezzi di legno” di solito si scusa con la classica frase : “noi prostrandoci, non adoriamo , ma veneriamo” . Ma questo, evidentemente non è il pensiero del Signore.

    Dopo quello che il Signore pensa di coloro che si prostrano a statue a forma di uomini, il Signore, come a richiamare l’attenzione di colui/ei a cui parla, su quello che ha appena detto, dice : ” Ricordati di queste cose, o Giacobbe, o Israele, perché tu sei mio servo, io t’ho formato, tu sei il mio servo, o Israele, tu non sarai da me dimenticato”.

    “Ricordati di queste cose” . Cioè, poni bene mente a questo che IO odio, perchè te, ti ho scelto , e coloro che Io scelgo, non possono adorare e prostrarsi davanti a nessuno, che non sia IO, dice il Signore.
    Dopo questo, che il Signore richiede a chi Lui ha scelto, dà subito una parola di rassicurazione, affin chè, gli “scelti” non guardino al passato : ” Io ho fatto sparire le tue trasgressioni come una densa nube, e i tuoi peccati, come una nuvola; torna a me, perché io t’ho riscattato”.
    Con queste parole , ” io t’ho riscattato”, il Signore reclama come Sua proprietà, colui/ei , a cui sta parlando.

    Chiudono i versi in cui il Signore dice che ” rendo vani i presagi degl’impostori, e rendo insensati gl’indovini; io faccio indietreggiare i saggi, e muto la loro scienza in follia”, parole che saranno ripetute da Gesù Cristo, secoli dopo, quando dirà che il Padre ha “nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, ma le ha rivelati ai piccoli fanciulli” , mentre ” confermo (dice Dio) la parola del mio servo, e mando ad effetto le predizioni de’ miei messaggeri ” . Purtroppo molti chiesastici si ostinano a mettere a capo loro, uomini che vanno avanti con la sapienza dell’uomo, avendo , da secoli, abbandonando la rivelazione.

    Negli ultimissimi versi, dove si parla di “riedificare, ricostruire dopo le rovine… fondare il Tempio”, ci sono parole di grande rivelazione. Rivelazione della storia dei secoli del cristianesimo, dove, dopo aver passato secoli e secoli a costruire e prostrarsi a statue di legno, il Signore disse “Basta!” e mandò un grande risveglio riedificando dopo secoli di “rovine”, quella che è la Sua Chiesa, “fondando il Tempio”, con (di nuovo ,dai tempi apostolici) lo spandere il Suo Spirito.

    Da notare che, avanzando la profezia di Isaia, precisamente al capitolo 46 (quando venne scritta non c’erano capitoli e versi) , si ripete la descrizione dei “fabbricatori di idoli di legno”. Interessante dare una breve occhiata per vedere pari pari quello che, in una larga parte di popolo, accade ancora oggi : “A chi mi assomigliereste, a chi mi uguagliereste, a chi mi paragonereste quasi fossimo pari? 6 Costoro profondono l’oro dalla loro borsa, pesano l’argento nella bilancia; pagano un orefice perché ne faccia un dio per prostrarglisi dinanzi, per adorarlo. 7 Se lo caricano sulle spalle, lo portano, lo mettono al suo posto, ed esso sta in piè, e non si muove dal suo posto; e benché uno gridi a lui, esso non risponde né lo salva dalla sua distretta.
    8 Ricordatevi di questo, e mostratevi uomini! O trasgressori, rientrate in voi stessi! ”

    Continua poi il Signore, quasi supplicando : “Ricordate il passato, le cose antiche…” che, accostato profeticamente all’Israele spirituale (la Chiesa…la SUA) si riferisce ai tempi Apostolici.

    Da notare anche che, dopo il capitolo 46, che parla della “vanità degli idoli”, subito dopo, al 47, il Signore parla della caduta di Babilonia che , (porre mente) dice di se : “Io sarò signora per sempre…io abito al sicuro… nessun altro all’infuori di me… io non rimarrò mai vedova e non conoscerò privazione di figli”. Il Signore le dice : “…Tu ti fidavi della tua malizia e dicevi :” nessuno mi vede”. La tua saggezza e la tua scienza ti hanno sviata”.

    Ci sarebbe molto altro da poter dire , passando da Ezechiele, Sofonia, Gioele, ma diverrebbe troppo lungo e forse difficile.

    Come già detto , profeticamente, tutto questo si applica ai “chiamati da Dio”, gli eletti, ed ai “falsi dottori”, coloro che fanno cose in abominio a Dio , interpretando la Parola come meglio credono. In questa profezia , adattata a noi, si parla della Chiesa Sua, e della chiesa appartenente al mondo, ma la Bibbia parla anche a noi stessi.

    1. Interessante riflessione, la condivido pienamente.
      Credo che parli di predestinazione ed elezione e che il tutto si riferisca all’Israele secondo la Promessa che sarà raccolto nella Gerusalemme celeste che è la “madre” dei Primogeniti.
      Credo che i fabbricatori di idoli, siano anche coloro che presentano dottrine di demoni che sono il frutto di immaginazione umana e diabolica.
      Il secondo comandamento potremo trasgredirlo facendoci anche immagini nella nostra mente ed immaginandoci Dio che è Spirito a nostra immagine e somiglianza e credendo in un dio scisso, definendo il Padre e lo Spirito Santo delle persone e non comprendendo che l’Unica Persona nella quale è stata racchiusa la Deità è Cristo Gesù Vero Uomo e Vero Dio. Pace fratello caro. Il Signore ti benedica insieme alla tua casa.

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