Naturalmente nessuno attesta il contrario, il Signore è il RE dei RE ed il Signore dei Signori.
La Sua signoria è sovrana su tutto e su tutti, pertanto ogni cosa visibile ed invisibile è sotto la sovrana signoria del Signore Iddio, Egli è sovrano della salvezza e nella salvezza, soltanto se la Sua volontà è sovrana. Se una sfera della salvezza non fosse sotto la Sua sovranità, Egli non sarebbe pienamente Signore della salvezza. Parlare della piena sovranità di Dio nella salvezza dell’uomo, può generare molte perplessità, e può anche essere molto difficile, visto che questo argomento ha generato nel passato e nel presente molte “scomuniche”. Pertanto questo argomenpaura di potere scoprire qualcosa che non è pienamente condivisa da molti “dottori d’Israele”. I figli di Dio, che sono coscienti della loro immeritata salvezza, non fanno come gli “struzzi”, ma vogliono conoscere sempre più il Sovrano della loro salvezza. Dio è pienamente libero e sovrano, l’espressione della Sua libertà non può essere condizionata da niente e nessuno, se così non fosse, non sarebbe IL SOVRANO per eccellenza. La Sua sovranità è assoluta. Se ci fosse una “zona d’ombra” Egli non sarebbe Sovrano di tutto.
Qualcuno disse: IL SOLO FATTO CHE DIO E’ DIO E’ SUFFICIENTE A RESPINGERE TUTTE LE OBIEZIONI ALLA SUA SOVRANITA’.
La piena sovranità della prescienza di Dio, dell’elezione e della predestinazione, è l’espressione della volontà di Dio sopra la volontà di carne e sangue che è la volontà dell’uomo e che non può minimamente mutare la volontà DELL’IMMUTABILE ETERNO IDDIO. ( Ezech. 36 :26 ) Il Signore rimuoverà il cuore di pietra, e darà un cuore di carne e dentro di esso metterà il suo Spirito.
(Gerem.24: 7) Darò un cuore per conoscermi…..Se il Signore non toglie il cuore di pietra e non da un cuore di carne e mette il Suo Spirito, può l’uomo piegarsi a Dio con un cuore di pietra? Chi ha ricevuto un cuore per conoscere Dio può rigettare Dio avendo un cuore nuovo ed uno spirito nuovo?
Questa opera procede dall’uomo o da Dio? Il cuore dell’uomo è insanabilmente malvagio, pertanto quel cuore di pietra non può essere sensibile, non può essere compunto dalla Parola del Signore se non è tolto e sostituito con un cuore di carne che può essere compunto dallo Spirito Santo. Questa consapevolezza toglie all’uomo la “gloria” d’avere accettato il Signore e restituisce al Signore la gloria e la sovranità d’averlo accettato e predestinato ad elezione e salvezza eterna ancor prima che il mondo fosse. I nomi dei figli di Dio sono scritti nel libro della vita dell’Agnello fin dalla fondazione del mondo (Apoc. 13:8), sono scritti perché sono nella vita dell’Agnello, lo sono dall’eternità perché la vita dell’Agnello E’ VITA ETERNA. Dio si è manifestato in carne attraverso il SUO FIGLIUOLO CRISTO GESU’affinché si rivelasse ai Suoi figli, alle pecore sperdute della casa d’Israele, casa nella quale sono stati innestati anche i gentili. La predicazione devono riceverla tutte le creature, la salvezza è solo per coloro che Egli ha eletto a vita eterna, di quelli non se ne perderà neanche uno affinché il proponimento di Dio rimanga pienamente sovrano nel piano di salvezza, di cui Dio stesso ne è l’Autore e l’Esecutore incontrastato. Nella preghiera sacerdotale proprio Gesù esprime questo concetto. ( Giov.17:9-26 ) Io prego per loro; io non prego per il mondo, ma per coloro che Tu mi hai dati, perciocché SONO TUOI…… Gesù non prega per tutti, ma solo per coloro che sono del Padre, Giuda era figliuolo di perdizione, e questo doveva adempiersi perché si doveva adempier la volontà del Padre che era espressa nella scrittura. Gesù è stato mandato dal Padre per far conoscere il Padre ai figli che non lo conoscevano. Solo i figli hanno la rivelazione del Padre, questa rivelazione non si può ricevere da carne e sangue, questa rivelazione è per i figli di Dio e non per i figli del diavolo, i quali sono figliuoli di perdizione i quali adempiono le scritture, così come fu per Giuda, il quale se non avesse fatto ciò che ha fatto, avrebbe avuto la “sovranità”di non fare adempiere le scritture, e la sua volontà avrebbe annullato ciò che Dio aveva stabilito nelle scritture.
Nel mondo c’è un detto: non si muove foglia che Dio non voglia. Può la salvezza dei figli di Dio essere determinata dalla loro volontà di accettare DIO? La Parola di Dio ci mostra che Dio ha scelti ed eletti i suoi figli a vita eterna e che ad un certo punto stabilito da Dio stesso, Egli si rivela ad i suoi figli come Padre, Egli non si rivela ai figli del diavolo come padre, quelli hanno un cuore di pietra e quel cuore non viene mutato perché sono del mondo, e per quelli Gesù non pregò e non prega. Egli prega per coloro che sono nel mondo ma non sono del mondo, Egli è venuto a strappare dalle mani di satana, i figli di Dio che erano schiavi di satana. Molti i chiamati e pochi gli eletti….ciò significa che non tutti udranno la chiamata, ma fra coloro che saranno chiamati, non tutti saranno eletti, chi determina l’elezione se non il SOVRANO SIGNORE IDDIO ONNIPOTENTE?
L’uomo si può autoeleggere figlio di Dio ed eleggere Dio proprio PADRE ? se così fosse la volontà dell’uomo prevarrebbe su quella di Dio e così l’uomo darebbe a Dio il permesso. Non è il padre che decide di mettere al mondo dei figli ? oppure sono i figli che decidono quale padre avere? E’ il padre che decide ed i figli debbono e non possono in alcun modo mutare la loro vera paternità carnale, cosi come un figlio di Dio non può mutare la propria paternità, se è disubbidiente al Padre, sarà ripreso, corretto e se necessario castigato, questo perché non è un bastardo ma un figliuolo. Questo non procede dal figlio ma dal Padre. Proprio Gesù ha parlato di due progenie, di due padri e di due stirpi che non POSSONO ricevere la parola che non è del padre loro, questi sono i figli di Dio ed i figli del diavolo. I figli del diavolo non possono ricevere la Parola di Dio non perché non vogliono ma perché non possono, questo dimostra la sovranità di Dio nella salvezza di coloro che sono stati eletti figli di Dio secondo la predestinazione del Padre loro, il quale si è fatto carne nel Suo figliolo Cristo Gesù per pagare e salvare così tutti i Suoi figli che vivevano sotto la schiavitù e la condanna del peccato. Egli ha pagato solo per coloro che erano Suoi, Egli ha riscattato quelli per i quali aveva ed ha il diritto di riscatto ed ha donato loro il diritto di essere fatti figli di Dio. Gesù non prega per il mondo ma solo per coloro che gli sono stati dati dal Padre perché erano Suoi. Non sono divenuti Suoi perché sono stati salvati, ma sono stati salvati perché erano Suoi fin dall’eternità, ecco perché hanno la vita eterna in Cristo Gesù Benedetto in Eterno. Se leggiamo Giov. Cap.8:12-59 possiamo notare come Gesù dichiara che alcuni non POSSONO ricevere la parola del Signore, non perché non vogliono ma perché SONO FIGLI DEL DIAVOLO ed è naturale che facciano la volontà del padre loro. Il Signore Gesù è stato mandato dal Padre Celeste a salvare i figli di Dio che sono sotto la schiavitù di satana, sotto la schiavitù del peccato, non è stato mandato a liberare i figli del diavolo. Quando il Signore mandò Mosè, lo mandò a liberare solo il Suo popolo, faraone e gli egiziani rappresentavano il diavolo ed i suoi figli, Israele era il popolo eletto non perché aveva scelto Dio ma perché era stato scelto da Dio.
Esaminiamo attentamente cosa dice l’apostolo Paolo a tal proposito parlando della sua stessa salvezza ( Gal. 1:15 ) Ma, quando piacque a Dio ( il quale mi ha appartato fin dal seno di mia madre, e mi ha chiamato per la sua grazia), di rivelare in me il Suo Figliuolo…..vediamo chiaramente che Paolo riconosce la piena sovranità di Dio. Egli non è divenuto l’apostolo Paolo perché ha accettato Gesù, ma ha accettato Gesù perché era stato appartato fin dal seno di sua madre, era stato predestinato ad essere quel che è stato affinché rimanesse fermo il proponimento di Dio e non quello dell’uomo. Quando Paolo fu fermato sulla via di Damasco, quello era il tempo che piaceva a Dio e quello era l’uomo scelto da Dio, chi poteva opporsi e chi può opporsi alla Sua sovrana volontà? Fra tutti gli scribi e farisei il Signore sceglie Paolo e lo apparta fin dal grembo materno, così Dio fa con tutti i Suoi servi, lo fece anche con i profeti, col sacerdozio levitino e con tutto il Suo popolo. Dio scelse Abramo, la sua progenie che doveva essere come la rena del mare, non è stata così perché con la propria volontà ha deciso di essere progenie d’Abramo, ma perché è stata innestata da Dio stesso nell’ulivo naturale che è Israele, l’Israele di Dio e non quello secondo la volontà dell’uomo, infatti è il Signore stesso che ha predestinato il residuo d’Israele, questo perché solo il Signore conosce i Suoi, è Lui che li ha destinati a vita eterna, non perché sono migliori degli altri ma perché sono i Suoi figli e solo a loro è stata fatta grazia. Il figliul prodigo tornò alla casa del padre perché era figlio e non poteva rimanere sempre schiavo dei guardiani dei porci, la sua provenienza era nobile e il padre lo aspettava perché in quel figliolo c’era il “DNA” del padre e lui conosceva la via per tornare a casa. La VIA è Cristo Gesù, quella via la possono percorrere solo coloro che sono sulla Via della salvazione, per quella via si giunge al Padre. Paolo era un figlio di Dio che galoppava sulla via di Damasco, Gesù si presenta dinanzi a lui e gli mostra la Via che porta al Padre, molti scribi e farisei non hanno avuto questo privilegio pur essendo bravi e buoni religiosi non hanno gustato la grazia di Dio, questo perché il Signore non ha fatto loro grazia rivelandosi ai loro cuori, non ha tolto il loro cuore di pietra, anzi ha loro indurito il cuore.
Leggi Isaia 6: 4-13 Il Signore non permette che l’Israele secondo la carne si converta e che sia guarito. Anche Paolo mantiene vivo questo concetto parlando della libertà assoluta di Dio nell’elargire la Sua grazia. Possiamo leggere ciò che sta scritto in Romani cap. 9, i figli della promessa sono figli di Dio per la promessa di Dio e non perché hanno promesso a Dio di essere figli di Dio. Abramo desiderava una progenie, ma fu Dio stesso a decidere che la sua progenie sarebbe venuta da Isacco e non da Ismaele, dichiara inoltre che non tutta la progenie carnale di Isacco saranno figli di Dio, ma soltanto i figli della promessa. Chi può decidere d’essere figlio della promessa se non è stato appartato fin dal grembo materno ad esserlo? La promessa di Dio è immutabile così come è immutabile Colui che l’ha fatta essere prima che il mondo fosse.
Chiarito questo concetto Paolo continua dicendo che il proponimento di Dio è stato lo stesso anche con i figli di Isacco e Rebecca. Non essendo ancora nati, non avendo fatto bene o male alcuno ( acciocché IL PROPONIMENTO DI DIO SECONDO L’ELEZIONE DIMORASSE FERMO, NON PER LE OPERE MA PER COLUI CHE CHIAMA ) se l’accettazione di Cristo Gesù passasse attraverso la volontà dell’uomo, senza che questo sia stato determinato e predestinato da Dio, l’accettazione sarebbe un’opera dell’uomo attraverso la quale egli può condizionare la volontà sovrana di Dio, se così fosse la volontà dell’uomo prevarrebbe su quella di Dio, perché la volontà umana sarebbe determinante affinché Dio riuscisse a salvare. Paolo vuole evitare ogni equivoco e con molta chiarezza spiega le scritture a coloro che è dato di comprendere le scritture. A Rebecca fu detto dal Signore (Gen. 25:21…) : il maggiore servirà il minore, secondo ch’egli è SCRITTO (Malachia 1:2-3) IO HO AMATO GIACOBBE, ED HO ODIATO ESAU’. Naturalmente Paolo sapeva quali erano le obiezioni che potevano nascere in coloro che leggevano una così forte affermazione, che non era di Paolo ma delle Scritture stesse, anche oggi avviene la stessa cosa per coloro che hanno dei preconcetti e non sono disposti a revisionare e riformare se necessario le loro dottrine che spesso vengono messe al disopra di ciò che afferma la Parola di Dio. Possiamo dire che c’è iniquità in Dio? COSI’ NON SIA . Dio stesso dice a Mosè (Esodo 33:19): Io avrò mercé di chi avrò mercé, e farò misericordia a chi farò misericordia. NON E’ DUNQUE DI CHI VUOLE, NE’ DI CHI CORRE, MA DI DIO CHE FA MISERICORDIA. Poiché la scrittura attesta che Faraone era stato suscitato da Dio stesso, era stato predestinato per mostrare la potenza di Dio ed affinché il Nome del Signore sia predicato su tutta la terra (Esodo 9:16). Così il Signore fa misericordia a chi egli vuole, ed indura chi Egli vuole. Può il cuore di colui che è stato da Dio indurato e al quale Dio non ha fatto misericordia accettare Cristo Gesù? E’ Dio stesso che decide secondo il Suo proponimento a togliere il cuore di pietra o indurirlo ancora di più. In questa affermazione non trova minimamente spazio il libero arbitrio e la volontà dell’uomo che è subordinata alla sovrana volontà di Dio il quale piega la volontà di alcuni verso Dio e di altri contro Dio. A questo punto Paolo conosce quale potrebbe essere la conseguente obiezione umana: tu mi dirai: Perché si cruccia Egli ancora? Chi può resistere alla Sua volontà? Paolo risponde a coloro che obiettano sulla piena sovranità di Dio. Anzi, o uomo, chi sei tu che replichi a Dio? La cosa formata dirà ella al formatore: Perché mi hai fatta così? Non ha il vasellaio la podestà sopra l’argilla, di fare da una medesima massa un vaso ad onore ed uno a disonore? Ha Dio questa autorità? Oppure questa autorità è nelle mani dell’uomo? Quantomeno se volendo Iddio mostrare la Sua ira, e far conoscere il Suo potere, pure ha sopportati i vasi dell’ira che Lui stesso ha formato a perdizione. Ciò significa che coloro ai quali Dio non fa misericordia sono dei vasi a perdizione, così come Giuda era figliolo di perdizione, era stato suscitato per questo, così come era stato suscitato Faraone ed anche in lui si era adempiuto il piano che Dio aveva predestinato e rivelato attraverso le scritture. Si doveva chiamare Giuda perché rappresentava la tribù di Giuda dalla quale era venuto il Signore Gesù e che avrebbe rigettato il Cristo per l’indurimento dei loro cuori che erano stati induriti da Dio stesso per innestare noi gentili. Un vaso formato a perdizione non può essere salvato ed un vaso formato a salvezza non può essere perduto. Gesù pregò dicendo: Padre, di quelli che tu mi hai dati non se n’è perso nessuno, tranne il, figliolo di perdizione che non poteva essere salvato perché non era figlio di Dio, ma era stato formata per adempiere la volontà di Dio affinché le pecore perdute della casa d’Israele fossero riscattate e salvate. Ogni uomo suo malgrado è uno strumento nelle mani sovrane di Dio: VASO AD ONORE O VASO A DISONORE, tutti sottomessi alla volontà di Dio. I figli di Dio ne sono coscienti solo quando il loro Padre si rivela a loro, sono dei vasi ad onore nei quali il Signore mette il Suo Spirito e ne fa il Tempio di Dio. La “colomba” dello Spirito Santo si posa sui figli di Dio ed il Padre dal cielo dice: questo è un vaso ad onore al quale Io ho fatto misericordia. Nessun uomo può sentire il perdono di Dio se Dio non gli ha fatto misericordia e se non è un vaso ad onore.
Paolo con forza cerca di affermare la piena sovranità di Dio nella salvezza di coloro che sono suoi avanti la formazione del mondo, lo afferma anche nel Cap. 1 e 2 della lettera agli Efesini. Dio ci ha benedetti nei luoghi celesti in Cristo, in Lui ci ha eletti avanti la fondazione del mondo, affinché siamo santi, ed irreprensibili nel Suo cospetto, in carità; avendoci predestinati ad adottarci per Gesù Cristo, a se stesso, SECONDO IL BENEPLACIDO DELLA SUA VOLONTA’, alla lode della gloria della Sua grazia, per la quale ci ha resi graditi a se, in Colui che è L’Amato. Ancora una volta la decisione parte da Dio, il quale è stato abbondante con noi in ogni sapienza ed intelligenza; avendoci dato a conoscere il mistero della Sua volontà secondo il Suo beneplacito, il quale EGLI AVEVA DETERMINATO IN SE STESSO.
In Lui cioè in Cristo siamo stati fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il proponimento di colui che OPERA TUTTE LE COSE SECONDO IL CONSIGLIO DELLA SUA VOLONTA’. Cristo è il capo della sua chiesa ed è colui che compie tutte le cose in tutti, sia nei vasi ad onore che nei vasi a disonore. La grazia di Dio si manifesta attraverso la salvezza che Dio ha predestinata per i suoi figli predestinati a vita eterna essendo figli del Padre Eterno ed avendo vita eterna in Colui che è l’Amato, il Suo Figliolo Prediletto. Perciocché voi siete stati salvati per la grazia, mediante la fede, e ciò non è da voi, è IL DONO DI DIO. Non per opere, acciocché nessuno si glori ( colui che permette a Cristo di salvarlo, avrebbe il merito di avere accettato la grazia di Dio), Poiché noi siamo la fattura d’Esso, essendo creati in Cristo Gesù a buone opere, le quali Iddio ha preparate, acciocché camminiamo in esse. Non abbiamo neanche il pregio di fare delle buone opere che ci siamo preparate noi, anche quelle ha preparate e determinate Dio stesso. Gesù disse: senza di me non potete fare nulla. Non possiamo ne salvarci, ne perderci, un vaso fatto a perdizione non può scampare la geenna così come un vaso ad onore non può andare nella geenna. Dio è il sovrano, Egli propone e dispone ogni cosa secondo la sua volontà. Tutti gli uomini che hanno calpestato la faccia della terra sono stati peccatori, all’infuori di un solo Uomo, pertanto tutti gli uomini meritavano una condanna per il peccato. Questi uomini sono tutti peccatori, ma divisi in due categorie: vasi ad onore, figli di Dio che sono schiavi del peccato e pertanto prigionieri di satana; e vasi a disonore, figli di satana che fanno i desideri del padre loro e che vivono nella casa del padre loro che è il mondo e sono del mondo. Per questi neanche Gesù ha pregato il Padre, perché sono figlioli di perdizione e non figli di Dio che debbono essere liberati dalla schiavitù e debbono essere riscattati dal peccato. Lo schiavo non rimane sempre nella casa, ma il figliolo rimane sempre, il figlio ha diritto all’eredità del padre, vita eterna in Cristo Gesù e morte eterne per il padre della menzogna e per i suoi figli di perdizione. I figli di Dio debbono sapere di non avere nessun pregio, ma di avere ricevuta misericordia dal Padre loro che ha mandato il Suo Figliolo prediletto a pagare il prezzo dei loro peccati ed indicare loro la Via verso il Padre celeste che è placato verso di loro perché il Sangue di Cristo è stato versato per loro e non per gli altri che sono del mondo e del padre loro.
Solo la rivelazione del Padre ci può rivelare la piena sovranità di Dio sulla salvezza in Cristo Gesù Benedetto in Eterno.
Pace del Signore
F.llo Eliseo
Feb 16
Il Signore della salvezza
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