Feb 17

IL PARADOSSO DELL’AMICIZIA CRISTIANA

Ebrei 13:1-2 L’amor fraterno dimori fra voi. Non dimenticate l’ospitalità; perciocchè per essa alcuni albergarono già degli angeli, senza saperlo.

Giov.15:12-14 Questo è il mio comandamento: Che voi vi amiate gli uni gli altri, come io ho amati voi. Niuno ha maggiore amor di questo: di metter la vita sua per i suoi amici. Voi sarete miei amici, se fate tutte le cose che io vi comando.

Matteo 10:40 Chi vi riceve, riceve me; e chi riceve me, riceve colui che mi ha mandato.

Luca 9: 46-50 POI si mosse fra loro una quistione: chi di loro fosse il maggiore. 47 E Gesù, veduto il pensier del cuor loro, prese un piccol fanciullo, e lo fece stare appresso di sè. 48 E disse loro: Chi riceve questo piccol fanciullo, nel nome mio, riceve me; e chi riceve me, riceve colui che mi ha mandato; perciocchè chi è il minimo di tutti voi, esso è grande. 49 OR Giovanni gli fece motto, e disse: Maestro, noi abbiam veduto uno che cacciava i demoni nel nome tuo, e glielo abbiam divietato, perciocchè egli non ti seguita con noi. 50 Ma Gesù gli disse: Non gliel divietate, perciocchè chi non è contro a noi è per noi.

Giov. 13: 20

In verità, in verità, io vi dico, che, se io mando alcuno, chi lo riceve riceve me, e chi riceve me riceve colui che mi ha mandato.E chiunque riceve un tal piccol fanciullo, nel nome mio, riceve me.

3 Giov. 9-15 Ho scritto alla chiesa, ma Diotrefe, che ama avere il primato fra di loro, non ci riceve.

Per questo se verrò ricorderò le opere che egli fa, cianciando contro di noi con malvagie parole; e non contento di questo, non solo non riceve egli stesso i fratelli, ma impedisce pure di farlo a coloro che li vorrebbero ricevere e li caccia fuori dalla chiesa. Carissimo, non imitare il male, ma il bene. Chi fa il bene è da Dio, ma chi fa il male non ha visto Dio. Demetrio ha ricevuto testimonianza da tutti e dalla verità stessa; e anche noi gli rendiamo testimonianza, e tu sai che la nostra testimonianza è verace. Avevo molte cose da scriverti, ma non intendo scrivertene con inchiostro e penna. Spero però di vederti presto, allora ci parleremo a voce. La pace sia con te. Gli amici ti salutano. Saluta gli amici ad uno ad uno.

L’apostolo Giovanni, aveva scritto alla chiesa.

Egli aveva indirizzato la sua lettera alla chiesa di Cristo, a tutti coloro che fanno parte del Corpo di Cristo, a tutti i veri cristiani.

Dovremo chiederci se questa lettera è indirizzata anche a noi, e se vi sono molti “Diotrefe” in mezzo al cristianesimo di oggi, se ci sono molti che amano avere il primato fra questo “cristianesimo” che non riceve i fratelli, che non li reputa amici, con i quali non ricerca la comunione pur abitando nella stessa città, nello stesso quartiere o addirittura nella porta accanto.

Questo avviene se non sono omologati e certificati da Diotrefe, il quale non li riceve, ma impedisce pure di farlo a coloro che li vorrebbero ricevere e li caccia fuori dalla chiesa.

I vari Diotrefe, quelli che amano il primato nelle varie comunità che si fregiano di essere Cristiane, hanno intensa comunione fraterna con gli altri “Pastori” della stessa città ? Si ricevono, si scambiano le vistite, si accolgono fra loro come servi di Dio, come amici? permettono a tutti i fratelli d’avere comunione fra loro ? (ovviamente senza abbandonare la comune radunanza) Tutti coloro che si chiamano fratelli, e si reputano fratelli in Cristo, si possono ricevere l’un l’altro nelle loro case, anche se non fanno parte della stessa radunanza? nessuno rischia di essere cacciato fuori dalla chiesa se riceve tutti i fratelli in Cristo?

Come credenti affermiamo tutti di essere nati di nuovo, di amare il Signore ed osservare i Suoi Comandamenti, di avere ricevuto il Signore nel nostro cuore….CHI HA RICEVUTO VERAMENTE IL SIGNORE E CON LUI HA COMUNIONE, PUO’ NON RICEVERE I FRATELLI ED I MINISTRI DI DIO SOLO PERCHE’ NON FANNO PARTE DELLA COMUNITA’ CHE COMUNEMENTE FREQUENTANO?

Ecco il grande paradosso…con la fratellanza del posto non abbiamo comunione, non ci riceviamo nelle nostre case, i vari “Pastori” non si frequentano, non pregano insieme, non predicano l’uno nell’altra comunità, non propongono alle loro comunità di visitare le altre comunità, e di fare delle Agapi fraterne insieme a coloro che chiamano fratelli e che salutano dicendo: Pace fratello..Pace sorella..Dio ti benedica…

Manca l’intensa comunione con i fratelli della porta accanto, ma organizziamo “pellegrinaggi” con Pullman per avere comunione con Comunità e fratelli distanti centinaia di chilometri, quei fratelli ci accolgono nell’amore del Signore, il nostro Pastore viene onorato e inviato a predicare, noi siamo invitati a testimoniare, la corale della nostra chiesa si esibisce cantando degli innni.

Quella Comunità di cari fratelli ci accoglie nelle loro case, fanno a gara per ospitarci ed onorarci come amici fraterni.

Il nostro pastore invita tutta la chiesa e venire a trovarci nella nostra Comunità, a ricambiare la nostra visita.. e cita il famoso Salmo 133…

è bello e dilettevole quando fratelli lontani centinaia di chilometri dimorano insiemme, li il Signore ha stabilito la benedizione…non con i fratelli della stessa città con i quali Diotrefe non vuole comunione e ci impedice di riceverli nelle nostre case.

I ministri, i servi di Dio espletano il loro ministerio solo nella propria comunità, e saltuariamente in comunità lontane che fanno parte della stessa organizzazione.

Si accolgono con tanto onore missionari e predicatori che vengono da lontano, anche d’oltre oceano, e non si ricevono i ministri della stessa città…facendo così si può aver ricevuto veramente Cristo, senza ricevere veramente nel cuore la fratellanza?

Adesso viviamo un altro PARADOSSO…La comunione fraterna VIRTUALE, infatti riusciamo a dialogare, ad essere AMICI con molti fratelli su FB, a condividere la Parola e commentarla insieme, ed anche pregare insieme su SKYIPE e fare delle rionioni e partecipare a furum con delle conferenze, e coltivare amicizie e comunione fraterna con fratelli che si trovano dall’altro capo del mondo.

Visitiamo molti Siti, ci iscriviamo, prendiamo parte a discussioni e conversazioni spirituali, leggiamo e meditiamo la Parola insieme, raccontiamo le nostre testimonianze, scriviamo delle note e le condividiamo con altri fratelli, li smistiamo facendo il COPIA-incolla, mandiamo dei versetti e dei cantici per condividerli con altri, predichiamo ed arriviamo molto lontano…ma ignoriamo i fratelli vicini.

La comunione “VIRTUALE” ci mette in comunione con molti fratelli che non fanno parte della nostra COMUNE RADUNANZA, e possiamo godere di questa comunione, ma non sempre godiamo della vera comunione fraterna col nostro PROSSIMO (vicino) FRATELLO.

Abbiamo mai chiesto al Signore cosa ne pensa di questo PARADOSSO del “cristianesimo” di questo secolo?

Gesù stesso ha detto: la carità di molti si raffredderà….

Il mondo ci riconoscerà dall’amore che abbiamo verso i fratelli d’oltre oceano, dalle visite e dai pellegrinaggi che facciamo per trovare i fratelli lontani…o anche dall’amore fraterno che vedono fra i credenti che conoscono e vivono nella stessa città?

Si sta cercando di vedere lontano, molto lontano…e con questo binocolo non riusciamo a vedere i fratelli che stanno intorno a noi, e tantomeno dove stiamo mettendo i nostri piedi… che certamente non calcano le orme del Buon Samaritano.

CHI SONO I NOSTRI FRATELLI? AMIAMOLI TUTTI, COMINCIANDO DA QUELLI CHE IL SIGNORE HA MESSO VICINO A NOI.

Pace del Signore

Fr. Eliseo

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