Feb 17

IL MATRIMONIO

IL MATRIMONIO

Il matrimonio è l’unione legittima dell’uomo e della donna allo scopo di dar vita alla società familiare, è un’istituzione fondamentale ed universale, comune a tutti i popoli in tutti i tempi e ad ogni livello di civiltà, è un vincolo socialmente riconosciuto, e quasi sempre stabile e duraturo.
Il matrimonio è stato elevato alla dignità di Sacramento religioso nel XII° Secolo dalla chiesa cattolica e fin dal XII° Sec. La chiesa cattolica Romana si autoinvestì del diritto di regolamentare e ministrare il Sacramento del Matrimonio Cattolico.
I principi del Matrimonio Cattolico furono fissati in maniera definitiva dal Concilio di Trento 1545-1563. Il Concilio di Trento determinò l’inizio ufficiale della regolamentazione e del rito del Matrimonio religioso della Chiesa Cattolica Romana.
Prima di quella data non veniva celebrato ufficialmente nessun rito religioso e neanche rito civile.
Infatti il matrimonio civile fu introdotto per la prima volta, come facoltativo nei Paesi Bassi nel 1580. La Rivoluzione Francese sancì il principio che il Matrimonio Civile non può essere considerato come Legge della Stato ma come un Contratto Civile.
Pertanto se nel 1580 nei Paesi Bassi era facoltativo fare questo Contratto Civile, il Codice Napoleonico stabilì chi il matrimonio civile doveva essere celebrato dinanzi all’ufficiale dello Stato Civile a pubblicazioni avvenute ( 1791 ).
In Italia il primo Codice di Procedura Civile fu promulgato nel 1865 ed entrò in vigore l’anno seguente. Fu abrogato nel 1940 dal Nuovo Codice di Procedura Civile entrato in vigore il 21 Aprile del 1942.
Pertanto fin dal Concilio di Trento ( 1563 ) ogni matrimonio veniva celebrato dalla Chiesa Cattolica che aveva stabilito le modalità del rito religioso, invece il matrimonio civile non era ancora stato sancito ufficialmente, ciò nel XVIII° Sec. e fu un obbligo sancito dal Codice Civile.
Prima del 1563 non si era obbligati a celebrare il Matrimonio Civile e neanche quello religioso.
Prima del 1791 non si era obbligati a celebrare il Matrimonio Civile.
In Italia dal 1866 chi contraeva matrimonio doveva fare due riti: uno Civile ed uno Religioso per essere a posto dinanzi allo Stato e dinanzi alla Chiesa Cattolica.
Nel 1929 viene fatto il Concordato fra lo Stato e la Chiesa Cattolica, l’articolo 34 del Concordato prevede che il Matrimonio celebrato dal prete, il quale è ministro di culto autorizzato con decreto, abbia anche effetti civili, elevando così al rango di ufficiale di Stato Civile il ministro di culto autorizzato a fare funzioni di funzionario di Stato, ovviamente solo per il Matrimonio Civile.
Pertanto dal 1929 i preti sono divenuti servitori della Chiesa Cattolica ed anche dello Stato.
Naturalmente i Protestanti non avevano fatto ancora nessun Concordato ne col Vaticano, ne con lo Stato Italiano, erano anche perseguitati a cagione dell’Evangelo sia dalla Chiesa Cattolica che era divenuta religione ufficialmente riconosciuta dallo Stato e dallo stesso Stato.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale, dal 1945 in poi, lo Stato Italiano cominciò a tollerare le confessioni di fede diverse da quella Cattolica, fino a permettere la libertà di culto.
A questo punto anche i ministri di culto ( non Cattolico ) fecero il loro CONCORDATO con lo Stato Italiano e divennero così anche loro ministri di culto riconosciuti dallo Stato Italiano e chiesero anche loro l’autorizzazione a celebrare nelle loro chiese il matrimonio civile.
Divennero Enti Morali e Sociali, organizzarono scuole Bibliche ed altre attività religiose ed alla fine ottennero sovvenzioni ed anche l’8 per mille come la “madre” loro dalla quale erano usciti dal tempo della riforma Protestante.
Molte Chiese Protestanti hanno smesso di protestare, molti “Papi” sono d’accordo con l’ecumenismo e si trovano concordi fra loro per avere i privilegi che ” Cesare ” ha dato alla Chiesa Cattolica, facendo il Concordato sono concordi per avere le autorizzazioni, le sovvenzioni che i Potenti della Terra concedono alle varie denominazioni ed ai vari “ministri di culto” che Cesare riconosce ed autorizza a celebrare un rito civile in una Chiesa che si definisce Cristiana.
Siccome Cristo Gesù è il Capo della vera Chiesa Cristiana, dovremo chiederci: avrebbe Egli chiesto allo Stato ed ai potenti della Terra di autorizzare i Suoi Ministri a celebrare il Matrimonio Civile?
Il Signore ha dato mandato ai Suoi Ministri di celebrare il Matrimonio religioso o civile?
Nella Parola del Signore ci sono ministri che hanno ricevuto dal Signore il mandato di unire in matrimonio qualcuno? Ciò che Dio unisce….ha dato Dio mandato a qualcuno?
La Bibbia ci spiega chiaramente l’importanza e le regole che debbono governare il Matrimonio, i diritti ed i doveri dei rispettivi coniugi verso Dio, fra loro e verso i figli.
Il Matrimonio Cristiano non è altro che la formazione di una nuova cellula da inserire nel Corpo di Cristo, cellula che si moltiplica con la nascita di potenziali figli di Dio.
Il matrimonio forma la coppia, cioè una stessa carne; la coppia genera i figli e forma così la famiglia che dovrebbe essere una cellula vivente del Corpo di Cristo.
Ciò che Dio ha unito, l’uomo non separi, così come è indissolubile il vincolo del matrimonio dinanzi a Dio, è anche indissolubile il vincolo della Sposa di Cristo col Suo Sposo.
Lo Sposo ha scelto ed eletto la Sua Sposa, la Sposa ha detto SI quando ha fatto un patto con la Sposo Cristo Gesù ed ha giurato fedeltà per tutta la vita.
Il battesimo simboleggia la morte al peccato e la resurrezione ad una nuova vita ed anche la richiesta di buona coscienza. Anche il Matrimonio ha simili caratteristiche…i due lasceranno….
Prima del matrimonio i due erano sotto l’autorità dei propri genitori, dopo il matrimonio hanno la libertà di gestire la loro vita, la propria famiglia, rendendo conto a Dio del loro operato.
Non vivono più in una casa nella quale non sono autonomi, hanno una loro casa, hanno lasciato i loro genitori e la loro podestà ed hanno iniziato una nuova vita con molte responsabilità.
In un certo senso sono morti alle loro vecchie abitudini delle loro rispettive case paterne e sono nati ad una nuova vita coniugale, una vita di coppia che è completamente diversa da quella che facevano prima, cioè quando non avevano lasciato padre e madre.
Nella vita di coppia è necessaria una buona coscienza per potersi adattare alla nuova vita ed esaminare con coscienza tutte le cose che potrebbero ferire l’altro, rendendosi conto che l’altro fa parte di noi stessi.
In teoria sappiamo queste cose, ma in pratica non riusciamo a volte a realizzarle nemmeno in parte, a volte prevale una cattiva incoscienza che porta al fallimento di tanti matrimoni e separazioni che Dio non potrà mai approvare…ciò che Dio ha unito l’uomo non separi.
Gesù dice che l’uomo non deve separare, Gesù ha dato all’uomo l’autorizzazione ad unire in matrimonio qualcuno? Gesù ha dato mandato ai suoi ministri di celebrare questo rito religioso?
Possono i Suoi ministri dire: Nel nome dello Stato vi dichiaro marito e moglie?
Possono i Suoi ministri operare nel Nome di Gesù e nel Nome dello Stato?
Il Signore Iddio battezza con lo Spirito Santo e col fuoco, ma ha dato l’incarico ai Suoi ministri di ammaestrare e battezzare in acqua. Nessun ministro di Dio può battezzare qualcuno con lo Spirito Santo e col fuoco, ma può battezzare in acqua perché Gesù stesso ha dato questo mandato, questo incarico a tutti i Suoi ministri che battezzano nel Nome di Colui che li ha mandati.
Certamente, chi battezza senza averne ricevuto il mandato è un impostore che usa il Nome di Gesù.
Se Dio unisce ed ha dato anche il mandato ai Suoi ministri di unire in matrimonio, troveremo riscontro nella Parola di Dio e avremo testimonianza di matrimoni celebrati da ministri di Dio.
Nella Parola leggiamo che i Suoi ministri sono stati incaricati a celebrare la Santa Cena, il culto al Signore, a cacciare i demoni nel Nome di Gesù, a guarire gli infermi nel Nome di Gesù, ad ammaestrare, a battezzare in acqua, ad amarsi fra loro, ad amare il popolo senza signoreggiarlo, a predicare l’Evangelo della Grazia con la Potenza dello Spirito Santo.
Certamente chi non osserva i comandamenti del Signore è disubbidiente, chi fa di testa propria qualcosa che il Signore non ha comandato, a quale comandamento ubbidisce?
Il prete dice: nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo io ti assolvo….ha il mandato?
Chi dice: io vi dichiaro marito e moglie…ha il mandato dal Signore?
Noi cristiani che ci lasciamo guidare dalla Parola di Dio e dallo Spirito Santo, non potremo mai accettare la confessione al prete e l’assoluzione, questo perché non gli riconosciamo il mandato e sappiamo che solo Dio ci rimette i nostri peccati e ci può assolvere per il Sangue di Cristo, e sappiamo che Dio non ha incaricato nessun uomo per assolvere l’uomo.
Se il prete non può assolvere l’uomo, può unire qualcuno in matrimonio? I ministri di culto possono farlo, loro hanno ricevuto mandato di servire due padroni? Possono essere servi di Dio e di Cesare?
Chi non ha un decreto ministeriale non può celebrare il matrimonio civile, se qualcuno si permettesse di farlo senza avere il decreto il matrimonio non avrebbe nessun valore e chi ha celebrato il matrimonio avrebbe commesso reato. I vari ministri di culto che celebrano i matrimoni senza essere stati incaricati di Dio, commettono reato esercitando un’autorità che Dio ha riservato solo a Se Stesso e che non ha conferito ad altri? Ciò che Dio unisce.

Probabilmente questi sommi ministri di Dio e di Cesare hanno investigate a fondo le Scritture ed hanno trovato il decreto ministeriale dei ” vari Gamaliele “, dei Teologi delle varie scuole Bibliche, decreto che li fa ministri di culto con la licenza di celebrare i matrimoni, con la licenza di uccidere le pecore, con la licenza di separare ciò che Dio ha unito, con la licenza di separarsi dagli altri sommi ministri, con la licenza per costruire locali di culto e cerimonie e culti non conformi al progetto di Dio che è sulla Bibbia.
Sta scritto: guai a chi toglie e guai a chi aggiunge…chi dice di osservare la Parola di Dio e fa qualcosa che non è scritta in Essa, aggiunge qualcosa; chi non fa qualcosa che è scritta nella Parola di Dio, toglie qualcosa e va incontro a molti guai.
Purtroppo oggi, molti tolgono ed aggiungono a proprio piacimento e non si curano dei comandamenti del Signore e si adeguano al presente secolo, pur dicendo che il Signore è lo stesso ieri, oggi e in eterno, fanno cose che non sono scritte nella Bibbia e che la chiesa primitiva non ha mai fatto e che fino a qualche decennio fa la chiesa evangelica non faceva.
Molti dicono: che c’importa se Dio non ha dato l’incarico di celebrare il matrimonio, noi lo facciamo per dare agli infedeli la nostra testimonianza….quale testimonianza?….
La sposa è sempre stata una sorellina semplice e timorosa del Signore, si è sempre vestita con modestia, non ha mai portato trucco, perle, abiti sontuosi, così l’hanno vista amici e parenti da quando ella ha conosciuto il Signore e quando qualcuno le ha chiesto: perché? Lei ha risposto che Il Signore la voleva così. Il giorno del matrimonio, per dare una buona testimonianza smentisce se stessa e tutta la chiesa testimonia al mondo facendo tutto quello che fanno gli infedeli.
La chiesa si addobba a festa, mettono il tappeto rosso, tanti fiori, e tutti i fratelli fanno sfoggio di tanti bei abiti comprati per l’occasione anche a rate.
Quando arriva la sposa faremo tutti un grande applauso agli sposi e poi tutti potremo ammirare la bella acconciature che la parrucchiera ha fatto alla sposa, le perle, gli orecchini, il trucco, si debbono intonare al meraviglioso abito da sposa costato anche milioni.
Ci saranno tanti commenti che le sorelle faranno sui vestiti, sulle loro acconciature, sull’abbinamento dei colori, sul prezzo etc…etc…
Tutto questo è alla gloria di Dio che ha prestato la Sua Casa di orazione per celebrare un matrimonio. La chiesa viene presa d’assalto dai fotografi e dai cameraman che illuminano con le loro luci la Casa che viene definita Casa del Signore.
I lampi dei flash ci ricordano la venuta del Signore, è tutto così bello ed edificante. Ci sarà fra poco la grande dimostrazione di fede dello sposo e fede della sposa. Che testimonianza fratelli…
Metà della chiesa è piena d’infedeli che ricevono la nostra testimonianza alla gloria di Dio.
Tutto si conclude quando i due ministri (racchiusi in uno) dicono: io vi dichiaro marito e moglie!..
A questo punto baci, strette di mano, qualche lacrima rovina il trucco della sposa o di qualche sorella; i paggetti posano il cuscino sul quale erano le fedi degli sposi e tornano al loro posto.
Gli sposi escono dalla Casa d’orazione e salgono sulla lussuosa auto, vanno a farsi le foto, raggiungeranno i commensali nella sala del lussuoso ricevimento, sala dove il ministro e la sua famiglia occupano un posto di riguardo. Purtroppo per essere di buona testimonianza, a volte bisogna anche prendere un’orchestrina per allietare gli invitati e a volte gli sposi, amici, parenti, fratelli, credenti e non, si mettono a ballare sotto lo sguardo compiacente del ministro di culto con licenza di celebrare il matrimonio ed il culto al Signore.
Ovviamente è stata fatta la preghiera prima di mangiare, e forse qualche credente ha suonato un inno con gli strumenti dell’orchestrina intercalandolo fra un liscio, un tango o una mazurca.
Questa si che è una testimonianza, tutti gli infedeli si renderanno conto della grande differenza che c’è, si renderanno conto della modestia, della semplicità e della consacrazione dei fedeli, e della differenza fra il matrimonio celebrato dai preti e quello celebrato nelle chiese evangeliche.
Lo Stato autorizza i ministri di culto ad unire in matrimonio e lo stesso Stato approva la separazione consensuale o legale ed il divorzio che molti ministri di culto disapprovano.
Si può fare un concordato con coloro che non sono concordi con i comandamenti di Gesù?
La celebrazione di un matrimonio sembra essere più importante e sfarzosa della celebrazione del culto al Signore che è Colui che unisce la Sposa allo Sposo.
Non adeguiamoci al presente secolo, i ministri di Dio facciano quello per il quale sono stati costituiti e il locale di culto al Signore sia il locale dove si celebra il Nome del Signore.
Chi ha orecchi da udire oda!..
.
Pace del Signore
f.llo Eliseo

Permalink link a questo articolo: http://www.sanadottrina.it/wps/il-matrimonio/

2 comments

    • angelina on 27 Marzo 2012 at 18:04

    Fratello Eliseo,sarei felice se mi rispondesse a questa domanda; quando una donna sposata è maltrattata dal marito, picchiata, resa infelice per tanti anni insieme ai propri figli e poi viene lasciata dopo essere stata picchiata ancora e ancora…dicevo, è peccato in questo caso il divorzio? Anche se è stato il marito a lasciarla?…ti prego di rispondere a questa domanda…ho grande stima di te… grazie e pace del SIgnore….

    1. PACE CARA SORELLA ANGELINA,

      VISTO L’ARGOMENTO, PER RISPONDERTI DESIDEREREI POTER PARLARE CONTE.
      COME TI HO GIA’ DETTO, OGNI CASO E’ DIVERSO, ED HA SFACCETTATURE DIVERSE.

      SAPPIAMO CHIARAMENTE CHE IL SIGNORE E’ CONTRARIO AL DIVORZIO, IL CREDENTE NON SI SEPARI, MA SE L’ALTRO CONIUGE HA COMMESSO ADULTERIO, ED HA SPEZZATO IL VINCOLO MATRIMONIALE, IL CONIUGE TRADITO PUO’ DIVORZIARE.

      PER TUTTI GLI ALTRI PROBLEMI, IL CREDENTE NON SI SEPARI, E SE LA CONVIVENZA E’ IMPOSSIBILE, ED LA CREDENTE O IL CREDENTE E’ STATO LASCIATO, (MA NON PER ADULTERIO), IL CREDENTE ABBANDONATO, DEVE SPERARE IN UN RAVVEDIMENTO E NON CHIEDERE IL DIVORZIO..

      OGNI CASO E’ DA VELUTARE ALLA LUCE DELLA PAROLA E CON LA GUIDA DELLO SPIRITO. PACE DEL SIGNORE

Commenti disabilitati.