Nacque poi anche una contesa fra loro per sapere chi di loro fosse reputato il maggiore.
Ma egli disse loro: I re delle nazioni le signoreggiano, e quelli che hanno autorità su di esse son chiamati benefattori.
Ma tra voi non ha da esser così; anzi, il maggiore fra voi sia come il minore, e chi governa come colui che serve.
Poiché, chi è maggiore, colui che è a tavola oppur colui che serve? Non è forse colui che è a tavola? Ma io sono in mezzo a voi come colui che serve.
Gesù è il Buon Pastore, Egli è venuto per pasturare la Sue pecore, Egli è Colui che apparecchia la mensa dinanzi alle Sue pecore, e serve il cibo per le anime loro, non si fa pagare da loro, anzi ha pagato per loro, ed è stato come Colui che serve.
Egli era ed è il Maggiore, ma ha annichilito se stesso fino alla morte sulla croce.
Gesù è venuto per servire e non per essere servito, Egli è stato Pastore e pasto per le Sue pecore, Egli ha dato Se stesso come vero cibo e vera bevanda, e noi tutti siamo stati da Lui serviti, ci siamo seduti alla Sua mensa ed Egli ci ha serviti come Un Cameriere, non si è seduto a tavola come il Signore, ma ha servito il cibo che Dio Padre aveva stabilito per i Suoi figli.
Marco 10:43-45 Ma non è così tra voi; anzi chiunque vorrà esser grande fra voi, sarà vostro servitore; e chiunque fra voi vorrà esser primo, sarà servo di tutti.
Poiché anche il Figliuol dell’uomo non è venuto per esser servito, ma per servire, e per dar la vita sua come prezzo di riscatto per molti.
Come figli di Dio, spesso ci dimentichiamo il motivo per il quale il nostro Padre celeste ci ha fatti venire in questo mondo, non siamo in questo mondo per essere dei signori che signoreggiano, ma dei servi che servono al bene comune, e si fanno servi di tutti e non vogliono essere innalzati e vivere nella gloria degli uomini, ma ricercare la gloria di Dio e non la propria.
Luca 17:7-10 Or chi di voi, avendo un servo ad arare o pascere, quand’ei torna a casa dai campi, gli dirà: Vieni presto a metterti a tavola?
Non gli dirà invece: Preparami la cena, e cingiti a servirmi finch’io abbia mangiato e bevuto, e poi mangerai e berrai tu?
Si ritiene egli forse obbligato al suo servo perché ha fatto le cose comandategli?
Così anche voi, quand’avrete fatto tutto ciò che v’è comandato, dite: Noi siamo servi inutili; abbiam fatto quel ch’eravamo in obbligo di fare.
I servi di Dio, che fanno tutto quello ch’è loro comandato, non hanno nessun merito, stanno facendo quello che erano in obbligo di fare, pertanto non si debbono montare la testa ritenendosi speciali e di avere dei meriti; l’Unico Servo utile è Cristo Gesù il Signore, Egli opera attraverso i Suoi servi.
I° Corinti 4:6 Or, fratelli, queste cose le ho per amor vostro applicate a me stesso e ad Apollo, onde per nostro mezzo impariate a praticare il “non oltre quel che è scritto”; affinché non vi gonfiate d’orgoglio esaltando l’uno a danno dell’altro.
Infatti chi ti distingue dagli altri? E che hai tu che non l’abbia ricevuto? E se pur l’hai ricevuto, perché ti glorî come se tu non l’avessi ricevuto?
Chi si ritiene un servo disutile, certamente non si reputa maggiore degli altri, ma ringrazia Colui che lo ha chiamato al Suo servizio per servire altri e fare tutte le cose che gli sono comandate.
Pertanto non ha nulla da inorgoglirsi, ma riconoscere l’immeritata grazia di Dio nella propria vita.
I veri servi di Dio non debbono amare i primi posti, l’essere adulati ed innalzati fra gli altri.
Matteo 23:5-12 Tutte le loro opere le fanno per essere osservati dagli uomini; difatti allargano le lor filatterie ed allungano le frange de’ mantelli; ed amano i primi posti ne’ conviti e i primi seggi nelle sinagoghe e i saluti nelle piazze e d’esser chiamati dalla gente: “Maestro!”
Ma voi non vi fate chiamar “Maestro”, perché uno solo è il vostro maestro, e voi siete tutti fratelli.
E non chiamate alcuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è ne’ cieli.
E non vi fate chiamar guide, perché una sola è la vostra guida, il Cristo: ma il maggiore fra voi sia vostro servitore.
Chiunque s’innalzerà sarà abbassato, e chiunque si abbasserà sarà innalzato.
Farsi chiamare Maestro, guida, o con altri titoli ministeriali, non fa altro che volere essere innalzati e gloriarsi fra i fratelli, il ministro deve essere riconosciuto tale dal ministerio ricevuto da Cristo, e non dal biglietto da visita che attesta il ministerio e dal fatto che si fa chiamare: pastore, dottore……
Il ministro è tale nella misura in cui si reputa un servo disutile, non credo che esistano biglietti da visita con scritto: servo disutile al servizio di Cristo e dei fratelli.
Anzi vengono sciorinate le lauree, gli attestati di dottorato, di teologia e quant’altro, per dimostrare la spiritualità di quel servo utile di Dio che ha lo studi tappezzato di attestati al merito.
I titoli precedono ed innalzano i nomi dei servi che si ritengono utili e titolati al ministerio.
I Timoteo 5:17 Gli anziani che tengon bene la presidenza, siano reputati degni di doppio onore, specialmente quelli che faticano nella predicazione e nell’insegnamento.
Gli anziani, i servi di Dio debbono essere reputati degni del doppio dell’onore da coloro che in essi vedono il ministerio dato dal Signore, siano reputati degni dagli altri e riconoscano che sono servi disutili e senza meriti e servano il gregge di Dio senza signoreggiarlo, ma amandolo.
Deve essere innalzato il ministerio, Colui che lo ha dato, non deve essere innalzato il servo disutile che lo ha ricevuto, quel servo deve servire Colui che lo ha chiamato al ministerio ed i fratelli.
ministro s. m. 1 Membro del governo: consiglio dei ministri; ministro dell’interno | Primo -m, capo del governo. 2 Chi amministra i sacramenti | Ministro di Dio, ministro evangelico, ministro della Cresima, il Vescovo. 3 (fig.) Chi agisce come difensore e divulgatore di un ideale, di un principio e sim.: ministro di pace. ETIMOLOGIA: dal lat. minister ‘servitore’, composto di minus ‘meno’ e ter che indica opposizione tra due.
La parola ministro significa servitore, minimo, colui che serve e non colui che è servito.
Maestro significa capo, guida, insegnante, ed è anche il massimo grado nella massoneria.
ETIMOLOGIA: dal lat. magister ‘capo’, comp. di magis ‘più’ e ter che indica opposizione tra due.
Oggi ci sono molti maestri e pochi servitori, molti fanno a gara per essere i maggiori, per dimostrare la loro maestria usano tutti i mezzi per affermare se stessi e divenire famosi e salire su un piedistallo, ed avere altri ai loro piedi, anche nel senso letterale con le “cadute”.
Romani 12:4-8 Poiché, siccome in un solo corpo abbiamo molte membra e tutte le membra non hanno un medesimo ufficio, così noi, che siamo molti, siamo un solo corpo in Cristo, e, individualmente, siamo membra l’uno dell’altro. E siccome abbiamo dei doni differenti secondo la grazia che ci è stata data, se abbiamo dono di profezia, profetizziamo secondo la proporzione della nostra fede; se di ministerio, attendiamo al ministerio; se d’insegnamento, all’insegnare; se di esortazione, all’esortare; chi dà, dia con semplicità; chi presiede, lo faccia con diligenza; chi fa opere pietose, le faccia con allegrezza.
Il maggiore sia come il minore, significa che nessuno si deve innalzare su altri, il ministro deve servire e non pretendere di essere servito, il Capo indiscusso della Chiesa è Cristo Gesù, Egli ha costituiti dei ministri e non dei maestri, i Suoi ministri servono gratuitamente la Chiesa e l’ammaestrano essendo l’esempio del gregge, e si ritengono servi disutili e non indispensabili.
II° Corinti 3:1-6 Cominciamo noi di nuovo a raccomandar noi stessi? O abbiam noi bisogno, come alcuni, di lettere di raccomandazione presso di voi o da voi?
Siete voi la nostra lettera, scritta nei nostri cuori, conosciuta e letta da tutti gli uomini; essendo manifesto che voi siete una lettera di Cristo, scritta mediante il nostro ministerio, scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito dell’Iddio vivente; non su tavole di pietra, ma su tavole che son cuori di carne.
E una tal confidanza noi l’abbiamo per mezzo di Cristo presso Dio.
Non già che siam di per noi stessi capaci di pensare alcun che, come venendo da noi; ma la nostra capacità viene da Dio, che ci ha anche resi capaci d’esser ministri d’un nuovo patto, non di lettera, ma di spirito; perché la lettera uccide, ma lo spirito vivifica.
I servi di Dio, non hanno bisogno di raccomandazioni per essere accreditati, riconoscono che ogni loro capacità viene da Dio e non da una scuola Biblica che insegna lettera, loro hanno confidanza dinanzi a Dio per mezzo del sommo Maestro Gesù Cristo e frequentano la Sua Scuola Biblica.
Nel cristianesimo di oggi ci sono molti seminari, ma pochi esaminano il seme che viene seminato.
seminario s. m. 1 Istituto per la preparazione dei chierici. 2 Esercitazione universitaria di carattere specialistico | Istituto o aula dove tali esercitazioni hanno luogo. 3 (est.) Tecnica di aggiornamento o addestramento di dirigenti, spec. aziendali. ETIMOLOGIA: dal lat. seminarium, propr. ‘vivaio’, da semen, seminis ‘seme’.
convegno s. m. 1 Incontro fra due o più persone a ora e in luogo stabiliti | Darsi -c, darsi appuntamento; (est.) incontrarsi | Riunione per discutere, fra esperti, problemi culturali, scientifici e sim. 2 Luogo in cui avviene un convegno.
Nei vari convegni si è radunati nel nome del Signore? si manifesta la Sua gloriosa presenza? E’ Lui a presiedere ed a testimoniare di se stesso con lo Spirito della profezia?( Apoc. 19:10 )
Oppure in questi convegni si studiano strategie per riempire dei locali e svuotare le tasche a molti ingenui credenti, i quali non sono prudenti come i serpenti, ma solo semplici come colombe?
Apriamo gli occhi dello spirito, e riusciremo a vedere attraverso le opere del ministerio, chi sono i minimi che hanno ricevuto dal Signore (non dagli uomini) un ministerio di servire i minimi fratelli di Gesù Cristo il nostro Signore e Salvatore Benedetto in Eterno.
Pace del Signore
F.llo Eliseo