Feb 16

Il digiuno

La Parola del Signore ci parla del digiuno e delle motivazioni che dovrebbero spingere i credenti a digiunare. Il Signore non ha bisogno dei nostri digiuni, ma siamo noi ad averne bisogno.

Salmi 35:13 Eppure io, quand’eran malati, vestivo il cilicio, affliggevo l’anima mia col digiuno, e pregavo col capo curvo sul seno…

Il digiuno veniva praticato quando c’era un problema, una malattia, un’afflizione, ed era accompagnato dalla preghiera e dall’umiliazione dinanzi a Dio.

Gioele 1:12 La vite è secca, il fico languisce; il melagrano, la palma, il melo, tutti gli alberi della campagna son secchi; la gioia è venuta meno tra i figliuoli degli uomini.
1:13 Cingetevi di sacchi e fate cordoglio, o sacerdoti! Urlate, voi ministri dell’altare! Venite, passate la notte vestiti di sacchi, o ministri del mio Dio! poiché l’offerta e la libazione sono scomparse dalla casa del vostro Dio.
1:14 Bandite un digiuno, convocate una solenne raunanza! Radunate gli anziani, tutti gli abitanti del paese, nella casa dell’Eterno, del vostro Dio, e gridate all’Eterno!
1:15 Ahi, che giorno! Poiché il giorno dell’Eterno è vicino, e verrà come una devastazione mandata dall’Onnipotente.
1:16 Il nutrimento non ci è esso tolto sotto i nostri occhi? La gioia e l’esultanza non son esse scomparse dalla casa del nostro Dio?
1:17 I semi marciscono sotto le zolle, i depositi son vuoti, i granai cadranno in rovina, perché il grano è perito per la siccità.
1:18 Oh come geme il bestiame! Gli armenti son costernati, perché non c’è pastura per loro; i greggi di pecore patiscono anch’essi.

Il digiuno è necessario per farsi perdonare da gravi colpe verso Dio, il Signore aveva tolto le benedizioni al Suo popolo, nella Casa del Signore avvenivano cose che il Signore non approvava, e pertanto il popolo soffriva a cagione dei ministri che avevano trasformato la Casa del Signore in una spelonca di ladroni. La gioia era venuta meno e gli alberi erano secchi, mancava il cibo per il popolo che non offriva più nulla al Signore.

Giona 3:4-10 E Giona cominciò a inoltrarsi nella città per il cammino di una giornata, e predicava e diceva: “Ancora quaranta giorni, e Ninive sarà distrutta!”
E i Niniviti credettero a Dio, bandirono un digiuno, e si vestirono di sacchi, dai più grandi ai più piccoli.
Ed essendo la notizia giunta al re di Ninive, questi s’alzò dal trono, si tolse di dosso il manto, si coprì d’un sacco, e si mise a sedere sulla cenere.
E per decreto del re e dei suoi grandi, fu pubblicato in Ninive un bando di questo tenore: “Uomini e bestie, armenti e greggi, non assaggino nulla; non si pascano e non bevano acqua;
uomini e bestie si coprano di sacchi e gridino con forza a Dio; e ognuno si converta dalla sua via malvagia, e dalla violenza perpetrata dalle sue mani.
Chi sa che Dio non si volga, non si penta, e non acqueti l’ardente sua ira, sì che noi non periamo”.
E Dio vide quel che facevano, vide che si convertivano dalla loro via malvagia, e si pentì del male che avea parlato di far loro: e non lo fece.

Il Signore conosce molto bene tutto quello che facciamo, se c’è il pentimento e la confessione dei nostri peccati a Dio e il volersi convertire dalle vie malvagie, il Signore perdona e non flagella.
Se invece non c’è ravvedimento, il Signore usa la Sua verga ci troviamo al centro della Sua ira.
Isaia 58:1-14 Grida a piena gola, non ti rattenere, alza la tua voce a guisa di tromba, e dichiara al mio popolo le sue trasgressioni, e alla casa di Giacobbe i suoi peccati!
Mi cercano ogni giorno, prendono piacere a conoscer le mie vie; come una nazione che avesse praticato la giustizia e non avesse abbandonata la legge del suo Dio, mi domandano de’ giudizi giusti, prendono piacere ad accostarsi a Dio.
“Perché, dicono essi, quando abbiam digiunato, non ci hai tu avuto riguardo?” “Perché quando abbiamo afflitte le anime nostre, non v’hai tu posto mente?” Ecco, nel giorno del vostro digiuno voi fate i vostri affari, ed esigete che sian fatti tutti i vostri lavori.
Ecco, voi digiunate per litigare, per questionare, e percuotere empiamente col pugno; oggi, voi non digiunate in modo da far ascoltare la vostra voce in alto.
È questo il digiuno di cui io mi compiaccio? il giorno in cui l’uomo affligge l’anima sua? Curvar la testa come un giunco, sdraiarsi sul sacco e sulla cenere, è egli questo che tu chiami un digiuno, un giorno accetto all’Eterno?
Il digiuno di cui mi compiaccio non è egli questo: che si spezzino le catene della malvagità, che si sciolgano i legami del giogo, che si lascino liberi gli oppressi, e che s’infranga ogni sorta di giogo?
Non è egli questo: che tu divida il tuo pane con chi ha fame, che tu meni a casa tua gl’infelici senz’asilo, che quando vedi uno ignudo tu lo copra, e che tu non ti nasconda a colui ch’è carne della tua carne?
Allora la tua luce spunterà come l’aurora, e la tua guarigione germoglierà prontamente; la tua giustizia ti precederà, e la gloria dell’Eterno sarà la tua retroguardia.
Allora chiamerai, e l’Eterno ti risponderà; griderai, ed egli dirà: “Eccomi!” Se tu togli di mezzo a te il giogo, il gesto minaccioso ed il parlare iniquo; se l’anima tua supplisce ai bisogni dell’affamato, e sazi l’anima afflitta, la tua luce si leverà nelle tenebre, e la tua notte oscura sarà come il mezzodì;
l’Eterno ti guiderà del continuo, sazierà l’anima tua ne’ luoghi aridi, darà vigore alle tue ossa; e tu sarai come un giardino ben annaffiato, come una sorgente la cui acqua non manca mai.
I tuoi riedificheranno le antiche ruine; tu rialzerai le fondamenta gettate da molte età, e sarai chiamato “il riparatore delle brecce”, “il restauratore de’ sentieri per rendere abitabile il paese”.
Se tu trattieni il piè per non violare il sabato facendo i tuoi affari nel mio santo giorno; se chiami il sabato una delizia, e venerabile ciò ch’è sacro all’Eterno, e se onori quel giorno anziché seguir le tue vie e fare i tuoi affari e discuter le tue cause, allora troverai la tua delizia nell’Eterno; io ti farò passare in cocchio sulle alture del paese, ti nutrirò delle eredità di Giacobbe tuo padre, poiché la bocca dell’Eterno ha parlato.

Esiste anche un digiuno che Dio non approva, anzi che lo muove ad ira perché è una beffa al Signore che non si può beffare, chi digiuna senza lasciare il peccato, beffa se stesso e ne subirà le conseguenze. Il Signore non gradisce i sacrifici ma l’ubbidienza.

Matteo 17:21 [Or questa specie di demonî non esce se non mediante la preghiera e il digiuno.]

Digiuno e preghiera è necessaria per cacciare certi tipi di demoni, esiste una gerarchia nelle schiere diaboliche, pertanto è necessaria una maggiore potenza e consacrazione per certi tipi di demoni.

Marco 16:15-18 E disse loro: Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura.
Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato.
Or questi sono i segni che accompagneranno coloro che avranno creduto: nel nome mio cacceranno i demonî; parleranno in lingue nuove; prenderanno in mano dei serpenti; e se pur bevessero alcunché di mortifero, non ne avranno alcun male; imporranno le mani agl’infermi ed essi guariranno.

Tutti i credenti battezzati di Spirito Santo, hanno ricevuto potenza per potere cacciare i demoni, i soldati di satana, ma non tutti i credenti hanno una consacrazione tale da cacciare i dominatori e la podestà dell’aria, non tutti sono rivestiti della completa armatura di Dio.

Efesini 6:11-12 Rivestitevi della completa armatura di Dio, onde possiate star saldi contro le insidie del diavolo; poiché il combattimento nostro non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono ne’ luoghi celesti.

Bisogna discernere gli spiriti, ed a volte è necessario il digiuno e la preghiera.

Matteo 6:16-18 E quando digiunate, non siate mesti d’aspetto come gl’ipocriti; poiché essi si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. Io vi dico in verità che cotesto è il premio che ne hanno.
Ma tu, quando digiuni, ungiti il capo e làvati la faccia, affinché non apparisca agli uomini che tu digiuni, ma al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa.

Il Signore ci dice che il digiuno è un rapporto personale col Padre Nostro, che vede nel segreto e che Egli ci darà la ricompensa. Invece gli ipocriti hanno come premio l’ammirazione degli uomini.

Luca 18:10-14 Due uomini salirono al tempio per pregare; l’uno Fariseo, e l’altro pubblicano.
Il Fariseo, stando in piè, pregava così dentro di sé: O Dio, ti ringrazio ch’io non sono come gli altri uomini, rapaci, ingiusti, adulteri; né pure come quel pubblicano.
Io digiuno due volte la settimana; pago la decima su tutto quel che posseggo.
Ma il pubblicano, stando da lungi, non ardiva neppure alzar gli occhi al cielo; ma si batteva il petto, dicendo: O Dio, sii placato verso me peccatore!
Io vi dico che questi scese a casa sua giustificato, piuttosto che quell’altro; perché chiunque s’innalza sarà abbassato; ma chi si abbassa sarà innalzato.

A volte si può digiunare per innalzamento, i religiosi del tempo facevano dei digiuni programmati, quel fariseo digiunava due volte la settimana, pagava la decima, e si confrontava con gli altri reputandosi migliore degli altri, egli assolveva se stesso e condannava gli altri.
Il Signore non la pensava e non la pensa come i farisei del presente secolo, si innalzano e pensano che la loro religiosità li renda graditi al cospetto di Dio.
Oggi alcuni organizzano i digiuni a catena, e non si rendono conto che debbono essere spezzate le catene del peccato.

Atti 13:1-4 Or nella chiesa d’Antiochia v’eran dei profeti e dei dottori: Barnaba, Simeone chiamato Niger, Lucio di Cirene, Manaen, fratello di latte di Erode il tetrarca, e Saulo.
E mentre celebravano il culto del Signore e digiunavano, lo Spirito Santo disse: Mettetemi a parte Barnaba e Saulo per l’opera alla quale li ho chiamati.
Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani, e li accomiatarono.
Essi dunque, mandati dallo Spirito Santo, scesero a Seleucia, e di là navigarono verso Cipro.

La Chiesa primitiva si consacrava e celebrava il culto al Signore ( non all’uomo), vi erano non solo pastori ma anche profeti e dottori ( non laureati all’Università di Gamaliele ), evangelisti ed apostoli costituiti dal Signore che digiunavano. Lo Spirito Santo parla quando l’uomo tace.

Pace del Signore
F.llo Eliseo

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