I PRIMI “MASSONI” NELLA BIBBIA
I membri della massoneria sono chiamati anche frammassoni, forma italianizzata del francese franc-maçon (freemason in lingua inglese), cioè «libero muratore». Il nome deriva dalla pretesa discendenza della Massoneria dall’associazione di operai e muratori che si rifà alla leggenda di Hiram, architetto del Tempio di Salomone.
Il termine massone significa libero muratore, pertanto il massone è un edificatore, un costruttore.
La Bibbia ci parla della massoneria?
Genesi 11
1 OR tutta la terra era d’una favella e di un linguaggio. 2 Ed avvenne che, partendosi gli uomini di Oriente, trovarono una pianura nel paese di Sinear, e quivi si posarono. 3 E dissero l’uno all’altro: Or su, facciamo de’ mattoni, e cociamoli col fuoco. I mattoni adunque furono loro in vece di pietre, e il bitume in vece di malta. 4 Poi dissero: Or su, edifichiamoci una città, ed una torre, la cui sommità giunga fino al cielo, ed acquistiamoci fama; che talora noi non siamo dispersi sopra la faccia di tutta la terra.
5 E il Signore discese, per veder la città e la torre che i figliuoli degli uomini edificavano. 6 E il Signore disse: Ecco un medesimo popolo, ed essi tutti hanno un medesimo linguaggio, e questo è il cominciamento del lor lavoro, ed ora tutto ciò che hanno disegnato di fare, non sarà loro divietato.
La massoneria ha origine col progetto della costruzione di una città ed una torre.
Questi liberi muratori si organizzarono, trovarono un luogo, fecero un progetto, decisero il materiale da usare: mattoni e bitume.
Parlavano tutti la stessa lingua, avevano tutti lo stesso progetto ed erano tutti figliuoli degli uomini e non figli di Dio.
La massoneria ha origini ben più antiche di quello che crediamo, la massoneria sorta nel 17º secolo, non è altro che il prosieguo dell’antica massoneria sorta millenni addietro.
5 E il Signore discese, per veder la città e la torre che i figliuoli degli uomini edificavano. 6 E il Signore disse: Ecco un medesimo popolo, ed essi tutti hanno un medesimo linguaggio, e questo è il cominciamento del lor lavoro, ed ora tutto ciò che hanno disegnato di fare, non sarà loro divietato. 7 Or su, scendiamo e confondiamo ivi la lor favella; acciocchè l’uno non intenda la favella dell’altro. 8 E il Signore li disperse di là sopra la faccia di tutta la terra; ed essi cessarono di edificar la città. 9 Perciò essa fu nominata Babilonia; perciocchè il Signore confuse quivi la favella di tutta la terra, e disperse coloro di là sopra la faccia di tutta la terra.
I massoni d’allora avevano fatto un progetto, un disegno ben preciso.
Volevano costruire una città ed una torre, pertanto prima di passare alla fase esecutiva necessitava un disegno…… Un progetto.
Per effettuare un progetto, un disegno, sono necessari due strumenti fondamentali: il compasso ed una squadra.
COMPASSO E SQUADRA
Questo è il primo simbolo della massoneria: squadra è compasso ed al centro una G.
Uno dei simboli principali della massoneria, Squadra e Compasso iniziarono a essere usati nelle assemblee della Massoneria intorno agli inizi del XVII secolo anche se vennero codificati e raffigurati insieme ad altri simboli tipici di questa società segreta solo nel XVIII secolo. Alla Squadra e al Compasso sono stati attribuiti, nel corso degli anni, diverse interpretazioni. La prima, che quasi si perde nella leggenda, li associa ai Compagni Massoni dagli operai che lavoravano alla costruzione del Tempio di Salomone per conto dell’architetto fenicio Hiram Abif. Hiram, iniziato al sapere arcano prediluviano della Geometria Sacra, fu ucciso subito dopo la fine dei lavori per la costruzione del tempio in modo da conservare nei secoli la sua conoscenza.
La G simboleggia il Grande architetto.
FILO A PIOMBO E LIVELLA
Simbologia e significato del Filo a Piombo e della Livella
Il Filo a Piombo, impeccabile nella sua misura, simboleggia la congiunzione tra cielo e terra e l’equilibrio interiore di ogni individuo. Espressione di rettitudine e verità è ispiratrice dell’idea di ascesa costante e continua, individuando così una retta verticale idealmente infinita che conduce alla perfezione. Questo comporta per l’individuo un alto senso di giustizia e integrità morale sia davanti a Dio che nei confronti del prossimo. E’ un vigoroso invito a vivere la nostra esistenza nella magnanimità, nella giustizia e nel perdono rifuggendo quindi anche dallo spirito di vendetta, dalla malizia, dal disprezzo per l’umanità, dal senso d’invidia, dall’egoismo, dal fanatismo e dal diffamare la religione. Trovare quindi il giusto equilibrio nei mari tempestosi della vita, tra passione e integrità morale, è la più alta forma di elevazione che l’uomo può raggiungere.
LA LIVELLA
La Livella, simboleggia in un senso la costruzione del proprio impianto spirituale in una scala sempre maggiore di elevazione, nell’altro, invece, è simbolo del destino che accomuna tutti gli individui alla morte da cui nessun uomo può sottrarsi. In senso più ampio, la livella ci insegna che tutti gli abitanti della Terra derivano dalla stessa stirpe e partecipano all’unisono ai ritmi naturali condividendo la stessa speranza: quella di un’altra vita dopo la morte. A conclusione di quanto detto, possiamo affermare che sebbene le diversificazioni tra gli esseri umani siano fondamentali al mantenimento di un certo ordine globale, nessuno stato di superiorità ci deve far dimenticare che siamo tutti figli dello stesso Dio. Così, colui che è posizionato sul gradino più basso della scala gerarchica, quando giungerà il momento della Grande Livellatrice, ovvero la morte, avrà ugual titolo di chi è posto sul gradino più alto cadendo, di fatto, ogni tipo di distinzione, fatta eccezione per la bontà e la virtù.
LA PIETRA LEVIGATA
Nel senso più generale del termine la pietra simboleggia l’identificazione con il massone stesso, quindi rappresenta il lavoro che si deve compiere su se stessi per passare da uno stato imperfetto, passivo e incosciente (pietra grezza) ad uno più elevato, creativo e disciplinato (pietra levigata). In altre parole il lavoro di squadratura e di levigatura della pietra grezza equivale al lavoro fatto su se stessi. Il fine ultimo della simbologia rappresentata dalla Pietra è quello di suggerire come la pietra grezza sia inadatta alla costruzione di edifici stabili dato che mal si combina con le pietre contigue. Il risultato sarà quindi disarmonia e instabilità.
La pietra levigata invece si unisce perfettamente alle altre ugualmente lavorate apportando armonia e stabilità nell’edificio. La correlazione tra pietra levigata e stabilità contiene in sé un concetto molto importante per la massoneria: l’uomo lavora al bene e al progresso dell’umanità prima di tutto migliorando continuamente e assiduamente se stesso.
LA CAZZUOLA
La Cazzuola è uno dei più importanti simboli massonici e sta a indicare la volontà di andare in soccorso del prossimo quando è in difficoltà. Simboleggia quindi la beneficenza e la carità insita nell’uomo. Strumento essenziale del muratore, viene usata per mescolare e stendere la calce atta ad unire le pietre o i mattoni. Rappresenta quindi l’amore fraterno che, come la calce, crea adesione tra le varie pietre che compongono la costruzione. Nel parallelismo tra amore fraterno e calce, possiamo affermare che l’utilità della cazzuola è quella di amalgamare e disporre ove serve, la giusta dose di calce-amore fraterno. Il messaggio che si leva sta nell’esortare l’uomo ad essere parte attiva e a dare il proprio contributo alla costruzione di una società migliore, più giusta e più libera.
IL SOLE E LA LUNA
Sole, adorato da quasi tutti i popoli antichi simboleggia la saggezza, l’amore e l’intelletto. In senso più ampio, il Sole rappresenta la parte maschile e si erge a simbolo dell’origine e della ragione che porta luce ove domina il buio e illumina l’intelletto. La Luna, invece, rappresenta l’oscurità e la mutabilità delle forme. Espressione del lato femminile, la Luna rappresenta la figura materna che si palesa con il suo movimento crescente e calante regolatore dei ritmi naturali. Il movimento della Luna si contrappone a quello del Sole in cui la sua dinamica è puramente assiale, seguendo la corrispondenza Sole-Spirito-Fuoco.
La Luna, nella simbologia massonica, rappresenta anche l’idea di mediazione tra le forze che interagiscono nel cosmo dato che la sua superficie riflette la luce del Sole. Dal punto di vista massonico il Sole e la Luna, nel loro insieme, simboleggiano la
IL DELTA IL TRIANGOLO
Il nome del Delta, conosciuto anche come Triangolo di Salomone, deriva dall’alfabeto greco e, più precisamente, dalla forma in maiuscolo della terza lettera. Il Delta simboleggia la perfetta geometria del numero tre. La valenza simbolica del numero tre è riscontrabile in diverse filosofie, tra cui, quella preminente del pensiero pitagorico dove il 3 rappresenta l’ascesa dalla molteplicità all’unicità. Non solo: il tre, nella religione cristiana, simboleggia la Trinità mentre, in molte teosofie, appare come simbolo di perfezione divina. La lettera G posta al centro del Delta si presta a innumerevoli interpretazioni: si suppone che possa essere l’iniziale di Dio in lingua inglese (God) oppure rappresenta l’iniziale della parola Gnosi. Oltre a queste possiamo interpretarla come la G di Geometria. Il Delta si può far ricondurre anche al tetractis pitagorico, al tetragramma ebraico o all’Occhio Divino fonte creatrice della vita.
I MASSONI SONO TRINITARI…..
IL MAGLIO
Il Maglietto simboleggia la forza di volontà e la determinazione ad agire per il bene secondo Virtù e Coscienza. Per antonomasia il maglietto è lo strumento atto a modellare la materia agendo su di essa. Simbolo di energia e potenza, nella simbologia massonica rappresenta la costanza del lavoro per ottenere il risultato desiderato. Nel mero significato di azione corrisponde quindi alla capacità di agire rapidamente e con precisione sulla materia, ovvero la capacità di dosare forza profusa nel movimento.
LO SCALPELLO
Lo Scalpello rappresenta invece il discernimento dell’uomo, ovvero la capacità di riconoscere e scegliere le parti utilizzabili della pietra indispensabili alla costruzione di qualsiasi opera. Come il maglietto, anche lo scalpello si rivolge all’apprendista esortandolo a trovare in sè la forza e il coraggio necessari per scolpire e modellare la pietra; pietra che equivale a dire se stesso. La combinazione dei due strumenti, maglietto e scalpello, ovvero tra la forza di volontà e la capacità di discernimento, genera il progressivo affinamento dell’opera, ovvero del percorso interiore dell’iniziato. A concusione di quanto scritto possiamo aggiungere che i due strumenti evidenziano il bisogno imprescindibile di combinare all’azione il pensiero.
IL REGOLO
Da tempi ormai lontanissimi il Regolo è lo strumento per eccellenza di comparazione tra diverse grandezze e di equlibrio nelle proporzioni. Dal punto di vista simbolico, nella massoneria assume il significato di perfezione e di ordine risultanti da modi di agire coerenti, giusti ed equlibrati. e dell’ordine che risultano dall’azione giusta ed equilibrata, dai tempi remoti è lo strumento della comparazione tra grandezze e della armonia della proporzione. Menzionato anche nei testi biblici, il Regolo viene indicato quale strumento di misurazione utilizzato dal dio Ptah per quantificare la crescita delle acque del fiume Nilo: in questa circostanza questo strumento simboleggia la legge. Il Regolo rappresenta anche le 24 ore che compongono il giorno: questo strumento ci indica le ore da dedicare alla preghiera e al pensiero e quelle da destinare al lavoro, al riposo e alle azioni rivolte ai bisognosi di aiuto.
ZODIACO
Nella massoneria, i dodici segni dello Zodiaco vengono usati come un insieme di simboli che non ha nulla in comune con il significato divinatorio e astrologico che generalmente gli viene attribuito. Infatti, lo Zodiaco, definito secondo Platone come “cancello del cielo”, raffigura prettamente una visione cosmogonica dell’Universo. Nei templi massonici i segni zodiacali sono rappresentati nella parte superiore per indicare la varietà di forme del cosmo che si accentra intorno alla Trra. Secondo le geometrie ternarie e quaternarie, dove ognuno dei quattro elementi (terra, acqua, aria e fuoco) raccoglie tre segni, casa di sette pianeti (tre + quattro) lo Zodiaco rappresenta una caratteristica attribuita via via ad ognuno dei tre gradi dell’Ordine.
LE COLONNE
Dal punto di vista storico le colonne simboleggiano l’altezza, la forza, la portanza e la strutturalità. Quando si parla di colonne, nella cultura massonica, è necessario riferirle altresì ai testi biblici. Poste all’ingresso del Tempio di Salomone rappresentano la dualità. Quella sormontata da tre melagrane si riferisce all’elemento femminile, quindi all’Aria e al soffio che alimenta la vita; l’altra, sormontata da un globo, a quello maschile, cioè al Fuoco e all’ardore. Oltre a questo, le Colonne in senso generale, rappresentano i cardini di una costruzione e simboleggiano solidità. La Colonna di sinistra è in stile dorico e si alza maestosa e solenne. Nella parte inferiore ha incisa la lettera B di Boaz (secondo la tradizione, dal nome del bisnonno del re Davide). La colonna antistante invece, ha incisa la J, di Jakin, è in stile ionico e si erge agile e armoniosa. Ma, tra i molteplici significati delle Colonne troviamo anche il senso di stabilità, oltre che di perpendicolarità ed equlibrio. Le colonne, nelle architetture, trasmettono le energie dall’alto al basso e equlibrano le stesse dinamiche strutturali. Le Colonne hanno un significato preciso nelle iniziazioni degli iniziati massoni. Infatti, questa funzione, trasferita al significato massonico, ha la valenza di simboleggiare il ruolo stesso delle fondamenta dell’edificio interiore che l’iniziato deve disegnare e realizzare nel corso della propria vita.
Marco 12:10
Non avete ancor letta questa scrittura: La pietra, che gli edificatori hanno riprovata, è divenuta il capo del cantone;
1Pietro 2:7
A voi adunque, che credete, ella è quella cosa preziosa; ma a’ disubbidienti è, come è detto: La pietra, che gli edificatori hanno riprovata, è divenuta il capo del cantone, e pietra d’incappo, e sasso d’intoppo.
LA PIETRA CHE I MASSONI HANNO RIGETTATA E’ CRISTO GESU’ IL SIGNORE.
Pace del Signore
Una voce che grida fuori dal coro degli edificatori di Babilonia e della sua grande torre