Matteo 11:11 In verità io vi dico, che fra i nati di donna non è sorto alcuno maggiore di Giovanni Battista; però, il minimo nel regno dei cieli è maggiore di lui.
Galati 4:4 Ma quando giunse la pienezza de’ tempi, Iddio mandò il suo Figliuolo, nato di donna, nato sotto la legge.
inseminazione s. f. (med.) Deposizione di seme maschile negli organi genitali femminili, spec. con riferimento alla fecondazione artificiale.
seminare v. tr. (io semino ) 1 Spargere il seme, le sementi (anche assol.): seminare il grano; seminare un terreno a grano. 2 (fig.) Spargere qua e là, lasciar cadere: semina i suoi vestiti per la stanza. 3 (fig.) Diffondere, suscitare: seminare discordia. 4 Nel linguaggio sportivo, distaccare con facilità gli avversari: seminare gli inseguitori.
fertile agg. 1 Che produce, rende molto: terreno -f; CONTR. Sterile. 2 (fig.) Fecondo, ricco. ETIMOLOGIA: dal lat. fertilis, da ferre ‘portare, produrre’.
fecondo agg. 1 Detto di donna o di femmina di animali che può procreare; CONTR. Sterile. 2 (fig.) Che produce largamente: terreno -f; ingegno fecondo | (fig.) Che può avere ricco svolgimento, ampi sviluppi: idea feconda; SIN. Fertile, produttivo. 3 Che feconda: vento -f.
Matteo 13:4-8 Ecco, il seminatore uscì a seminare. E mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; gli uccelli vennero e la mangiarono.
E un’altra cadde ne’ luoghi rocciosi ove non avea molta terra; e subito spuntò, perché non avea terreno profondo; ma, levatosi il sole, fu riarsa; e perché non avea radice, si seccò.
E un’altra cadde sulle spine; e le spine crebbero e l’affogarono.
E un’altra cadde nella buona terra e portò frutto, dando qual cento, qual sessanta, qual trenta per uno.
Tutti gli esseri umani sono nati da donna, sono il frutto di un’inseminazione, un seme maschile è penetrato dentro un ovulo femminile ed ha dato vita ad una nuova vita.
Un seme ha fecondata quella terra, non sarà quel seme a nascere dalla donna, ma una nuova creatura che porta il patrimonio genetico del seme e dell’ovulo che è stato concepito.
Certamente è necessario che il seme abbia vita, e che il terreno che lo riceve sia pronto ad accoglierlo, nutrirlo e farlo crescere ed al suo tempo partorire una nuova creatura.
Ogni nascituro porta anche delle tare ereditarie dei propri genitori, sia fisiche che anche caratteriali.
I figli non sono altro che il mescolamento, l’impasto del seme con la terra; se il seme è buono e la terra è buona, certamente il frutto sarà buono.
La donna non è altro che il vaso di terra nel quale il frutto cresce, ed infine nasce e cresce non più nel vaso ma nella famiglia che se ne prende cura, quando diviene adulto porta altro frutto.
Genesi 2: 24 Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua moglie, e saranno una stessa carne.
Prima di venire al mondo ogni uomo e ogni donna, siamo stati una stessa carne con nostra madre, siamo stati dentro di lei così come le era Eva dentro di Adamo, non siamo stati una stessa carne con nostro padre che ci ha seminati, ma con nostra madre dalla quale siamo nati da donna e non da uomo; l’uomo che si unisce alla moglie deve lasciare padre e madre ed essere una stessa carne con la moglie, il cordone ombelicale deve essere tranciato, e unire i coniugi in una stessa carne.
Luca 1:15 Poiché sarà grande nel cospetto del Signore; non berrà né vino né cervogia, e sarà ripieno dello Spirito Santo fin dal seno di sua madre,
Luca 1:41-45 E avvenne che come Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le balzò nel seno; ed Elisabetta fu ripiena di Spirito Santo, e a gran voce esclamò: Benedetta sei tu fra le donne, e benedetto è il frutto del tuo seno!
E come mai m’è dato che la madre del mio Signore venga da me?
Poiché ecco, non appena la voce del tuo saluto m’è giunta agli orecchi, il bambino m’è per giubilo balzato nel seno.
E beata è colei che ha creduto, perché le cose dettele da parte del Signore avranno compimento.
Luca 11:27-28 Or avvenne che, mentre egli diceva queste cose, una donna di fra la moltitudine alzò la voce e gli disse: Beato il seno che ti portò e le mammelle che tu poppasti! Ma egli disse: Beati piuttosto quelli che odono la parola di Dio e l’osservano!
Elisabetta ripiena Benedetta sei tu fra le donne, e benedetto è il frutto del tuo seno! E beata è colei che ha creduto, non disse: Beato il seno che ti portò e le mammelle che tu poppasti!.
Gesù si era staccato da quel seno che Lo aveva portato e da quelle mammelle che Lo avevano allattato, Egli era stato svezzato e disse: Beati piuttosto quelli che odono la parola di Dio e l’osservano!
Maria ebbe una benedizione particolare fra tutte le donne: portò nel Suo seno il Frutto Benedetto dal Padre che Lo aveva concepito nel grembo vergine di Maria, ella era beata perché aveva creduto, non era beato in suo grembo né le sue mammelle.
Gesù, Lo Sposo era unito al Padre ed alla Sua Sposa che avrebbe partorito alla croce con dolore, Egli non era carnale ma spirituale.
Matteo 10:37 Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; e chi ama figliuolo o figliuola più di me, non è degno di me;
Luca 14:25-27 Or molte turbe andavano con lui; ed egli, rivoltosi, disse loro: Se uno viene a me e non odia suo padre, e sua madre, e la moglie, e i fratelli, e le sorelle, e finanche la sua propria vita, non può esser mio discepolo.
E chi non porta la sua croce e non vien dietro a me, non può esser mio discepolo.
Matteo 19:27-29 Allora Pietro, replicando, gli disse: Ecco, noi abbiamo lasciato ogni cosa e t’abbiam seguitato; che ne avremo dunque?
E Gesù disse loro: Io vi dico in verità che nella nuova creazione, quando il Figliuol del l’uomo sederà sul trono della sua gloria, anche voi che m’avete seguitato, sederete su dodici troni a giudicar le dodici tribù d’Israele.
E chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figliuoli, o campi per amor del mio nome, ne riceverà cento volte tanti, ed erederà la vita eterna.
In tutti questi versi non viene citata moglie che lascia il marito, una moglie cristiana dovrebbe stare insieme al marito cristiano, onorarlo ed essere a lui soggetta come al Signore, e non essere soggetta a madre, padre, figlio, figlia, fratello o sorella, essendo la moglie parte dell’uomo e non viceversa.
I° Timoteo 2:9-15 Similmente che le donne si adornino d’abito convenevole, con verecondia e modestia: non di trecce e d’oro o di perle o di vesti sontuose, ma d’opere buone, come s’addice a donne che fanno professione di pietà. La donna impari in silenzio con ogni sottomissione.
Poiché non permetto alla donna d’insegnare, né d’usare autorità sul marito, ma stia in silenzio.
Perché Adamo fu formato il primo, e poi Eva; e Adamo non fu sedotto; ma la donna, essendo stata sedotta, cadde in trasgressione nondimeno sarà salvata partorendo figliuoli, se persevererà nella fede, nell’amore e nella santificazione con modestia.
I° Corinti 11:10-12 Perciò la donna deve, a motivo degli angeli, aver sul capo un segno dell’autorità da cui dipende.
D’altronde, nel Signore, né laza la donna.
Poiché, siccome la donna viene dall’uomo, così anche l’uomo esiste per mezzo della donna, e ogni cosa è da Dio.
La donna viene dall’uomo, non l’uomo dalla donna, il Signore creò prima Adamo e la donna era in esso; certamente non poteva essere più grande e grossa d’Adamo e non doveva avere autorità su lui.
Adamo non fu sedotto, ma la donna cadde in trasgressione e portò anche Adamo a trasgredire.
Questo non significa che la donna non può essere salvata, l’essere stata sedotta dal serpente non preclude la salvezza, la donna sposata che onora il marito partorisce figli che poi lasceranno padre e madre, ma lei rimarrà accanto al marito, perseverando nella fede, nell’amore e nella santificazione con modestia; queste sono le caratteristiche delle donne di Dio, ed anche della donna di Cristo che è la Sua Sposa.
Tutti siamo nati da donna, ma questo non da alla donna nessuna autorità di madre e di donna, la donna che ha partorito figlioli deve amare il marito come moglie, e non anteporre all’amore di moglie quello di madre, la moglie deve dipendere dall’uomo, l’uomo da Cristo e Cristo da Dio.
Ciascun di noi dobbiamo sapere quali cordoni ombelicali debbono essere tagliati, e quali debbono essere rinsaldati, come figli e figli di Dio, abbiamo pari dignità ma ruoli diversi.
La Sposa che è la Chiesa di Cristo, deve essere soggetta al Signore in ogni cosa.
Se una donna vuole esaminare se stessa e sapere quanto è soggetta a Cristo, faccia un esame.
Efesini 5:22 Mogli, siate soggette ai vostri mariti, come al Signore.
Ogni donna è soggetta al Signore, come è soggetta al proprio marito; ogni donna che non è soggetta al Signore, non intende sottomettersi al proprio marito e pertanto non lo onora.
Colossesi 3:18 Mogli, siate soggette ai vostri mariti, come si conviene nel Signore.
Genesi 2:18 Poi l’Eterno Iddio disse: “Non è bene che l’uomo sia solo; io gli farò un aiuto che gli sia convenevole”.
Eva fu un aiuto convenevole fin quando non usò autorità sull’uomo, fino allora era uno con Adamo, poi essa permise che il serpente si mettesse in mezzo a loro, e così Eva si separò da Adamo e si mise dalla parte del serpente e non dalla parte di suo marito e di Dio.
Sia la vera Chiesa un aiuto convenevole per il suo Sposo, siano la nostre mogli un aiuto convenevole per ogni marito, ed ogni marito ami la propria mogli come Cristo ama la chiesa.
Siamo tutti nati da donna, siamo tutti rinati do disposti ad osservare i Suoi Comandamenti?
I Pietro 1:23 poiché siete stati rigenerati non da seme corruttibile, ma incorruttibile, mediante la parola di Dio vivente e permanente.
Come credenti dobbiamo essere rigenerati, non da un seme corruttibile col quale ci hanno generati i nostri padri e madri, ma rigenerati da un seme incorruttibile che è la Parola di Dio vivente e permanente, Seme che deve portare un frutto simile a quello che portò il grembo di Maria.
Luca 2:6 E avvenne che, mentre eran quivi, si compié per lei il tempo del parto.
Matteo 24:19 Or guai alle docinte, ed a quelle che allatteranno in que’ giorni!
Giovanni 7:6 Gesù quindi disse loro: Il mio tempo non è ancora venuto; il vostro tempo, invece, è sempre pronto.
doglia s. f. 1 (lett.) Dolore, sofferenza. 2 spec. al pl. Dolori che precedono il parto.
travaglio s. m. 1 (lett.) Lavoro duro, faticoso. 2 Angoscia, dolore, pena: il travaglio del dubbio. 3 Sofferenza fisica: travaglio di stomaco | Travaglio di parto, (ellitt.) travaglio, complesso dei fenomeni che accompagnano l’espulsione del feto dall’utero e che provocano sensazioni dolorose. ETIMOLOGIA: dal lat. mediev. tripalium ‘strumento di tortura’, da tripalis ‘di tre pali’.
Genesi 3:16 Alla donna disse: “Io moltiplicherò grandemente le tue pene e i dolori della tua gravidanza; con dolore partorirai figliuoli; i tuoi desiderî si volgeranno verso il tuo marito, ed egli dominerà su te”.
Il taglio cesareo è una pratica chirurgica con la quale è possibile estrarre un feto dall’utero di una donna. Esso viene effettuato, mentre la donna si trova in anestesia generale o spinale.
Malte donne partoriscono col taglio cesareo, lo fanno anche perché vogliono evitare il dolore del parto, non solo quando c’è una vera e seria necessità, in questi casi il momento di partorire è programmato dai dottori.
Maria partorì quando si compì per lei il tempo del parto, il tempo di alcuni è sempre pronto, alcuni chiudono la matrice per non partorire e così facendo rischiano di far morire il nascituri, rischiano di espellere un aborto, guai alle incinte che non partoriscono al proprio tempo.
Molte anime hanno ricevuto il Seme parecchi anni fa, ma ancora non hanno partorito, o se hanno partorito hanno partorito un aborto, un frutto morto: la religiosità ipocrita senza opere della fede.
Per Maria si compì il tempo del parto, se ancora noniamoci se il nostro tempo non è passato e non abbiamo partorito la nuova creatura per paura dei doloro del parto, per paura di dover lasciare le cose vecchie ed il vecchio uomo.
Con dolore partorirai figliuoli; i tuoi desiderî si volgeranno verso il tuo marito, ed egli dominerà su te”.
Il parto che deve fare la Sposa di Cristo, non è un parto indolore, la Sposa di Cristo non ha nulla a che fare con Casere ed il parto cesareo che da esso prende il nome, Cristo deve dominare.
Osea 13:12-13 L’iniquità di Efraim è legata in fascio, il suo peccato è tenuto in serbo.
Dolori di donna di parto verranno per lui; egli è un figliuolo non savio; poiché, quand’è giunto il momento, non si presenta per nascere.
Siamo rinati? Ci siamo presentati per nascere di nuovo? Vogliamo nascere in modo naturale?
In questi vasi di terra, è tempo che germogli il Seme che il Signore ha messo, se il nostro cuore è un buon terreno, ci potrà essere diversità di quantità e non di qualità del frutto del nostro seno.
Tutti nati da donna, non tutti rinati in Cristo Gesù benedetto in eterno. Sono io rinato? E tu?
Pace del Signore
F.llo Eliseo