CONVERTIMI, ED IO MI CONVERTIRO’
Spesso diciamo o udiamo dire: io mi sono convertito al Signore tanti anni fa…
Geremia 31:18-20 Io odo, odo Efraim che si rammarica: “Tu m’hai castigato, e io sono stato castigato, come un giovenco non domato; convertimi, e io mi convertirò, giacché tu sei l’Eterno, il mio Dio.
Dopo che mi sono sviato, io mi son pentito; e dopo che ho riconosciuto il mio stato, mi son battuto l’anca; io son coperto di vergogna, confuso, perché porto l’obbrobrio della mia giovinezza”.
Efraim è egli dunque per me un figliuolo sì caro? un figliuolo prediletto? Dacché io parlo contro di lui, è più vivo e continuo il ricordo che ho di esso; perciò le mie viscere si commuovono per lui, ed io certo ne avrò pietà, dice l’Eterno.
Ezechiele 18:29-30 Ma la casa d’Israele dice: – La via del Signore non è retta. – Son proprio le mie vie quelle che non son rette, o casa d’Israele? Non son piuttosto le vie vostre quelle che non son rette?
Perciò, io vi giudicherò ciascuno secondo le vie sue, o casa d’Israele! dice il Signore, l’Eterno. Tornate, convertitevi da tutte le vostre trasgressioni, e non avrete più occasione di caduta nell’iniquità!
Lamentazioni 5:21 O Signore, convertici a te, e noi sarem convertiti: Rinnova i nostri giorni, come [erano] anticamente.
Deuteronomio 30:8-10 Così, quando tu ti sarai convertito, e ubbidirai alla voce del Signore, e metterai in opera tutti i suoi comandamenti, i quali oggi ti do, il Signore Iddio tuo ti farà abbondare [in beni], in ogni opera delle tue mani, nel frutto del tuo seno, e nel frutto del tuo bestiame, e nel frutto della tua terra; perciocchè il Signore tornerà a rallegrarsi in te a bene, come si rallegrò ne’ tuoi padri.
Perciocchè tu ubbidirai alla voce del Signore Iddio tuo, per osservare i suoi comandamenti, e i suoi statuti, scritti in questo Libro della Legge; dopo che tu ti sarai convertito al Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore, e con tutta l’anima tua.
Luca 22:31-32 IL Signore disse ancora: Simone, Simone, ecco, Satana ha richiesto di vagliarvi, come [si vaglia] il grano.
Ma io ho pregato per te, acciocchè la tua fede non venga meno; e tu, quando un giorno sarai convertito, conferma i tuoi fratelli.
L’apostolo Pietro aveva lasciato lavoro, moglie e suocera e aveva seguito Gesù, egli era certo che si era veramente convertito, aveva fatto segni e prodigi e cacciato i demoni nel Nome di Gesù.
Aveva già camminato tre anni col Maestro, era stato sul monte della trasfigurazione, aveva camminato sulle acque, aveva visto Lazzaro resuscitare e tanti altri prodigi, e si sente dire: e tu, quando un giorno sarai convertito, conferma i tuoi fratelli.
Matteo 26:33-34 Ma Pietro, rispondendo, gli disse: Avvegnachè tutti sieno scandalizzati in te, io non sarò giammai scandalizzato.
Gesù gli disse: Io ti dico in verità, che questa stessa notte, innanzi che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte.
La vera conversione ci fa confermare i nostri fratelli, Pietro non lo era ancora ed egli non poteva confermare i suoi fratelli, ma li reputava capaci di scandalizzarsi e lui si reputava più forte confrontandosi con loro, non li confermava ma era in competizione con loro.
Marco 16:6-7 Ed egli disse loro: Non vi spaventate; voi cercate Gesù, il Nazareno, ch’è stato crocifisso; egli è risuscitato, egli non è qui; ecco il luogo ove l’avevano posto.
Ma andate, e dite a’ suoi discepoli ed a Pietro, ch’egli va innanzi a voi in Galilea; quivi lo vedrete, come egli vi ha detto.
Pietro non si era ancora convertito e non poteva confermare i suoi fratelli.
confermare A v. tr. (io confermo ) 1 Rendere fermo, saldo: confermare le speranze di qlcu.; SIN. Rafforzare. 2 Ribadire in forma esplicita o solenne: confermare la promessa | Ribadire, approvare: confermare una nomina | Mantenere in carica: è stato confermato nel suo ufficio. 3 Provare la fondatezza di una previsione: i fatti confermeranno quello che ho detto; SIN. Convalidare, dimostrare. 4 Ripetere qlco. già detto, riconoscendone la veridicità; SIN. Riaffermare, ribadire. 5 B v. rifl. Rafforzarsi in un dato atteggiamento o opinione: si è confermato nei suoi sentimenti. C v. intr. pron. Acquistare credito: la sua opinione si conferma col tempo.
Pietro non teneva fermo il rapporto di fratellanza, e dubitava della fermezza dei suoi fratelli, li vedeva deboli ed egli si sentiva forte. Così facendo non aveva molta stima dei suoi fratelli e ne parlava male dicendo: tutti loro possono essere scandalizzati, io no perché sono più forte.
Pietro era forte in se stesso e non era forte in Colui che lo doveva fortificare, egli giudicava secondo il suo carnale pensiero e non secondo dei fatti reali, egli cadde proprio dove si riteneva forte.
La conversione si manifesta nel confermare i propri fratelli in Cristo, di accettarli e riceverli con amore, senza disprezzarli e denigrarli come fece Pietro.
Romani 12:3-5 Per la grazia che m’è stata data, io dico quindi a ciascuno fra voi che non abbia di sé un concetto più alto di quel che deve avere, ma abbia di sé un concetto sobrio, secondo la misura della fede che Dio ha assegnata a ciascuno.
Poiché, siccome in un solo corpo abbiamo molte membra e tutte le membra non hanno un medesimo ufficio, così noi, che siamo molti, siamo un solo corpo in Cristo, e, individualmente, siamo membra l’uno dell’altro.
Pietro non era ancora convertito, egli non aveva un concetto sobrio di se stesso e non poteva confermare i suoi fratelli, egli pensava di poter esaminare la fede degli altri e non esaminava la propria. Chi è stato veramente convertito dal Signore, esamina se stesso e non gli altri per giudicarli ed esaltare se stesso.
Dovremo chiederci: come si possono confermare i nostri fratelli?
Matteo 10:40-42 Chi riceve voi riceve me; e chi riceve me, riceve colui che mi ha mandato.
Chi riceve un profeta come profeta, riceverà premio di profeta; e chi riceve un giusto come giusto, riceverà premio di giusto.
E chi avrà dato da bere soltanto un bicchier d’acqua fresca ad uno di questi piccoli, perché è un mio discepolo, io vi dico in verità che non perderà punto il suo premio.
Pietro non era ancora convertito perché non poteva confermare i suoi fratelli, e non aveva ancora pienamente ricevuto nel suo cuore ne loro e ne Colui che li aveva scelti e mandati.
Pietro non riconosceva pienamente il mandato degli altri e pertanto egli si riteneva più forte degli altri, come poteva confermarli come fratelli ed apostoli se li considerava diversi da lui?
3° Giov. 1:5-11 Diletto, tu operi fedelmente in quel che fai a pro dei fratelli che sono, per di più, forestieri.
Essi hanno reso testimonianza del tuo amore, dinanzi alla chiesa; e farai bene a provvedere al loro viaggio in modo degno di Dio; perché sono partiti per amor del nome di Cristo, senza prendere alcun che dai pagani.
Noi dunque dobbiamo accogliere tali uomini, per essere cooperatori con la verità.
3° Giov. 1:9-11 Ho scritto qualcosa alla chiesa; ma Diotrefe che cerca d’avere il primato fra loro, non ci riceve.
Perciò, se vengo, io ricorderò le opere che fa, cianciando contro di noi con male parole; e non contento di questo, non solo non riceve egli stesso i fratelli, ma a quelli che vorrebbero riceverli impedisce di farlo, e li caccia fuori dalla chiesa.
Diletto, non imitare il male, ma il bene. Chi fa il bene è da Dio; chi fa il male non ha veduto Iddio.
Pietro cercava di avere il primato fra i discepoli, egli non li confermava ma si riteneva il primo, il più forte, il più fedele, il difensore di Cristo. Questa sua presunzione lo portò a rinnegare Cristo.
Aveva cominciato a rinnegare i suoi fratelli, non ricevendoli amorevolmente nel suo cuore egli aveva dimostrata la sua incorversione non confermando ai suoi fratelli l’amore fraterno.
Pietro si doveva ancora convertire, e noi? Possiamo affermare alla luce delle scritture che siamo veramente convertiti, che amiamo e confermiamo i nostri fratelli?
I Corinzi 5:11 ma quel che v’ho scritto è di non mischiarvi con alcuno che, chiamandosi fratello, sia un fornicatore, o un avaro, o un idolatra, o un oltraggiatore, o un ubriacone, o un rapace; con un tale non dovete neppur mangiare.
I Giovanni 4:21 E questo è il comandamento che abbiam da lui: che chi ama Dio ami anche il suo fratello.
2° Giov. 1:8-11 Badate a voi stessi affinché non perdiate il frutto delle opere compiute, ma riceviate piena ricompensa.
Chi passa oltre e non dimora nella dottrina di Cristo, non ha Iddio. Chi dimora nella dottrina ha il Padre e il Figliuolo.
Se qualcuno viene a voi e non reca questa dottrina, non lo ricevete in casa, e non lo salutate; perché chi lo saluta partecipa alle malvage opere di lui.
Coloro che sono stati convertiti dal Signore, sono veramente convertiti e confermano i propri fratelli in Cristo, non si vergognano di loro, li ricevono nel proprio cuore e nelle loro case e si sentono onorati, non li rinnegano ma li confermano come propri fratelli.
Le religioni, le denominazioni, le varie dottrine degli uomini, non hanno fatto altro a rendere perplessi molti inconvertiti, i quali non sanno quali fratelli confermare e quali non ricevere.
La dottrina di Cristo Gesù è basata sull’Amore di Dio e non sulla teologia e sulla lettera sterile.
1° Corinti 13:2-7 E quando avessi il dono di profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e avessi tutta la fede in modo da trasportare i monti, se non ho carità, non son nulla.
E quando distribuissi tutte le mie facoltà per nutrire i poveri, e quando dessi il mio corpo ad essere arso, se non ho carità, ciò niente mi giova.
La carità è paziente, è benigna; la carità non invidia; la carità non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s’inasprisce, non sospetta il male, non gode dell’ingiustizia, ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.
La Carità è L’ Amore di Dio, solo questo Amore ci fa confermare i nostri fratelli
Pace del Signore
f.llo Eliseo