c.2 LA PRIGIONE DI SATANA E DEI SUOI ANGELI

Capitolo 2
LA PRIGIONE DI SATANA E DEI SUOI ANGELI

La fuoriuscita dall’Eternità e dall’Infinito determinò la creazione del tempo e dello spazio.
Genesi 1:1 leggiamo: Nel principio Dio creò….i cieli….e la terra.
Prima i cieli e dopo la terra, i cieli non erano altro che un’immensa massa d’acqua, questa massa d’acqua era un luogo separato da Dio, era la prigione di satana e dei suoi angeli ribelli.
In questa massa d’acqua furono affondate e spente le stelle cacciate dal cielo altissimo, cioè dall’Eternità e dall’infinito. Iddio creò i cieli, lo spazio, il tempo, questo fu il principio della materia, in quei cieli d’acqua ebbe origine la materia, la terra materiale creata da Dio.
Le stelle risplendenti ed il cherubino ribelle erano creature spirituali, antimateria, non avevano un corpo materiale. Anche se potenzialmente potevano materializzarsi, non avevano mai fatto uso di questa potenziale caratteristica perché prima del principio si trovavano nell’Eternità nell’antimateria, nell’invisibile, nello spirituale, nell’immateriale.
L’antimateria è prima della materia, Dio è Spirito ed è invisibile, si è “materializzato” venendo in carne attraverso il Suo Unigenito e Primogenito Figlio Cristo Gesù Nostro Signore e Salvatore che è Dio incarnato e l’immagine dell’Invisibile Iddio.
Prima del principio non si era manifestata la materia. L’antimateria concepì la ribellione e partorì la materia: LA TERRA ED I PIANETI; LE STELLE ERRANTI.
Dio immerge e spegne le stelle ribelli e separa dalla Sua presenza, l’antimateria diviene materia, perdono la loro luce e si ritrovano nell’abisso, nelle tenebre. Luogo nel quale non penetrava la Luce di Dio, Luce che aleggiava solo sulla superficie delle acque per lo Spirito di Dio, sono così separati da Dio e chiusi nella prigione tenebrosa creata da Dio stesso.
La Bibbia ci parla in modo particolare del cherubino risplendente che fu spento nell’abisso.
Quando questa stella fu spenta divenne TERRA INFORME E VUOTA.
La storia dell’uomo ha origine proprio sul pianeta terra, del quale ne calpesta la faccia.
Il cherubino risplendente diviene il pianeta terra informe e vuoto, e le altre stelle divengono pianeti, meteoriti, corpi celesti morti ed erranti nello spazio. Il pineta terra è il corpo fisico di satana, è la materia dalla quale tutte le cose materiale prenderanno corpo. Satana è il principe di questo mondo, è lo spirito del mondo e tutti gli angeli ribelli sono i suoi sudditi. La grande contesa cominciò nel cielo, continua sulla terra ed è stata vinta da Cristo Gesù sulla croce.
Gesù andò a predicare proprio nel cuore della terra, ci andò i tre giorni che il suo corpo rimase nel sepolcro, si prese i suoi e dopo il Suo sacrificio i figli di Dio che lasciano la terra rendono il loro spirito al Padre ed attendono il corpo incorruttibile al ritorno del Signore.
Il diavolo è in prigione, e non detiene nelle sue viscere nessun figlio di Dio.
Tempo e spazio = prigione di satana e dei suoi angeli.
Il pianeta terra è la materia, cioè il corpo materiale di satana, ecco perché tutta la battaglia di Cristo Gesù e di tutti i figli di Dio si combatte sulla terra e nei luoghi celesti che contengono tutti gli angeli divenuti pianeti, cioè stelle erranti nello spazio-tempo che li imprigiona.
In questa prigione ha origine il tempo, tempo che è un’appendice dell’Eternità.
In questa prigione ha origine lo spazio, spazio che è un’appendice dell’Infinito.
Questo è l’Alfa!…è il principio del Visibile, proveniente dall’Invisibile.
Colossesi 1:16 poiché in lui sono state create tutte le cose, che sono nei cieli e sulla terra; le visibili e le invisibili; siano troni, siano signorie, siano principati, siano potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. ( di Cristo Gesù ).
Iddio è Eterno ed ha creato il tempo; Iddio è Infinito ed ha creato lo spazio.
Tempo e spazio sono le schegge dell’Eternità Infinita di Dio, dove ha scagliato la materia.
Iddio creò i cieli e dentro essi spense il cherubino, che divenne satana, terra informe e vuota dallo Spirito Santo di Dio che aleggiava sulla superficie della acque, e le tenebre l’abisso.