CAPITOLO 15
LA CORRUZIONE DEI FIGLI DI DIO
La progenie di Set, diede origine ai figli di Dio, infatti da Enos una parte degli uomini si nominò del nome del Signore.
Gen. 4:26 (Diodati) Ed a Set ancora nacque un figliuolo; ed egli gli pose nome Enos. Allora si cominciò a nominare [una parte degli uomini] del Nome del Signore.
Ovviamente, l’altra parte non poteva proclamarsi figli di Dio, erano soltanto figli degli uomini, figli delle terra, figli del diavolo. Loro si identificavano con la carne ed il sangue.
Queste due progenie vivevano separate, i figli degli uomini vivevano nel peccato, nella depravazione. Il sesso dominava i figli degli uomini, e ogni sorta di peccato veniva consumato fra loro. Questa abominevole promiscuità diede origine a tutte le razze dei figli degli uomini.
I figli di Dio non sollazzavano nel sesso, ma si univano solo per procreare.
Fino alla morte di Adamo,queste due progenie rimasero separate. Adamo ed Eva per 235 anni avevano condotta una vita dissoluta, ma quando nacque Enos figlio di Set, anche il nonno Adamo e nonna Eva si nominarono del nome del Signore.
I figli degli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra, erano molto numerosi, praticavano la poligamia. Erano anche degli assassini come Caino che era dal maligno.
Gen. 4:23 E Lamec disse ad Ada e Silla sue mogli: Ascoltate la mia voce, mogli di Lamec; Porgete l’orecchio al mio parlare. Certo io ho ucciso un uomo, dando[gli] una ferita; Ed un giovane, dando[gli] una percossa.
4:24 Se Caino è vendicato a sette doppi, Lamec [lo sarà] a settanta volte sette doppi.
In quel tempo i figli di Dio si lasciarono sedurre dalla bellezza carnale delle figliuole degli uomini, in quel tempo c’erano anche dei giganti (Gen. 6: 1-7). I figli di Dio si accoppiarono con le figliuole degli uomini e queste partorirono uomini possenti. Questo provocò il mescolamento totale delle razze, anche i figli di Noè si mescolarono in quell’orgia primordiale.
Solo Noè fu visto giusto dinanzi a Dio, e Dio fece un patto con lui.
Ancora una volta il sesso corrompe i figli di Dio, Egli si adira e manda il diluvio.
Come volere immergere nuovamente il dragone, la terra nell’abisso dal quale è stato tratto.
Nuovamente le acque di sopra coprono la terra.
CAPITOLO 16
IL DILUVIO = PURIFICAZIONE
Il diluvio chiude il primo capitolo dell’umanità, il primo capitolo era stato aperto con Adamo e chiuso col diluvio. Il secondo capitolo viene aperto con Noè ( riposo), uomo giusto al cospetto di Dio, col quale Noè fa un patto. Fra tutti gli uomini della terra solo Noè trova grazia al cospetto di Dio. A causa del dilagante peccato e del mescolamento dei Suoi figli con le figliuole degli uomini, Dio decide di far morire tutti gli uomini della terra. Noè, sua moglie, i suoi tre figli e le tre nuore, sono coloro che Dio scampa da sicura morte. Anche gli animali terrestri ed i volatili subiscono la stessa sorte di tutti gli uomini, solo gli animali acquatici non avevano fiato come gli uomini e gli animali terrestri ed i volatili, infatti solo gli animali acquatici scamparono alla morte.
Noè sapeva che gli animali erano stati contaminati ed alcuni posseduti da spiriti immondi ( vedi i porci di Ghedare ). Dio dice a Noè di prendere sette paia di animali terrestri mondi e un paio di animali terresti immondi, e sette paia degli uccelli del cielo.
Ciò significa che parte degli animali terrestri erano impuri a causa di accoppiamenti abominevoli fra animali di specie diversa. Ciò aveva dato origine a specie impure, animali che Dio non aveva creato in natura, ma erano incroci fra razze diverse. Fra gli animali era avvenuto quello che era avvenuto fra gli uomini. Noè sapeva benissimo cosa era avvenuto, e sapeva discernere gli animali puri da quelli impuri. Il padre di Noè era stato contemporaneo di Adamo, pertanto Noè era il Patriarca che conosceva la storia dell’uomo e parlava con Dio.
Noè ubbidisce all’ordine di Dio, costruisce l’arca secondo il modello di Dio. Dopo che Noè e la sua famiglia e gli animali che Dio aveva ordinato salgono sull’arca e la porta viene chiusa da Dio, inizia il diluvio. Si aprono tutte le fonti del grande abisso e si aprono anche le cateratte del cielo, Dio fa l’opposto di quello che aveva fatto il secondo giorno della creazione di Dio.
Il dragone si ritrova nuovamente nell’abisso, le tenebre coprono la faccia dell’abisso, lo Spirito Santo di Dio aleggia sulla superficie delle acque dove l’arca è avvolta dallo Spirito.
Piove ininterrottamente per quaranta giorni, numero che simboleggia la purificazione. Ogni carne che respira ed ha bisogno d’ossigeno, perisce. Dopo quaranta giorni la terra si ritrova così come era il primo giorno della creazione, la terra rimase immersa nell’acqua per centocinquanta giorni, cinque mesi.
Dopo le acque cominciarono a scemare, ma Noè può scendere dall’arca dopo circa sette mesi.
Il diluvio era iniziato nell’anno seicentesimo di vita di Noè, nel secondo mese, 17° giorno.
Noè era sceso dall’arca nell’anno seicentouno secondo mese, 27° giorno.
Egli era stato nell’arca un anno e dieci giorni, UN TEMPO DI PURIFICAZIONE. Un ciclo completo del tempo dell’uomo che è nello SPAZIO-TEMPO.
L’arca era circa 150 Mt. Di lunghezza, 25 di larghezza e 15 di altezza ( tre piani di cinque metri ciascuno). Ogni piano era circa 3750 mq, per un totale di 11250 mq ( Gen. 6: 15-16).
Era molto grande l’arca, ma le specie pure di animali puri e gli uccelli dovevano essere sette paia, pertanto gli animali non erano numerosi come lo sono oggi.
Quello che gli scienziati chiamano “evoluzione”, fu corruzione che diede origine a razze non create da Dio e non esistenti in natura, oggi l’uomo si sta spingendo oltre con la manipolazione genetica. Dopo Noè la corruzione continuò maggiormente fra gli animali che Dio aveva creato erbivori, divennero carnivori e feroci. Anche l’uomo era stato creato “vegetariano”, ma il Signore gli permette di mangiare carne di animali, anche perché la vegetazione doveva ricrescere ed il giardino d’Eden non era più sulla terra. L’uomo diviene onnivoro, si ciba di animali e di vegetali, così come fanno gli animali dei campi.
Dio fa un nuovo patto con Noè, un patto diverso da quello che aveva fatto con Adamo.
Dio mette paura e spavento agli animali affinché non aggrediscano l’uomo (prima non erano aggressivi) e punisce anche gli animali permettendo all’uomo di cibarsene.
Il Signore fa anche un patto con gli animali della terra: la terra non sarà più immersa nell’acqua, ma alla fine dei tempi sarà arsa col fuoco Eterno. Ricomincia così la vita sulla terra, e ricomincia anche la corruzione che è giunta alla corruzione estrema dei nostri giorni.