I SEGRETI SVELATI
Luca 8:17 Poiché non v’è nulla di nascosto che non abbia a diventar manifesto, né di segreto che non abbia a sapersi ed a farsi palese.
1° Corinti 13:12 Poiché ora vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia; ora conosco in parte; ma allora conoscerò appieno, come anche sono stato appieno conosciuto.
Salmi 101:5 Io sterminerò chi sparla in segreto del suo prossimo; e chi ha l’occhio altero ed il cuor gonfio non lo sopporterò.
La Parola di Dio ci dice chiaramente che nessuna cosa rimane nascosta in eterno, il Signore stesso a volte ci svergogna se non abbiamo l’umiltà di confessare i nostri peccati.
Il re Davide nascondeva un grosso segreto, lo nascose per qualche anno e pensava che nessuno avrebbe mai saputo quello che aveva fatto: adulterio ed omicidio premeditato.
A volte per nascondere un peccato è necessario compierne un altro peggiore del primo, uno dei peccati che servono a nasconderne altri è la menzogna e l’ipocrisia, cioè cercare di apparire quello che veramente non siamo per nasconderci dietro un velo di foglie di fichi, così come fece Eva.
Davide pensava che il suo peccato era passato inosservato anche da Dio, pochi conoscevano il suo segreto, il capo del suo esercito gli era fedele, Betsabea non aveva interesse a svelarlo.
Davide era re, spesso anche noi siamo re di noi stessi e pensiamo che certe nostre azioni ci sono concessi e che il Signore è indulgente col nostro peccato o addirittura complice passivo.
Così non è, il Signore a volte lascia passare del tempo per convincerci di peccato, scaduto quel tempo Egli ci svergogna e ci castiga per farci comprendere che Egli non la pensa come noi.
2° Samuele 12:5 Allora l’ira di Davide s’accese fortemente contro quell’uomo, e disse a Nathan: “Com’è vero che l’Eterno vive, colui che ha fatto questo merita la morte.
Davide era pronto a giudicare gli altri, a dettare sentenze di morte, ma non giudicava se stesso.
2° Samuele 12:7-9 Allora Nathan disse a Davide: “Tu sei quell’uomo! Così dice l’Eterno, l’Iddio d’Israele: – Io t’ho unto re d’Israele e t’ho liberato dalle mani di Saul, t’ho dato la casa del tuo signore, e ho messo nelle tue braccia le donne del tuo signore; t’ho dato la casa d’Israele e di Giuda; e, se questo era troppo poco, io v’avrei aggiunto anche dell’altro.
Perché dunque hai tu disprezzata la parola dell’Eterno, facendo ciò ch’è male agli occhi suoi? Tu hai fatto morire colla spada Uria lo Hitteo, hai preso per tua moglie la moglie sua, e hai ucciso lui con la spada dei figliuoli di Ammon.
Purtroppo è una triste realtà, proprio coloro che hanno dei peccati nascosti e non sono disposti a confessarli, si dimostrano giustizieri proprio di coloro che hanno commesso lo stesso peccato.
Sono sempre pronti a scagliare le pietre su gli altri per dimostrare di essere senza peccato.
Dio conosceva bene il peccato di Davide, se lui l’avesse confessato spontaneamente al Signore, certamente non sarebbe stato svergognato pubblicamente.
Il Signore aveva rivelato al profeta tutto quello che Davide aveva fatto, il tempo per ravvedersi e pentirsi era scaduto ed il Signore aveva palesato a tutti il suo peccato.
Davide aveva disprezzata la Parola di Dio, certamente questo non poteva passare inosservato al Signore, nessuno può ingannare Dio e neanche gli uomini di Dio come il profeta Nathan.
Davide aveva oltraggiato il Signore e apparentemente non era successo nulla, il suo tenore spirituale non sembrava intaccato, egli scriveva e cantava i Salmi, nessuno si era accorto di nulla se non quei pochi che erano a conoscenza dell’adulteri e dell’omicidio del re Davide.
2° Samuele 12:10-14 Or dunque la spada non si allontanerà mai dalla tua casa, giacché tu m’hai disprezzato e hai preso per tua moglie la moglie di Uria lo Hitteo.
Così dice l’Eterno: Ecco, io sto per suscitare contro di te la sciagura dalla tua stessa casa, e prenderò le tue mogli sotto i tuoi occhi per darle a un tuo prossimo, che si giacerà con esse in faccia a questo sole; poiché tu l’hai fatto in segreto; ma io farò questo davanti a tutto Israele e in faccia al sole”.
Allora Davide disse a Nathan: “Ho peccato contro l’Eterno”. E Nathan rispose a Davide: “E l’Eterno ha perdonato il tuo peccato; tu non morrai.
Nondimeno, siccome facendo così tu hai data ai nemici dell’Eterno ampia occasione di bestemmiare, il figliuolo che t’è nato dovrà morire”. Nathan se ne tornò a casa sua.
Davide riconosce il suo peccato, lo confessa e riceve subito il perdono del Signore.
Quel peccato aveva dato ampia occasione di bestemmia, i nemici del Signore avevano gioito del peccato di Davide ed il Nome del Signore era stato oltraggiato.
Ogni peccato nascosto, non confessato al Signore e a coloro che abbiamo offeso, ha delle conseguenze a volte anche nel nostro corpo o in quello che è il frutto del peccato.
Giacomo 5:13-16 C’è fra voi qualcuno che soffre? Preghi. C’è qualcuno d’animo lieto? Salmeggi.
C’è qualcuno fra voi infermo? Chiami gli anziani della chiesa, e preghino essi su lui, ungendolo d’olio nel nome del Signore; e la preghiera della fede salverà il malato, e il Signore lo ristabilirà; e s’egli ha commesso dei peccati, gli saranno rimessi.
Confessate dunque i falli gli uni agli altri, e pregate gli uni per gli altri onde siate guariti; molto può la supplicazione del giusto, fatta con efficacia.
A volte non ci rendiamo conto che molte infermità sono la conseguenza di peccati non confessati, chi non confessa e lascia i propri peccati non può essere perdonato e guarito.
Davide fu un uomo con un cuore secondo Dio, un cuore che seppe pentirsi anche se tardivamente e trovò grazia al cospetto di Dio.
Salmo 51:1-11 Abbi pietà di me, o Dio, secondo la tua benignità; secondo la moltitudine delle tue compassioni, cancella i miei misfatti.
Lavami del tutto della mia iniquità e nettami del mio peccato!
Poiché io conosco i miei misfatti, e il mio peccato è del continuo davanti a me.
Io ho peccato contro te, contro te solo, e ho fatto ciò ch’è male agli occhi tuoi; lo confesso, affinché tu sia riconosciuto giusto quando parli, e irreprensibile quando giudichi.
Ecco, io sono stato formato nella iniquità, e la madre mia mi ha concepito nel peccato.
Ecco, tu ami la sincerità nell’interiore; insegnami dunque sapienza nel segreto del cuore.
Purificami con l’issopo, e sarò netto; lavami, e sarò più bianco che neve.
Fammi udire gioia ed allegrezza; fa’ che le ossa che tu hai tritate festeggino.
Nascondi la tua faccia dai miei peccati, e cancella tutte le mie iniquità.
O Dio, crea in me un cuor puro e rinnova dentro di me uno spirito ben saldo.
Non rigettarmi dalla tua presenza e non togliermi lo Spirito tuo Santo.
Davide non cerca più di nascondere il suo peccato, egli comprende e confessa la gravità del suo peccato e riconosce la giustizia di Dio, egli comprende che corre il rischio di essere rigettato dalla presenza del Signore e di non avere più la Spirito Santo.
Il pentimento di Davide è abbastanza palese e trovò grazia al cospetto del Signore.
Naturalmente il Signore non è mutato, Egli riprende, corregge e castiga i figli che ama, pertanto nessuno creda che il Signore diviene complice dei nostri peccati, che fa finta di non vederli.
Egli ci vuole indurre a pentirci, a confessare il nostro peccato affinché ci può perdonare, solo allora il diavolo non potrà più accusarci ed anche la nostra coscienza non ci accuserà più.
Davide stesso dichiara che il suo peccato è del continuo dinanzi a lui, non è possibile che un figlio di Dio, ripieno di Spirito Santo, possa ignorare il proprio peccato.
Davide faceva finta di ignorarlo, ma lo sapeva benissimo e cercava di giustificarlo fino a quando il Signore non lo svergognò e lo convinse di peccato.
Il Signore ha in abominio coloro che sparlano del prossimo, ovviamente chi sparla dimostra di non amare la persona della quale sparla. Se il marito sparla la moglie, in quel momento dimostra di non avere amore e stima per la moglie, è come se la tradisse; la stesso vale per la moglie nei confronti del marito che è il prossimo più prossimo, la sua stessa carne al cospetto di Dio.
Tutte le persone che sono inclini a sparlare, non fanno altro che mettere in cattiva luce gli altri e cercare di apparire agli altri migliori della persona che stanno sparlando. Chi è abituato a sparlare a volte diventa anche un calunniatore e semina delle calunnie che altri raccolgono e spargono e così la reputazione di qualcuno viene infangata ingiustamente.
Molte persone non fanno altro che lamentarsi con altre persone, sparlare e raccontare ad altri delle cose vere o false, cose che agli altri non interessano ma per prurito di udire stanno ad ascoltarle e poi a rapportarle ad altri e così via. Queste accuse vengono ingigantite e colorite ed arrivano tutte all’orecchio del Signore, il quale ha in abominio coloro che sparlano.
I Timoteo 3:11 Parimente siano le donne dignitose, non maldicenti, sobrie, fedeli in ogni cosa.
Se qualcuno ha sparso delle maldicenze e non è stato fedele in qualche cosa, confessi la sua infedeltà a Dio ed alla persona che ha offeso con la maldicenza o con l’infedeltà.
Numeri 32:23 Ma, se non fate così, voi avrete peccato contro l’Eterno; e sappiate che il vostro peccato vi ritroverà.
Il peccatore non potrà nascondersi al suo peccato, ed il peccato non è nascosto al peccatore, figuriamoci se il peccatore ed il suo peccato possono essere nascosti al Signore.
In un gruppo di preghiera c’era una “sorella” sposata che era l’amante di un “fratello” che faceva parte dello stesso gruppo, erano battezzati di Spirito Santo, pregavano, profetizzavano e cercavano di ingannare tutti i fratelli, nessuno mai avrebbe sospettato quella tresca. Il Signore vedeva e vede, un giorno il Signore mostrò ad un fratello una chiave.
Il fratello non comprese subito il significato, cominciò a pregare e chiedere al Signore intendimento, dopo qualche giorno il Signore rivelò con nome e cognome i protagonisti e l’adulterio che stavano commettendo e mandò il fratello a dirglielo. Furono svergognati, avevano cercato di ingannare dei figli di Dio ed il Signore aveva fatto come fece con Anania e Saffira
Proverbi 28:13 Chi copre le sue trasgressioni non prospererà, ma chi le confessa e le abbandona otterrà misericordia..
Se vogliamo ottenere dal Signore la Sua misericordia dobbiamo confessare ogni nostra trasgressione, e abbandonarla.
Davide confessò ed abbandonò l’adulterio e l’omicidio ed ottenne misericordia e prosperò nel Signore. Confessiamo le nostre trasgressioni se non vogliamo essere svergognati.
Pace del Signore
F.llo Eliseo