Feb 19

IL BILANCIO DELL’ANNO DI VITA

bilancio s. m. 1 Conteggio delle entrate e delle uscite in un’azienda | Prospetto che illustra la composizione del capitale e il correlativo reddito di un’azienda alla fine dell’esercizio | Bilancio preventivo, compilato prima che si verifichino i fatti | Bilancio consuntivo, redatto alla fine dell’esercizio. 2 (fig.) Valutazione riassuntiva di una situazione in ogni suo aspetto: fare il bilancio delle proprie azioni.

Ogni azienda, a fine anno deve fare il bilancio, deve fare il conteggio delle entrate e delle uscite, questo bilancio sapere quanto sono stati gli utili.

Si conosce così la somma che ha fruttato l’azienda, si conosce anche il passivo dell’azienda.

La vita di ogni essere umano ha bisogno di continui bilanci, la famiglia deve fare dei bilanci giornalieri, settimanali, mensili, annuali; gli alunni hanno bilanci trimestrali.

Ognuno deve fare delle valutazioni riassuntive di tante situazioni, deve valutare ogni aspetto e tirare le somme è valutare l’attivo o il passivo che ogni situazione ci ha portato.

Se un’azienda è sempre passiva, porterà al fallimento il titolare o i soci dell’azienda, i quali potranno trovarsi sul lastrico e rimetterci anche del loro patrimonio per la cattiva gestione.

La vita dell’essere umano deve essere gestita come l’azienda che vale quanto la vita dell’uomo, ogni uomo si reputa padrone della propria vita, anche se l’azienda può perderla in un attimo.

L’uomo non fa molti bilanci nella sua vita, egli è portato ad esaminare le aziende altrui e fare così molti bilanci della vita altrui e non della propria e spesso non si rende conto dei propri fallimenti.

Molte aziende si sono trovate sull’orlo del fallimento, sono state comprate ed il nuovo padrone le ha risanate e portate in attivo; evidentemente il vecchio padrone non le gestiva bene.

Facciamo onestamente un bilancio della nostra vita, certamente troveremo degli errori di amministrazione, avremo così il modo di correggerli per non andare verso il fallimento.

II Corinzi 13:5 Esaminate voi stessi per vedere se siete nella fede; provate voi stessi. Non riconoscete voi medesimi che Gesù Cristo è in voi? A meno che proprio siate riprovati.

Tessalonicesi 5:15-23 Guardate che nessuno renda ad alcuno male per male; anzi procacciate sempre il bene gli uni degli altri, e quello di tutti.

Siate sempre allegri; non cessate mai di pregare; in ogni cosa rendete grazie, poiché tale è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.

Non spegnete lo Spirito; non disprezzate le profezie; ma esaminate ogni cosa e ritenete il bene; astenetevi da ogni specie di male. Or l’Iddio della pace vi santifichi Egli stesso completamente; e l’intero essere vostro, lo spirito, l’anima ed il corpo, sia conservato irreprensibile, per la venuta del Signor nostro Gesù Cristo.

La Parola di Dio, ci invita ad esaminare noi stessi, a fare un bilancio della nostra vita spirituale, a vedere se siamo nella fede, la fede accompagnata dalle opere, non quella morta che è senza opere.

Dobbiamo provare noi stessi e fare il bilancio consuntivo della nostra vita spirituale.

consuntivo2 A agg. (econ.) Che si riferisce a cicli od operazioni già concluse: bilancio –c. B s. m. Rendiconto di un’attività alla fine della stessa.

Dobbiamo esaminare tutte le nostre azioni che abbiamo operate, tutto quello che abbiamo pensato, detto e fatto, non dimenticandoci che dobbiamo rendere conto a Colui che ci ha comprato e che ci chiede del continuo il rendiconto della nostra vita e ci chiede il Frutto dello Spirito Santo.

La nostra vita non deve essere più condotta da noi, se conduciamo noi “l’azienda” andremo verso il fallimento spirituale e avremo un bilancio negativo e passivo nel campo spirituale.

Romani 8:12-17 Così dunque, fratelli, noi siam debitori non alla carne per viver secondo la carne; perché se vivete secondo la carne, voi morrete; ma se mediante lo Spirito mortificate gli atti del corpo, voi vivrete; poiché tutti quelli che son condotti dallo Spirito di Dio, son figliuoli di Dio . Poiché voi non avete ricevuto lo spirito di servitù per ricader nella paura; ma avete ricevuto lo spirito d’adozione, per il quale gridiamo: Abba! Padre!

Lo Spirito stesso attesta insieme col nostro spirito, che siamo figliuoli di Dio; e se siamo figliuoli, siamo anche eredi; eredi di Dio e coeredi di Cristo, se pur soffriamo con lui, affinché siamo anche glorificati con lui.

La nostra vita deve essere condotta dallo Spirito di Dio, lo Spirito Santo deve condurre la nostra “azienda”, della quale noi spesso vogliamo essere presidenti ed amministratori unici.

Con molta attenzione, da uomini e donne avvedute, cerchiamo di amministrare nel migliore dei modi le nostre risorse economiche, affinché non ci troviamo con un bilancio negativo; si cerca il Supermercato più conveniente, si guardano le offerte ed il rapporto qualità-prezzo, si aspettano i saldi e si cerca di far quadrare il bilancio familiare nel migliore dei modi.

Dovremo renderci conto che tutte le nostre risorse provengono dal Signore, e pertanto dobbiamo essere dei buoni amministratori di noi stessi, e pertanto la nostra vita spirituale e terrena deve essere condotta dallo Spirito Santo.

Romani 13:8 Non abbiate altro debito con alcuno se non d’amarvi gli uni gli altri; perché chi ama il prossimo ha adempiuto la legge.

Un buon amministratore cerca di non avere alcun debito, specie se poi non può pagarlo, ma il credente ha del continuo un debito da pagare ed è quello di amare gli altri come Cristo lo ama.

Egli deva pagare questo debito, così come si paga una rata, le rate alla fine si estinguono ma il debito di amarci l’un l’altro dobbiamo pagarlo per tutta la vita.

Abbiamo fatto il bilancio? Stiamo pagando il debito d’amarci in Cristo Gesù? Quante rate abbiamo saltate? Siamo disposti a pagare le rate arretrate? Se non riusciamo a pagare il debito, siamo sull’orlo del nostro fallimento spirituale ed il nostro personale bilancio è in passivo.

Chi non ha amore depositato nella propria banca, non può pagare il debito e pertanto risulta debitore insolvente e prima o dopo Qualcuno vorrà vedere il rendiconto dell’azienda.

Marco 12:29-31 Gesù rispose: Il primo è: Ascolta, Israele: Il Signore Iddio nostro è l’unico Signore: ama dunque il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore e con tutta l’anima tua e con tutta la mente tua e con tutta la forza tua. Il secondo è questo: Ama il tuo prossimo come te stesso. Non v’è alcun altro comandamento maggiore di questi.

Se è un debito che abbiamo verso il nostro prossimo, e dobbiamo amarlo come noi stessi, abbiamo anche verso il Signore un debito? Dobbiamo amarlo con tutto il cuore, con l’anima, mente e forza?

Abbiamo un debito verso il Signore, il Nostro Salvatore Cristo Gesù e verso Nostro Padre?

Romani 8:9-14 Or voi non siete nella carne ma nello spirito, se pur lo Spirito di Dio abita in voi; ma se uno non ha lo Spirito di Cristo, egli non è di lui.

E se Cristo è in voi, ben è il corpo morto a cagione del peccato; ma lo spirito è vita a cagion della giustizia.

E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, Colui che ha risuscitato Cristo Gesù dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.

Così dunque, fratelli, noi siam debitori non alla carne per viver secondo la carne; perché se vivete secondo la carne, voi morrete; ma se mediante lo Spirito mortificate gli atti del corpo, voi vivrete; poiché tutti quelli che son condotti dallo Spirito di Dio, son figliuoli di Dio.

Il credente non ha alcun debito verso la propria carne, non è obbligato a vivere secondo la carne, ma ha un debito verso Dio e per pagarlo deve essere condotto dallo Spirito Santo, solo così ama il Signore e restituisce al Signore l’amore che ha ricevuto osservando i Suoi Comandamenti.

Giovanni 14:21 Chi ha i miei comandamenti e li osserva, quello mi ama; e chi mi ama sarà amato dal Padre mio, e io l’amerò e mi manifesterò a lui.

Non basta avere i comandamenti del Signore, bisogna osservarli per amare il Signore e pagare questo debito che gli è dovuto.

Colossesi 4:2 Perseverate nella preghiera, vegliando in essa con rendimento di grazie.

rendimento s. m. 1 (raro) Resa. 2 Misura dell’efficienza della manodopera | Capacità di produrre: tecnico a scarso –r. Reddito, frutto: il rendimento di un podere. 4 Rapporto tra l’energia ottenuta in forma utile da una macchina e quella spesa: rendimento di un motore.

Il Signore ci ha fatto grazia, quella grazia deve fruttare nella nostra vita, e ciascuno di noi deve rendere il frutto di quella grazia, e deve ringraziare del continuo Colui che ci ha fatto grazia.

Abbiamo anche questo debito di rendere onore, lode e gloria a Colui che ha dato la vita per noi.

Sono cose che abbiamo ricevuto e che dobbiamo del continuo renderle, solo così le manterremo.

I Giovanni 2:15 Non amate il mondo né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l’amor del Padre non è in lui.

Giacomo 4:4 O gente adultera, non sapete voi che l’amicizia del mondo è inimicizia contro Dio? Chi dunque vuol essere amico del mondo si rende nemico di Dio.

Facciamo un onesto bilancio della nostra vita spirituale, con molta probabilità scopriremo che siamo pieni di debiti e che la nostra azienda è sull’orlo del fallimento.

Il Signore ci ha dato delle ricchezze, queste ricchezze sono nel Suo Figliuolo Cristo Gesù, non comportiamoci come l’economo infedele, il quale amministrava male i beni del Suo Signore.

Dovremo controllare ogni attimo il bilancio della nostra vita, se siamo noi a fare i conti certamente falseremo il nostro bilancio e cercheremo di presentare un bilancio attivo, inventandoci di avere pagato molti debiti e lo faremo con fatture false che certamente non inganneranno il Signore.

Chiediamo allo Spirito Santo di fare il bilancio della nostra vita, dei nostri pensieri, del nostro parlare, del nostro agire e del nostro modo di ubbidire alla Parola del Signore, se siamo disposti a fare questo, certamente non potremo correggere il bilancio dell’anno passato, ma possiamo decidere il bilancio preventivo dell’anno seguente.

Ogni credente dovrebbe riflettere sulle parole di Gesù: non chi dice Signore, Signore!… ma chi fa la volontà del Padre mio entrerà nel regno dei cieli.

Esaminiamo noi stessi alla luce della Parola di Dio e non alla luce delle nostre parole carnali, il Signore esamina del continuo i nostri libri contabili, non possiamo ingannarlo e tanto meno nascondere la nostra vita dinanzi a Lui, pertanto facciamo il bilancio del nostro cristianesimo.

Certamente troveremo tutti degli errori, esaminandoli potremo correggerli se abbiamo timore del Signore.

Pace del Signore

F.llo Eliseo

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