Feb 17

La sapienza

sapienza s. f. 1 Il più alto grado di conoscenza delle cose: sapienza umana, divina | Sapere profondo unito a doti morali e spirituali.

saggezza s. f. Capacità di pesare e agire con criteri di prudenza e di quilibrio acquisiti anche in base all’esperienza.

intelligenza s. f. 1 (psicol.) Capacità di cogliere i nessi esistenti fra i vari momenti dell’esperienza; SIN. Comprensione | Quoziente di -i, punteggio ottenuto in numerose prove convenzionali che valutano capacità come il linguaggio, la memoria, la percezione e sim. | Intelligenza artificiale, parte dell’informatica che studia la realizzazione di elaboratori elettronici in grado di eseguire prestazioni simili a quelle umane. 2 Capacità di intendere, pensare, giudicare; SIN. Ingegno, intelletto. 3 Persona intelligente | L’intelligenza suprema, Dio | Le intelligenze celesti, gli angeli. 4 (lett.) Intendimento, interpretazione: un testo di facile -i.

male A avv. ( in posizione proclitica spesso troncato in mal ; compar. di maggioranza peggio ; superl. malissimo o pessimamente ) 1 In modo non giusto, non buono: agire male | Parlare male di qlcu., sparlarne | Trattare, rispondere -m, con durezza, senza riguardi; CONTR. Bene. 2 In modo insoddisfacente, svantaggioso: mangiare, dormire -m; riuscire male | Bene o -m, in un modo o nell’altro | Di male in peggio, con continuo peggioramento | Restare, rimanere -m, contrariato, deluso | Vestire -m, senza proprietà ed eleganza | Stare -m, essere a disagio o indisposto | Finire -m, avere un cattivo esito. 3 In modo imperfetto: la macchina funziona male | In modo incompleto (con valore di negazione): questo particolare male si accorda con il resto. B s. m. 1 Ciò che è cattivo, ingiusto e disonesto: commettere, fare il male | Il genio del -m, persona particolarmente cattiva; CONTR. Bene. 2 Ciò che è inutile, inopportuno, svantaggioso: non sarà male avvertirlo | Danno: fare del male | Agire a fin di -m, per nuocere ad altri | Voler -m, desiderare il danno altrui | Metter -m, discordia | Aversela a -m, offendersi | Andare a -m, guastarsi; CONTR. Bene. 3 Sventura, avversità: i mali della vita. 4 Sofferenza fisica o morale: sentire un gran male al ginocchio; mal d’amore; SIN. Dolore. 5 (med.) Malattia | Mal sottile, tubercolosi | Mal di mare, disturbo provocato dai movimenti della nave | Male che non perdona, (eufem.) tumore maligno.

Giobbe 28:28 Dio disse all’uomo: “Ecco: temere il Signore: questa è la Sapienza, e fuggire il male è l’Intelligenza”.”

Colossesi 1:9 Perciò anche noi, dal giorno che abbiamo ciò udito, non cessiamo di pregare per voi, e di domandare che siate ripieni della profonda conoscenza della volontà di Dio in ogni sapienza e intelligenza spirituale,

Geremia 17:9 Il cuore è ingannevole più d’ogni altra cosa, e insanabilmente maligno; chi lo conoscerà?

Il secolo scorso è stato il secolo delle grandi scoperte scientifiche , del progresso tecnologico.
La conoscenza è aumentata a dismisura e l’intelligenza umana ha sfornato molti geni.
Una grande sapienza umana ha invaso freneticamente gran parte dell’umanità, l’uomo si è cibato con voracità del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male, questo frutto estremamente pericoloso e velenoso ha portato un certo “benessere” per quanto riguarda la vita terrena ma ha portato malessere per quanto riguarda la vita spirituale, ha portato degli agi ma ha creato dei disagi nella sfera morale e spirituale di tutta l’umanità. Il male è aumentato in modo esponenziale rispetto ai benefici che la sapienza del presente secolo ha prodotto sull’essere umano.
Nonostante questa grande conoscenza, l’uomo non conosce il male che è nel suo cuore.
L’uomo ha conosciuto il benessere, ma non conosce il suo cuore ed il malessere che lo riempie.
Nei secoli è stato prigioniero nella rozza cella dell’ignoranza, nel presente secolo è prigioniero nella dorata e comoda cella della conoscenza che lo rende schiavo del “benessere”.
La medicina ha fatto passi da gigante, ma questo gigante non può sanare la malignità del cuore dell’uomo, non può mutare i pensieri della mente. Le “pillole” dell’amore, della vera pace, della gioia, della benignità, del perdono, dell’umiltà, dell’accontentarsi del proprio stato, di stimare gli altri più di se stessi, di fare agli altri quello che vorremo sia fatto a noi, di amare il prossimo come se stessi, queste pillole nessuna casa farmaceutica riesce a produrle, nonostante la conoscenza….
Questa conoscenza ha cercato di portare benessere alla parte carnale dell’essere umano ed ha portato l’umanità in una sorta di crisi esistenziale collettiva.
L’uomo del presente secolo sta cercando se stesso tra le immondizie del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male, così facendo si troverà immondo e non potrà giammai nettarsi della sua immondizia con la sapienza umana che agisce senza avere timore di Dio.
Dovremo chiederci: che intelligenza ha l’uomo che non fugge il male?
Che sapienza ha l’uomo che non ha timore di Dio?
Esistono due categorie di sapienti e di intelligenti: secondo l’uomo e secondo Dio.

1° Corinti 2:3-16 Ed io sono stato presso di voi con debolezza, e con timore, e con gran tremore; e la mia parola e la mia predicazione non hanno consistito in discorsi persuasivi di sapienza umana, ma in dimostrazione di Spirito e di potenza, affinché la vostra fede fosse fondata non sulla sapienza degli uomini, ma sulla potenza di Dio.
Nontimeno fra quelli che son maturi noi esponiamo una sapienza, una sapienza però non di questo secolo né de’ principi di questo secolo che stan per essere annientati, ma esponiamo la sapienza di Dio misteriosa ed occulta che Dio avea innanzi i secoli predestinata a nostra gloria, e che nessuno de’ principi di questo mondo ha conosciuta; perché, se l’avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria.
Ma, com’è scritto: Le cose che occhio non ha vedute, e che orecchio non ha udite e che non son salite in cuor d’uomo, son quelle che Dio ha preparate per coloro che l’amano.
Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; perché lo spirito investiga ogni cosa, anche le cose profonde di Dio.
Infatti, chi, fra gli uomini, conosce le cose dell’uomo se non lo spirito dell’uomo che è in lui? E così nessuno conosce le cose di Dio, se non lo Spirito di Dio.
Or noi abbiam ricevuto non lo spirito del mondo, ma lo Spirito che vien da Dio, affinché conosciamo le cose che ci sono state donate da Dio; e noi ne parliamo non con parole insegnate dalla sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito, adattando parole spirituali a cose spirituali.
Or l’uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché gli sono pazzia; e non le può conoscere, perché le si giudicano spiritualmente.
Ma l’uomo spirituale giudica d’ogni cosa, ed egli stesso non è giudicato da alcuno.
Poiché chi ha conosciuto la mente del Signore da poterlo ammaestrare? Ma noi abbiamo la mente di Cristo.

Esistono due fonti di sapienza: lo spirito del mondo e lo Spirito Santo che viene da Dio.
Per l’uomo naturale le cose dello Spirito di Dio gli sono pazzia, non le può conoscere se cerca di conoscerle con il proprio sapere, col proprio intelletto, deve giudicarle spiritualmente.
Il sapiente, l’intelligente del presente secolo si deve presentare dinanzi a Dio come un piccolo fanciullo, mettendo da parte il suo bagaglio di conoscenze e rendendosi conto che quel bagaglio può servire per la sua vita terrena, ma è un intoppo per la vita dello spirito.

1° Corinti 3:18-20 Nessuno s’inganni. Se qualcuno fra voi s’immagina d’esser savio in questo secolo, diventi pazzo affinché diventi savio; perché la sapienza di questo mondo è pazzia presso Dio. Infatti è scritto: Egli prende i savi nella loro astuzia; e altrove: Il Signore conosce i pensieri dei savi, e sa che sono vani.

Paolo invita i savi di questo secolo a divenire pazzi per divenire savi al cospetto del Signore.

Geremia 8:9 I savi saranno confusi, saranno costernati, saranno presi; ecco, hanno rigettato la parola dell’Eterno; che sapienza possono essi avere?

Daniele 2:20-22 Daniele prese a dire: “Sia benedetto il nome di Dio, d’eternità in eternità! poiché a lui appartengono la sapienza e la forza.
Egli muta i tempi e le stagioni; depone i re e li stabilisce, dà la sapienza ai savi, e la scienza a quelli che hanno intelletto.
Egli rivela le cose profonde e occulte; conosce ciò ch’è nelle tenebre, e la luce dimora con lui.

Luca 10:21 In quella stessa ora, Gesù giubilò per lo Spirito Santo, e disse: Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascoste queste cose ai savi e agl’intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli fanciulli! Sì, o Padre, perché così ti è piaciuto.

Il Signore stesso nasconde le Sue cose ai savi ed agl’intelligenti e li rivela ai piccoli fanciulli, pertanto non cerchiamo le cose di Dio con la nostra sapienza ed intelligenza umana, ci presenteremo dinanzi a Dio da pazzi, il Signore non si rivela ai pazzi ma ai piccoli fanciulli che vogliono essere da Lui ammaestrati e divenire così savi al Suo cospetto.
Cerchiamo la Sapienza di Dio avendo un santo timore ed osservando la Sua Parola, investighiamo le Scritture, facciamolo spiritualmente e non carnalmente altrimenti troveremo la Cassaforte chiusa e non ci sarà combinazione dell’umana sapienza che potrà aprire Quello Scrigno Glorioso.

Efesini 3:1-11 Per questa cagione io, Paolo, il carcerato di Cristo Gesù per voi, o Gentili…
(Poiché senza dubbio avete udito di quale grazia Iddio m’abbia fatto dispensatore per voi;
come per rivelazione mi sia stato fatto conoscere il mistero, di cui più sopra vi ho scritto in poche parole; le quali leggendo, potete capire la intelligenza che io ho del mistero di Cristo.
Il quale mistero, nelle altre età, non fu dato a conoscere ai figliuoli degli uomini nel modo che ora, per mezzo dello Spirito, è stato rivelato ai santi apostoli e profeti di Lui;
vale a dire, che i Gentili sono eredi con noi, membra con noi d’un medesimo corpo e con noi partecipi della promessa fatta in Cristo Gesù mediante l’Evangelo, del quale io sono stato fatto ministro, in virtù del dono della grazia di Dio largitami secondo la virtù della sua potenza.
A me, dico, che son da meno del minimo di tutti i santi, è stata data questa grazia di recare ai Gentili il buon annunzio delle non investigabili ricchezze di Cristo, e di manifestare a tutti quale sia il piano seguito da Dio riguardo al mistero che è stato fin dalle più remote età nascosto in Dio, il creatore di tutte le cose, affinché nel tempo presente, ai principati ed alle potestà, ne’ luoghi celesti, sia data a conoscere, per mezzo della Chiesa, la infinitamente varia sapienza di Dio, conforme al proponimento eterno ch’Egli ha mandato ad effetto nel nostro Signore, Cristo Gesù;

La vera chiesa di Cristo è messaggera della infinitamente varia sapienza di Dio, la quale l’ha ricevuta attraverso la rivelazione che il Signore ha data ad i Suoi ministri i quali annunziano le non investigabili ricchezze di Cristo rivelate per mezzo dello Spirito Santo e non per mezzo dello spirito del presente secolo.
Paolo era un uomo molto sapiente, egli era stato ai piedi di Gamaliele, un dottore della Legge, un grande maestro, conoscitore di molte cose, così come lo era Nicodemo che non sapeva cosa è la nuova nascita d’acqua e di Spirito, eppure era dottore d’Israele.
Filippesi 3:4-9 Benché anche nella carne io avessi di che confidarmi. Se qualcun altro pensa aver di che confidarsi nella carne, io posso farlo molto di più; io, circonciso l’ottavo giorno, della razza d’Israele, della tribù di Beniamino, ebreo d’ebrei; quanto alla legge, Fariseo; quanto allo zelo, persecutore della chiesa; quanto alla giustizia che è nella legge, irreprensibile.
Ma le cose che m’eran guadagni, io le ho reputate danno a cagion di Cristo.
Anzi, a dir vero, io reputo anche ogni cosa essere un danno di fronte alla eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale rinunziai a tutte codeste cose e le reputo tanta spazzatura affin di guadagnare Cristo, e d’esser trovato in lui avendo non una giustizia mia, derivante dalla legge, ma quella che si ha mediante la fede in Cristo; la giustizia che vien da Dio, basata sulla fede.

Paolo reputa le cose che gli erano guadagni, cioè la sapienza terrena ed il ruolo che egli ricopriva in seno ai dottori della Legge, ai religiosi Farisei, quelle cose li reputa un danno a cagione di Cristo.
Egli va oltre e dice che ogni cosa è un danno di fronte all’eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, Nostro Signore, per il quale Paolo ha rinunziato a tutte queste cose e le ha reputate tanta spazzatura per guadagnare Cristo.
Se l’essere umano, non si rende conto che la sua sapienza di fronte alla Sapienza ed alla conoscenza di Cristo Gesù è tanta spazzatura, se non è disposto a rinunciare a se stesso e all’immondizia della sapienza terrena che lo pone su un piedistallo facendolo idolo di se stesso, egli non potrà mai avere piena fede in Cristo e nella giustizia di Dio, basata sulla fede.
La scienza terrena fa delle ricerche, degli esperimenti, delle prove, e crede in una scoperta dopo aver fatto degli esperimenti ripetibili e controllabili. La scienza è “partorita” dagli scienziati e da loro esperimentata e consegnata nelle mani della tecnologia che la distribuisce all’umanità.
Il progresso ed il benessere è basato sulla conoscenza scientifica e sulle risorse economiche che la sostengono, le nazioni più progredite investono ingenti somme per la ricerca.

Amos 5:14 Cercate il bene e non il male, onde viviate, e l’Eterno, l’Iddio degli eserciti, sia con voi, come dite.

Colossesi 3:1 Se dunque voi siete stati risuscitati con Cristo, cercate le cose di sopra dove Cristo è seduto alla destra di Dio.

Matteo 6:33 Ma cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte.

Matteo 7:7 Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; picchiate e vi sarà aperto;

Salmi 111:2 Grandi sono le opere dell’Eterno, ricercate da tutti quelli che si dilettano in esse.

Purtroppo, i ricercatori del bene, del Regno di Dio e della Sua giustizia, delle cose di sopra dove Cristo è seduto alla destra di Dio, delle opere del Signore, sono pochi e pertanto non c’è stato un progresso spirituale nella conoscenza dei misteri di Dio.
Il cristianesimo di oggi pensa di avere raggiunta la piena conoscenza di Dio, e pertanto non ricerca la Parola di Dio rivelata, si basa soltanto su dottrine e tradizioni che sono spesso il frutto dell’umana sapienza mescolata con la libera interpretazione della Parola di Dio che sforna così le varie dottrine del “cristianesimo” del presente secolo, ecco perché esistono varie dottrine e varie chiese “cristiane”. Molti dicono: il Cristo, eccolo qui….
Nel mondo di oggi troviamo un “cristianesimo” babilonese, tutti dicono di avere il Nome di Gesù, ma non tutti hanno la stesso Gesù Cristo che è Uno Benedetto in Eterno.
Questa situazione è la conseguenza della sapienza umana che si è fatta un dio a propria immagine e somiglianza, idoli ce ne sono tanti, il Vero Dio è Uno solo ed una è la Sua dottrina.
Mettiamo da parte la nostra sapienza e cerchiamo il Signore col nostro spirito e certamente lo troveremo e potremo conoscere le cose del Regno di Dio.
La sapienza terrena ci farà conoscere le cose della terra ed oscurerà le cose del cielo.
La Sapienza celeste ci farà conoscere le cose del Regno di Dio ed oscurerà le cose terrene.
Naturalmente, fin quando siamo su questa terra avremo bisogno di cose terrene per in nostro sostentamento, ma queste cose non le ricercheremo con affanno, cercheremo il Regno di Dio e la Sua giustizia e certamente tutte le altre cose ci saranno sopraggiunte.

Giacomo 4:1-10 Donde vengono le guerre e le contese fra voi? Non è egli da questo: cioè dalle vostre voluttà che guerreggiano nelle vostre membra?
Voi bramate e non avete; voi uccidete ed invidiate e non potete ottenere; voi contendete e guerreggiate; non avete, perché non domandate; domandate e non ricevete, perché domandate male per spendere nei vostri piaceri.
O gente adultera, non sapete voi che l’amicizia del mondo è inimicizia contro Dio? Chi dunque vuol essere amico del mondo si rende nemico di Dio.
Ovvero pensate voi che la Scrittura dichiari invano che lo Spirito ch’Egli ha fatto abitare in noi ci brama fino alla gelosia?
Ma Egli dà maggior grazia; perciò la Scrittura dice: Iddio resiste ai superbi e dà grazia agli umili. Sottomettetevi dunque a Dio; ma resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi.
Appressatevi a Dio, ed Egli si appresserà a voi. Nettate le vostre mani, o peccatori, e purificate i vostri cuori, o doppi d’animo!
Siate afflitti e fate cordoglio e piangete! Sia il vostro riso convertito in lutto, e la vostra allegrezza in mestizia!
Umiliatevi nel cospetto del Signore, ed Egli vi innalzerà.

Il secolo passato ha conosciuto due guerre mondiali ed una grande conoscenza scientifica.

Daniele 12:1 E in quel tempo sorgerà Micael, il gran capo, il difensore de’ figliuoli del tuo popolo; e sarà un tempo d’angoscia, quale non se n’ebbe mai da quando esiston nazioni fino a quell’epoca; e in quel tempo, il tuo popolo sarà salvato; tutti quelli, cioè, che saran trovati iscritti nel libro.
12:2 E molti di coloro che dormono nella polvere della terra si risveglieranno: gli uni per la vita eterna, gli altri per l’obbrobrio, per una eterna infamia.
12:3 E i savi risplenderanno come lo splendore della distesa, e quelli che ne avranno condotti molti alla giustizia, risplenderanno come le stelle, in sempiterno.
12:4 E tu, Daniele, tieni nascoste queste parole, e sigilla il libro sino al tempo della fine; molti lo studieranno con cura, e la conoscenza aumenterà”.

Nel tempo della fine la conoscenza aumanterà, terrenamente è già aumentata, aumenterà anche quella dei savi secondo Dio, dopo verrà il tempo della fine e la fine del tempo.
RICERCHIAMO LA SAPIENZA DI DIO

Pace del Signore
f.llo Eliseo

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