Romani 11:2-7 Iddio non ha reietto il suo popolo, che ha preconosciuto. Non sapete voi quel che la Scrittura dice, nella storia d’Elia? Com’egli ricorre a Dio contro Israele, dicendo: Signore, hanno ucciso i tuoi profeti, hanno demoliti i tuoi altari, e io son rimasto solo, e cercano la mia vita?
Ma che gli rispose la voce divina? Mi son riserbato settemila uomini, che non han piegato il ginocchio davanti a Baal.
E così anche nel tempo presente, v’è un residuo secondo l’elezione della grazia.
Ma se è per grazia, non è più per opere; altrimenti, grazia non è più grazia.
Che dunque? Quel che Israele cerca, non l’ha ottenuto; residuo eletto l’ha ottenuto.
Baal, o Bel, o Belus (signore, o padrone)
Varie forme del nome della suprema divinità maschile dei Fenici e dei Cananei, come Astoreth era ivinità femminile (I Re 11:33; I Re 18:21; Isaia 46:1; I Samuele 12:10). Che queste divinità siano derivate da fantastiche nozioni astrologiche, non si può dubitare. A Baal era attribuita la fertilità del terreno. La licenza sanzionata anzi richiesta dal loro culto, lo rese popolare. Ad ogni modo, si sparse fra gli Ebrei, essendo stato introdotto da Jzebel e dalla sua figlia. Ci vollero molti e severi castighi per sradicarlo. L’uso frequente della parola Baal nella forma plurale Baalim (ad es. Giudici 2:11; Giudici 10:10; I Re 18:18; Geremia 9:14; Osea 2:13, 17), prova probabilmente che gli si rendeva culto sotto varie forme. Esistono vari nomi composti col nome di questa divinità.
Il popolo d’Israele, al tempo del profeta Elia era un popolo che pensava di poter servire il Signore e Baal, pensava di poter essere gradito a Dio, nonostante si prostrava davanti a Baal.
Il Signore stesso parla di settemila uomini che non hanno piegato il ginocchio dinanzi a Baal.
Paolo riprende questo argomento e lo trasla al tempo presente, egli paragona ai settemila il residuo secondo l’elezione della grazia di Dio.
La lettera di Paolo era indirizzata ai Romani, a dei credenti salvati per grazia, e parla del popolo d’Israele dicendo: quel che Israele cerca, non lo ha ottenuto; mentre il residuo eletto l’ha ottenuto.
Riportando tutto ai tempi nostri possiamo dire: quello che il cristianesimo cerca, quello che cercano coloro che si proclamano popolo di Dio, non l’hanno ottenuto; mentre il residuo eletto l’ha ottenuto.
Il cristianesimo, in tutte le sue varie forme, dottrine e religioni che con esso si identificano, è la figura dell’Israele del tempo del profeta Elia, un popolo che va dietro ad Jzebel e suo marito.
Apocalisse 2:18-29 E all’angelo della chiesa di Tiatiri scrivi: Queste cose dice il Figliuol di Dio, che ha gli occhi come fiamma di fuoco, e i cui piedi son come terso rame:
Io conosco le tue opere e il tuo amore e la tua fede e il tuo ministerio e la tua costanza, e che le tue opere ultime sono più abbondanti delle prime.
Ma ho questo contro a te: che tu tolleri quella donna Jezabel, che si dice profetessa e insegna e seduce i miei servitori perché commettano fornicazione e mangino cose sacrificate agl’idoli.
E io le ho dato tempo per ravvedersi, ed ella non vuol ravvedersi della sua fornicazione.
Ecco, io getto lei sopra un letto di dolore, e quelli che commettono adulterio con lei in una gran tribolazione, se non si ravvedono delle opere d’essa.
E metterò a morte i suoi figliuoli; e tutte le chiese conosceranno che io son colui che investigo le reni ed i cuori; e darò a ciascun di voi secondo le opere vostre.
Ma agli altri di voi in Tiatiri che non professate questa dottrina e non avete conosciuto le profondità di Satana (come le chiaman loro), io dico: Io non v’impongo altro peso.
Soltanto, quel che avete tenetelo fermamente finché io venga. E a chi vince e persevera nelle mie opere sino alla fine io darò potestà sulle nazioni, ed egli le reggerà con una verga di ferro frantumandole a mo’ di vasi d’argilla; come anch’io ho ricevuto potestà dal Padre mio. E gli darò la stella mattutina. Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese
Atti 16:14 E una certa donna, di nome Lidia, negoziante di porpora, della città di Tiatiri, che temeva Dio, ci stava ad ascoltare; e il Signore le aprì il cuore, per renderla attenta alle cose dette da Paolo.
Tiatiri era una città rinomata per la porpora, Il Signore stesso mostra a Giovanni nella Rivelazione dell’Apocalisse cap. 17-18 la grande meretrice e Babilonia, troviamo un fiorente commercio di porpora, questa grande città è anche oggi piena di porporati ed il cristianesimo odierno sono le figlie da essa partorite, infatti tutto il protestantesimo proviene dalle sue viscere.
La chiesa di Tiatiri, aveva ed ha degli “angeli” che tollerano quella donna Jezabel, che si dice profetessa e insegna e seduce i servitori del Signore perché commettano fornicazione e mangino cose consacrate agli idoli.
Dovremo chiederci: chi è questa donna in seno alla chiesa? Una donna che insegna e seduce i servi?
Questa donna è la chiesa stessa organizzata, sono le varie scuole bibliche che danno diplomi e ministeri e che si sono sostituite al Signore, è la Babilonia che c’è nel cristianesimo, è la confusione delle varie dottrine specie nel protestantesimo che è stato sedotto e non protesta contro le opere di Baal, è la chiesa che si è prostituita con i potenti della terra, è la grande meretrice che cavalca il dragone rosso, è Jezabel dei nostri tempi che seduce i servi di Dio e li porta a fornicare con le varie dottrine degli uomini, questi servi hanno rapporti che non dovrebbero avere, piegano le loro ginocchia dinanzi a Baal, un altro padrone che non è Dio, pensano di poter servire due padroni.
Grazie a Dio ci sono anche oggi coloro che fanno parte dei settemila, uomini e donne che non si lasciano signoreggiare da coloro che tollerano quella donna Jezabel, che non vanno dietro le sue “profezie”, che non si lasciano signoreggiare da coloro che da essa sono stati sedotti, che non permettono che quella donna li ammaestri, che non commettono adulterio con lei.
1 Corinti 6:15-17 Non sapete voi che i vostri corpi sono membra di Cristo? Torrò io dunque le membra di Cristo per farne membra d’una meretrice? Così non sia.
Non sapete voi che chi si unisce a una meretrice è un corpo solo con lei? Poiché, dice Iddio, i due diventeranno una sola carne.
Ma chi si unisce al Signore è uno spirito solo con lui.
I settemila rappresentano il Corpo di Cristo, quel residuo che certamente non può unirsi al corpo di una meretrice e neanche alle sue figlie ed ai suoi figli.
Fra il popolo che si nomina del Signore, ci sono i settemila e soffrono nel vedere ciò che avviene nella chiesa di Tiatiri, sono coloro che non possono profetizzare perché è tollerata la “profezia” di Jezabel e le sue dottrine che per prurito d’udire i molti vogliono ascoltare.
Jzebel (casta) Si presenta come casta ma è una meretrice
Moglie di Achab re d’Israele, figlia di Ethbaal re dei Sidoni (I Re 16:31); e pertanto educata nelle pratiche idolatriche del suo paese. Essa, assai più che il re, governava Israele. Introdusse il culto di Baal e di altri idoli. Manteneva a proprie spese 400 sacerdoti di Astarte, mentre Achab ne manteneva 450 di Baal (I Re 18:19). Essendosi risolta a sterminare tutti i profeti di Dio, Adbia uomo pio, e mastro della casa del re ne salvò cento e li provvide di pane e di acqua, mentre rimasero nascosti in spelonche (I Re 18:3, 4, 13). Poco dopo, Elia fece uccidere i 450 profeti di Baal, ed Jzebel minacciò il profeta di togliergli la vita, ma non poté. Poi progettò ed effettuò l’uccisione di Naboth Izreelita, con l’aiuto degli anziani e dei principali della città (I Re 21:1-13).
La sua morte, ed il modo di essa fu predetta da Elia. Al suo tempo tutto si avverò alla lettera (II Re 9:30-37). Vedi ACHAB, ELIA, JEHU.
Il Signore dice: E metterò a morte i suoi figliuoli; e tutte le chiese conosceranno che io son colui che investigo le reni ed i cuori; e darò a ciascun di voi secondo le opere vostre.
Tutte le chiese conosceranno, i settemila conoscono che il Signore investiga i cuori e che da a ciascuno secondo l’opera sua, e non hanno paura di Jzebel ne di Achab suo marito, ne dei loro sacerdoti, ne dei loro “profeti”, ne delle loro dottrine, ne delle loro organizzazioni.
Pace del Signore
F.llo Eliseo
2 comments
GLORIA A DIO E TUTTI I SETTEMILA VOGLIAMO SERVIRE IL SIGNORE FINO ALLA FINE…COSTI QUEL CHE COSTI AMEN NESSUNO PUò TAPPARE LA BOCCA A DIO..LA VITTORIA è DI CRISTO PACE DEL SIGNORE
meravigliosa parola