Giovanni 13:10-35 Gesù gli disse: Chi è lavato non ha bisogno se non di lavare i piedi, ma è tutto netto; voi ancora siete netti, ma non tutti.
Perciocchè egli conosceva colui che lo tradiva; perciò disse: Non tutti siete netti.
Dunque, dopo ch’egli ebbe loro lavati i piedi, ed ebbe ripresa la sua vesta, messosi di nuovo a tavola, disse loro: Sapete voi quel ch’io vi ho fatto?
Voi mi chiamate Maestro, e Signore, e dite bene, perciocchè [io lo] sono.
Se dunque io, [che sono] il Signore, e il Maestro, v’ho lavati i piedi, voi ancora dovete lavare i piedi gli uni agli altri.
Perchè io vi ho dato esempio, acciocchè, come ho fatto io, facciate ancor voi.
In verità, in verità, io vi dico, che il servitore non è maggior del suo signore, nè il messo maggior di colui che l’ha mandato.
Se sapete queste cose, voi siete beati se le fate.
Io non dico di voi tutti; io so quelli che io ho eletti; ma [conviene] che s’adempia questa scrittura: Colui che mangia il pane meco ha levato contro a me il suo calcagno.
Fin da ora io ve[l] dico, avanti che sia avvenuto; acciocchè, quando sarà avvenuto, crediate ch’io son [desso].
In verità, in verità, io vi dico, che, se io mando alcuno, chi lo riceve riceve me, e chi riceve me riceve colui che mi ha mandato.
Dopo che Gesù ebbe dette queste cose, fu turbato nello spirito; e protestò, e disse: In verità, in verità, io vi dico, che l’un di voi mi tradirà.
Laonde i discepoli si riguardavano gli uni gli altri, stando in dubbio di chi dicesse.
Or uno de’ discepoli, il quale Gesù amava, era coricato in sul seno d’esso.
Simon Pietro adunque gli fece cenno, che domandasse chi fosse colui, del quale egli parlava.
E quel [discepolo], inchinatosi sopra il petto di Gesù, gli disse: Signore, chi [è colui?] Gesù rispose:
Egli è colui, al quale io darò il boccone, dopo averlo intinto. Ed avendo intinto il boccone, lo diede a Giuda Iscariot, [figliuol] di Simone.
Ed allora, dopo quel boccone, Satana entrò in lui. Laonde Gesù gli disse: Fa’ prestamente quel che tu fai.
Ma niuno di coloro ch’erano a tavola intese perchè gli avea detto [quello].
Perciocchè alcuni stimavano, perchè Giuda avea la borsa, che Gesù gli avesse detto: Comperaci le cose che ci bisognano per la festa; ovvero, che desse qualche cosa ai poveri.
Egli adunque, preso il boccone, subito se ne uscì. Or era notte.
Quando fu uscito, Gesù disse: Ora è glorificato il Figliuol dell’uomo, e Dio è glorificato in lui.
E se Dio è glorificato in lui, egli altresì lo glorificherà in sè medesimo, e tosto lo glorificherà.
Figlioletti, io sono ancora un poco di tempo con voi; voi mi cercherete, ma come ho detto a’ Giudei, che là ove io vo essi non posson venire, così altresì dico a voi al presente.
Io vi do un nuovo comandamento: che voi vi amiate gli uni gli altri; acciocchè, come io vi ho amati, voi ancora vi amiate gli uni gli altri.
Da questo conosceranno tutti che voi siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri.
Matteo 26:26-29 Or mentre mangiavano, Gesù prese del pane; e fatta la benedizione, lo ruppe, e dandolo a’ suoi discepoli, disse: Prendete, mangiate, questo è il mio corpo.
Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, dicendo: Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti per la remissione dei peccati.
Io vi dico che d’ora in poi non berrò più di questo frutto della vigna, fino al giorno che lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio.
Giovanni era colui che si trovava con la testa poggiata sul seno del Maestro, egli era più vicino e poteva parlare con Gesù ed udire meglio degli altri le parole di Gesù.
Infatti Pietro gli fece cenno, che domandasse a Gesù chi fosse il traditore; il dialogo di Giovanni col Maestro, non fu udito dagli altri, infatti non compresero il significato del boccone che Gesù aveva dato a Giuda; udirono solo le parole di Gesù: Fa’ prestamente quel che tu fai.
Nessuno degli altri commensali compresero il significato di quelle parole; Perciocchè alcuni stimavano, perchè Giuda avea la borsa, che Gesù gli avesse detto: Comperaci le cose che ci bisognano per la festa; ovvero, che desse qualche cosa ai poveri.
Solo Giovanni sapeva chi era il traditore, egli aveva chiesto al Maestro: chi è il traditore? Il maestro gli aveva risposto: colui al quale io darò il boccone!.. pertanto solo Giovanni era a conoscenza di questo segno che permetteva di individuare il traditore.
Tutti videro che Gesù diede il boccone a Giuda, tutti udirono le parole di Gesù: fai subito quello che devi fare, ma solo Giovanni poteva capire il senso del boccone e delle parole di Gesù.
Solo Giovanni si rese conto che dopo il boccone Satana era entrato in Giuda, gli altri non avevano compreso chi era Giuda, e che non stava andando a preparare la festa, o dare qualcosa ai poveri, ma stava andando a vendersi Gesù per trenta sporchi denari.
Il Signore aveva lavato i piedi anche a Giuda, pur sapendo chi era Giuda, Giuda aveva partecipato all’Ultima Cena, ma non aveva partecipato alla Santa Cena, infatti egli aveva ricevuto un boccone intinto nel piatto comune, piatto nel quale intingevano tutti gli altri discepoli, quel boccone assumeva un’importanza diversa perché gli era stato dato da Gesù, per i molti voleva significare che Gesù aveva onorato Giuda, e pertanto Giuda non poteva essere il traditore, anzi il discepolo nel quale Gesù aveva piena fiducia ed al quale gli faceva amministrare la cassa.
Giuda sembra essere il discepolo che si priva della cena, prende un solo boccone, e subito si alza dalla tavola per ubbidire al comando del Maestro, lo fa senza dire neanche una parola, egli lo fa subito dopo aver ricevuto il boccone; gli altri avranno pensato: povero Giuda, non ha neanche cenato, si è accontentato di un solo boccone ed ha subito ubbidito al Maestro.
Solo Giovanni aveva compreso chi era veramente Giuda, gli altri lo compresero dopo.
La Santa Cena avviene dopo che Giuda si era alzato dalla tavola ed era uscito da posseduto.
Gesù non intinge nessun boccone, ma prende il pane, lo benedisse, lo ruppe, dandolo ai Suoi discepoli disse: prendete, mangiate, questo è il mio corpo.
Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, dicendo: Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti per la remissione dei peccati.
Gesù benedisse il pane, e rese grazia per il calice del vino, per il Suo Sangue, Sangue del Patto.
Il pane rappresenta il Corpo di Cristo ed il vino il Sangue di Cristo, il Sangue del nuovo Patto.
Giovanni 19:31-36 Allora i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato (poiché era la Preparazione, e quel giorno del sabato era un gran giorno), chiesero a Pilato che fossero loro fiaccate le gambe, e fossero tolti via.
I soldati dunque vennero e fiaccarono le gambe al primo, e poi anche all’altro che era crocifisso con lui; ma venuti a Gesù, come lo videro già morto, non gli fiaccarono le gambe, ma uno de’ soldati gli forò il costato con una lancia, e subito ne uscì sangue ed acqua.
E colui che l’ha veduto, ne ha reso testimonianza, e la sua testimonianza è verace; ed egli sa che dice il vero, affinché anche voi crediate.
Poiché questo è avvenuto affinché si adempisse la Scrittura: Niun osso d’esso sarà fiaccato.
Esodo 12:46-47 Si mangi ogni agnello in una medesima casa; non portate fuori nulla della carne d’esso, e non ne spezzate alcun osso.
Tutta la raunanza d’Israele celebri la Pasqua.
Il pane rappresenta il Corpo di Cristo, la Chiesa che deve essere benedetta dal Signore Gesù è che deve essere rotta, divenendo così cibo spirituale per tutti i membri del Corpo di Cristo.
Il Corpo di Cristo Gesù, quel Corpo che salì sulla croce era un Corpo Benedetto, un Corpo che non aveva conosciuto il peccato, un corpo simile a carne di peccato ma senza peccato, quel corpo era stato benedetto fin dal seno materno, in quel corpo non ci fu mai nessuna contaminazione.
Pertanto il pane rappresenta il corpo mistico del Signore, la Sua Chiesa che ha bisogno delle continue benedizioni del Signore Cristo Gesù Benedetto in Eterno.
Se come Chiesa, riceviamo le membra del Corpo di Cristo, noi riceviamo Cristo e Dio Padre che Lo ha mandato e siamo carne di quel Corpo al quale nessun osso è stato spezzato.
Il Signore poi rese grazie al Padre, lo fece col Suo prezioso Sangue, Egli rese grazie al Padre per il Sangue del nuovo Patto che Egli aveva fatto attraverso l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo, Gesù uomo rende grazie al Padre e rende partecipi tutti coloro che sono partecipi al Sangue.
Esodo 12:21-23 Mosè dunque chiamò tutti gli anziani d’Israele, e disse loro: “Sceglietevi e prendetevi degli agnelli per le vostre famiglie, e immolate la Pasqua.
E prendete un mazzetto d’issopo, intingetelo nel sangue che sarà nel bacino, e spruzzate di quel sangue che sarà nel bacino, l’architrave e i due stipiti delle porte; e nessuno di voi varchi la porta di casa sua, fino al mattino.
Poiché l’Eterno passerà per colpire gli Egiziani; e quando vedrà il sangue sull’architrave e sugli stipiti, l’Eterno passerà oltre la porta, e non permetterà al distruttore d’entrare nelle vostre case per colpirvi.
I Corinzi 5:7 Purificatevi del vecchio lievito, affinché siate una nuova pasta, come già siete senza lievito. Poiché anche la nostra pasqua, cioè Cristo, è stata immolata.
Accostarsi degnamente al Calice del vino, rappresenta rendere grazie al Padre per quel Sangue del Patto che è stato sparso per noi e che ci ha dato vita eterna, e come il sangue degli agnelli che venivano immolati per celebrare la Pasqua nel Vecchio Testamento, che doveva essere spruzzato sull’architrave e sugli stipiti delle porte degli israeliti, così il Sangue di Cristo nella vita dei figli di Dio, mette un segno, il suggello dello Spirito Santo che fa di ogni vero credente il Tempio di Dio, quella casa ha La Porta ( Cristo Gesù ) segnata dal Sangue dell’Agnello di Dio.
Pertanto, quella casa non potrà essere distrutta perché è il Tempio di Dio.
Giovanni 6:51 Io sono il pane vivente, che è disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno; e il pane che darò è la mia carne, che darò per la vita del mondo.
1° Corinti 10:16-17 Il calice della benedizione che noi benediciamo, non è egli la comunione col sangue di Cristo? Il pane, che noi rompiamo, non è egli la comunione col corpo di Cristo?
Siccome v’è un unico pane, noi, che siam molti, siamo un corpo unico, perché partecipiamo tutti a quell’unico pane.
La Santa Cena rappresenta la comunione col Sangue di Cristo, e la comunione col Corpo di Cristo, noi che siamo le molte membra del Corpo di Cristo, siamo un corpo unico, una Chiesa Unica, perché tutti partecipiamo a quell’Unico Pane disceso dal cielo che è Cristo Gesù.
Pertanto partecipare degnamente alla Santa Cena, ci rende partecipi alla Chiesa di Cristo che è il Corpo di Cristo, ed al Sangue di Cristo ( lo Spirito Santo ) che da Vita Eterna e Vita ad esuberanza al Corpo di Cristo che è la vera Chiesa formata dai veri adoratori che adorano il Padre in ispirito e verità e che come figli di Dio, sono eredi di Dio, e coeredi del Signore Gesù Cristo.
Tutti i figli di Dio, hanno comunione col sangue di Cristo attraverso lo Spirito Santo, ed hanno comunione col Corpo di Cristo attraverso la comunione fraterna, solo questo ci fa partecipare alla Santa Cena, essendo degni per il Sangue di Cristo di entrare nel luogo Santissimo insieme al Sommo Sacerdote ed a tutti coloro che sono sacerdoti all’Iddio e Padre Suo e nostro.
Apoc. 1:5-6 Gesù Cristo, il fedel testimone, il primogenito dei morti e il principe dei re della terra. A lui che ci ama, e ci ha liberati dai nostri peccati col suo sangue, e ci ha fatti essere un regno e sacerdoti all’Iddio e Padre suo, a lui siano la gloria e l’imperio nei secoli dei secoli. Amen.
Pace del Signore
F.llo Eliseo