Daniele 4:9 Beltsatsar, capo de’ magi, siccome io so che lo spirito degli dèi santi è in te, e che nessun segreto t’è difficile, dimmi le visioni che ho avuto nel mio sogno, e la loro interpretazione.
Il profeta Daniele era il capo dei magi di Babilonia, in lui era la sapienza di Dio, nei magi la sapienza terrena che è pazzia agli occhi di Dio.
Esodo 8:19 Allora i magi dissero a Faraone: “Questo è il dito di Dio”. Ma il cuore di Faraone s’indurò ed egli non diè ascolto a Mosè e ad Aaronne, come l’Eterno avea detto.
I magi di Faraone riconobbero il dito di Dio, questa è saggezza.
Daniele 2:27 Daniele rispose in presenza del re, e disse: “Il segreto che il re domanda, né savi, né incantatori, né magi, né astrologi possono svelarlo al re.
Matteo 2:1 Or essendo Gesù nato in Betleem di Giudea, ai dì del re Erode, ecco dei magi d’Oriente arrivarono in Gerusalemme, dicendo:
2:2 Dov’è il re de’ Giudei che è nato? Poiché noi abbiam veduto la sua stella in Oriente e siam venuti per adorarlo.
2:3 Udito questo, il re Erode fu turbato, e tutta Gerusalemme con lui.
2:4 E radunati tutti i capi sacerdoti e gli scribi del popolo, s’informò da loro dove il Cristo doveva nascere.
2:5 Ed essi gli dissero: In Betleem di Giudea; poiché così è scritto per mezzo del profeta:
2:6 E tu, Betleem, terra di Giuda, non sei punto la minima fra le città principali di Giuda; perché da te uscirà un Principe, che pascerà il mio popolo Israele.
2:7 Allora Erode, chiamati di nascosto i magi, s’informò esattamente da loro del tempo in cui la stella era apparita;
2:8 e mandandoli a Betleem, disse loro: Andate e domandate diligentemente del fanciullino; e quando lo avrete trovato, fatemelo sapere, affinché io pure venga ad adorarlo.
2:9 Essi dunque, udito il re, partirono; ed ecco la stella che aveano veduta in Oriente, andava dinanzi a loro, finché, giunta al luogo dov’era il fanciullino, vi si fermò sopra.
2:10 Ed essi, veduta la stella, si rallegrarono di grandissima allegrezza.
2:11 Ed entrati nella casa, videro il fanciullino con Maria sua madre; e prostratisi, lo adorarono; ed aperti i loro tesori, gli offrirono dei doni: oro, incenso e mirra.
2:12 Poi, essendo stati divinamente avvertiti in sogno di non ripassare da Erode, per altra via tornarono al loro paese.
Le tradizioni e le dottrine degli uomini hanno cercato di colorire la Parola del Signore col pennello ed i colori dell’immaginazione umana. Questi colori hanno reso parte della Scrittura come se fosse una bella favola, fino al punto di “incoronare” nel VI secolo i magi facendoli divenire Re Magi, e di dire che erano tre Re Magi, e di mettere loro anche un nome: Gaspare, Melchiorre e Baldassarre.
I magi erano dei sacerdoti dell’antica religione politeistica Assiro-Babilonese, praticavano la magia e le arti occulte, erano anche astronomi ed astrologi. In Persia i magi venivano chiamati sacerdoti e si identificavano con la religione e la filosofia. I magi non erano Re, ma erano i “saggi”, gli “intellettuali” i consiglieri del Re e dei suoi dignitari. Faraone aveva i suoi magi, il re di Babilonia aveva i suoi magi, e costituì fra loro anche Daniele ed i suoi compagni. Daniele ed i suoi compagni, erano servi dell’Iddio Altissimo ed erano da Dio guidati per le Sue rivelazioni.
Daniele ed i suoi compagni, pur essendo il capo dei magi ed i suoi compagni i magi più vicini a lui, loro non partecipavano ai riti pagani di tutti gli altri magi. Daniele ed i suoi compagni pregavano insieme, e misero a repentaglio la loro vita non ubbidendo al re di Babilonia. La rivelazione del Signore e la Sua stessa presenza salvò la loro vita ed anche quella dei magi di Babilonia.
I magi venuti dall’Oriente erano guidati da Dio, erano magi che vivevano in Oriente. Daniele ed i suoi compagni vivevano in Babilonia ma non erano babilonesi, i magi babilonesi non avevano la guida e la rivelazione dell’Iddio Altissimo.
I magi che andarono ad adorare il Fanciullino Gesù e che furono a Lui guidati con la Sua Stella, non potevano certamente praticare la magia, le arti occulte ed il culto ai demoni, ed essere guidati dal Signore, fare un lungo viaggio e donare i loro tesori,ed offrire oro, incenso e mirra.
La saggezza di questi magi era simile a quella di Daniele ed i suoi compagni, e non a quella dei magi di Babilonia. Loro andarono ad adorare il Re di Re, il Signore dei Signori, loro ubbidirono a Dio e non ad Erode, non tornarono ad Erode ma per un’altra via tornarono al proprio paese.
Certamente avranno avuto da testimoniare grandi cose nel loro paese.
La figura di questi magi è un po’ misteriosa, noi non dobbiamo togliere nulla, ne aggiungere nulla, ma comprendere il significato ed il senso di questi personaggi che furono i primi adoratori del Cristo. La Bibbia non ci dice che Maria e Giuseppe adorarono il Fanciullino, e neanche i pastori.
Luca 2:8 Or in quella medesima contrada v’eran de’ pastori che stavano ne’ campi e facevan di notte la guardia al loro gregge.
2:9 E un angelo del Signore si presentò ad essi e la gloria del Signore risplendé intorno a loro, e temettero di gran timore.
2:10 E l’angelo disse loro: Non temete, perché ecco, vi reco il buon annunzio di una grande allegrezza che tutto il popolo avrà:
2:11 Oggi, nella città di Davide, v’è nato un Salvatore, che è Cristo, il Signore.
2:12 E questo vi servirà di segno: troverete un bambino fasciato e coricato in una mangiatoia.
2:13 E ad un tratto vi fu con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Iddio e diceva:
2:14 Gloria a Dio ne’ luoghi altissimi, pace in terra fra gli uomini ch’Egli gradisce!
2:15 E avvenne che quando gli angeli se ne furono andati da loro verso il cielo, i pastori presero a dire tra loro: Passiamo fino a Betleem e vediamo questo che è avvenuto, e che il Signore ci ha fatto sapere.
2:16 E andarono in fretta, e trovarono Maria e Giuseppe ed il bambino giacente nella mangiatoia;
2:17 e vedutolo, divulgarono ciò ch’era loro stato detto di quel bambino.
2:18 E tutti quelli che li udirono si maravigliarono delle cose dette loro dai pastori.
2:19 Or Maria serbava in sé tutte quelle cose, collegandole insieme in cuor suo.
2:20 E i pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Iddio per tutto quello che aveano udito e visto, com’era loro stato annunziato.
Ai magi d’Oriente era stato rivelato che era nato il Re dei Giudei, loro andarono ed adorarono il Re dei Re dei Giudei. Adorandolo lo riconobbero anche come loro Re, aprirono i loro tesori…ed offrirono…oro, incenso e mirra.
Matteo 6:21 Perché dov’è il tuo tesoro, quivi sarà anche il tuo cuore.
Matteo 12:35 L’uomo dabbene dal suo buon tesoro trae cose buone; e l’uomo malvagio dal suo malvagio tesoro trae cose malvage.
I magi furono guidati dalla Stella a cercare il Signore ed a trovarlo. Lo scopo del loro viaggio non era solo quello di trovarLo, ma di adorarLo. Aprirono i loro cuori, trassero cose buone ( oro, incenso e mirra ) e li offrirono al Signore, donando così il meglio che avevano.
I religiosi, i giudei, gli scribi, i farisei, i sadducei, il sommo sacerdote e tutta la casta sacerdotale, ed i re Erode non furono guidati al luogo dove era nato il Re dei Giudei, il Re dei Re, il Signore dei Signori. A quel luogo furono guidati gli umili pastori, ed i ricchi magi d’Oriente. Due categorie di persone che i religiosi giudei guardavano dall’alto verso il basso. Tutta la casta sacerdotale, gli scribi, i farisei (che il Signore definisce ciechi, guide di ciechi ), non potevano vedere quello che videro i magi ed i pastori. I pastori ed i magi racchiudono tutte le classi della società umana ed escludono i potenti della terra (il re Erode) ed i religiosi che con loro fanno lega.
I pastori erano nei campi, e facevano di notte la guardia alle loro greggi. Il gregge per loro era le loro ricchezza, il loro sostentamento. In quei giorni c’era molto movimento in quelle contrade a causa del censimento, tutti gli alberghi erano pieni di persone che venivano in quelle contrade per il censimento. Certamente era rischioso lasciare il gregge, i pastori andarono in fretta e trovarono Maria, Giuseppe ed il Fanciullino. Lasciarono tutto per correre e vedere il Cristo, il Salvatore, il Signore che era nato per loro. Quando se ne andarono, non corsero a vedere il loro tesoro (il gregge), ma cominciarono e testimoniare di quello che era loro avvenuto in quella notte, tutti quelli che li udivano si meravigliavano delle cose dette loro dai pastori. Avviene pure oggi?
I pastori se ne tornarono al loro gregge, glorificando e lodando Iddio per quello che avevano udito e visto, e come era loro stato annunziato. Avviene pure oggi ?
Così facendo, anche loro avevano aperto il loro tesoro ed avevano offerto oro, incenso e mirra.
Oro, incenso e mirra, hanno un significato particolare, e non a caso sono offerti dai magi.
Gen. 2:10 E un fiume usciva d’Eden per adacquare il giardino, e di là si spartiva in quattro bracci.
2:11 Il nome del primo è Pishon, ed è quello che circonda tutto il paese di Havila, dov’è l’oro.
Dall’Eden ( Piacevolezza) usciva un fiume per adacquare il giardino, il primo braccio è Pishon (Quel che scorre libero ), e circonda tutto il paese di Havila ( Circolo, Distretto ), dov’è l’oro.
Cant. dei Cant. 5:11 Il suo capo è oro finissimo, le sue chiome sono crespe, nere come il corvo.
Esodo 37:6 Fece anche un propiziatorio d’oro puro; la sua lunghezza era di due cubiti e mezzo, e la sua larghezza di un cubito e mezzo.
Apoc. 3:18 io ti consiglio di comprare da me dell’oro affinato col fuoco, affinché tu arricchisca; e delle vesti bianche, affinché tu ti vesta e non apparisca la vergogna della tua nudità; e del collirio per ungertene gli occhi, affinché tu vegga.
3:19 Tutti quelli che amo, io li riprendo e li castigo; abbi dunque zelo e ravvediti.
Quasi tutti gli arredi sacri del tabernacolo e poi del Tempio erano ricoperti d’oro, alcuni erano d’oro massiccio, tutto l’oro era oro puro. L’oro è la Parola di Dio, il propiziatorio è Cristo Gesù il quale ha coperta la legge adempiendola in Lui e introducendoci nel luogo Santissimo ci ha condotti per grazia al cospetto del Padre per mezzo del Suo sacrificio. Essendo in Cristo, noi siamo vasi ad onore, dei vasi d’oro, siamo il Tempio di Dio dove abita il Padre ed il Figlio per mezzo dello Spirito Santo che abbiamo ricevuto. L’oro affinato col fuoco è la Parola di Dio rivelata per il fuoco dello Spirito Santo, per il quale possiamo adorare Dio in spirito e verità. Dobbiamo andare a Gesù, ricevere l’Oro affinato col fuoco e poi divenire oro ed offrire noi stessi a Lui.
Mirra Specie di gomma, succo condensato di un arbusto spinoso (Balsamodendron opsobalsamum), che cresce soprattutto in Arabia. La mirra si vende, per uso medicinale, in piccoli globuli di color bianco o giallo, di odore forte e piacevole, ma di sapore amaro. Era uno degli ingredienti del sacro unguento (Esodo 30:23) e della sostanza con cui si imbalsamavano i corpi (Giovanni 19:39). La si usava anche come profumo (Ester 2:12; Salmi 45:8; Proverbi 7:17) ed era tenuta come un dono prezioso (Matteo 2:11). In Matteo 27:34, è scritto che diedero a bere a Gesù vino mescolato con fiele; mentre in Marco 15:23 leggiamo, vino mescolato con mirra.
Esodo 30:22 L’Eterno parlò ancora a Mosè, dicendo:
30:23 “Prenditi anche de’ migliori aromi: di mirra vergine, cinquecento sicli; di cinnamomo aromatico, la metà, cioè duecentocinquanta; di canna aromatica, pure duecentocinquanta;
30:24 di cassia, cinquecento, secondo il siclo del santuario; e un hin d’olio d’oliva.
30:25 E ne farai un olio per l’unzione sacra, un profumo composto con arte di profumiere: sarà l’olio per l’unzione sacra.
30:26 E con esso ungerai la tenda di convegno e l’arca della testimonianza,
30:27 la tavola e tutti i suoi utensili, il candelabro e i suoi utensili, l’altare dei profumi,
30:28 l’altare degli olocausti e tutti i suoi utensili, la conca e la sua base.
30:29 Consacrerai così queste cose, e saranno santissime; tutto quello che le toccherà, sarà santo.
30:30 E ungerai Aaronne e i suoi figliuoli, e li consacrerai perché mi esercitino l’ufficio di sacerdoti.
La mirra vergine o schietta era il primo dei migliori aromi, e tra gli aromi era quello che era ritenuto un dono prezioso. L’olio per l’unzione sacra aveva cinque componenti , tutti gli arredi sacri, il Sommo Sacerdote ed i suoi figliuoli dovevano essere unti con l’unzione sacra. Nel nuovo Testamento Cristo, l’Unto di Dio, i cinque ministeri e tutti i doni che i cristiani (unti di Dio), ricevono attraverso l’Unzione dello Spirito Santo, consacra al servizio i ministri e tutto il corpo di Cristo composto da sacerdoti e re, del reale Sacerdozio del Sommo Sacerdote Cristo Gesù.
Allora l’Unzione era per Aronne ed i suoi figli, col sacrificio di Cristo siamo stati introdotti nel Luogo Santissimo, pertanto siamo unti e consacrati nel Sacerdozio di Cristo Gesù il Signore.
Dobbiamo saper riconoscere il profumo dell’olio sacro che unge i ministri del Signore, nell’unità dello Spirito Santo i cinque componenti si mescolano l’un l’altro, e l’Unzione scende su noi.
Salmo 133:1 ECCO, quant'[è] buono, e quant’è piacevole, Che fratelli dimorino insieme!
133:2 [Questo è] come l’olio eccellente, [Che è sparso] sopra il capo d’Aaronne; Il quale gli scende in su la barba, [E poi] cola infino al lembo de’ suoi vestimenti.
133:3 Come la rugiada di Hermon, Che scende sopra i monti di Sion; Perciocchè il Signore ha ordinata quivi la benedizione, [E] la vita in eterno.
L’unzione scende solo quando c’è il pari consentimento, quando il corpo di Cristo è radunato nel Suo Nome, quando il Sommo Sacerdote ed i Suoi figli entrano nel Luogo Santissimo.
Cant. D. C. 3:6 CHI [è] costei che sale dal deserto, Simile a colonne di fumo, Profumata di mirra, e d’incenso, [E] d’ogni polvere di profumiere?
4:6 Finchè spiri [l’aura del] giorno, E che le ombre se ne fuggano, Io me ne andrò al monte della mirra, Ed al colle dell’incenso.
4:7 Tu [sei] tutta bella, amica mia, E non vi è difetto alcuno in te.
Apoc. 8:3 E un altro angelo venne e si fermò presso l’altare, avendo un turibolo d’oro; e gli furon dati molti profumi affinché li unisse alle preghiere di tutti i santi sull’altare d’oro che era davanti al trono.
8:4 E il fumo dei profumi, unendosi alle preghiere dei santi, salì dalla mano dell’angelo al cospetto di Dio.
Salmo 141:1 O Eterno io t’invoco; affrettati a rispondermi. Porgi l’orecchio alla mia voce quand’io grido a te.
141:2 La mia preghiera stia nel tuo cospetto come l’incenso, l’elevazione delle mie mani come il sacrifizio della sera.
L’oro puro è il simbolo della purezza della Parola di Dio, purezza che non possiamo e non dobbiamo mescolare con le nostre parole e con i nostri pensieri, che non sono i pensieri di Dio.
La mirra è il simbolo dell’Unzione del Signore, Unzione che non deve essere mescolata col nostro spirito, lo Spirito Santo deve santificare il nostro spirito, deve manifestarsi lo Spirito e non la carne. Dalla stessa fonte non può uscire acqua dolce ed acqua salata dalla nostra sapienza umana.
L’incenso è il simbolo del profumo che deve fare la Sposa di Cristo, profumo che è nelle preghiere dei santi, i quali hanno ben compreso che su di loro c’è l’Unzione del Santo. Pertanto non si contaminano con le cose del mondo, non mescolano le sozzure della carne e la puzza del peccato all’adorazione in ispirito e verità. L’Olio Sacro scende dall’Alto ed unge la Sposa di Cristo.
L’incenso sale verso l’Alto come conseguenza dell’Unzione.
Esodo 30:34 L’Eterno disse ancora a Mosè: “Prenditi degli aromi, della resina, della conchiglia odorosa, del galbano, degli aromi con incenso puro, in dosi uguali;
30:35 e ne farai un profumo composto secondo l’arte del profumiere, salato, puro, santo;
30:36 ne ridurrai una parte in minutissima polvere, e ne porrai davanti alla testimonianza nella tenda di convegno, dove io m’incontrerò con te: esso vi sarà cosa santissima.
30:37 E del profumo che farai, non ne farete della stessa composizione per uso vostro; ti sarà cosa santa, consacrata all’Eterno.
30:38 Chiunque ne farà di simile per odorarlo, sarà sterminato di fra il suo popolo”.
Colossesi 4:6 Il vostro parlare sia sempre con grazia, condito con sale, per sapere come dovete rispondere a ciascuno.
Matt. 5:13 Voi siete il sale della terra; ora, se il sale diviene insipido, con che lo si salerà? Non è più buono a nulla se non ad esser gettato via e calpestato dagli uomini.
Levitico 2:13 E ogni oblazione che offrirai, la condirai con sale e non lascerai la tua oblazione mancar di sale, segno del patto del tuo Dio. Su tutte le tue offerte offrirai del sale.
Dobbiamo esaminare noi stessi e quello che stiamo offrendo a Dio, ogni nostra offerta deve essere fatta nel Nome di Gesù ed offrire ORO,INCENSO E MIRRA. ORO PURO, INCENSO PURO E MIRRA PURA. Dobbiamo essere SCHIETTI col Signore, con noi stessi e con i fratelli.
Il Signore benedica la Sua Parola in noi e ci prepari per la Sua Venuta Gloriosa.
Amen
Pace del Signore
L’AMICO DEL MIO CUORE Cristo Gesù, Gloria a Dio.