1° Samuele 2:29-30 Perchè avete voi dato del calcio a’ miei sacrifici, e alle mie offerte, che io ho comandato [che si offeriscano] nel [mio] Tabernacolo? e [perchè] hai tu portato maggiore onore a’ tuoi figliuoli che a me, per ingrassarvi del meglio delle offerte d’Israele, mio popolo?
Perciò, il Signore Iddio d’Israele dice così: Io del tutto avea detto che la tua casa, e la casa di tuo padre, andrebbero e verrebbero davanti a me in perpetuo; ma ora il Signore dice: Ciò sia lungi da me; perciocchè io onorerò quelli che mi onorano, e quelli che mi sprezzano saranno avviliti.
onorare A v. tr. (io onoro ) 1 Trattare con onore, celebrare od ossequiare con atti e comportamenti che dimostrino ammirazione, stima e sim.: onorare la memoria dei grandi; onorare il padre e la madre. 2 (relig.) adorare con atti: onorare Dio.
Il Signore è degno di essere onorato, Egli stima coloro che lo onorano e li onora con la Sua presenza, coloro che invece Lo disprezzano saranno disonorati e non saranno onorati, saranno avviliti perché la presenza del Signore non sarà nella loro vita.
Eli era il Sommo Sacerdote, i suoi due figli erano sacerdoti e come sacerdoti non onoravano il Signore, lo muovevano ad ira facendo delle cose scellerate, si appropriavano con prepotenza delle offerte e dei sacrifici che dovevano essere offerte al Signore, come se non bastasse giacevano con delle donne che venivano a servire all’entrata del Tabernacolo della convenienza.
Eli, li aveva ripresi in modo blando, non aveva preso nessun provvedimento atto ad impedire che i sui due figli non continuassero a fare cose abominevoli che disprezzavano i comandamenti di Dio.
Eli aveva portato più onore ai suoi figli e non a Dio, Eli aveva onorato coloro che disonoravano Dio, anche Eli divenne complice passivo delle scelleratezze dei suoi figli.
Il Signore gli aveva parlato attraverso un uomo di Dio, confermato il messaggio attraverso il piccolo Samuele, nonostante ciò non mutò il suo comportamento verso i figli.
Eli disse: Egli è il Signore, faccia quello che ritiene opportuno.
Il Signore gli aveva dato ben due opportunità per ravvedersi, per esercitare la sua autorità di Sommo Sacerdote, di prendere posizione contro i suoi figli che stavano scandalizzando e oltraggiando anche il popolo di Dio. Eli voleva che il Signore facesse quello che doveva fare lui, Eli era padre e Sommo Sacerdote ed aveva il dovere di intervenire, egli aveva timore dei figli e non di Dio e pertanto li onorava perché aveva dei riguardi personali.
Deuteronomio 1:17 Nei vostri giudizi non avrete riguardi personali; darete ascolto al piccolo come al grande; non temerete alcun uomo, poiché il giudizio appartiene a Dio; e le cause troppo difficili per voi le recherete a me, e io le udirò″.
Proverbi 18:5 Non è bene aver per l’empio de’ riguardi personali, per far torto al giusto nel giudizio.
Proverbi 28:21 Aver de’ riguardi personali non è bene; per un pezzo di pane l’uomo talvolta diventa trasgressore.
Giacomo 2:9 ma se avete dei riguardi personali, voi commettete un peccato essendo dalla legge convinti quali trasgressori.
I Pietro 1:17 E se invocate come Padre Colui che senza riguardi personali giudica secondo l’opera di ciascuno, conducetevi con timore durante il tempo del vostro pellegrinaggio.
Il Signore non ha riguardi personali, i figli di Dio non devono avere riguardi personali, chi ha riguardi personali pecca dinanzi a Dio ed anche dinanzi agli uomini e si trova sotto il giudizio.
La Parola di Dio ci esorta ad onorare coloro che onorano Dio, se onoriamo coloro che oltraggiano Dio, ci associamo a loro e il Signore ci vede partecipi alle opere loro.
Quando si tratta dei propri figli, con molta facilità parliamo bene di loro e cerchiamo di presentare agli altri i lati che reputiamo migliori, ed anche se stanno oltraggiando Dio e disprezzando la Sua divina Parola, li facciamo apparire come dei bravi ragazzi perché sono nostri figli e ci gloriamo di loro al posto dell’Iddio che loro disprezzano.
Molti genitori “credenti” vedono i loro figli con dei riguardi personali, non esprimono un giusto giudizio che a volte esprimono verso i figli degli altri.
A volte i genitori sono ostaggio dei figli che non onorano Dio, così facendo non si rendono conto di portare maggiore onore ai figli e di mettere al secondo posto il Signore, questo fece Eli.
Egli sprezzò la Parola che il Signore gli aveva mandata, fece orecchio da mercante.
1° Samuele 3:17-18 Ed Eli: “Qual è la parola ch’Egli t’ha detta? Ti prego, non me la celare! Iddio ti tratti col massimo rigore, se mi nascondi qualcosa di tutto quello ch’Egli t’ha detto”.
Samuele allora gli raccontò tutto, senza celargli nulla. Ed Eli disse: “Egli è l’Eterno: faccia quello che gli parrà bene”.
Eli sembrava molto interessato a conoscere la Parola del Signore, quando la conobbe non fece nulla e la disprezzò dicendo: faccia quello che gli parrà bene.
Eli non era disposto a disonorare quelli chi disprezzavano il Signore, così facendo divenne complice e nonostante il Signore gli avesse detto che lo riteneva responsabile, egli non fece nulla.
Il Sommo Sacerdote era al vertice dell’autorità religiosa, egli era l’autorità costituita.
Matteo 26:65-66 Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti, dicendo: Egli ha bestemmiato: che bisogno abbiamo più di testimoni? Ecco, ora avete udita la sua bestemmia; che ve ne pare? Ed essi, rispondendo, dissero: È reo di morte.
Gesù fu portato dinanzi al sommo sacerdote, il quale disse: Egli ha bestemmiato.
La bestemmia era un reato che andava punito con la morte, pertanto Gesù fu condannato a morte.
1° Samuele 2:22-24 Or Eli era molto vecchio e udì tutto quello che i suoi figliuoli facevano a tutto Israele, e come si giacevano con le donne che eran di servizio all’ingresso della tenda di convegno.
E disse loro: “Perché fate tali cose? poiché odo tutto il popolo parlare delle vostre malvage azioni. Non fate così, figliuoli miei, poiché quel che odo di voi non è buono; voi inducete a trasgressione il popolo di Dio.
Tutto il popolo testimoniava contro i figli di Eli, erano figli disubbidienti che non onoravano il padre e non onoravano il sacerdozio, pertanto dovevano essere eliminati.
Deuteronomio 21:18-21 Quando un uomo avrà un figliuolo caparbio e ribelle che non ubbidisce alla voce né di suo padre né di sua madre, e benché l’abbian castigato non da loro retta, suo padre e sua madre lo prenderanno e lo meneranno dagli anziani della sua città, alla porta del luogo dove abita, e diranno agli anziani della sua città: “Questo nostro figliuolo è caparbio e ribelle; non vuol ubbidire alla nostra voce, è un ghiotto e un ubriacone”; e tutti gli uomini della sua città lo lapideranno, sì che muoia; così toglierai via di mezzo a te il male, e tutto Israele lo saprà e temerà.
La legge prevedeva questo trattamento per i figli ribelli, nonostante Gesù non avesse nessuna colpa Egli fu messo a morte, invece i figli di Eli non furono ne castigati, ne condannati a morte.
Il Signore non onorò ne Eli e tanto meno i suoi figli scellerati, morirono tutti nello stesso giorno.
Dobbiamo stare molto attenti e non onorare coloro che disonorano il Signore, saremo come Eli.
I Timoteo 5:17 Gli anziani che tengon bene la presidenza, siano reputati degni di doppio onore, specialmente quelli che faticano nella predicazione e nell’insegnamento.
Attenzione, attenzione, noi dobbiamo onorare tutti i veri servi di Dio che tengono bene la presidenza, specialmente coloro che si affaticano nella predicazione e nell’insegnamento della dottrina di Cristo che è secondo pietà, questi ministri di Dio sono degni di doppio onore.
2° Corinti 11:13-15 Poiché codesti tali sono dei falsi apostoli, degli operai fraudolenti, che si travestono da apostoli di Cristo.
E non c’è da meravigliarsene, perché anche Satana si traveste da angelo di luce.
Non è dunque gran che se anche i suoi ministri si travestono da ministri di giustizia; la fine loro sarà secondo le loro opere.
Paolo non ci dice di onorare i falsi apostoli, gli operai fraudolenti, che si travestono da apostoli di Cristo, non ci dice di onorare i falsi pastori, i falsi profeti, i falsi evangelisti, i falsi dottori e tanto meno coloro che si travestono da ministri di giustizia.
Matteo 10:41 Chi riceve un profeta come profeta, riceverà premio di profeta; e chi riceve un giusto come giusto, riceverà premio di giusto.
Stiamo molto attenti nel ricevere coloro che ci vengono presentati e si presentano come profeti. Molti “ministri di Dio” a vario titolo stanno imperversando in mezzo al cristianesimo, cosa avviene a coloro che ricevono un falso profeta, un ministro di satana travestito da ministro di giustizia?
Possiamo affermare senza ombra di dubbio che coloro che ricevono un ministro di satana, riceveranno il “premio” che riceveranno i ministri di satana, chi riceverà un ingiusto, riceverà il “premio” che riceveranno gli ingiusti, chi onora coloro che disonorano Dio, non sarà onorato da Dio, chi chiama pastore un’impostore, riceverà la ricompensa che riceveranno gli impostori.
Matteo 10:40 Chi riceve voi riceve me; e chi riceve me, riceve colui che mi ha mandato.
Gesù disse ai Suoi apostoli: chi riceve voi riceve Me!…
Coloro che ricevono un apostolo di satana, chi ricevono se non colui che lo ha mandato?
Oggi con molta facilità si danno riconoscimenti di ministeri, e si presume che tutti coloro che sono al vertice delle varie comunità siano stati mandati dal Signore, siamo proprio sicuri? Stanno tutti onorando il Signore? Sono tutti onorati dalla presenza del Signore? Tengono tutti bene la presidenza? Sono tutti degni del doppio dell’onore?
Il Signore onora chi lo onora e avvilisce coloro che lo disonorano, Egli non è cambiato, è lo stesso..
avvilire A v. tr. (io avvilisco , tu avvilisci ) 1 Rendere vile, disprezzabile: la menzogna avvilisce le tue qualità. 2 Deprimere, umiliare. B v. intr. pron. 1 Perdersi d’animo; SIN. Abbattersi, accasciarsi. 2 Rendersi vile, abbietto.
vile A agg. 1 (lett.) Che costa e vale poco: merce vile | A vil prezzo, a prezzo bassissimo. 2 (est., lett.) Misero, meschino | Avere, tenere a -v, non essere stimato. 3 (est., fig.) Basso, spregevole: sentimenti vili; il vile denaro. 4 (lett.) Di poveri natali, di oscure origini, di misera condizione sociale: gente -v; uomo di vile condizione. 5 (fig.) Che fugge dinanzi al pericolo, che ha paura: popolo vile | (est.) Che è dettato dalla paura: azione -v; SIN. Codardo, pusillanime, vigliacco; CONTR. Valoroso. B s. m. e f. Persona codarda, vigliacca.
Certamente un vero servo di Dio, non può essere vile e disprezzato da Dio.
Luca 16:15 Ed egli disse loro: Voi siete quelli che vi proclamate giusti dinanzi agli uomini; ma Dio conosce i vostri cuori; poiché quel che è eccelso fra gli uomini, è abominazione dinanzi a Dio.
Isaia 53:2-3 Egli è venuto su dinanzi a lui come un rampollo, come una radice ch’esce da un arido suolo; non avea forma né bellezza da attirare i nostri sguardi, né apparenza, da farcelo desiderare.
Disprezzato e abbandonato dagli uomini, uomo di dolore, familiare col patire, pari a colui dinanzi al quale ciascuno si nasconde la faccia, era spregiato, e noi non ne facemmo stima alcuna.
Gesù è stato disprezzato e abbandonato dagli uomini, ma non lo è stato dal Padre Suo Celeste, Egli non è stato eccelso fra gli uomini, non è stato onorato dagli uomini che disonoravano Dio, Egli è stato onorato dal Padre che disse: Questo è il mio Figliolo diletto, ascoltatelo!
Molti non si rendono conto che coloro che sono innalzati fra gli uomini, coloro che sono famosi ed onorati dagli uomini, coloro che sono reputati grandi servi di Dio, possono essere abominevoli dinanzi a Dio, proprio perché sono eccelsi dinanzi agli uomini che li innalzano.
Giovanni 5:40-44 Ma voi non volete venire a me, acciocchè abbiate vita.
Io non prendo gloria dagli uomini.
Ma io vi conosco, che non avete l’amor di Dio in voi.
Io son venuto nel nome del Padre mio, e voi non mi ricevete; se un altro viene nel suo proprio nome, quello riceverete.
Come potete voi credere, poichè prendete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che [viene] da un solo Dio?
Gesù non prendeva la gloria dagli uomini, Egli è venuto nel Nome del Padre e non è stato ricevuto.
Oggi molti vengono nei loro nomi, nel nome della propria denominazione, nel nome di colui che li manda, essi sono ricevuti con onore e gloria, prendono gloria gli uni dagli altri e non cercano la gloria di Dio ma la gloria degli uomini che osannano l’uomo e non Dio.
Quando i figli di Dio non danno la gloria a questi uomini vanagloriosi, allora iniziano le persecuzioni e viene fuori tutto il veleno che è dentro questa razza di vipere che vogliono prendere gloria dagli uomini e non cercano la gloria che viene da un solo Dio.
Questi uomini vogliono essere onorati, vogliono la gloria che appartiene a Dio.
Giovanni 12:42-45 Pur nondimeno molti, eziandio dei principali, credettero in lui; ma, per [tema de]’ Farisei, non lo confessavano, acciocchè non fossero sbanditi dalla sinagoga.
Perciocchè amarono più la gloria degli uomini, che la gloria di Dio.
Or Gesù gridò, e disse: Chi crede in me non crede in me, ma in colui che mi ha mandato.
E chi vede me vede colui che mi ha mandato.
Anche oggi, molti hanno paura di essere sbanditi dalle varie “sinagoghe” ed amano più la gloria degli uomini, che la gloria di Dio.
Molti hanno timore dei farisei ipocriti, e non confessano nelle varie assemblee il Vero Cristo.
Questo tipo di “credenti” amano più la gloria degli uomini e non quella di Dio, temono l’uomo e non Dio, e onorano uomini che non onorano Dio, e sovvenzionano opere che danno gloria all’uomo.
2° Corinti 11:19-20 Difatti, voi, che siete assennati, li sopportate volentieri i pazzi.
Che se uno vi riduce in schiavitù, se uno vi divora, se uno vi prende il vostro, se uno s’innalza sopra voi, se uno vi percuote in faccia, voi lo sopportate.
I figli di Dio, non si lasciano ridurre in schiavitù, ne divorare, ne sfruttare, e non onorano coloro che oltraggiano Dio, e non permettono che l’uomo signoreggi nella loro vita spirituale.
Certamente dobbiamo onorare il ministerio dato dal Signore, coloro che esercitano bene il ministeri sono degni del doppio dell’onore, dobbiamo onorarli come fratelli e come ministri.
Così facendo onoreremo il Padre perché onoriamo i Suoi figli, ed il Figlio che ha dato il ministerio.
Certamente saremo onorati dal Padre e dal Figlio, riconoscendo i Suoi Ministri e riceveremo il premio, come essendone partecipi al ministerio.
Eli morì cadendo all’indietro, si ruppe il collo, egli aveva onorato coloro che disonoravano Dio.
Apocalisse 18:4 Poi udii un’altra voce dal cielo che diceva: Uscite da essa, o popolo mio, affinché non siate partecipi de’ suoi peccati e non abbiate parte alle sue piaghe.
Il Signore invita il Suo popolo ad uscire da ogni Babilonia, a non sottostare al re di Babilonia.
I figli di Dio sono stati chiamati a seguire il Re dei Re, il Signore dei Signori è un Dio di ordine e non il re della confusione, i Suoi statuti sono scritti nella Sua Parola, chi oltraggia la Parola non onora Colui che l’ha scritta col prezioso Sangue del Suo Figliuolo Cristo Gesù.
Marco 13:21-23 Ed allora, se alcuno vi dice: Ecco qui il Cristo; ovvero: Eccolo là; nol crediate.
Perciocchè falsi cristi, e falsi profeti sorgeranno, e faranno segni e miracoli, per sedurre, se fosse possibile, eziandio gli eletti.
Ma voi, guardatevi; ecco, io vi ho predetta ogni cosa.
Luca 17:21 E non si dirà: Eccolo qui, o eccolo là; perciocchè ecco, il regno di Dio è dentro di voi.
Cari fratelli e care sorelle, non cerchiamo il regno di Dio a destra ed a sinistra, il regno di Dio è dentro noi, non facciamo i pellegrinaggi a cercare uomini eccelsi che fanno segni e miracoli, per sedurre se fosse possibile anche gli eletti.
Se il Regno di Dio è in noi, certamente c’è anche il Re dei Re, pertanto non abbiamo bisogno di andare a cercare questi uomini famosi che prendono gloria gli uni dagli altri, i quali cercano di sfruttarci chiedendo decime, offerte per soddisfare i loro desideri di gloria.
Molti uomini si sono trasformati in idoli, e molti idoli si sono trasformati in uomini eccelsi dinanzi agli uomini, uomini che pretendono la gloria degli uomini, uomini che prendono gloria e danno gloria ad altri uomini.
Molti idoli sono entrati nelle comunità dove si invoca il Nome del Signore, molti idoli presiedono nelle comunità, molti idoli aprono delle comunità e pretendono la gloria incondizionata da tutti.
Isaia 29:13 Oltre a ciò, il Signore ha detto: Perciocchè questo popolo, accostandosi, mi onora con la sua bocca, e con le sue labbra, e il suo cuore è lungi da me; e il timore, del quale egli mi teme, è un comandamento degli uomini, che è stato loro insegnato.
Ogni gruppo babilonese ha il proprio statuto, le proprie dottrine e i propri comandamenti di uomini che insegnano nelle loro scuole dove non presiede il Sommo Maestro.
Se fossero tutti ammaestrati del Sommo Maestro, avrebbero tutti una dottrina conforme alla Parola.
Avrebbero amore fra loro Sommi ” apostoli”, e lo avrebbero per le anime che invece signoreggiano.
Gesù è la Parola fatta carne, chi non onora la Parola non onora Gesù e non onora il Padre.
CHI HA ORECCHIO ASCOLTI CIO’ CHE LO SPIRITO DICE AI FIGLI DI DIO
PACE DEL SIGNORE
F.llo Eliseo