I Corinti 11:27-29 Perciò, chiunque mangerà il pane o berrà del calice del Signore indegnamente, sarà colpevole verso il corpo ed il sangue del Signore.
Or provi l’uomo se stesso, e così mangi del pane e beva del calice; poiché chi mangia e beve, mangia e beve un giudizio su se stesso, se non discerne il corpo del Signore.
Per questa cagione molti fra voi sono infermi e malati, e parecchi muoiono.
Ora, se esaminassimo noi stessi, non saremmo giudicati; ma quando siamo giudicati, siam corretti dal Signore, affinché non siam condannati col mondo.
Paolo dice che accostarsi alla Santa Cena indegnamente, rende colpevole quel tale verso il corpo ed il sangue del Signore, perché non discerne il corpo del Signore.
Cosa significa discernere il corpo del Signore? lo abbiamo veramente compreso?
Mangiare il pane e bere il calice del Signore, significa ricevere spiritualmente il corpo ed il sangue del Signore, significa riconoscere il sacrificio del Signore Cristo Gesù, significa discernere e ricevere il corpo del Signore e non essere colpevole verso il corpo ed il sangue del Signore.
discernere v. tr. (1 Vedere distintamente: discernere una luce nel buio. 2 Differenziare, distinguere: discernere il bene dal male.
discernimento s. m. Facoltà della mente di giudicare, valutare, distinguere, rettamente; SIN. Criterio, giudizio, senno.
Bisogna saper riconoscere e discernere il corpo del Signore e riceverlo.
Matteo 10:40-42 Chi riceve voi riceve me; e chi riceve me, riceve colui che mi ha mandato.
Chi riceve un profeta come profeta, riceverà premio di profeta; e chi riceve un giusto come giusto, riceverà premio di giusto.
E chi avrà dato da bere soltanto un bicchier d’acqua fresca ad uno di questi piccoli, perché è un mio discepolo, io vi dico in verità che non perderà punto il suo premio.
Luca 9:48 Chi riceve questo piccolo fanciullo nel nome mio, riceve me; e chi riceve me, riceve Colui che m’ha mandato. Poiché chi è il minimo fra tutti voi, quello è grande.
Giovanni 13:20 In verità, in verità vi dico: Chi riceve colui che io avrò mandato, riceve me; e chi riceve me, riceve Colui che mi ha mandato.
III Epistola di Giovanni 1:8-11 Noi dunque dobbiamo accogliere tali uomini, per essere cooperatori con la verità.
Ho scritto qualcosa alla chiesa; ma Diotrefe che cerca d’avere il primato fra loro, non ci riceve.
Perciò, se vengo, io ricorderò le opere che fa, cianciando contro di noi con male parole; e non contento di questo, non solo non riceve egli stesso i fratelli, ma a quelli che vorrebbero riceverli impedisce di farlo, e li caccia fuori dalla chiesa.
Diletto, non imitare il male, ma il bene. Chi fa il bene è da Dio; chi fa il male non ha veduto Iddio.
Romani 12:5 così noi, che siamo molti, siamo un solo corpo in Cristo, e, individualmente, siamo membra l’uno dell’altro.
I Corinzi 10:16 Il calice della benedizione che noi benediciamo, non è egli la comunione col sangue di Cristo? Il pane, che noi rompiamo, non è egli la comunione col corpo di Cristo?
Efesini 4:11-12 Ed è lui che ha dato gli uni, come apostoli; gli altri, come profeti; gli altri, come evangelisti; gli altri, come pastori e dottori, per il perfezionamento dei santi, per l’opera del ministerio, per la edificazione del corpo di Cristo.
Ogni singolo credente è membro del corpo di Cristo, ovviamente questo corpo è la Chiesa di Cristo.
La Santa Cena è l’avere comunione col corpo di Cristo, pertanto è necessario discernere il corpo di Cristo e con esso avere comunione.
Diotrefe non discerneva il corpo di Cristo, non voleva avere comunione e non riceveva i membri del corpo di Cristo, egli voleva il primato in seno alla Chiesa e pertanto imponeva a coloro che volevano ricevere il corpo di Cristo di non riceverli.
Il Signore ha costituito i Suoi ministri nella Chiesa, per l’edificazione del corpo di Cristo, non per lo smembramento del corpo di Cristo, per edificare il corpo bisogna discernerlo.
Gli edificatori che debbono edificare una casa, debbono saper discernere il materiale che è loro dato per l’edificazione, debbono saper mettere insieme le pietre affinché diventino una casa.
I Pietro 2:1-4 Gettando dunque lungi da voi ogni malizia, e ogni frode, e le ipocrisie, e le invidie, ed ogni sorta di maldicenze, come bambini pur ora nati,
appetite il puro latte spirituale, onde per esso cresciate per la salvezza, se pure avete gustato che il Signore è buono.
Accostandovi a lui, pietra vivente, riprovata bensì dagli uomini ma innanzi a Dio eletta e preziosa, anche voi, come pietre viventi, siete edificati qual casa spirituale, per esser un sacerdozio santo per offrire sacrifici spirituali, accettevoli a Dio per mezzo di Gesù Cristo.
Discernere il corpo di Cristo, significa discernere le molte membra che lo formano e la collocazione che il Capo ha stabilito nel Suo corpo.
III Epistola Giov. 1:5-8 Diletto, tu operi fedelmente in quel che fai a pro dei fratelli che sono, per di più, forestieri.
Essi hanno reso testimonianza del tuo amore, dinanzi alla chiesa; e farai bene a provvedere al loro viaggio in modo degno di Dio; perché sono partiti per amor del nome di Cristo, senza prendere alcun che dai pagani.
Noi dunque dobbiamo accogliere tali uomini, per essere cooperatori con la verità.
I fratelli di cui parla Giovanni, non facevano parte della chiesa dove Diotrefe aveva il primato, loro facevano parte del corpo di Cristo e pertanto questo doveva bastare a Diotrefe ed a tutta la fratellanza che non si voleva accostare indegnamente al corpo di Cristo.
Giovanni, scrive questa epistola a Gaio e lo incita a ribellarsi a Diotrefe e non comportarsi ipocritamente come tutti coloro che permettevano a Diotrefe di impedire loro di ricevere il corpo del Signore, ogni credente deve imitare gli altri nel bene e non nel male.
Diotrefe, non riceveva i servi del Signore e pertanto non poteva ricevere il corpo del Signore.
Quei fratelli erano forestieri, ma non lo erano nel corpo di Cristo del quale erano membra e dal quale purtroppo ne erano rigettati da coloro che non discernono il corpo del Signore.
Evidentemente la chiesa nella quale signoreggiava Diotrefe, non aveva ricevuto veramente il Signore e non riceveva coloro che il Signore mandava.
Emerge chiaramente anche il condizionamento che può subire un chiesa signoreggiata da uomini che vogliono primiereggiare sul corpo e che non hanno alcun discernimento.
Tutte le volte che nella chiesa di Diotrefe si celebrava la Santa Cena, coloro che non ricevevano i fratelli, si accostavano indegnamente al corpo ed al sangue di Cristo, pertanto ne subivano anche la conseguenza nel proprio corpo fisico e spirituale.
Certamente, la comunità che frequentava il fratello Gaio, non era una comunità che manifestava l’amore di Dio, e non accoglieva coloro che proclamavano la verità.
Diotrefe, accoglieva coloro che si lasciavano da lui signoreggiare, ma non accoglieva coloro che si muovevano per amore del Nome del Signore e non lo facevano per un vile guadagno.
Chi vuole essere cooperatore con la verità, deve discernere e ricevere il corpo del Signore.
Esaminiamo noi stessi, le varie comunità, stiamo attenti a non essere soggiogati dallo spirito di Diotrefe, spirito che vuole impedirci di ricevere i fratelli che fanno parte del corpo del Signore.
Il corpo del Signore è formato dalle Sue membra, le membra sono tutti i credenti che adorano Dio in ispirito e Verità, non è determinante la comunità che si frequenta, è determinante essere membra del Corpo di Cristo e discernere il Corpo del Signore e onorarne tutte le membra che lo formano.
Le varie denominazioni, hanno smembrato il corpo di Cristo, pertanto molte anime dicono: io appartengo a Paolo; io a Pietro…ad Apollo….qualcuno dice: io appartengo a Cristo e discerno il Suo corpo e voglio onorare tutte le sue membra.
Non ci vogliamo rendere conto che per avere comunione con Cristo, dobbiamo avere comunione col Corpo di Cristo, non basta un unità teorica ma pratica, se è teorica lo sarà anche la comunione.
Certamente un corpo ” smembrato” non potrà camminare ed operare.
I soldati che appartengono allo stesso Esercito, portano la stessa uniforme e pertanto sanno discernere coloro che appartengono allo stesso Corpo, chi non discerne il proprio commilitone, certamente lo scambia per nemico e gli spara addosso.
Luca 11:17 Ma egli, conoscendo i loro pensieri, disse loro: Ogni regno diviso in parti contrarie è ridotto in deserto, e una casa divisa contro se stessa, rovina.
Marco 3:25 E se una casa è divisa in parti contrarie, quella casa non potrà reggere.
Matteo 12:25 E Gesù, conosciuti i loro pensieri, disse loro: Ogni regno diviso in parti contrarie sarà ridotto in deserto; ed ogni città o casa divisa in parti contrarie non potrà reggere.
Ogni città o casa divisa in parti contrarie non potrà reggere, queste sono parole di Gesù.
Le comunità della nostra città, sono unite e discernono il Corpo del Signore?
Le nostre famiglie, le nostre case, sono unite e discernono il Corpo del Signore?
Se così non è, il tutto non regge e va in rovina perché non si può edificare nulla nella divisione.
La chiesa deve combattere contro il proprio nemico e non contro le membra del Corpo di Cristo.
Ogni membro del Corpo deve discernere il Corpo del Signore, solo allora vedremo la gloria di Dio nella nostra casa ed in tutte le comunità della nostra città.
Riceverci significa amarci, come ci ha amati Gesù che ci ha dato questo comandamento, se non osserviamo i Suoi comandamenti, non amiamo neanche il Signore e non possiamo discernere il Suo corpo d’Armata e continueremo a farci una guerra fratricida a colpi di spada che è la lingua.
Molti parlano di risveglio, il risveglio è nel discernere il Corpo di Cristo ed onorarlo.
Non saranno i nostri gloria a Dio ed Alleluia che ci renderanno graditi al Padre, ma l’Amore del Padre che fluisce nella nostra vita e raggiunge tutte le membra del corpo di Cristo.
Questo è il pari consentimento, l’unità di spirito attraverso lo Spirito Santo che si muove in mezzo alle membra del Corpo di Cristo, solo allora i ministeri , i doni ed i segni che debbono accompagnare coloro che hanno creduto, si manifesteranno copiosamente nel Corpo del Signore.
Molte forzature e molte “Babilonie” stanno cercando di copiare e simulare la manifestazioni dello Spirito Santo, se manca l’amore fraterno lo Spirito Santo si contrista e si spegne.
Cerchiamo il frutto dello Spirito Santo nella nostra vita e non in quella degli altri.
Pace del Signore
F.llo Eliseo