2° Timoteo 4:16-18 Niuno si è trovato meco nella mia prima difesa; ma tutti mi hanno abbandonato; non sia loro imputato.
Ma il Signore è stato meco, e mi ha fortificato; acciocchè la predicazione fosse per me appieno accertata, e che tutti i Gentili [l]’udissero; ed io sono stato liberato dalla gola del leone.
E il Signore mi libererà ancora da ogni mala opera e mi salverà, [e] raccorrà nel suo regno celeste. A lui [sia] la gloria ne’ secoli de’ secoli. Amen.
Queste parole sono scritte da Paolo, egli stava passando un momento di solitudine, nessuno lo aveva difeso e tutti lo avevano abbandonato, egli perdona coloro che lo hanno abbandonato.
Alessandro, il fabbro di rame, gli aveva fatto molto male, aveva contrastato la Parola di Dio.
Paolo non aveva una moglie che lo affiancava nel ministerio, che gli stava vicino, che lo difendeva, che gli era un aiuto convenevole, così come lo era Priscilla per Aquila.
Paolo era stato abbandonato da tutti, ma non dal Signore che era stato con lui e lo aveva fortificato.
Paolo non ha odio o rancore per coloro che lo hanno lasciato, per coloro che hanno contrastato la sua parola, egli vuole che non sia loro imputato.
Giovanni 8:29 E colui che mi ha mandato è meco: il Padre non mi ha lasciato solo; poichè io del continuo fo le cose che gli piacciono.
Salmo 41:7-9 Tutti quelli che mi odiano bisbigliano insieme contro a me; Pensano del male di me;
[Dicendo:] Alcun maligno male gli è attaccato addosso; Egli non si rileverà [giammai del male] onde egli giace.
Eziandio l’uomo col quale io viveva in buona pace, sul quale io mi confidava, che mangiava il mio pane, Ha alzato il calcagno contro a me.
Giovanni 13:18 Io non dico di voi tutti; io so quelli che io ho eletti; ma [conviene] che s’adempia questa scrittura: Colui che mangia il pane meco ha levato contro a me il suo calcagno.
Gesù non è stato ricevuto da quelli di casa Sua, uno dei suoi discepoli lo ha tradito, uno lo ha rinnegato, e tutti lo hanno abbandonato (tranne Giovanni).
Essere abbandonati dalle persone che ami, con le quali hai condiviso gioie e dolori, è molto più doloroso che essere abbandonati da estranei.
Quando un uomo viene a sapere che la propria moglie lo ha tradito col suo migliore amico, il dolore è ancora più grande. Proprio la moglie, che faceva parte di se stesso ed il migliore amico col quale condivideva i suoi segreti e del quale si fidava, un tradimento proprio da coloro che facevano parte della sua vita è molto più pesante da sopportare, specie se non c’è la confessione e la richiesta di perdono. Paolo perdonò, Gesù perdonò, ma il traditore si pentì, pianse e si impiccò.
Pietro invece confessò ed ammise il suo rinnegamento, per questo fu riabilitato.
Michea 7:5 Non credete al famigliare amico, non vi confidate nel conduttore; guarda gli usci della tua bocca da colei che ti giace in seno.
Bisogna essere molto prudenti, possiamo essere traditi dal familiare amico, dal conduttore e anche da colei che ci giace in seno, Sansone si fidò di Dalila e conosciamo le conseguenze.
tradire A v. tr. (io tradisco , tu tradisci ) 1 Ingannare la buona fede di qlcu. venendo meno all’amicizia, all’affetto, mancando alla parola data o a un dovere: tradire la propria famiglia; tradire un ideale; tradire il marito | Tradire un segreto, renderlo noto. 2 (fig.) Mancare, venir meno: se la memoria non mi tradisce; SIN. Defezionare. 3 Rivelare, lasciare trasparire ciò che dovrebbe restare nascosto: i suoi gesti tradivano il suo turbamento. B v. rifl. Manifestare involontariamente pensieri, idee, propositi: è riuscito a rispondere senza tradirsi. ETIMOLOGIA: dal lat. tradere, propr. ‘consegnare’ (comp. di trans- ‘oltre’ e un deriv. di dare ‘dare’), poi ‘tradire’ con riferimento alla consegna di Gesù ad opera di Giuda.
Certamente tutti siamo stati traditi da qualcuno, nella nostra vita ci sono stati molti Giuda e forse qualche volta lo siamo stati anche noi e non ci siamo resi conto del male che avevamo fatto.
Scoprire un tradimento, è una ferita che solo il balsamo del Signore può fasciare.
Un servo di Dio che si vede tradito ed abbandonato da tutti, si aggrappa ancora di più al Signore e da Lui ne è fortificato per poter dire: questo non sia loro imputato.
Paolo sente il bisogno di confidarsi col giovane Timoteo, anche per metterlo in guardia.
Oggi molti “servi di Dio” hanno moltitudine di discepoli che non li abbandonano, che li osannano e li idolatrano e li approvano in ogni loro opera.
Saranno forse più spirituali di Cristo, o dell’apostolo Paolo?
Ogni vero servo di Dio deve passare per il deserto della solitudine, deve essere trattato come la spazzatura del mondo, deve essere tradito, rinnegato e abbandonato da quelli di casa propria.
Soltanto in queste condizioni si può forgiare il carattere dell’uomo di Dio, e si crea così una dipendenza dal Signore, se gli amici lo hanno lasciato, cercherà l’amicizia del Vero Amico che non tradisce e non abbandona mai.
Gesù è stato tradito ed è tradito ancora da colei che dice di essere la sua sposa, di portare il Suo Nome e si lascia sedurre da spiriti seduttori e dottrine di demoni.
Lo Sposo non rivela alla sposa che lo tradisce i misteri del Regno dei cieli, nessuno può beffare Dio.
Forse una donna adultera può riuscire a nascondere l’adulterio al proprio marito, ma nessuna chiesa può nascondere l’adulterio verso lo Sposo.
I veri servi di Dio, sono traditi ed abbandonati dagli uomini e non dal Signore che li ha costituiti.
Chi riceve un servo di Dio, in quanto tale egli riceve Colui che lo ha mandato; chi oltraggia un servo di Dio, oltraggia Colui che lo ha mandato; chi calunnia un servo di Dio, calunnia Colui che lo ha mandato; chi abbandona un servo di Dio, abbandona Dio che lo ha mandato; chi tradisce un servo di Dio, tradisce Colui che lo ha mandato; chi perseguita un servo di Dio, perseguita Dio.
Atti 9:4-5 Ed essendo caduto in terra, udì una voce che gli diceva: Saulo, Saulo, perchè mi perseguiti? Ed egli disse: Chi sei, Signore? E il Signore disse: Io son Gesù, il qual tu perseguiti; egli ti è duro di ricalcitrar contro agli stimoli.
Paolo non stava perseguitando fisicamente Gesù, Egli era già asceso al cielo, Paolo stava perseguitando i veri servi di Dio, la Chiesa del Signore, e pertanto perseguitava Gesù ed il Padre.
2° Tess. 1:4-6 Talché noi stessi ci gloriamo di voi, nelle chiese di Dio, per la vostra sofferenza, e fede, in tutte le vostre persecuzioni, ed afflizioni, che voi sostenete.
[Il che è] una dimostrazione del giusto giudizio di Dio, acciocchè siate reputati degni del regno di Dio, per lo quale ancora patite.
Poichè è cosa giusta dinnanzi a Dio, di rendere afflizione a coloro che vi affliggono.
Stiamo molto attenti, il Signore affligge tutti coloro che affliggono i figli di Dio.
Chi non vuole soffrire per il Regno di Dio, non è reputato degno del Regno di Dio.
Se siamo traditi ed abbandonati dagli altri, a cagione del Regno di Dio, sentiamoci onorati da Dio.
Pace del Signore
f.llo Eliseo