Feb 13

Lo spirito mio esulta

Luca 1:45-50 E beata è colei che ha creduto, perché le cose dettele da parte del Signore avranno compimento.
E Maria disse: “L’anima mia magnifica il Signore, e lo spirito mio esulta in Dio mio Salvatore, poich’egli ha riguardato alla bassezza della sua ancella. Perché ecco, d’ora innanzi tutte le età mi chiameranno beata, poiché il Potente mi ha fatto grandi cose. Santo è il suo nome e la sua misericordia è d’età in età per quelli che lo temono.

Elisabetta dichiara che Maria è beata perché ha creduto. Maria sentendo questa beatitudine dentro al suo seno rispose: l’anima mia magnifica il Signore, e lo spirito mio esulta in Dio mio Salvatore.
Ogni cristiano si definisce credente, pertanto dovrebbe essere beato e di conseguenza l’anima sua dovrebbe magnificare il Signore, e il suo spirito esultare in Dio suo Salvatore.

beato A part. pass. di beare ; anche agg. 1 Che è completamente felice | Beato te! beato lui! e sim., escl. di ammirazione, invidia benevola o leggero rammarico. 2 Che gode della visione beatifica di Dio. B s. m. (f. -a ) 1 Chi gode della perfetta felicità nella contemplazione di Dio | Il Regno dei Beati, il Paradiso.
magnificare A v. tr. (io magnifico , tu magnifichi ) 1 Celebrare con lodi: magnificare Dio. 2 (est.) Vantare con elogi esagerati: magnificare le proprie virtù; SIN. Glorificare.

esultare v. intr. ( aus. avere ) Sentire e manifestare esultanza; SIN. Gioire.

Maria loda e magnifica Dio, Lo glorifica con tutta l’anima sua e pertanto il suo spirito gioisce.
Quando non ci troviamo in questo stato d’animo è perché qualcosa si è inceppato dentro di noi.
Certamente tutti i credenti vorrebbero sentirsi beati ed avere uno spirito gioioso ed esultante, ma spesso non ci rendiamo conto che per realizzare questo è necessario che Egli cresca e sia magnificato nell’anima nostra e che l’anima nostra diminuisca.
Maria ha ammesso la sua bassezza, ella riconosce i propri errori e la grazia che Dio le ha fatto.
Ella non reclama alcun merito e non pretende nulla, ella si sente indegna di tanta grazia e questo la fa sentire felice e gioiosa nell’anima e nello spirito e glorifica il Signore.
Chi magnifica se stesso non può magnificare il Signore e ringraziarlo con tutto il cuore di tutto quello che hanno ricevuto per grazia.
Ci sono molti credenti che si lamentano spesso del proprio stato, che non si sentono mai pienamente appagati, e pertanto non si sentono beati così come si sentiva Maria, cercano appagamento in molte cose terrene e non si rendono conto che quelle cose non potranno mai fare celebrare il Nome del Signore e non potranno mai fare gioire lo spirito e farlo esultare.
Lo Spirito Santo che il Signore mette nel cuore del credente, dovrebbe far gioire lo spirito del credente che è diminuito e non pretende nulla ne da Dio e ne dal mondo, ma che è certo di vivere per grazia e può dire: Signore, la Tua grazia mi basta.

Salmo 42:1-5 Come la cerva agogna i rivi dell’acque, così l’anima mia agogna te, o Dio.
L’anima mia è assetata di Dio, dell’Iddio vivente: Quando verrò e comparirò al cospetto di Dio?
Le mie lacrime son diventate il mio cibo giorno e notte, da che mi van dicendo del continuo: Dov’è il tuo Dio?
Non posso non ricordare con profonda commozione il tempo in cui procedevo con la folla e la guidavo alla casa di Dio, tra i canti di giubilo e di lode d’una moltitudine in festa.
Perché t’abbatti anima mia? perché ti commuovi in me? Spera in Dio, perch’io lo celebrerò ancora; egli è la mia salvezza e il mio Dio.

Il salmista si trova nella tribolazione, il popolo è stato deportato in Babilonia ed è lontano dal Tempio, dalla Casa di Dio, egli vive di ricordi e desidera la presenza del Signore.
Egli non può celebrare il Signore essendo lontano dalla Sua presenza, egli rimpiange il tempo in cui guidava il popolo alla Casa di Dio, tra canti di gioia e di lode d’una moltitudine in festa.
L’anima del salmista è abbattuta perché non può celebrare il Signore Iddio della sua salvezza, la sua anima non può magnificare il Signore se non si trova alla Sua presenza.
Egli interroga l’anima sua che è abbattuta e commossa, e cerca di consolarla dicendole: Spera in Dio, perch’io lo celebrerò ancora; Egli è la mia salvezza e il mio Dio.
Il credente di oggi non può trovarsi nella stessa condizione del salmista che per adorare e comparire alla presenza del Signore, doveva trovarsi in Gerusalemme e quando era lontano da Gerusalemme doveva pregare rivolto verso Gerusalemme, luogo dove c’era il Tempio di Dio.
Maria la madre di Gesù fu il Tempio di Dio, in lei si era materializzato l’Iddio invisibile, nel suo seno era presente l’Iddio incarnato, ella era il tempio di Dio.
Maria non doveva andare al Tempio per magnificare il Signore con tutta l’anima sua, l’anima sua compariva al cospetto di Dio perché Dio aveva fatto di lei il Suo Tabernacolo, lo spirito suo era in Dio perché Dio era in lei e lo spirito suo esultava e gioiva nello Spirito Santo che era in lei.
L’anima sua non poteva essere abbattuta perché stava magnificando il Signore, ella non pensava al vituperio che poteva causare nella sua vita terrena questo miracolo, ella non era preoccupata per quello che avrebbe potuto dire il suo promesso sposo Giuseppe, ella non pensava che poteva rischiare la lapidazione, ella aveva creduto alle cose dette da parte del Signore.

I Corinzi 3:17 Se uno guasta il tempio di Dio, Iddio guasterà lui; poiché il tempio di Dio è santo; e questo tempio siete voi.

Ogni vero credente deve essere cosciente che è il tempio di Dio, e che deve santificarsi perché Colui che lo abita è Santo ed è degno di essere magnificato e celebrato del continuo.

Luca 1:34-35 E Maria disse all’angelo: Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?
E l’angelo, rispondendo, le disse: Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà dell’ombra sua; perciò ancora il santo che nascerà sarà chiamato Figliuolo di Dio.

1° Pietro 1:15-25 Ma come Colui che vi ha chiamati è santo, anche voi siate santi in tutta la vostra condotta; poiché sta scritto: Siate santi, perché io son santo.
E se invocate come Padre Colui che senza riguardi personali giudica secondo l’opera di ciascuno, conducetevi con timore durante il tempo del vostro pellegrinaggio; sapendo che non con cose corruttibili, con argento o con oro, siete stati riscattati dal vano modo di vivere tramandatovi dai padri, ma col prezioso sangue di Cristo, come d’agnello senza difetto né macchia, ben preordinato prima della fondazione del mondo, ma manifestato negli ultimi tempi per voi, i quali per mezzo di lui credete in Dio che l’ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria, onde la vostra fede e la vostra speranza fossero in Dio.
Avendo purificate le anime vostre coll’ubbidienza alla verità per arrivare a un amor fraterno non finto, amatevi l’un l’altro di cuore, intensamente, poiché siete stati rigenerati non da seme corruttibile, ma incorruttibile, mediante la parola di Dio vivente e permanente.
Poiché Ogni carne è com’erba, e ogni sua gloria come il fior dell’erba. L’erba si secca, e il fiore cade; ma la parola del Signore permane in eterno. E questa è la Parola della Buona Novella che vi è stata annunziata.

Dentro il seno di Maria è stato messo un seme incorruttibile: la Parola di Dio fatta carne.
Gesù è stato generato dal Padre celeste in un grembo di donna da un seme incorruttibile, noi figli di Dio siamo stati rigenerati da un seme incorruttibile che è la Parola di Dio vivente e permanente.
L’uomo nuovo che nascerà da questa rigenerazione sarà chiamato figlio di Dio.
La Parola di Dio è permanente, permane in eterno e nessun uomo può modificarla o annullarla per adattarla al presente secolo, è eterna e pertanto non è legata al tempo ma è immutabile.

II Corinzi 4:2 ma abbiam rinunziato alle cose nascoste e vergognose, non procedendo con astuzia né falsificando la parola di Dio, ma mediante la manifestazione della verità raccomandando noi stessi alla coscienza di ogni uomo nel cospetto di Dio.

I Corinzi 12:7 Or a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per l’utile comune.

I Corinzi 1:7 in guisa che non difettate d’alcun dono, mentre aspettate la manifestazione del Signor nostro Gesù Cristo.

Romani 8:19 Poiché la creazione con brama intensa aspetta la manifestazione dei figliuoli di Dio.

Tutta la chiesa di Cristo Gesù aspetta il ritorno e la manifestazione del Signore Cristo Gesù, la creazione aspetta la manifestazione dei figliuoli di Dio. La Parola di Dio è la manifestazione della Verità che edifica la chiesa attraverso la manifestazione dello Spirito Santo e con l’opera dei ministeri costituiti dal Signore per pasturare ed unire il corpo di Cristo.
La chiesa è quella donna che ha ricevuto il seme di Dio, e pertanto deve godere delle beatitudini di cui ha parlato Gesù nel sermone sul monte, deve magnificare il Signore con tutta l’anima ed esultare nello spirito che è immerso e ripieno dello Spirito Santo.

Salmi 84:4 Beati quelli che abitano nella tua casa, e ti lodano del continuo! Sela.

Salmi 106:3
106:3 Beati coloro che osservano ciò ch’è prescritto, che fanno ciò ch’è giusto, in ogni tempo!

Matteo 5:2-16 Ed egli, aperta la bocca, li ammaestrava dicendo:
Beati i poveri in ispirito, perché di loro è il regno de’ cieli.
Beati quelli che fanno cordoglio, perché essi saranno consolati.
Beati i mansueti, perché essi erederanno la terra.
Beati quelli che sono affamati ed assetati della giustizia, perché essi saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché a loro misericordia sarà fatta.
Beati i puri di cuore, perché essi vedranno Iddio.
Beati quelli che s’adoperano alla pace, perché essi saran chiamati figliuoli di Dio.
Beati i perseguitati per cagion di giustizia, perché di loro è il regno dei cieli.
Beati voi, quando v’oltraggeranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro a voi ogni sorta di male per cagion mia.
Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande ne’ cieli; poiché così hanno perseguitato i profeti che sono stati prima di voi.
Voi siete il sale della terra; ora, se il sale diviene insipido, con che lo si salerà? Non è più buono a nulla se non ad esser gettato via e calpestato dagli uomini.
Voi siete la luce del mondo; una città posta sopra un monte non può rimaner nascosta;
e non si accende una lampada per metterla sotto il moggio; anzi la si mette sul candeliere ed ella fa lume a tutti quelli che sono in casa.
Così risplenda la vostra luce nel cospetto degli uomini, affinché veggano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è ne’ cieli.

Se non ci sentiamo beati ed appagati, evidentemente non abbiamo le caratteristiche che elenca il Signore nostro Cristo Gesù, a nulla serve cercare di sentirsi beati attraverso le cose terrene che non possono saziare ne l’anima ne il nostro spirito. I beati secondo Dio sono i falliti secondo il mondo, così come lo era il povero Lazzaro, i beati secondo Dio non sono coloro che soffrono perché bramano cose terrene e non le hanno, ma coloro che bramano le cose del cielo e le hanno.
Maria era beata e si rallegrava e giubilava, ella non era ricca ed agiata di beni terreni ma nel suo seno portava la ricchezza più grande ed inestimabile di tutto il creato visibile ed invisibile, ella era piena di grazia e quella grazia le bastava per renderla beata e farla giubilare.
Coloro che sono poveri dello spirito umano, che non sono vanagloriosi, che non sono vanitosi, che sono umili e non arroganti, sono coloro che erederanno il Regno dei cieli perché hanno fatto regnare lo Spirito Santo e non il proprio spirito umano.
Coloro che sanno fare cordoglio sui propri peccati, che li confessano a Dio ed a coloro che hanno offeso, saranno consolati perché saranno perdonati; coloro che si associano al dolore degli altri e sanno piangere per gli altri ed insieme agli altri, saranno consolati, chi ha un cuore duro che non si commuove dinanzi al dolore altrui non può essere consolato.
Coloro che sono mansueti non sono aggressivi e minacciosi, la loro vita non è fatta di ire e clamori, ne di trasgressioni e ribellioni a Dio ed alla Sua divina Parola, prendono esempio da Cristo Gesù che è umile e mansueto come un Agnello che va alla scannatoio senza aprire bocca, i mansueti erederanno la Terra Promessa, la Gerusalemme celeste.
Quelli che sono affamati ed assetati della giustizia divina, che vogliono vederla realizzata nella propria vita, sono coloro che vogliono santificarsi e fare la volontà di Dio, loro saranno saziati perché non saranno alla ricerca soltanto del cibo terreno ma della Parola di Dio e per essa vivranno.
I misericordiosi sono coloro che sono stati perdonati da Dio, che hanno ricevuto misericordia e sanno essere concordi con i miseri e sanno perdonare con tutto il cuore ed amare.
I puri di cuore sono coloro che non sospettano il male, che credono ogni cosa e non hanno un cuore doppio, che non sono ipocriti, che quello che hanno sulle labbra proviene dal cuore, che la loro bocca non proferisce menzogne e non hanno un cuore di pietra, essi vedranno Dio.
Quelli che si adoperano per la pace del Signore, che cercano per quanto dipende da loro di vivere in pace con tutti coloro che vogliono ricevere la pace del Signore, anche con quelli del mondo non debbono creare contese ma non possono camminare con loro perché le cattive compagnie corrompono i buoni costumi, il Signore ci ha separati dal mondo perché siamo figli di Dio.
Essere perseguitati a cagione di giustizia, significa non scendere a compromessi e tenere alta la Parola di Dio nella nostra vita anche a costo di persecuzione ed emarginazione, costoro sono eredi del regno dei cieli. I veri beati sono coloro che rinunciano a loro stessi e che abbracciano la croce di Cristo e si lasciano crocifiggere al Golgota per rinascere ed essere una nuova creatura.
Maria avendo veramente creduto fu beata e magnificò con tutta l’anima sua il Signore, il suo spirito esultò in Dio, ella fu ripiena di Spirito Santo e la gioia riempì il suo cuore.
Anche noi abbiamo creduto, ci sentiamo beati? Oppure siamo sempre alla ricerca di qualcosa che possa colmare qualche vuoto della nostra vita?

Matteo 6:31-34 Non siate dunque con ansietà solleciti, dicendo: Che mangeremo? che berremo? o di che ci vestiremo? Poiché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; e il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose.
Ma cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte.
Non siate dunque con ansietà solleciti del domani; perché il domani sarà sollecito di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno. Questo è il cammino dei veri beati in Cristo Gesù.

Pace del Signore
F.llo Eliseo

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