Colossesi 2:14 avendo cancellato l’atto accusatore scritto in precetti, il quale ci era contrario; e quell’atto ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce.
Apocalisse 12:10 Ed io udii una gran voce nel cielo che diceva: Ora è venuta la salvezza e la potenza ed il regno dell’Iddio nostro, e la potestà del suo Cristo, perché è stato gettato giù ostri fratelli, che li accusava dinanzi all’Iddio nostro, giorno e notte.
Matteo 12:10 Ed ecco un uomo che avea una mano secca. Ed essi, affin di poterlo accusare, fecero a Gesù questa domanda: È egli lecito far delle guarigioni in giorno di sabato?
L’accusatore è satana, il diavolo cerca di accusarci in ogni modo, lo fa cercando di impedirci di confessare i nostri peccati per essere perdonati di Dio e dagli altri.
Quando non ci sentiamo perdonati, la nostra stessa coscienza ci accusa, il diavolo ci accusa e a volte gli altri ci accusano scatenando in noi dei sensi di colpa cscaricare sugli altri, accusando anche noi.
Adamo ed Eva, furono i primi accusatori, cercarono di scrollarsi la propria responsabilità: Adamo accusò la donna ed anche il Signore che l’aveva messa al suo fianco, Eva accusò il serpente.
Queste accuse non dimostravano nessun pentimento per quello che avevano fatto, la colpa non era loro, la colpa era di coloro che l’avevano indotti a peccare, non di loro che avevano peccato.
C’era una donna che quando litigava col marito diceva: oh!. Che cristiano, mi fa peccare!..
Con questa frase ella accusava il marito, era lui che l’aveva fatta peccare, la colpa era sua, lui l’aveva istigata a peccare, pertanto quel peccato doveva essere imputato al marito e non a lei.
La fonte di tutti i litigi è l’accusa, nelle liti ci sono reciproche accuse, nessuno è disposto a guardare la propria responsabilità, ma guarda la ” pagliuzza ” nell’occhio degli altri ed ignora la trave nel proprio occhio accusando gli altri.
Chi accusa, incolpa e ritiene colpevoli altri, si erge da giudice e li condanna nel proprio cuore per assolvere se stesso.
1° Giovanni 3:18-22 Figliuoletti, non amiamo a parole e con la lingua, ma a fatti e in verità.
Da questo conosceremo che siam della verità e renderem sicuri i nostri cuori dinanzi a Lui.
Poiché se il cuor nostro ci condanna, Dio è più grande del cuor nostro, e conosce ogni cosa.
Diletti, se il cuor nostro non ci condanna, noi abbiam confidanza dinanzi a Dio; e qualunque cosa chiediamo la riceviamo da Lui, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciam le cose che gli son grate.
Il nostro cuore deve essere l’aula del tribunale nel quale dobbiamo processare noi stessi e non gli altri, la nostra buona coscienza deve accusare più noi stessi che gli altri.
Genesi 3:4-5 E il serpente disse alla donna: “No, non morrete affatto; ma Iddio sa che nel giorno che ne mangerete, gli occhi vostri s’apriranno, e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male”.
Il serpente accusò Dio di menzogna, cercò di screditare Dio accusandolo.
L’accusa tende a screditare l’accusato, chi accusa racconta le colpe vere o presunte dell’accusato, non racconta le cose buone che ha fatto, invece quando parliamo di noi stessi cerchiamo di nascondere le nostre colpe e raccontiamo le cose buone che abbiamo fatto.
L’accusa è stata l’anticamera del peccato, l’anticamera del conflitto fra gli uomini.
1° Corinti 13:4-7 La carità è lenta all’ira, è benigna; la carità non invidia, non procede perversamente, non si gonfia.
Non opera disonestamente, non cerca le cose sue proprie, non s’inasprisce, non divisa il male.
Non si rallegra dell’ingiustizia, ma congioisce della verità.
Scusa ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.
Scusare ogni cosa non vuol dire camminare con coloro che calpestano la Verità, con coloro che operano disonestamente, con coloro che si rallegrano nell’ingiustizia.
Scusare ogni cosa significa non sentirsi personalmente offesi per cosa alcuna, e non accusare gli altri per scusare noi stessi.
Luca 23:34 E Gesù diceva: Padre, perdona loro, perciocchè non sanno quel che fanno. Poi, avendo fatte delle parti de’ suoi vestimenti, trassero le sorti.
Gesù crocifisso non accusava, Egli chiedeva al Padre di perdonare i propri carnefici.
In Cristo Gesù c’era solo il perdono, chi perdona non può accusare, chi accusa non può perdonare.
Matteo 6:12 E rimettici i nostri debiti, come noi ancora [li] rimettiamo a’ nostri debitori.
Chi ha perdonato non può continuare ad accusare, chi accusa non ha perdonato e non può sentirsi pienamente perdonato dei propri debiti perché non ha perdonato i propri debitori.
Chi difende il proprio io, accusa e combatte contro carne e sangue, chi invece è rivestito dell’armatura di Dio, combatte spiritualmente e non con l’accusa che è arma carnale.
Perdoniamo per sentirci perdonati, amiamo per sentirci amati dall’Amore di Dio.
Ebrei 3:13 Anzi esortatevi gli uni gli altri tuttodì, mentre è nominato quest’oggi, acciocchè niun di voi sia indurato per inganno del peccato.
Esortare non significa accusare, esortare significa prevenire l’indurimento del cuore ed evitare l’inganno del peccato che porta all’accusa e che impedisce di pregare gli uni per gli altri.
2° Corinti 2:4-11 Perciocchè di grande afflizione, e distretta di cuore, io vi scrissi con molte lagrime; non acciocchè foste contristati, ma acciocchè conosceste la carità, che io ho abbondantissima inverso voi.
E se alcuno ha contristato, non ha contristato me, anzi in parte, per non aggravar[lo], voi tutti.
Al tale basta quella riprensione, che [gli è stata fatta] dalla raunanza.
Talché, in contrario, più tosto vi [conviene] perdonar[gli], e consolar[lo]; che talora quell’uomo non sia assorto dalla troppa tristezza.
Perciò, io vi prego di ratificare inverso lui la carità.
Perciocchè a questo fine ancora vi ho scritto, acciocchè io conosca la prova di voi, se siete ubbidienti ad ogni cosa.
Or a chi voi perdonate alcuna cosa, [perdono] io ancora; perciocchè io altresì, se ho perdonata cosa alcuna, a chi l’ho perdonata, [l’ho fatto] per amor vostro, nel cospetto di Cristo, acciocchè noi non siamo soverchiati da Satana. Perciocchè noi non ignoriamo le sue macchinazioni.
Basta la riprensione, non accusatelo, non aggravatelo, perdonatelo e consolatelo.
Pace del Signore
F.llo Eliseo