Giovanni 5:13-14 Ma colui ch’era stato guarito non sapeva chi fosse; perché Gesù era scomparso, essendovi in quel luogo molta gente.
Di poi Gesù lo trovò nel tempio, e gli disse: Ecco, tu sei guarito; non peccar più, che non t’accada di peggio.
Quell’uomo era stato trentotto anni infermo, quell’infermità era la conseguenza del peccato di quell’uomo, egli era solo, paralitico e viveva nel peccato.
Il Signore lo aveva guarito, ma quella guarigione poteva essere seguita da un’infermità peggiore di quella dalla quale era stato guarito, il Signore lo mette in guardia dal rischi che correva.
I primi passi che fece quell’uomo, li fece verso il tempio per ringraziare e glorificare Dio, proprio nel tempio il Signore lo trova, e gli disse: Ecco, tu sei guarito, sei pronto a testimoniare che Gesù ti ha guarito, sei gioioso e felice della guarigione ricevuta, ma io ti dico di stare molto attento.
Se tu continui a peccare, ti può avvenire di peggio, pertanto ti metto in guardia e ti dico che il tuo futuro può essere peggiore di quello che hai vissuto fino ad oggi, non accontentarti della guarigione fisica ma ricerca la guarigione spirituale affinché tu possa vivere meglio di prima.
Quando l’essere umano è nell’infermità o in pericolo di vita, è pronto a rivolgersi a Dio per ottenere la guarigione, una volta guariti, spesso ritornano alla solita vita, ai soliti peccati.
Molti hanno gridato a Dio quando erano nella di stretta, dopo essere stati tratti fuori, si sono dimenticati di Colui che li aveva salvati e non si sono pentiti dei loro peccati, non si sono ravveduti e convertiti dalle loro vie malvagie, non si sono innamorati di Gesù, non Lo hanno seguito.
Luca 17:14-19 E, vedutoli, egli disse loro: Andate a mostrarvi a’ sacerdoti. E avvenne che, mentre andavano, furon mondati. E uno di loro, vedendo che era guarito, tornò indietro, glorificando Iddio ad alta voce; e si gettò ai suoi piedi con la faccia a terra, ringraziandolo; e questo era un Samaritano.
Gesù, rispondendo, disse: I dieci non sono stati tutti mondati? E i nove altri dove sono? Non si è trovato alcuno che sia tornato per dar gloria a Dio fuor che questo straniero? E gli disse: Lèvati e vattene: la tua fede t’ha salvato.
Dieci lebbrosi erano stati sanati dal Signore, solo una era tornato per dare gloria a Dio, e solo a quello il Signore dice: la tua fede t’ha salvato.
Chi si accontenta solo della guarigione e fa come gli altri nove lebbrosi che non tornarono indietro, glorificando Iddio ad alta voce, che non si gettano ai piedi di Gesù con la faccia a terra, ringraziandolo, sono quelli che non vogliono lasciare il peccato e certamente gli avverrà di peggio.
Dove sono quei nove che sono stati guariti? Erano stati guariti ma non erano veramente salvati.
Quei nove erano assenti, non erano nella presenza di Gesù, e pertanto correvano altri seri pericoli.
Il Signore opera, guarisce, non perché siamo bravi e buoni, lo fa perché ha misericordia delle nostre miserie umane, perché ci ama e ci vuole attirare a lui dimostrandoci il Suo amore.
Colossesi 3:15 E la pace di Cristo, alla quale siete stati chiamati per essere un sol corpo, regni nei vostri cuori; e siate riconoscenti.
Ebrei 12:28 Perciò, ricevendo un regno che non può essere scosso, siamo riconoscenti, e offriamo così a Dio un culto accettevole, con riverenza e timore!
Certamente chi continua a peccare e non offre a Dio un culto accettevole, con riverenza e timore, non è per niente riconoscente della grazia ricevuta, e senza rendersene conto si rimette nelle mani del carnefice che lo affligge con situazioni peggiori di quella di prima.
La riconoscenza a Dio, deve essere continua e perseverante e vivere della Parola del Signore.
Giacomo 5:16 Confessate dunque i falli gli uni agli altri, e pregate gli uni per gli altri onde siate guariti; molto può la supplicazione del giusto, fatta con efficacia.
Confessare il proprio peccato, e pregare è il primo passo per essere guariti, ma è necessario lasciare il peccato per mantenere la guarigione ed affinché non ci avvenga di peggio.
Offrire a Dio un culto accettevole, non significa andare e venire da una comunità con la Bibbia sotto il braccio, ma significa adorare Dio in spirito e verità ed essere veri adoratori del Padre Celeste.
Deuteronomio 28:58-61 Se non hai cura di mettere in pratica tutte le parole di questa legge, scritte in questo libro, se non temi questo nome glorioso e tremendo dell’Eterno, dell’Iddio tuo, l’Eterno renderà straordinarie le piaghe con le quali colpirà te e la tua progenie: piaghe grandi e persistenti e malattie maligne e persistenti, e farà tornare su te tutte le malattie d’Egitto, dinanzi alle quali tu tremavi, e s’attaccheranno a te. Ed anche le molte malattie e le molte piaghe non menzionate nel libro di questa legge, l’Eterno le farà venir su te, finché tu sia distrutto.
Chi non si cura di mettere in pratica la Parola del Signore, corre dei seri rischi di partecipare alle piaghe che il Signore stesso mandava in Egitto, in Babilonia e fra i popoli nemici di Dio.
2° Corinti 6:14-18 Non vi mettete con gl’infedeli sotto un giogo che non è per voi; perché qual comunanza v’è egli fra la giustizia e l’iniquità? O qual comunione fra la luce e le tenebre?
E quale armonia fra Cristo e Beliar? O che v’è di comune tra il fedele e l’infedele?
E quale accordo fra il tempio di Dio e gl’idoli? Poiché noi siamo il tempio dell’Iddio viventem come disse Iddio: Io abiterò in mezzo a loro e camminerò fra loro; e sarò loro Dio, ed essi saranno mio popolo.
Perciò Uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d’immondo ; ed io v’accoglierò, e vi sarò per Padre e voi mi sarete per figliuoli e per figliuole, dice il Signore onnipotente.
Apocalisse 18:4 Poi udii un’altra voce dal cielo che diceva: Uscite da essa, o popolo mio, affinché non siate partecipi de’ suoi peccati e non abbiate parte alle sue piaghe;
A volte si può essere partecipi ai peccati degli altri, partecipando con la propria presenza passiva ai peccati degli altri, essendone partecipi, anche senza peccare personalmente si riceve la parte delle piaghe che ricevono i peccatori, noi siamo il tempio di Dio e siamo chiamati ad onorare Dio.
Chi cammina insieme a coloro che disonorano Dio, disonora Dio.
Un padre che vede suo figlio camminare e frequentare coloro che lo oltraggiano, non sarà onorato dal proprio figlio, ma si sentirà oltraggiato.
Conosco un fratello, che nel 1989 fu mandato dal Signore in Sardegna e mandato da una donna di 39 anni affetta da tumore all’utero con metastasi, i medici a seguito degli esami lo avevano visto grosso come un’arancia, per quella donna non c’era nessuna speranza.
Il Signore per la Sua grande misericordia la guarì completamente e tutti i medici rimasero sbalorditi, e non trovarono nessuna spiegazione medica e dissero: è un miracolo.
Sono passati circa 18 anni da allora, la donna vive, non ha avuto altri problemi di tumore ma la sua situazione è peggio di prima, ha altre infermità ed è in depressione.
Quella donna era stata guarita ma aveva continuato la propria vita lontana dal Signore, aveva continuato a peccare ed a rimanere lontana dal Signore e le era avvenuto di peggio.
Ella non si rea curata di stare vicino al Signore, lo aveva cercato nel momento del bisogno e lo aveva trovato, ma aveva fatto come i nove lebbrosi che erano stati guariti ed erano andati via.
Molti vanno a Gesù, così come si va dai medici, quando si è guariti e si sta bene non si torna più dal medico specie se le sue visite sono costosissime, si ritorna solo se ci sono rischi di ricadute.
Noi dobbiamo andate a Gesù, non solo per la guarigione del corpo ma per quella dell’anima.
Matteo 5:28-30 Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per appetirla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore. Ora, se l’occhio tuo destro ti fa cadere in E se la tua man destra ti fa cadere in peccato, mozzala e gettala via da te; poiché val meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, e non vada l’intero tuo corpo nella geenna.
Certamente il Signore non vuol dirci di cavarci gli occhi e mozzarci le mani, ma di allontanarci dal peccato per non andare nella geenna di fuoco che a volte si può trovare anche sulla terra.
Vale meglio per noi che un membra del nostro corpo perisca, e non che si finisca all’inferno.
Per molti è meglio la guarigione e non si curano di andare all’inferno, l’essere stati guariti non significa essere graditi a Dio, l’essere graditi a Dio ci evita peggiori conseguenze.
Matteo 12:43-45 Or quando lo spirito immondo è uscito da un uomo, va attorno per luoghi aridi, cercando riposo e non lo trova. Allora dice: Ritornerò nella mia casa donde sono uscito; e giuntovi, la trova vuota, spazzata e adorna. Allora va e prende seco altri sette spiriti peggiori di lui, i quali, entrati, prendon quivi dimora; e l’ultima condizione di cotest’uomo divien peggiore della prima. Così avverrà anche a questa malvagia generazione.
Gli spiriti immondi portano anche infermità e gravi malattie, quando uno spirito immondo esce da un corpo, va attorno per luoghi aridi, cerca riposo in qualche altro corpo e non lo trova.
Allora decide di ritornare nel corpo dal quale è uscito, giunto trova la casa vuota dalla presenza del Signore, senza la pienezza dello Spirito Santo, spazzata perché l’immondizia dello spirito immondo non c’è più, ma è ancora adorna del peccato della carnalità umana.
Una casa in questa condizione è una casa nella quale gli spiriti immondi possono entrare nuovamente, non solo quello che è uscito; quello che è uscito ne cerca altri sette peggiori di lui, per vendicarsi dell’essere stato cacciato e per portare maggiori infermità e tormento.
Se prima c’era una spirito d’infermità, adesso possono essercene otto che hanno preso dimora, pertanto la situazione diviene peggiore della prima e quell’anima ricade nel baratro.
Molti non si rendono conto che è interesse loro il non permettere che lo spirito immondo non possa ritornare, l’unico modo è fare dimorare il Signore nel proprio cuore e che quella casa si voglia spogliare dal peccato e consacrarsi totalmente al Signore.
In quella casa ci deve essere del continuo la preghiera, l’adorazione a Dio, l’ubbidienza e la riconoscenza a Colui che ha spazzato quella casa, il Signore deve abitare in quella casa e sarà così Lui ad impedire che possa tornare lo spirito immondo e gli altri sette peggiori di lui.
Quando in una casa si prega del continuo, e si adora Dio, gli spiriti immondi troveranno un luogo ostile per loro, e pertanto si allontaneranno da quella casa, se ciò non avviene….
Molti ricevono la grazia, ma non si curano di mantenere la grazia lasciando il peccato e facendo della propria casa un luogo di preghiera dove i demoni vengono cacciati nel Nome di Gesù.
Loro vanno via quando sono cacciati, ma tornano quando sono invitati dal peccato.
Molti chiedono preghiera nel momento della distretta, ma poi non si curano di fare in modo che la loro casa diventi una casa d’orazione affinché la presenza del Signore e la Sua grazia permanga.
Molti dimenticano le parole di Gesù: vai e non peccare più, che non ti avvenga di peggio.
Il Signore non voleva spaventare nessuno, ma mettere in guardia coloro che avevano ricevuto liberazioni dal Signore a non trovarsi in una situazione peggiore della precedente.
Il nostro combattimento non è contro carne e sangue, è un continuo combattimento contro le forze spirituali della malvagità, possiamo avere al nostro fianco dei fratelli che ci sostengono e combattono per noi, ma dobbiamo imparare a combattere anche noi contro il peccato. Leggi Ef. 6
Si combatte contro gli spiriti immondi, consacrandoci e non accettando il peccato, e questo lo possiamo realizzare pregando e meditando la Parola del Signore, per quello che ci è dato.
Non trascuriamo di farlo se vogliamo mantenere le liberazioni e le guarigioni che riceviamo per grazia, quello che il Signore ci da Gli è costato il prezzo della croce.
Il Signore trova il tempo per liberarci e per guarirci, cerchiamo anche noi di metterlo al primo posto e come Lui ha offerto la Sua vita per noi, anche noi offriamo la nostra vita per Lui.
Se siamo stati riscattati, siamo stati comprati col Suo meraviglioso Sangue, pertanto dobbiamo rimanere del continuo sotto il Sangue di Gesù affinché siamo da Lui protetti, nelle nostre case, nel nostro lavoro ed ogni istante della nostra vita terrena e spirituale, Egli è il nostro rifugio.
Matteo 11:28 Venite a me, voi tutti che siete travagliati ed aggravati, e io vi darò riposo.
Giovanni 15:7 Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quel che volete e vi sarà fatto.
Non basta andare a Gesù, bisogna dimorare in Lui e far dimorare le Sue parole in noi, solo allora il Signore risponderà alle nostre suppliche.
Chi va a Gesù e riceve grazia e poi non dimora in Lui, corre il rischio di ritrovarsi nuovamente in mano di satana ed i suoi spiriti immondi che vogliono tormentare tutti gli uomini.
Durante la guerra, quando suonava la sirena d’allarme, tutti correvano verso i rifugi per ripararsi dai bombardamenti, non andavano al rifugio e dopo essere arrivati ritornavano alle loro case, loro entravano e dimoravano nel rifugio fino alla fine dei bombardamenti.
I bombardamenti spirituali del diavolo, sono continui e finiranno solo quando il Signore ci porterà nel Suo Regno di gloria, pertanto non possiamo permetterci il lusso di uscire dal Suo rifugio.
Chi va al Signore, deve dimorare il Lui, questa è la condizione che ci permette di non avere in futuro una situazione peggiore a quella nella quale ci trovavamo prima di ricevere grazia.
2° Pietro 2:17-22 Costoro son fonti senz’acqua, e nuvole sospinte dal turbine; a loro è riserbata la caligine delle tenebre.
Perché, con discorsi pomposi e vacui, adescano con le concupiscenze carnali e le lascivie quelli che si erano già un poco allontanati da coloro che vivono nell’errore, promettendo loro la libertà, mentre essi stessi sono schiavi della corruzione; giacché uno diventa schiavo di ciò che l’ha vinto.
Poiché, se dopo esser fuggiti dalle contaminazioni del mondo mediante la conoscenza del Signore e Salvatore Gesù Cristo, si lasciano di nuovo avviluppare in quelle e vincere, la loro condizione ultima diventa peggiore della prima. Perché meglio sarebbe stato per loro non aver conosciuta la via della giustizia, che, dopo averla conosciuta, voltar le spalle al santo comandamento ch’era loro stato dato. È avvenuto di loro quel che dice con verità il proverbio: Il cane è tornato al suo vomito, e: La troia lavata è tornata a voltolarsi nel fango.
Matteo 9:16 Or niuno mette un pezzo di stoffa nuova sopra un vestito vecchio; perché quella toppa porta via qualcosa dal vestito, e lo strappo si fa peggiore.
Certamente non tutte le infermità sono diretta conseguenza del peccato, ma il peccato è aprire la porta a spiriti immondi di ogni grado e genere.
Come credenti, non dobbiamo andare al Signore solo per la guarigione del corpo, ma prima di ogni altra cosa per la guarigione della anima nostra, cerchiamo il Regno dei cieli e la sua giustizia, certamente tutta le altre cose ci saranno donate secondo la volontà del nostro Padre celeste.
Non basta dire: Signore, Signore!…bisogna fare la Sua divina volontà.
Pace del Signore
F.llo Eliseo